Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 71 del 18 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 71/XVI - Interrogazione: "Azioni intraprese per ovviare alla situazione di disagio dovuto al mancato pagamento dei dipendenti di una ditta mandataria della VITA SpA".

Bertin (Presidente) - Punto numero 11 all'ordine del giorno. Per il Governo regionale risponde l'assessore Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Il tema che voi portate in questa interrogazione purtroppo lo abbiamo già affrontato in passato, ricordo che in Commissione si era discusso di problematiche simili.

Nella prima domanda voi chiedete se la problematica è a conoscenza delle competenti strutture regionali. Sì, le strutture regionali hanno ricevuto in data 1° ottobre 2020, via mail, una lettera da parte del Sindacato UIL Trasporti che comunicava il mancato versamento delle retribuzioni del mese di agosto per tre dipendenti e anche del TFR e della quattordicesima mensilità per un quarto dipendente della Tundo SpA.

Quali azioni sono state intraprese. A seguito di questa comunicazione le strutture regionali hanno inviato una nota alla società mandataria il 2 ottobre del 2020, invitando la società al pagamento delle somme dovute entro quindici giorni dal ricevimento della comunicazione. In caso di inadempienza si sarebbe data applicazione all'articolo 5 del DPR 207/2010 che prevede quanto segue, lo cito: "Per i contratti relativi a lavori, servizi e forniture, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'esecutore o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi di cui all'articolo 118 comma 8 ultimo periodo del codice, impiegato nell'esecuzione del contratto, il responsabile del procedimento invita per iscritto il soggetto inadempiente, in ogni caso l'esecutore, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Decorso infruttuosamente il suddetto termine e, ove non sia contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra segnato, i soggetti di cui all'articolo 3 comma 1 lettera B possono pagare anche in corso d'opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute all'esecutore del contratto, ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto ai sensi degli articoli 37 comma 11 ultimo periodo e 118 comma 3 primo periodo del codice".

La società Tundo, per il tramite della mandataria che è la VITA, con una nota pervenuta alle strutture il 14 ottobre del 2020, ha inviato le distinte bancarie recanti i pagamenti ai dipendenti di cui ho fatto accenno. Però, con una nota del 22 di ottobre, inviata anche alla Regione, l'avvocato Mario Motta incaricato dai dipendenti medesimi, non solo quelli che ho citato prima ma anche un quinto dipendente, intimava nuovamente alla società Tundo il pagamento delle retribuzioni spettanti, che evidentemente non erano mai pervenute, e la consegna delle buste paga per la verifica degli stipendi.

A questo punto abbiamo sentito anche il dipartimento legislativo e legale della Regione ed è stata inoltrata una nuova richiesta di chiarimenti direttamente alla Tundo, una richiesta del 5 novembre 2020, il cui termine scade fra due giorni, il 20 novembre. Nell'ipotesi che anche questo termine dovesse scadere infruttuosamente, la Regione procederà all'applicazione di quanto è normativamente previsto e che ho evidenziato. Va però ricordato che per poter dare corso a quanto ho citato precedentemente, è necessario disporre delle buste paga dei dipendenti in oggetto, quelli che sono stati in qualche modo non pagati, ed è una documentazione che al momento non è pervenuta e di cui siamo in attesa.

Presidente - Per la replica, consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per aver descritto lo stato dell'arte e soprattutto fatto riferimento alla normativa di riferimento. Quando giustamente parlava delle distinte bancarie, penso che fosse una quota parte dei pagamenti, ma in realtà se andiamo a vedere al di là di agosto abbiamo settembre e si accumulano. Siccome non è la prima volta - il sottoscritto è andato a riprendersi poi i verbali della IV Commissione dove già a suo tempo le sigle sindacali mettevano in evidenza che appunto la società Tundo non è sempre stata regolare nel pagamento degli stipendi degli autisti - direi che siamo sostanzialmente recidivi.

Ho compreso benissimo la necessità di documentare, anche per poter procedere con quello che è previsto dalla normativa, ricordando tra l'altro che se non ero nella precedente legislatura erano già state fatte delle iniziative di questo tipo e casualmente in quel caso lì l'iniziativa era stata funzionale a far arrivare i pagamenti. Quindi benissimo da parte del Consiglio aiutare la società che non paga a pagare i dipendenti: è una cosa sacrosanta, tenuto tra l'altro conto che sono titolari di un servizio di trasporto pubblico, quindi c'è anche una finalità pubblica molto importante.

Quello che le chiederei è comunque di prendersi a cuore questa situazione perché, ripeto, la recidività è costante e ricordo che c'erano state tra l'altro delle situazioni non soltanto legate al pagamento degli stipendi, ma anche alla formazione dei dipendenti e quant'altro. Quindi diciamo che la situazione è ben conosciuta e non sta andando verso il meglio, ma sta peggiorando nel tempo.

Non so se vale la pena chiedere eventualmente anche un impegno al presidente della IV Commissione per poter approfondire questa tematica, magari dopo che sarà arrivata la documentazione e si sarà compreso qual è l'iter con cui procedere. Però le chiedo, visto soprattutto i precedenti, di dare quanto prima atto a quello che prevede la normativa e sicuramente da parte nostra ci sarà un puntuale e costante monitoraggio della situazione, perché chi presta un servizio non soltanto in questo momento ma sempre, è giusto che debba essere pagato, e sto parlando dei dipendenti e non della società che purtroppo è recidiva e continua a esserlo.