Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 84 del 18 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 84/XVI - Interpellanza: "Potenziamento delle infrastrutture digitali delle istituzioni scolastiche".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 32 Consiglieri diamo avvio ai lavori del pomeriggio.

Una comunicazione di servizio: intorno alle ore 17:00 sospenderemo dieci minuti i lavori per arieggiare la sala del Consiglio. Punto all'ordine del giorno n. 24. Per l'illustrazione, la parola al consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Com'è ampiamente prevedibile e per motivi purtroppo non positivi, la questione scuola è attualmente alla ribalta su tutte le cronache dei media perché vede coinvolti non solo i ragazzi ma anche centinaia di famiglie cui tocca organizzarsi per gestire figli e lavoro, esigenze di questi tempi difficili da conciliare, se non a volte addirittura antitetiche.

La nostra posizione come gruppo Lega più volte ribadita e sempre coerente con sé stessa è quella di sforzarsi allo scopo di garantire il diritto allo studio e alla formazione dei ragazzi di ogni ordine e grado nelle modalità più efficaci possibili non solo dal punto di vista didattico, la loro efficacia, ma anche per gli altrettanto fondamentali aspetti di socializzazione tra pari e di rapporti con le figure educative, oltre che per tutti gli aspetti psicologici inerenti allo sviluppo della personalità dei ragazzi, sicuramente sfavoriti dall'isolamento forzato e dall'uso continuativo dei mezzi tecnologici. Faccio qui, tra l'altro, un inciso: insegnanti e genitori passano mesi, se non anni, a dire ai ragazzi di staccarsi dal cellulare e dal computer e poi in questo periodo qui li incateniamo praticamente ore e ore davanti ai PC.

In questa ottica è indubbio che la didattica a distanza rappresenti più un male necessario che una vera e propria medicina e, per quanto tutti gli uomini naturalmente desiderano di sapere, come Aristotele diceva con un certo ottimismo anche sugli esseri umani e, per quanto viviamo nell'epoca in cui chiunque può accedere a sterminate fonti di conoscenza anche solo da un telefono cellulare, nulla potrà mai sostituire l'insegnamento in presenza e il rapporto umano.

Ciò premesso, dobbiamo fare i conti con la realtà e il Covid ha purtroppo messo in luce le inadeguatezze latenti del sistema scolastico valdostano, sebbene non dobbiamo cadere nell'errore per cui la tecnologia a scuola rappresenti il fine ultimo ma consci che essa sia invece un mezzo per raggiungere l'obiettivo, questo è importante, senza adeguate infrastrutture digitali ogni presupposto di salvare il salvabile in questa delicata situazione decade.

Come stabilito dalla legge regionale n. 8 del 13 luglio 2020 sono stati stanziati i fondi relativi al supporto delle attività didattiche a distanza. Chiediamo dunque all'Assessore competente quale sia lo stato e la qualità della rete internet delle scuole di ogni ordine e grado, lo stato della dotazione informatica a disposizione degli insegnanti e se sia prevista una strategia di potenziamento di entrambi per supportare al meglio la didattica digitale.

Presidente - Per la risposta, cedo la parola all'assessore Caveri.

Caveri (VdA Unie) - Ringrazio molto il consigliere Perron, questa è un'attività alla luce di essere diventati zona rossa e quindi trasformati di improvviso in una zona nella quale si accentua la didattica a distanza... oggi noi abbiamo nelle classi esclusivamente quelli delle materne e delle primarie, quelle che ai miei tempi si chiamavano le elementari, e della prima media, mentre per il resto abbiamo tutti in DAD, tutti eccettuate alcune figure di sostegno nei confronti delle persone che hanno handicap e che hanno ovviamente un tipo di didattica diversa.

Da questo punto di vista, è vero che in due riunioni che abbiamo fatto con tutti gli attori, ringrazio molto l'assessore Marzi che si occupa delle nuove tecnologie di aver consentito ai suoi Dirigenti di condividere con il mondo della scuola e anche con INVA che ha tutta una parte di responsabilità, per trovare delle soluzioni che possano consentire situazioni di frattura digitale come si dice, cioè di cattivo segnale.

Noi abbiamo comunque aggiornato tutti i dati rispetto alla connettività di tutti i plessi scolastici della regione, che viene suddivisa in zone grigie, cioè la plaine, dove sono disponibili più operatori che forniscono servizi ad alta velocità, e zone bianche tutti gli altri Comuni.

Si assiste a fenomeni abbastanza difficili da capire per i genitori, io penso al paese dove abito Saint-Vincent dove la fibra ottica copre tutto il paese, mentre le frazioni collinari, come può essere Moron, hanno talvolta una connettività scarsissima addirittura a livello telefonico, ci sono delle zone dove al posto di esserci 3G o 4G c'è ancora l'Edge.

La situazione è estremamente variegata in quanto la competenza in materia in capo ai Comuni per i plessi di istruzione primaria dell'infanzia, alle Unités des Communes e al Comune di Aosta per i plessi di istruzione secondaria di primo grado e alle singole istituzioni scolastiche per i plessi di istruzione secondaria di secondo grado.

I dati raccolti hanno evidenziato la necessità di procedere in tempi veloci con l'applicazione di quello che viene chiamato "piano scuole" in quanto, tranne per un'istituzione secondaria di secondo grado, nessun altro plesso soddisfa i requisiti richiesti dal piano nazionale per la scuola digitale, ovvero avere garantita fibra ottica a livelli elevati.

La maggior parte dei plessi di scuola primaria e alcuni plessi di scuola secondaria di primo grado possiedono connessioni che sono bassissime, quelle, per capirci, in rete in rame, tranne alcuni plessi che sono all'interno o nelle immediate vicinanze dei Comuni dov'è stato possibile collegare alcune aule alla rete in fibra realizzata dalla Regione con il progetto "VdA Broadbusiness" e anche in questi casi la banda è comunque scarsa. I plessi di scuola secondaria di primo grado di Aosta e quelli di secondo grado, ad eccezione dell'ISILTP di Verrès, si trovano nella cosiddetta "area grigia" dove è possibile aderire ai servizi di connettività. I contratti stipulati dalle scuole sono tutti a un livello più elevato, tuttavia la velocità della linea è fortemente influenzata dalla distanza del plesso dal punto di accesso in fibra ottica.

Non si tratta, come si dice tecnicamente, di connessioni simmetriche e, anche se i contratti prevedono un minimo di banda garantita, questa tipologia di connessione non raggiunge la qualità offerta da un servizio di connettività interamente su fibra ottica.

L'Amministrazione regionale, attraverso il Dipartimento Innovazione Agenda Digitale, partecipa al piano scuola nazionale, che prevede di collegare in banda ultra larga tutti i plessi scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado a tutti i plessi di scuola primaria e dell'infanzia presenti nelle aree bianche. Il piano prevede di fornire connettività gratuita alle scuole e servizi di manutenzione evolutiva e servizi di assistenza per i prossimi cinque anni.

I fondi a nostra disposizione sono di 1.728.000 euro, il Dipartimento Innovazione Agenda Digitale ha presentato un progetto di rete che permetterà alla Regione di gestire in proprio i fondi stanziati.

Lo Stato e la qualità della dotazione informatica: l'infrastruttura relativa alle tecnologie informatiche delle scuole della regione dipende dalla presenza di una pluralità di attori che agiscono in autonomia. Oltre alla rilevazione del fabbisogno di device e di connettività per gli studenti meno abbienti effettuata a marzo-aprile dello scorso anno per poter consentire la DAD durante il lockdown, si segnala che è stata effettuata nel 2017 una rilevazione puntuale in merito alla dotazione informatica delle scuole. Per ogni plesso è stata censita la dotazione di computer a disposizione degli alunni e dei docenti, la dotazione di laboratori, il livello e la qualità della copertura della rete e del Wi-Fi. Sono stati utilizzati degli indicatori che hanno permesso di misurare, ad esempio, il rapporto fra numero di computer e alunni o la priorità di intervento sulle infrastrutture laddove i punteggi rilevati fossero sotto la media. Nella quasi totalità delle classi della regione è presente almeno una postazione di computer collegata alla rete internet in quanto necessario per l'accesso al famoso registro elettronico. Inoltre i docenti a tempo indeterminato hanno a disposizione un bonus che è possibile utilizzare per l'acquisto di notebook, desktop o tablet, il valore è di 500 euro. Nelle linee guida per la didattica digitale integrata, la famosa DDI, è previsto che ogni istituzione scolastica predisponga un piano scolastico per la didattica digitale integrata, mentre dall'infanzia alla secondaria il piano viene adottato affinché gli istituti siano pronti e qualora si rendesse necessario a causa delle condizioni contingenti, quindi è quello che è capitato a noi in molte scuole per la zona rossa. Ogni scuola sta avviando una rilevazione del fabbisogno di tablet, PC e connessioni che potrebbero servire per l'attuazione di questo piano.

"Se si intenda prevedere una strategia di potenziamento": è necessario agire da subito in tal senso dando la possibilità anche ai docenti a tempo determinato di poter usufruire di device in comodato d'uso. Il piano scuola non si limita alla sola fornitura di connettività, l'accesso alla banda larga deve assolutamente prevedere un contestuale adeguamento dell'infrastruttura di rete interna alla scuola, cioè non c'è solo portare il segnale alla scuola ma bisogna poi avere dei sistemi in fibra che possono collegare le diverse aule.

Un problema di fronte al quale noi oggi ci troviamo, ed è un problema serio, riguarda la questione di chi fa che cosa. Come voi avete sentito prima esiste oggi una sostanziale difformità fra le scuole delle diverse zone e, da questo punto di vista, io fornirò al Consigliere il piano che ci è stato predisposto con a fianco a ogni scuola le tempistiche con le quali noi dovremmo dotare di rete ad alta velocità tutte le scuole della Valle. Buona parte del lavoro dovrebbe svolgersi, per fortuna, nel 2021.

Noi presenteremo in uno dei provvedimenti della finanziaria anche un emendamento chiarificatore perché oggi si crea, attraverso il contenuto della legge sull'autonomia scolastica, un'evidente distonia, cioè gli attori che sono principalmente la Regione e l'INVA e anche Open Fiber, che lavora per il Ministero dell'economia... ci troviamo nella situazione nella quale il paradosso di un'applicazione troppo stringente riguardante l'autonomia scolastica fa sì che oggi su certi interventi, senza le autorizzazioni dei dirigenti scolastici, non si possa operare nei plessi. Noi metteremo una norma che chiarisca definitivamente che questo compito di regia e di fattibilità delle opere è in capo alla Regione; questo probabilmente renderà, da una parte, più chiare le responsabilità e, dall'altra, creerà anche una situazione di utilizzo di tecnologie che non siano dissonanti fra di loro. Oggi capita ancora che ci siano nei diversi plessi scolastici delle situazioni anche di utilizzo di tecnologia di fornitori che non hanno quella necessaria unitarietà che noi auspichiamo.

Presidente - Per la replica, il consigliere Perron.

Perron (LEGA VDA) - Il punto focale del nostro discorso è che l'emergenza Covid possa favorire una seria strategia di lungo termine per non trovarci sempre a rincorrere le emergenze ma questa volta utilizzare anche il Covid - per quanto tragedia per molti aspetti - anche proprio come uno spunto per trovarci una volta tanto avanti rispetto alle situazioni.

In particolare la fibra ottica l'ha messo in evidenza lei, poi parlo per esperienza personale, lei cita un'analisi del 2017, io posso assicurare che sono stato in varie scuole ancora dopo fino a un mese fa e in molte classi ci sono computer che ci mettono una vita anche solo ad accendersi, quindi il docente usa il suo cellulare, oppure non ci sono le LIM, eccetera.

Vigileremo quindi attentamente sulla situazione nelle settimane a venire e attendiamo la sua documentazione.