Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 119 del 2 dicembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 119/XVI - Interrogazione: "Notizie sulla diffusione del parassita conosciuto come processionaria sul territorio regionale".

Bertin Presidente) - Punto n. 6 dell'ordine del giorno. Per il Governo, risponde l'assessore Sapinet, ne ha facoltà.

Sapinet (UV) - Ringrazio i colleghi per aver voluto portare all'attenzione dell'Aula questa problematica, problematica che insieme al collega Lavy avevamo già affrontato qualche anno fa nell'ambito della nostra attività di amministratori comunali su un territorio che - correva il 2015-2016-2017 - ne era stato particolarmente toccato.

È infatti opportuno ricordare che, in seguito ai massicci attacchi di questo lepidottero defogliatore sviluppatosi a partire dall'anno 2013 in molte pinete della media e dell'alta valle, allora la Giunta regionale adottò, con deliberazione n. 1015 datata 29 luglio 2016, un articolato progetto di lotta che prevedeva molteplici misure, tra cui interventi selvicolturali mirati, trattamenti microbiologici, raccolte e distruzione dei nidi, lotta balistica, endoterapia, eccetera, accompagnato il tutto da un rigoroso monitoraggio dell'epidemia. Grazie a questi interventi e complice la naturale regressione della curva di diffusione del parassita, la situazione è oggi molto migliorata, sebbene le più recenti osservazioni indicano alcune situazioni di possibile ripresa descritte poi al punto successivo.

Venendo al quesito posto nell'interrogazione, in base alle attività di monitoraggio annuale condotte dal Corpo forestale della Valle d'Aosta, emerge quanto segue: come sta avvenendo ormai da tre anni in maniera costante, la superficie interessata dei danni si mantiene sostanzialmente pari a circa 5.000 ettari. Occorre tuttavia precisare che negli ultimi due anni l'intensità dei danni si è notevolmente ridotta ed è prevalentemente di intensità molto bassa, vale a dire con un danno medio della chioma inferiore al 10%. Nel periodo giugno-agosto è stato realizzato il monitoraggio attraverso il posizionamento di 279 trappole nei popolamenti forestali più interessati dai fenomeni di defogliazione. Complessivamente sono stati catturati circa 60.000 individui maschi. Il dato è in linea con quello del 2019 ma è più che dimezzato rispetto al periodo 2016-2018, quando si registravano catture pari a circa 150.000 individui. Si sta attualmente completando il monitoraggio dei nidi presenti nelle aree pubbliche, parchi urbani, scuole, asili e anche nelle pinete regionali. I dati raccolti saranno utilizzati per programmare la successiva attività di raccolta dei nidi, che sarà effettuata nei mesi di dicembre e gennaio dal personale del Dipartimento Risorse naturali e dal Corpo forestale valdostano. Da una generale analisi dei dati, si può evidenziare che le misure messe in campo dall'Amministrazione regionale hanno consentito di riportare la popolazione della processionaria a numeri maggiormente in equilibrio con l'ambiente. Inoltre, a distanza ormai di diversi anni dai primi attacchi, è possibile osservare che anche i popolamenti forestali più colpiti hanno mantenuto un discreto vigore vegetativo e nella maggior parte dei casi non si riscontrano più tracce dell'epidemia. Occorre tuttavia sottolineare che, essendo l'insetto particolarmente favorito dai cambiamenti climatici con inverni sempre più miti, bisognerà continuare a monitorarlo e a proseguire con alcune delle misure previste dal piano della lotta. Tali misure di lotta sono effettuate anche nell'ambito del progetto europeo Mongefitofor, il cui capofila è proprio il Corpo forestale della Valle d'Aosta inserito nel programma di cooperazione Italia-Svizzera, il quale prevede il monitoraggio e la gestione delle principali fitopatie dell'arco alpino all'interno delle quali è compresa la processionaria del pino.

I risultati conseguiti in applicazione al progetto di lotta hanno confermato che le azioni e le misure previste sono valide ed efficaci al contenimento del parassita. È chiaro che alcune tipologie di misure, come, ad esempio, l'introduzione in pineta di altre specie vegetali resistenti al parassita, oppure gli interventi di diradamento selvicolturale, potranno dare il loro completo contributo solo fra qualche anno ma nel complesso i frutti del grande lavoro e l'impegno profuso sono emersi.

Occorre premettere che la lotta alla processionaria è obbligatoria ai sensi del decreto ministeriale del 30 ottobre 2007, secondo il quale nelle aree in cui le strutture regionali individuate per la finalità di cui al decreto legislativo del 19 agosto 2005 n. 214 competenti per territorio hanno stabilito che la presenza dell'insetto minacci seriamente la produzione o la sopravvivenza del popolamento arboreo.

Per attuare le misure di lotta, i servizi fitosanitari possono avvalersi del Corpo forestale dello Stato, ora Arma dei Carabinieri per quel che è ovviamente l'Italia in generale, o dei Corpi o Servizi forestali regionali, nonché altri idonei soggetti. Le azioni di lotta alla processionaria proseguiranno anche in futuro, sono già calendarizzati nel piano di lavoro triennale del Dipartimento Risorse naturali e Corpo forestale attraverso l'impiego delle squadre di operai forestali mediante la raccolta e distruzione dei nidi, del Corpo forestale della Valle d'Aosta mediante il monitoraggio e la lotta balistica e di tecnici specializzati nel caso di impiego di tecniche di endoterapia in puntuali situazioni di criticità, nei parchi, presso le scuole e in altri luoghi pubblici.

Come detto al punto precedente, in base alle osservazioni effettuate in bosco dal personale forestale, in alcune situazioni è stato segnalato l'aumento di nidi e di qualche piccolo focolaio, che potrebbe indicare l'avvio di un nuovo ciclo biologico in progressione, che, è importante specificare, è assolutamente normale e naturale essendo la processionaria un parassita endemico da sempre noto nelle nostre valli. Il Corpo forestale continuerà, in accordo con il Servizio fitosanitario del Dipartimento Agricoltura, a monitorare la situazione che al momento appare comunque stabile e in equilibrio.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Lavy, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - Mi ricordo del fatto che comunque già anche quando eravamo in Amministrazione comunale avevamo affrontato il problema e proprio perché comunque siamo di Saint-Nicolas che ho presentato questa interrogazione, perché adesso proprio in questi giorni si sta vedendo sotto proprio l'abitato di Saint-Nicolas nella strada che scende un nuovo aumento dei vari fenomeni della processionaria del pino. Sono contento quindi che comunque le azioni di prevenzione e di riduzione degli effetti da processionaria vengano portati avanti e la invito dunque a prestare molta attenzione proprio perché, come ha ben detto, la processionaria segue dei cicli, quindi non vorrei che adesso magari il minor numero di catture degli insetti sia dovuto al fatto che la fase del ciclo sia quella un pochino più mite.

La ringrazio quindi per la risposta e la inviterò sempre a tenere d'occhio la situazione.

Dalle ore 17:23 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.