Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 118 del 2 dicembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 118/XVI - Interrogazione: "Aggiornamento del piano di controllo per il contenimento/eliminazione del rischio di trasmissione intraospedaliera".

Bertin (Presidente) - Punto n. 5 all'ordine del giorno. Per il Governo regionale, la parola all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con riferimento alle richieste contenute nell'interrogazione, si evidenzia anzitutto che la deliberazione della Giunta regionale n. 748 alla quale si riferisce l'interrogazione è stata approvata in data 7 agosto 2020. Il Ministero della Salute ha inviato solo in data 11 agosto 2020 il documento: "Elementi di preparazione in risposta al Covid-19 nella stagione invernale". Tenuto conto delle date che i citati documenti riportano, si informa che la Direzione strategica dell'Azienda USL della Valle d'Aosta ha prontamente provveduto a dare mandato alle strutture competenti per l'elaborazione del piano operativo aziendale per la gestione dell'emergenza Covid-19 periodo autunno-inverno 2020-2021. Tale documento è focalizzato sulla gestione dell'emergenza nelle varie aree, con particolare focus sull'area ospedaliera. Per tali aree le tematiche principali sviluppate sono state: una definizione delle fasi di emergenza in coerenza con quanto suggerito dalla Cabina di regia nella soprarichiamata DGR n. 748/2020, la definizione dei criteri di attivazione dei posti Covid, l'elaborazione del piano di attivazione dei reparti.

Nello specifico per il punto 1, fasi dell'emergenza del piano, si evince che, facendo riferimento agli indicatori nazionali e regionali relativi alla diffusione del virus con fasi, si intende:

- fase 0: situazione ordinaria caratterizzata da una bassa incidenza della pandemia i cui posti presenti nel presidio ospedaliero sono sufficienti a garantire la gestione dei pazienti infetti;

- fase 1 gialla: secondo la DGR n. 748 del 7 agosto 2020, situazione in cui si ha un incremento dei casi positivi, la situazione è tale per cui iniziano le procedure di conversione dei reparti;

- fase 2 arancione: situazione in cui si ha un incremento dei casi positivi, la situazione è tale per cui vengono convertiti ulteriori posti letto da riservare per pazienti Covid positivi, ovviamente tale scenario può subire delle variazioni in funzione della disponibilità di strutture sanitarie esterne;

- fase 3 rossa: si intende una situazione in cui si procede all'ulteriore conversione di reparti in Reparti Covid positivi;

- fase 4 rossa ++: situazione in cui i presidi ospedalieri raggiungono la massima capienza per i pazienti Covid positivi. L'ulteriore necessità di posti letto implica l'esigenza di trasformare ulteriori piani del presidio ospedaliero in Reparti Covid.

Per quanto riguarda i criteri di attivazione dei posti Covid, nel piano sono stati definiti i seguenti criteri di attivazione graduale dei posti letto Covid:

- fase livello 0 bianco: preallarme fino a 8 posti letto Covid liberi in malattie infettive. Azioni: attento monitoraggio del flusso dei ricoveri nei giorni precedenti, nessun intervento sui posti letto dei reparti, allertare Saint-Pierre, ISAV, allertare Neurologia e Chirurgia vascolare, predisporre il potenziamento dell'assistenza;

- fase livello 1: preallarme, 7 posti letto Covid liberi in Malattie infettive. Azioni: riduzione attività elettiva chirurgica con compensazione intradipartimentale con blocco parziale dei ricoveri per liberare nel giro massimo di 3 giorni la Chirurgia vascolare; due, trasferimento pazienti in Neurologia, in Chirurgia vascolare i cui ricoveri andranno in compensazione dipartimentale; tre, allestimento della Neurologia di 17 posti letto come Reparto Covid 1, predisposizione del Reparto per Covid positivi senza ancora occupazione fino a saturazione delle Malattie infettive;

- il livello 2 arancione: preallarme, posti letto liberi in Neurologia. Azioni: ulteriore riduzione dell'attività elettiva chirurgica, compresa l'interventistica cardiologica, trasferimento dei pazienti di Pneumologia e di Gastroenterologia in Neurologia; allestimento nel Reparto Gastro Pneumo di 18 posti letto come Reparto Covid 2; predisposizione Reparto per Covid + senza ancora occupazione;

- fase 3: preallarme 10 posti letto Covid liberi in Gastro Pneumo. Azioni: sostanziale sospensione totale dell'attività elettiva medica e chirurgica come disposizioni ministeriali marzo 2020, utilizzo degli spazi degli ambulatori come studi medici e uffici, liberare i locali a uso ufficio e studi medici nel settore torre, tre corpi B e C, trasferimento dei pazienti di Chirurgia generale in Ortopedia e Chirurgia toracica; allestimento del Reparto di Chirurgia generale come Reparto Covid;

- fase 4, preallarme, 10 posti letto Covid liberi in Chirurgia generale, chiusura e trasferimento di spogliatoi, studi medici e segreterie dell'emiciclo, allestimento del Reparto Ortopedia come Reparto Covid 4, chiusura della vecchia Ortopedia con trasferimento di pazienti in reparti chirurgici rimasti aperti, eventuale apertura come Covid positivi anche lì alla vecchia Ortopedia se necessario dopo riempimento di 12 letti alla nuova;

- fase 5: da valutare la conversione del Day Hospital di medicina piano terreno in degenza chirurgica a 14 posti letto trasferendo le attività del Day Hospital nel Day Hospital oncologico.

Il piano operativo è stato presentato e approvato nella sua prima versione nella seduta del Collegio di Direzione del 10 settembre 2020 e ha rappresentato la linea guida della Direzione strategica per procedere con l'attivazione dei vari scenari in funzione delle varie fasi.

Il documento di tipo dinamico viene continuamente aggiornato in funzione dell'andamento della pandemia ed è sottoposto all'approvazione del Collegio di Direzione. L'aggiornamento più recente approvato è stato quello presentato dal Collegio di Direzione del 15 ottobre 2020, attualmente è in elaborazione una successiva versione del piano il cui focus è la gestione della riconversione dei reparti, mantenendo il più possibile l'elasticità nelle fasi di conversione e riconversione in modo da essere pronti a seguire gli andamenti altalenanti dell'emergenza epidemiologica.

Da ultimo vorrei poi evidenziare, per quanto concerne le azioni di contenimento ed eliminazione del rischio di trasmissione intraospedaliera del virus, in parallelo al piano operativo poc'anzi illustrato, il quale già di per sé rappresenta uno strumento di garanzia della separazione di pazienti Covid positivi e della loro perimetrazione in reparti dedicati, l'Azienda USL ha organizzato specifici percorsi separati Covid + e Covid - individuati secondo l'indicazione della Direzione strategica e della Direzione medica di presidio e del Servizio di prevenzione e protezione aziendale. Più precisamente:

- Ospedale Parini: l'ingresso del paziente sospetto accertato Covid positivo avviene nella tenda triage di Pronto Soccorso di fronte all'ingresso C con gli ascensori n. 4, 13 e 14 per i piani primo e terzo Covid 1, 2, 3, 4, 5 e 6, gli ascensori Covid positivi hanno lo sbarco bloccato ai piani Covid negativi. Gli ascensori puliti 3, 12 e 15 hanno lo sbarco bloccato ai piani Covid positivi. Il paziente Covid positivo che deve entrare nella Rianimazione Covid viene fatto uscire direttamente dalla tenda triage per entrare in reparto, stesso piano a distanza di circa 20 metri. Il paziente Covid positivo, che deve entrare nella palazzina D delle Malattie infettive, passa dagli ascensori n. 4 e n. 9 per entrare nel reparto di degenza al primo piano. I trasferimenti dei pazienti Covid positivi tra i vari Reparti Covid vengono eseguiti sempre utilizzando gli ascensori dedicati. Il paziente Covid positivo che deve eseguire esami radiologici può usufruire della Tac dedicata al piano - 1, mentre l'esecuzione dei raggi X toracici viene fatta direttamente al letto dei pazienti presso i reparti di ricovero. Tutti i tratti dei percorsi interni non completamente separabili sono sottoposti a sanificazioni plurime durante il giorno. Gli interventi chirurgici per pazienti Covid positivi sono eseguiti prevalentemente nella sala ibrida sanificata dopo ogni intervento. Per l'uscita del personale sanitario dai reparti Covid, sono previste zone filtro di svestizione e locali doccia e cambio per ciascun reparto Covid positivo;

- Ospedale Beauregard punto nascita: al piano terreno, Reparto di Pediatria, sono previsti ingressi separati per l'ingresso dei bambini Covid positivi nella Sezione Covid positivi, locali di isolamento e locali triage del Pronto Soccorso dedicato e Covid negativi, Pronto Soccorso pediatrico e degenza ordinaria. Al piano primo, Reparto di Ostetricia e Ginecologia, la Sezione di Ginecologia è stata dedicata alla degenza delle pazienti Covid positive e alla svestizione del personale sanitario di assistenza, inoltre è stata individuata una sala parto dedicata per pazienti Covid positive;

- per quanto riguarda l'ex Maternità, l'accesso del paziente sospetto o accertato Covid positivo avviene dall'ingresso posteriore in un settore separato composto da numero 2 locali di degenza delicati ai pazienti Covid positivi.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la dettagliata esposizione e soprattutto per aver poi anche declinato le date di definizione e, in particolare, le prospettive di aggiornamento in cui ovviamente la parte di continuo aggiornamento, di dinamicità del piano è particolarmente importante. Premeva di avere contezza di quello che era stato esposto nei suggerimenti della Cabina di regia e soprattutto, considerando il fatto che spesso nel corso della prima ondata c'è stata anche una grande preoccupazione, come c'è oggi, da parte anche di chi fruisce dell'Ospedale, al netto dei momenti di maggior tensione dello stesso, di tutta una serie di servizi, che fosse effettivamente definito un piano completo e soprattutto delle misure che garantissero al massimo anche di evitare appunto che qualcuno che va a curarsi per altre motivazioni incorra in queste problematiche. Occorre considerare che ad oggi non abbiamo la possibilità di separare strutture ospedaliere, perché comunque di Ospedale ne abbiamo uno, come spesso è stato detto, e si è anche in attesa di ulteriori interventi, che, purtroppo, per vicissitudini precedenti, sono andati per le lunghe: il famoso prefabbricato o altre situazioni che, tenuto conto delle tempistiche e soprattutto, purtroppo, dei tempi burocratici, arriveranno ma non sono stati messi in fase nel corso dell'estate perché non era in alcuni casi possibile.

Continueremo comunque a monitorare l'evoluzione sia di quelle che erano le misure... e di quelle che saranno le misure che verranno prese ma soprattutto eventualmente di ulteriori segnalazioni, anche con l'obiettivo di una fattiva collaborazione.