Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 93 del 18 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 93/XVI - Interpellanza: "Interventi per implementare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione".

Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 34 all'ordine del giorno. La parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Considerata l'emergenza che stiamo vivendo che ha stravolto non sono gli stili di vita dei cittadini ma l'intera Pubblica Amministrazione i cui dipendenti lavorano molto poco in presenza viste le alte percentuali di smart working a cui sono stati forzatamente obbligati; vista la conseguente necessità di accelerare al massimo la modernizzazione del rapporto PA-cittadini-imprese mettendo questi al centro di ogni azione con servizi digitali moderni, efficienti, affidabili e di facile utilizzo e accesso; considerato che ad oggi il cittadino è ancora costretto a rivolgersi fisicamente presso gli uffici della Pubblica Amministrazione per poter presentare domande, consegnare documenti o per qualsiasi altro adempimento e che ora più che mai tale situazione non è sostenibile; considerato altresì che i vari uffici della Pubblica Amministrazione ancora non dialogano a sufficienza in rete con sistemi e banche dati comuni; considerato infine che è necessario investire su progetti volti ad aiutare i cittadini in questa transizione informatica, concorsi di livello diverso che vadano dal fornire le informazioni di base a tutti coloro che non hanno alcuna conoscenza dell'uso del computer a corsi mirati a elevare le conoscenze di chi invece già li utilizza come importante strumento di lavoro sia all'interno della Pubblica Amministrazione che nelle aziende private, già questi corsi sono fatti ma devono essere assolutamente implementati, con questa interpellanza chiediamo alla Giunta regionale quali misure intenda adottare per far fronte alle necessità di cui sopra.

Tale interpellanza nasce sostanzialmente perché l'intento è quello di capire quali siano gli intendimenti del Governo rispetto appunto alla digitalizzazione e soprattutto che cosa si intenda fare sostanzialmente del nostro Dipartimento Innovazione e Agenda Digitale. Questo perché? Facciamo un passo indietro anche alla luce di determinati avvenimenti. Quando sono stata nominata come Presidente, il primo punto su cui ho lavorato silenziosamente è stato questo: nella mia visione e nella visione quindi della Lega uno degli aspetti importantissimi da portare avanti per la Pubblica Amministrazione è stato quello di pensare a una Valle d'Aosta completamente differente, una Valle d'Aosta moderna, una Valle d'Aosta digitale, pensiamo agli smart village e a tutto il resto, ma soprattutto una Pubblica Amministrazione efficiente ed efficace e una Pubblica Amministrazione moderna. Per far questo, è assolutamente necessario poter implementare completamente tutto il sistema informatico della Pubblica Amministrazione, riformarlo completamente, pensare appunto a una rete tra tutti i vari uffici della Pubblica Amministrazione per riportare il cittadino o per portare per la prima volta veramente il cittadino al centro di quest'azione. Per poter far questo, che cosa bisognava fare? Il Dipartimento interno all'Amministrazione che è sempre stato messo da parte e considerato un po' come una Cenerentola, bisogna pensare appunto di implementarlo pesantemente perché questo è il futuro ed è il fulcro della nostra amministrazione di certi progetti. Per arrivare a questo, in quale direzione sono andata? Sono andata in quella di cercare un top manager all'esterno per poter guidare questa transizione informatica e di modernizzazione della Valle d'Aosta. Per trovare questo top manager, mi sono affidata a quelle società che sono cacciatori di teste, ho dato il profilo di quello che serviva all'Amministrazione valdostana e mi sono arrivati una serie di curriculum di top manager, i migliori top manager a livello italiano, che rispondessero ai requisiti che erano stati indicati.

Qual era la sfida? Trovare un top manager: 1) che fosse disponibile a venire in Valle d'Aosta, 2) che fosse disponibile a tagliarsi pesantemente ma molto molto pesantemente lo stipendio rispetto a quello che guadagna nel privato, e purtroppo noi in Valle d'Aosta sappiamo quanto sia difficile portare delle grandi intelligenze in Valle proprio perché passare dal privato alla Pubblica Amministrazione con gli stipendi che ci sono, perché, per quanto possano essere interessanti, non lo sono minimamente per profili di quelle carature che lavorano nel privato, e poi anche il discorso dell'esame di francese. Per tutta una serie di coincidenze fortuite, sono riuscita a individuare tra questi curricula quello di un soggetto che, quando l'ho contattato - ovviamente non avevo la più pallida idea di chi fosse, l'ho cercato sulla base del curriculum -, mi ha detto: "guardi, io ho la casa in Valle d'Aosta, la cosa potrebbe interessarmi perché mia moglie e io amiamo moltissimo la Valle d'Aosta, potrebbe essere un cambio di vita interessante, potrebbe essere anche molto interessante, visto che mi sto avvicinando anche alla pensione, ho sempre lavorato nel privato, è stimolante per una volta lavorare dall'altro punto di vista, quindi da quello dell'Amministrazione, potrebbe essere una sfida nella mia vita, il francese tanto l'ho già studiato per cui mi posso rimettere a studiare, anzi, potrebbe anche divertirmi ed essere interessante la cosa. Dal punto di vista economico, è un taglio di stipendio spaventoso ma i soldi non sono un problema, non si vive per questo e quindi diciamo che potrei accettare", tutto è andato bene e questo Coordinatore poi è stato nominato.

Leggo il curriculum perché può essere interessante e, tra l'altro, se mi scade il termine, prendo i minuti del secondo intervento. A parte la laurea in ingegneria elettronica conseguita con lode di dignità di stampa, professore a contratto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano, presso questi atenei nell'ambito dell'Associazione Prospera ha tenuto lezioni sul tema innovazione nelle imprese industriali - dopodiché salto le date che vado più veloce - Ansaldo e Elsag, società attualmente in Finmeccanica, progettista di sistemi di automazione; CERN (Laboratorio Europeo per la Ricerca Nucleare), progettista di sistemi di controllo di acceleratori e telecomunicazioni - salto il resto -; Sincrotrone Trieste S.c.r.l., responsabile dei controlli degli acceleratori; Softeco Sismat S.r.l., general manager: "dopo l'esperienza tecnica e manageriale maturata nei laboratori scientifici di Ginevra e Trieste rientra nel mondo industriale come socio di Softeco Sismat, società informatica specializzata nel settore dell'energia. Partecipa in questo lungo periodo alla crescita sia numerica (il personale passa da 50 a 300 addetti alla fine del 2016), che strategica ed economica, con l'acquisizione di una posizione di leadership in ambito di telecontrollo reti elettriche e gestione del mercato liberalizzato dell'energia. La grande crescita della società attira l'attenzione di un fondo di private equity che nel 2009 ne acquisisce una partecipazione di controllo. In Softeco assume diversi ruoli strategici sempre a livello di general manager, tra cui la creazione di una divisione di prodotto che produce e commercializza un prodotto per la gestione del processo di acquisto e vendita di energia sul mercato liberalizzato in assoluto anticipo rispetto al settore. Nel biennio 2000-2001 gestisce la collaborazione con una startup tecnologica americana per lo sviluppo di una local area network wireless basata su tecnologia ultra wide band, nell'ambito di questo progetto ha trascorso diversi mesi a Palo Alto in California. A partire dal 2011 ha svolto, su richiesta dell'azionista di controllo di Softeco Sismat, anche attività di Amministratore delegato e Presidente per altre società del gruppo: Selesoft Consulting, Selesta Ingegneria e P&B Linking". Dopodiché Selesoft Consulting S.r.l. Amministratore delegato, "Selesoft Consulting era una startup, controllata da un fondo di private equity, creata a seguito dell'acquisizione del laboratorio Alcatel Lucent di Genova specializzato nella progettazione di apparati in fibra ottica a elevate prestazioni. L'obiettivo era quello di fornire consulenza tecnologica specialistica in ambito di telecomunicazioni". Selesta Ingegneria S.p.A Amministratore delegato e Presidente. "Selesta Ingegneria, riconosciuto leader nazionale nel settore della sicurezza fisica con significativa attività a livello internazionale, progetta e produce apparati per il controllo accessi e per la gestione presenze (hardware e software) con filiali su tutto il territorio nazionale, una fabbrica per la produzione dei propri apparati elettronici, Selesta conta circa 190 addetti con un giro di affari di circa 24 milioni di euro. Alla fine del 2012 Selesta Ingegneria (controllata da un fondo di private equity) stava attraversando un periodo di grande criticità sia per gli aspetti economici e finanziari che strategici. L'azionista di controllo decise con la sostituzione di Amministratore delegato e Presidente con la nomina di Marco Mignacco al vertice dell'azienda. Questo è l'inizio di un lungo e complesso turnaround che, attraverso il risanamento finanziario e il rilancio strategico, ha riportato Selesta a livelli eccellenti con valori di EBITDA praticamente doppi rispetto alle medie delle società del settore fino alla cessione da parte del fondo al gruppo Zucchetti (avvenuta nel 2018). L'esperienza di innovazione maturata in Selesta è stato oggetto di studio e analisi nei due corsi tenuti presso l'Università Cattolica e il Politecnico di Milano". Dopodiché P&B Linking S.p.A. Consigliere con delega amministrazione e finanza. Questa società "è una startup innovativa, creata nel 2016 con l'obiettivo di sviluppare e commercializzare un innovativo PSIM per la supervisione e la gestione di complessi sistemi di sicurezza fisica (controllo accessi, videosorveglianza e antintrusione) per grandi organizzazioni". Questo per dire che si passa dalle parole ai fatti. Avere un soggetto di questo tipo serve ed è fondamentale, nella mia ottica è servito ed è stato fondamentale per far crescere le nostre risorse interne, perché avere comunque una persona con queste professionalità può permettere ai nostri interni di potersi formare, poter crescere di livello e poi volare con le proprie ali. Questi sono quei lavori silenziosi che vengono fatti di cui nessuno sa assolutamente niente ma che, se vogliamo veramente far crescere la Valle d'Aosta, sono assolutamente fondamentali.

Il Dipartimento Innovazione Agenda Digitale quindi è fondamentale e anche i soggetti che vengono scelti e implementati... bisogna vedere un attimino poi se voi avete veramente intenzione di far crescere comunque questo Dipartimento soprattutto alla luce di tutto quello che è successo del Covid e quant'altro che se già in un'ottica di quando sono arrivata io nel 2018 era fondamentale per pensare a una Valle d'Aosta differente votata al futuro, adesso è diventato assolutamente fondamentale e urgentissimo proprio perché è un passaggio obbligato dovuto appunto a tutto quello che sta succedendo. L'implementazione di tutti i servizi tecnologici quindi è assolutamente fondamentale e la modifica del rapporto cittadino-Pubblica Amministrazione lo è ancora di più.

Presidente - La parola all'assessore Marzi.

Marzi (AV-SA) - Premesso che da anni l'Amministrazione regionale, in sintonia e coerenza con le indicazioni nazionali europee, persegue l'obiettivo di informatizzare i propri sistemi al fine di essere più vicina ai cittadini e alle imprese e favorire lo sviluppo economico della Regione semplificando le procedure amministrative, ad oggi alcune procedure sono ancora gestite in modalità sportello o comunque richiedono un utilizzo di supporti cartacei, con conseguente disagio per gli utenti e l'appesantimento dell'iter procedurale da parte dell'Amministrazione, a questo si aggiunge un livello di alfabetizzazione digitale non ancora adeguato che si traduce nella difficoltà per una parte dei cittadini valdostani ad accedere ai servizi digitalizzati dalla Pubblica Amministrazione. Inoltre, la frammentarietà e la ridotta dimensione delle amministrazioni locali complica la diffusione dell'offerta di servizi pubblici digitali richiedendo un adeguato coordinamento territoriale a livello regionale.

Si riportano di seguito alcuni progetti che l'Amministrazione regionale intende avviare con lo scopo di accrescere le competenze digitali dei cittadini e di fornire loro nuovi servizi digitali che permettano la completa interazione con l'Amministrazione. Il progetto "Digital Inclusion for Citizen", l'inclusione digitale per i cittadini, si prefigge di adeguare le competenze digitali della popolazione alle nuove sfide economiche e culturali. L'importanza di potenziare le competenze digitali di ampie fasce della popolazione emerge, per la Valle d'Aosta, sia dai dati statistici disponibili dove l'utilizzo di internet nella vita quotidiana è molto al di sotto della media europea sia dalle esperienze di interazione con la popolazione maturata durante la fase del lockdown della pandemia per servizi erogati con canali digitali.

In questo periodo è emerso prepotentemente come non tutti i cittadini partecipano allo sviluppo digitale e alcune fasce assistono da spettatori e non da attori alla transizione tecnologica di cui stiamo parlando. Un esempio concreto è la sfida con cui sono state sottoposte le famiglie degli studenti in DAD oppure coloro che hanno dovuto presentare domanda on-line per i vari dispositivi di legge n. 5 e 8/2020. È pertanto fondamentale in questa fase colmare le diverse forme sociali e culturali di divario digitale, favorire l'inclusione digitale offrendo a tutti piena parità di accesso alla società dell'informazione e alla conoscenza ai fini di un benessere sociale diffuso e del miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Con tale intervento si vuole perciò garantire un livello più elevato e uniforme di inclusione sociale nell'attuale società dell'informazione di accesso alla Pubblica Amministrazione, ampliare le competenze digitali delle fasce più svantaggiate, prevedere campagne di sensibilizzazione per informare i cittadini in merito ai vantaggi e agli svantaggi del web, migliorare le competenze digitali dei cittadini che già utilizzano le tecnologie dell'informazione, implementare le competenze digitali per favorire le opportunità sul mercato del lavoro.

In tal senso un progetto di piattaforma unica si pone l'obiettivo di creare un'unica interfaccia internet specializzata per le varie tipologie di utenze che consenta l'accesso guidato a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione e in tal senso il progetto ovviamente si prefigge di completare e migliorare l'iter di digitalizzazione delle procedure amministrative interne alla Pubblica Amministrazione regionale, oltre che promuovere e favorire la cultura del documento digitale e la condivisione tra i vari uffici della Pubblica Amministrazione di sistemi e banche dati comuni, oltre allo sviluppo di tutta una serie di applicazioni di riferimento per quanto riguarda quanto da lei sollecitato nella prima parte dell'interpellanza.

Io, invece, senza finire di leggere il documento di riferimento che è stato appunto predisposto per la risposta a tale interpellanza da parte del Dipartimento da lei richiamato, mi sentirei di fare un'analisi complessiva rispetto a un modello di sviluppo che va ben oltre le comprovate competenze e capacità da lei richiamate rispetto alla figura fiduciaria del Coordinatore del Dipartimento di cui sopra.

Senza voler entrare nel merito rispetto alle questioni di natura personale, perché, di fatto, lo ha già fatto abbondantemente lei, entrerei nel merito rispetto a quelle che potrebbero essere invece delle valutazioni di natura meramente strutturali. Ora, è normale che in un momento come questo, ma, a mio modesto avviso, già da tempo... e in tal senso l'inserimento di una struttura dedicata, nel passato sotto la Presidenza della Giunta regionale valdostana, dà il senso di trasversalità e di ufficio di staff a un Dipartimento quale quello dell'Innovazione, un Dipartimento, che sicuramente ad oggi risulta essere sottodimensionato ma non in termini di risorse, piuttosto che di strutture, anche se sicuramente la volontà di questo Governo è di potenziarlo anche da quel punto di vista, ma soprattutto in termini di valutazione di natura strategica, cioè proviamo per un attimo a immaginare un corpo, perché le società, le pubbliche amministrazioni sono quelle: noi ci troviamo ad avere a che fare con un braccio assolutamente operoso e operativo come la società strumentale, che anche in Valle d'Aosta si occupa delle applicazioni poi pratiche e anche concettuali e programmatorie di tutto il concetto di innovazione, un modello che viene incarnato in tantissime altre Regioni dello stesso tipo. Abbiamo però avuto modo di analizzare poc'anzi, grazie alle interpellanze del collega Lavy e del collega Distort, il fatto che sicuramente nel corso di questi anni tra alti e bassi l'impegno di riferimento da parte del Dipartimento Innovazione e del suo braccio operativo ha portato a dei risultati che sono delle eccellenze a livello italiano: ad esempio, la proprietà di 700 chilometri di reti a banda ultralarga non è una cosa che si è manifestata dappertutto. Noi quindi ci troviamo nella condizione di avere una testa perché a tutti gli effetti che cosa fa il Dipartimento dell'Innovazione? Il Dipartimento dell'Innovazione dovrebbe essere l'emanazione dell'indirizzo e la gestione nella Pubblica Amministrazione rispetto alla delega di riferimento. Il semplice fatto di aver voluto collegare a uffici di staff trasversali come quelli della finanza il Dipartimento dell'Innovazione è un progetto che vuole raccontare qualcosa: vuole raccontare qualcosa - lo specifico - non vuol dire che lo stia già raccontando ma negli intendimenti di riferimento sicuramente così è, è il braccio operativo di riferimento sia per l'indirizzo della gestione che per il Dipartimento che incarna questo tipo di esplicitazione.

Se ci troviamo in una situazione come quella che nel corso di questi Consigli e dei due precedenti e, sicuramente, anche di quelli che verranno... di dover prendere atto di alcune mancanze, carenze, cose da migliorare, vuol dire che delle domande ce le dobbiamo fare e ce le dobbiamo fare tutti. Io ho cominciato a farle con gli ottimi colleghi con i quali mi sto interfacciando rispetto alla questione innovazione, alla delega innovazione. Queste ottime professionalità vanno dal Coordinatore, con i dirigenti, i funzionari, i colleghi di riferimento del Dipartimento e poi il braccio operativo della struttura.

Ora, mi è capitato ultimamente, proprio parlando di innovazione, di farmi delle domande. Spesso si parla, e anche la vostra interpellanza lo cita, di digital divided, si parla di rapporti con la cittadinanza rispetto alla digitalizzazione dei cittadini sempre guardando a un cliente esterno, quindi Pubblica Amministrazione... come possiamo dire? fabbrica di pensieri e di soluzioni, cliente esterno: i cittadini. Ora, questo vale e vale tantissimo e in tal senso ci sono sicuramente delle cose da migliorare ma allo stesso tempo, se voi guardate ai 2.927 dipendenti della Regione autonoma Valle d'Aosta, sicuramente ci dobbiamo anche rendere conto che c'è una clientela captive, una clientela interna che a sua volta utilizza tutta una serie di strumenti che vengono messi a servizio della Pubblica Amministrazione per il tramite sia del Dipartimento innovazione che della strutturata e partecipata di riferimento, che in tal senso svolge tutta una serie di funzioni sia interne che esterne.

Ora, lei mi pone la domanda indirettamente per il tramite delle competenze espresse da lei richiamate del cosa vogliamo fare del Dipartimento dell'Innovazione. È una domanda che mi sono posto anch'io e che mi sto ponendo e alla quale non ho ancora trovato una risposta univoca ma comincia a delinearsi nella mia mente un modello, cioè il modello di riferimento deve continuare a essere quello attuale, quindi un modello gerarchico, un modello che qualcuno definirebbe protestante, oppure dobbiamo cominciare a fare un ragionamento in termini di voli pindarici rispetto a un modello invece orizzontale? In questo modello orizzontale forse è il caso che cominciamo a ragionare rispetto al fatto che tra braccio, testa e Regione forse è il caso che cominciamo a sedersi attorno a un tavolo e reciprocamente a ridisegnare le necessità attuali... fino ad oggi hanno dato tantissime soluzioni ma sono oggettivamente dispari nei risultati che si ottengono. Abbiamo in alcuni casi delle repliche con grandissime professionalità sia all'interno del Dipartimento, più numeroso di altri in Italia, che all'interno della partecipata e allo stesso tempo spesso capita che la parte di strategia che dovrebbe essere demandata per il tramite del Dipartimento Innovazione alla Regione... si riesce di fatto a fare più nel braccio operativo che nella struttura regionale declamata.

Prima ancora di una lettura di quello che dobbiamo o vogliamo fare e degli uomini e delle donne che dovrebbero essere richiamati a farla, pertanto forse è il caso di fare un'analisi di quello che fino ad oggi si è scelto, indipendentemente poi dalle Giunte e dalle persone che hanno fatto le scelte e dalle persone che sono state scelte più o meno a farle.

Presidente - La parola alla collega Spelgatti per la replica.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, assessore Marzi, lei non ha perso le abitudini del vecchio che rivestiva quando si trovava al Comune di Aosta: logiche vecchie, infatti che cosa vedo? Sostanzialmente tutto quello che lei ha detto è molto preoccupante, si ritorna alla vecchia logica del dare tutto a INVA e svuotare le risorse interne. Dobbiamo ricordarci che ci dovrebbe essere un equilibrio differente e che le risorse interne dovrebbero essere assolutamente comunque potenziate ma su questo e anche sul discorso di INVA ci saranno tanti discorsi da fare, tante cose da valutare e soprattutto anche tante iniziative poi eventualmente da portare e discuterne successivamente.

Ricordo anche - in questo caso non a lei ma a chi ha orecchie per intendere intenda - che comunque la politica è un servizio che umilmente si dovrebbe fare nei confronti dei cittadini, i tempi dei servi della gleba sono finiti e anche i tempi del "lei non sa chi sono io" e che bisogna anche preoccuparsi evidentemente in determinati casi di sapere quello che si sta facendo, perché i danni che si possono creare comunque alla collettività per determinati atteggiamenti possono essere pesanti. Oggi sono stata criptica, magari un giorno si sarà più espliciti.

Presidente - Solo per annunciare all'Aula che è stata depositata una risoluzione che vi verrà trasmessa via internet per mail. In accordo con il Presidente del Consiglio, che suggeriva una breve sospensione per l'organizzazione dei lavori anche in virtù del punto n. 39 all'ordine del giorno sulla nomina, chiederei quindi una breve sospensione per l'organizzazione dei lavori.

La seduta è sospesa dalle ore 18:27 alle ore 18:51 e che alla ripresa dei lavori riassume la Presidenza il presidente Bertin.