Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 94 del 18 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 94/XVI - Interpellanza: "Notizie in merito alla dotazione tecnologica delle famiglie con studenti impegnati con la DAD".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori del Consiglio regionale. La Capigruppo si è riunita anche in ragione di fornire i nominativi per il punto n. 38 dell'ordine del giorno, per il momento ripartiamo dal n. 35. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Lavy, ne ha facoltà.

Lavy (LEGA VDA) - Si ritorna a parlare di scuola dopo che il collega Perron aveva parlato delle dotazioni tecnologiche in capo proprio alle scuole e agli istituti, la mia interpellanza va a concentrarsi maggiormente sulle dotazioni tecnologiche in capo alle famiglie.

L'assessore Caveri prima comunque ha già preso un pochino di striscio la questione ma la mia interpellanza è essenzialmente per raccogliere qualche dato in più visto che ci sono, a quanto so, alcune criticità e quindi chiedo essenzialmente se sia stata fatta una ricognizione, se siano stati raccolti dei dati riguardanti la dotazione tecnologica per le famiglie che hanno i figli che devono seguire la didattica a distanza, quante richieste in merito al supporto alla didattica a distanza siano state fatte in base all'articolo 30 della legge n. 8 che prevedono anche una sorta di aiuto per le famiglie che non avessero dispositivi tecnologici a casa e, in caso di risposta negativa alla prima richiesta, se ci sia la volontà da parte del Governo di portare avanti uno studio, una ricognizione per avere dei dati per quanto riguarda l'usufrutto di strumenti tecnologici nelle famiglie.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Ringrazio il consigliere Lavy di questo sindacato ispettivo. È molto interessante il tema che lei pone, mi fa ritornare anche molto indietro negli anni quando con il Fondo sociale europeo decidemmo di proporre a tutti i ragazzi di 18 anni valdostani un buono per l'acquisto di un computer. Credo sia un tema, tra l'altro, che nella prossima programmazione 2021-2027 dovremo riprendere, perché credo che oggi non si possa pensare che nelle famiglie della Valle non ci sia, oltre che la connessione, anche la presenza di un computer.

Nel mese di marzo scorso fu fatta questa rilevazione del fabbisogno di device e di connettività, sulla base di questa rilevazione, la Giunta, con una delibera del marzo del 2020, autorizzò le scuole dipendenti dalla Regione ad acquistare e a mettere in comodato d'uso degli studenti meno abbienti dispositivi digitali individuali per la DAD con un trasferimento di risorse sulla base di una legge regionale. Ebbene, oggi si può dire che i tablet o i PC compresi in molti casi di connettività, ad esempio, attraverso delle chiavette, sono più di 500. Ci mancano due scuole e le farò, avere appena ce l'ho, il dato esatto, questo ha significato un investimento di 250.000 euro.

La seconda domanda è in base l'articolo 30 della legge regionale n. 8/2020, in realtà quella legge che stanziò circa 500.000 euro era più portata sull'emergenza epidemiologica da Covid, quindi quei soldi sono stati spesi dalle istituzioni scolastiche per pulizie, guanti, gel, all'inizio anche per i DPI prima che li distribuisse la Protezione civile, per i plexiglass e cose di questo genere. In effetti, una parte piccola fu spesa anche per materiale di supporto video da utilizzare per potenziare l'attività di DAD, per una serie di cartellonistiche da mettere nelle scuole e anche per la campagna di prevenzione Covid rivolta al personale scolastico e agli alunni. A questo proposito, apro una parentesi, ricordo che la parte software, non hardware, della DAD è anche uno dei compiti dell'Ufficio Autonomia scolastica dove c'è del personale che si occupa della DAD, fornendo supporto alla scuola, materiale didattico e anche, rispetto alle problematiche informatiche, cioè l'utilizzo dei device sia dei professori che degli alunni, c'è un help desk che fa una question réponse rispetto alle problematiche che ci sono.

Rispetto invece all'ultimo punto, visto che l'emergenza sanitaria e l'attività della didattica a distanza è in qualche maniera ulteriormente aumentata perché, come voi sapete, come zona rossa praticamente sono rimasti in classe, come dicevo stamattina, solo materne, primarie e anche la prima media, abbiamo avviato un aggiornamento della rilevazione dei bisogni delle famiglie, come previsto peraltro dalle linee guida per la didattica digitale integrata, che è un decreto ministeriale dell'agosto del 2020, chiedendo alle singole scuole di fornire in tempi brevi dati riportati nei loro piani per la didattica a distanza.

È un tema significativo, ricordo, tra l'altro, che in uno dei decreti ristori, esattamente nel penultimo, il Ministero della pubblica istruzione ha stanziato dei fondi proprio per questo, anche per l'utilizzo di denaro per gli studenti o, meglio, per le famiglie che sono in didattica a distanza. Devo dire per l'ennesima volta, veniva in mente quel che evocava questa mattina il collega Baccega rispetto alla sanità, cioè il fatto che molto spesso noi siamo dimenticati anche laddove lo Stato nella sanità dovrebbe darci dei fondi quando sono fondi anti-Covid, che non hanno nulla a che fare con l'ordinarietà dei finanziamenti della sanità, questo vale anche per la scuola, cioè noi riteniamo che, nel momento in cui lo Stato stanzia dei soldi a beneficio degli aspetti digitali, questo non abbia a che fare con il fatto che noi ci autofinanziano la scuola, è una cosa in più.

Il senatore Albert Lanièce ha presentato un emendamento che credo in queste ore abbia avuto un esito positivo, quindi noi dovremmo avere uno stanziamento, assieme alle Province autonome di Trento e di Bolzano, la cui somma totale è circa 2 milioni di euro quindi non so esattamente nella ripartizione quanto ci verrà. Credo però che sia importante affermare il principio.

Penso anch'io che la dotazione di queste strumentazioni per le famiglie in genere collegata, com'è giusto che sia, anche al reddito delle famiglie... credo sia un elemento molto importante e auspico che appunto nel nuovo periodo di programmazione si faccia un ragionamento serio che riguardi sia gli aspetti che vengono definiti... in francese, visto che lei ama il francese, lo chiamano fracture numerique, in inglese viene definito digital divided, ma, oltre al digital divided che riguarda anche gli aspetti di utilizzo di strumentazioni, c'è anche una fracture culturelle, cioè noi dobbiamo anche fare in modo che i nostri bambini, i nostri ragazzi ma anche le persone adulte e persino le persone anziane abbiano consapevolezza di un uso dei tablet e dei computer ancora più avanzato. Se lei guarda una serie di studi che sono stati fatti, si scopre che moltissime persone che navigano navigano esclusivamente per i social o per la posta elettronica, mentre l'auspicio è che ci sia da parte dei Valdostani una consapevolezza della ricchezza di questa strumentazione e naturalmente questo si ribalta anche su una Pubblica Amministrazione che deve essere amica.

Io di recente ho, per esempio, compilato un formulario per ottenere il passaporto con la Questura di Aosta e devo dire che è abbastanza difficile che una persona che non abbia un minimo di competenze digitali sia in grado di poterlo fare e questo molte volte capita anche per delle pratiche nostre in cui, per esempio, semplicemente ti dicono con l'autocertificazione che arriva di notte: "tu devi avere l'autocertificazione", sì, però l'autocertificazione prevede il fatto che tu abbia in casa una stampante e tu la debba stampare. È vero poi che nella maggior parte dei casi le pattuglie magari hanno un modulo da riempire, però io sottolineo come talvolta queste cose creano veramente una grande difficoltà nella popolazione. Ti dicono: "devi solo scannerizzare il documento e rimandarlo". Io di recente ho preso una multa e ho dovuto scannerizzare una multa; mi immaginavo mia mamma qualche anno fa quando guidava ancora che doveva scannerizzare una multa, credo che già il termine "scannerizzare" forse era per lei un elemento complicato. Mi scuso della digressione.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - Assessore, è assolutamente scusato, anzi, la ringrazio comunque per la risposta, che è stata puntuale, le chiederò poi di inoltrarmi altri dati se li ha e poi, quando arriveranno i risultati delle ricerche, le chiederò questi dati.

Questa crisi può essere un'occasione perché ovviamente non tutto il male viene per nuocere, come ha ben detto la questione di accesso a internet, accesso ai mezzi informatici da parte le famiglie può essere uno strumento proprio per avvicinare diversi tipi di persone, non solamente i giovani in una certa maniera ma soprattutto anche le persone più in là nell'età agli strumenti tecnologici, è ovvio che, per quanto riguarda la DAD, com'è stato già detto prima, è un male necessario in questo momento perché non è di sicuro lo strumento migliore di insegnamento.

Lo scopo di questa interpellanza era proprio quello di capire quale fosse la dotazione tecnologica, perché ovviamente, soprattutto per quanto riguarda le famiglie numerose o quelle che hanno un basso reddito, avere accesso a strumenti tecnologici non è così semplice.

Io quindi comunque la ringrazio per la risposta e sicuramente ci sarà attenzione nel salvaguardare... anche per recepire eventuali criticità.