Oggetto del Consiglio n. 74 del 18 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 74/XVI - Interrogazione: "Informazioni sull'eventuale chiusura del servizio di lavanderia interno alla Casa di riposo J.B. Festaz".
Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 14 all'ordine del giorno. Per il Governo risponde l'assessore Barmasse, ne ha facoltà
Barmasse (UV) - Per quanto riguarda i servizi di lavanderia del J.B. Festaz sono stati totalmente esternalizzati a partire dal primo gennaio 2012. Da quella data quindi la casa di riposo non impiega più personale proprio nei servizi di lavanderia. I servizi di lavanderia riguardano il lavaggio e la stiratura dei seguenti capi: biancheria piana, cioè lenzuola, federe, cuscini, coperte, copriletto, tovaglie e tovaglioli, biancheria personale degli ospiti. I vari contratti che si sono succeduti negli anni hanno lasciato in uso all'appaltatore i vecchi locali della lavanderia e le attrezzature, cioè lavatrici e asciugatrici. Ancora oggi in quei locali con quelle attrezzature viene effettuato il servizio per una parte della biancheria personale degli ospiti, mentre il servizio per tutti gli altri capi è reso in un laboratorio esterno, in questo momento la lavanderia della Casa Circondariale di Brissogne.
Il J.B. Festaz sta predisponendo una procedura di affidamento di un appalto con il quale si chiede all'aggiudicatario di trasferire tutte le lavorazioni nel laboratorio esterno per più motivi: usura delle attrezzature, cioè le lavatrici e le asciugatrici sono usurate e dovrebbero essere sostituite o con un investimento direttamente a carico del J.B. Festaz o a carico dell'appaltatore e conseguente incremento del corso di servizio; sicurezza sul lavoro, perché la presenza di un laboratorio di lavaggio gestito da un soggetto esterno al J.B. Festaz ma all'interno dei locali della struttura comporta interferenze critiche; sicurezza antincendio, perché la lanuggine originata dalle asciugatrici è altamente infiammabile e costituisce un rischio di incendio in una struttura che è già classificata ad alto rischio; necessità di nuovi spazi, cioè i vecchi locali di lavanderia possono essere trasformati in nuovi spazi per l'attività della casa di riposo.
Per il trasferimento delle lavorazioni all'esterno si escludono impatti negativi rispetto alla qualità del servizio. Per evitare qualsiasi perdita della biancheria, soprattutto di quella degli ospiti, viene richiesto un sistema di tracciamento dei capi. L'impiego di attrezzatura sicuramente più moderna rispetto a quella del J.B. Festaz garantisce migliori risultati di lavaggio, anche per la sanificazione dei capi in una ottica di presidio dal rischio di contagio da Covid-19. L'impiego di personale: il personale passa in carico al nuovo appaltatore per effetto dei contratti collettivi di lavoro e delle clausole previste dal contratto con il J.B. Festaz. Nessun dipendente dell'appaltatore, quindi, perde il suo posto di lavoro. D'altra parte, nessun dipendente del J.B. Festaz è oggi impiegato in quel servizio. L'aumento dei costi: la sostituzione dei macchinari con un investimento da parte del J.B. Festaz sarebbe senz'altro più gravosa rispetto alla componente di costo che un appaltatore può ricarica sul cliente per l'ammortamento di attrezzature dedicate anche ad altri clienti.
In conclusione, al momento non si intravedono possibili ricadute negative a seguito del percorso descritto e che la dirigenza della Casa di riposo J.B. Festaz sta intraprendendo.
Presidente - Per la replica il consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio nuovamente l'Assessore per la puntuale risposta. Ma vede, quando ci sono delle modifiche negli investimenti che si fanno, e quindi giustamente lei nella parte finale dell'intervento ha sottolineato tutta una serie di motivazioni per le quali l'intero servizio sarebbe meglio porlo al di fuori dei locali della casa di riposo, tra cui appunto il costo del rinnovamento delle attrezzature che andrebbero date al nuovo appaltatore e poi in particolare la sicurezza sul lavoro e anche la necessità o comunque l'opportunità di fornire dei nuovi spazi per delle diverse finalità, magari anche più attinenti all'attività della casa di riposo.
È ovvio che sia bene, considerando anche qua il passato, nel senso che, come si ricorderanno alcuni colleghi la Commissione consiliare competente fece già a suo tempo una visita non solo al J.B. Festaz ma anche alla micro di Variney e quant'altro, perché comunque c'è sempre stata un po' la preoccupazione che alcune azioni fatte su queste strutture, in particolare sul Festaz, fossero finalizzate ad altri obiettivi. Mi spiego: io inizio a smontare l'organizzazione di una determinata struttura fino a che poi nasce una nuova necessità, perché sappiamo, nei piani di investimento e nei piani di modifica, che io posso efficientare ancora di più una struttura, posso portare al di fuori una certa attività per diminuire il rischio. È ovvio che devo capire che cosa verrà fatto al posto di questi locali, perché banalmente se l'obiettivo è - ipotizzo - creare dei nuovi posti di degenza o comunque delle strutture che servono effettivamente all'attività o funzionale ad essa, può avere un senso, se invece - ripeto banalizzo e faccio delle esemplificazioni per assurdo - devo creare dei nuovi uffici, magari più grandi, perché aumenta il benessere di chi occupa quegli uffici, ma che alla fine, dal punto di vista della finalità della missione che ha la casa di riposo, sinceramente tra le due fossi l'amministratore o quello che dirige la struttura mi porrei dei se o dei ma, perché ovviamente bisogna fare sempre delle scelte che vadano prima di tutto a beneficio della mission che ha questa struttura.
Quindi io su questo aspetto le chiederei comunque di fare degli approfondimenti su quella che è l'ipotesi di destinazione di questi locali, proprio per verificare, vista anche l'importanza strategica che ha quella struttura, non soltanto per la città di Aosta ma in generale per tutto il sistema territoriale, visto che è uno dei punti dolenti che la pandemia ha messo ancora più sotto stress, se non già che lo fosse, per evitare appunto che scelte che sembrano sulla carta finalizzate a creare efficienza e soprattutto economicità e sicurezza, magari non si trasformino poi in un'efficiente messa a terra della soluzione, soprattutto, ripeto, per quella che è la missione vera e propria della maison de repos.