Oggetto del Consiglio n. 44 del 4 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 44/XVI - Interpellanza: "Intendimenti per risolvere il problema del precariato nella scuola valdostana".
Bertin (Presidente) - Possiamo pertanto passare al punto n. 28 dell'ordine del giorno. La parola al consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Questa nostra interpellanza pone le basi su due atti principalmente: in primis il programma di governo, il quale ci vede pienamente d'accordo quando va a citare nel capitolo dedicato all'istruzione: "altro punto delicato è la situazione difficile del precariato nella scuola, tema che va risolto anche nel quadro delle competenze statutarie. Centrale è la questione di una scuola realmente bilingue e aperta al pluralismo". Bene, quest'affermazione ci vede sicuramente molto favorevoli e, proprio andando ad analizzare alcuni atti, alcune leggi, abbiamo avuto modo di analizzare un parere pro veritate di Boggero, il quale va di fatto a dividere la sua analisi in due filoni: il filone del contratto dei docenti, il quale può essere regionalizzato, ma questa è una cosa di cui noi ci auspichiamo, ma è un'analisi che ovviamente lasciamo fare alla Giunta; d'altro canto invece il professor Boggero va a strutturare un'analisi giuridica nella quale infine dice che la Valle d'Aosta ha competenza legislativa integrativa e attuativa in materia di formazione e utilizzo delle graduatorie e in materia di reclutamento idonea quanto meno a fondare puntuali deroghe alla disciplina statale.
Notizia di poche ore fa, lo citava prima il collega Perron, è che il concorso straordinario per l'assunzione dei docenti è stato sospeso causa Covid, il che significa molto probabilmente avere numerosi ricorsi, questi ricorsi erano già previsti pre DPCM, quindi prima di questa scelta, però sicuramente questo, oltre ad avere e a creare numerosi malcontenti e numerosi ricorsi, andrà di fatto a rallentare bruscamente l'entrata a ruolo di circa 166 docenti. In base a un comunicato stampa dei professori senza cattedra, ci risulta che ad oggi ci sono circa 445 cattedre nell'organico ancora libere e di queste ben 241 vengono coperte tramite una chiamata diretta, quindi senza attingere dalle graduatorie, il che significa che le nostre graduatorie, che non sono state aggiornate nell'ultimo anno scolastico come nel resto d'Italia, non sono sufficienti. Questo mi permette anche di andare a sottolineare un tema sollevato negli anni anche dai docenti della scuola paritetica, in quanto, come gruppo, chiediamo all'Assessore competente se è possibile andare nel più breve tempo possibile a creare quei corsi di abilitazione, grazie alla collaborazione con l'Università della Valle d'Aosta; sono dei corsi di abilitazione che servono alla scuola pubblica per andare ad allargare le graduatorie e alla scuola paritetica per permettere a dei docenti che sono assunti a tempo determinato da parecchio tempo di ottenere il passaggio a un contratto a tempo indeterminato.
Dicevo il concorso, il concorso sicuramente è un problema da affrontare, oggi più che mai è sempre più attuale. Sarebbe opportuno, visto il periodo Covid, visto se confermate le carenze che abbiamo strutturali nella nostra istruzione, cercare il modo per andare, attraverso un atto regionale, a chiedere di andare a fare un concorso che sia un concorso che rispetti le priorità dell'istruzione valdostana e quindi su cui possiamo andare ad analizzare le nostre necessità e possiamo andare ad assumere il personale che a noi serve per colmare i nostri vuoti strutturali.
Segnalo infine, proprio in merito alle graduatorie, che siamo stati contattati da un gruppo di neolaureati dell'Università della Valle d'Aosta in Scienze della formazione, i quali ci hanno ovviamente chiesto di chiedere all'Assessore che le graduatorie siano realmente riaperte per l'anno 2021/2022, in quanto loro, essendo laureati dal 2017 in poi, sono stati inseriti nelle graduatorie o, meglio, negli elenchi aggiuntivi delle graduatorie e non possono entrare nelle graduatorie vedendo così poi di fatto riconosciuto il loro percorso formativo. Questa sicuramente è una questione che voglio portare all'attenzione dell'Assessore.
Segnalo inoltre che nel 2017 mi è stato detto che le graduatorie si sono chiuse esattamente dieci giorni prima una sessione di laurea prevista presso l'Università della Valle d'Aosta. Questo se è possibile ovviamente evitarlo per quanto riguarda la prossima apertura delle graduatorie, in modo da impedire che alcuni studenti pronti a laurearsi rimangano fuori dalla possibilità di entrare in graduatoria solamente per dieci giorni.
Pertanto, come gruppo consiliare, chiediamo all'Assessore per ogni grado di istruzione quanti siano gli insegnanti di ruolo e quale sia la richiesta organica necessaria per permettere il funzionamento dei vari istituti e soprattutto se è vostra intenzione nei prossimi concorsi, o addirittura andando ad annullare quello che è stato previsto dal Ministero dell'istruzione oggi ma di fatto già sospeso e chissà quali saranno i prossimi riscontri, far valere le nostre competenze statutarie prevedendo prove e tempistiche differenti rispetto a quelle previste dal Ministero dell'istruzione e, infine, quali siano le tempistiche e le problematiche inerenti all'aggiornamento delle graduatorie già aggiornate nelle altre Regioni italiane per l'anno scolastico 2020/2021.
Presidente - Per il Governo, la parola all'assessore Caveri.
Caveri (VdA Unie) - Il tema del precariato è stato un tema molto caldo nel corso della campagna elettorale. Lo è stato anche per il cospicuo numero di persone nella situazione di precariato e ovviamente ognuno ha nel corso della campagna tirato l'acqua al proprio mulino cercando le soluzioni tecniche diverse per trovare una soluzione definitiva. In realtà nel corso della risposta alla domanda posta con motivazioni a sé profonde dal consigliere Carrel arriverò verso la fine al problema di sostanza che in qualche maniera obbligherà a una scelta definitiva rispetto al modello del sistema scolastico valdostano. Io non so se in quest'aula o se nel salone sotto si aggiri il fantasma di Maria Ida Viglino, straordinaria donna della Resistenza valdostana e grandissima personalità di spicco senza quote rosa, nel senso che la Viglino non aveva bisogno di quote rosa proprio per la sua straordinaria personalità. La Viglino forse oggi guardando - lei operò negli anni Settanta - la situazione di precariato, chiederebbe a tutti noi perché, cioè com'è possibile che tutto ciò sia avvenuto e che ci si trovi ancora dopo tanti anni a metà del guado con una scuola interamente finanziata dalla Regione, una enveloppe di 160 milioni di euro l'anno, addirittura nel decreto recente sui finanziamenti a causa Covid noi siamo stati esclusi e speriamo che rientreremo per tutte le formazioni informatiche, per tutte le dotazioni informatiche... poi si dice: "va beh, la scuola è vostra, pagatevi tutto voi".
Allora, io intanto farei un patto con Carrel, non mi metterei a leggere tutte le cifre se è d'accordo, quando ci rivedremo di persona, gli faccio avere tutti i dati che gli possono essere utili, perché sennò la risposta sarebbe noiosissima. Diciamo che la dotazione organica è determinata sulla base dei dati della popolazione scolastica rilevata alla scadenza delle iscrizioni fissata nel mese di gennaio o al più tardi entro i primi giorni di febbraio di ciascun anno e, per garantire lo svolgimento di tutte le operazioni di sistemazione del personale necessario per il regolare avvio dell'anno scolastico, deve essere approvato dalla Giunta regionale entro fine aprile. La copertura dei posti attualmente vacanti della dotazione organica potrà avvenire alla conclusione delle procedure bandite nel corrente anno, ma lo stesso Carrel ha ricordato che da una parte c'è stata una richiesta di bloccarle, cosa che è stata fatta anche a livello nazionale da forze politiche come la Lega, dai sindacati scuola ma non ha portato a nulla, nel senso che la ministra Azzolina, il cui nome è già una specie di intuizione, ha in qualche maniera insistito, malgrado il periodo del Covid, a voler fare questo concorso per poi bloccarlo proprio in questo periodo. Noi non avevamo strumenti giuridici per bloccare questo concorso, sennò li avremmo adoperati, anzi forse il blocco sarebbe stato controproducente perché il Ministero forse a questo punto non avrebbe più bandito neanche un concorso per la Valle d'Aosta.
La dotazione organica annualmente è adeguata alla situazione di fatto poiché il reale fabbisogno di ciascun anno scolastico è determinato anche dal verificarsi di particolari condizioni che non hanno carattere di stabilità, ma che variano di anno in anno e che insorgono a fine giugno: docenti in part-time che in organico occupano il posto intero ma che prestano servizio per metà dell'orario... cioè adesso non mi metto a leggere tutte le casistiche che portano a questo ma tant'è. Per l'anno scolastico 2020/2021 l'organico in sede di adeguamento alla situazione di fatto è stato incrementato per agevolare l'attuazione delle misure derivanti dall'emergenza sanitaria del Covid-19; tale potenziamento dell'organico è stato introdotto nell'articolo 28 della legge regionale 13 luglio 2020 n. 8 e attuato con una delibera del luglio 2020; conseguentemente la dotazione organica è aumentata e anche qui, Carrel, se sei d'accordo, ti farò avere le tabelle che ti fanno vedere l'aumento rispetto alla dotazione organica normale. I posti vacanti ma disponibili per l'anno scolastico solo in organico di fatto non possono essere destinati alle assunzioni in ruolo, ma possono essere assegnati solo a supplenza fino al 30 giugno, così come i posti resi disponibili dai docenti assenti per l'intero anno scolastico e gli spezzoni orario.
Il potenziamento dell'organico disposto per affrontare l'emergenza Covid ha ovviamente dato luogo ad un maggior numero di posti da assegnare a supplenza fino al 30 giugno, inoltre le numerose assenze di docenti posti in quarantena e di quelli che, in vista della partecipazione al concorso straordinario, hanno chiesto periodi di aspettativa per motivi di studio, hanno comportato l'esigenza della loro sostituzione. Tutto ciò ha determinato un incremento del fabbisogno di personale supplente rispetto a quello necessario nella situazione ordinaria. Va chiarito però che la platea complessiva degli aspiranti a supplenza non sarebbe variata se fossero state costituite anche in Valle d'Aosta le nuove graduatorie provinciali, che continuiamo a chiamare provinciali ma in realtà sono regionali. Non è infatti la modalità di reclutamento nuove graduatorie vigenti, graduatorie d'istituto, assunzioni tramite messa a disposizione che può incrementare il numero di soggetti interessati aventi titolo alle supplenze nella scuola. È nostra intenzione fare qualche cosa. La norma di attuazione dello Statuto, qui ho evocato la Viglino non a caso, che risale al 1975, prevede che al personale della scuola sia applicato lo stato giuridico del corrispondente personale statale e pertanto le modalità di reclutamento previste dalla normativa nazionale vigono anche per il reclutamento del personale scolastico nei ruoli regionali della Valle d'Aosta.
Io ho letto il parere del professor Boggero che tu hai citato, Marco, e che è molto interessante ma noterai nel leggerlo che alla fine lui stesso ipotizza una norma di attuazione come elemento risolutivo. Per quel che mi riguarda, io studierò tutte le possibili soluzioni per ampliare ancora di più, in assenza della norma di attuazione, le nostre possibilità di fare qualcosa sui concorsi, ma bisogna dire che questo va trattato anche con le forze sindacali. Alcune delle forze sindacali non vogliono la norma di attuazione allo Statuto per la piena regionalizzazione della scuola ma vogliono "la botte piena e la moglie ubriaca", cioè vogliono però che si facciano i concorsi regionali, quindi mantenendo lo status giuridico degli insegnanti a livello statale. Allora questa è un'evidente contraddizione di cui ho parlato con i sindacati, cercheremo di fare il possibile per risolvere questa questione alla ricerca di un elemento di equilibrio, cioè si può scrivere una norma di attuazione che sia garantistica. Se non vogliamo guardare al modello particolarissimo dell'Alto Adige-Südtirol, guardiamo al modello del Trentino, dove non c'è un problema linguistico, il Trentino ha regionalizzato in pieno la scuola con grandissima soddisfazione di tutti gli operatori della scuola.
Sull'ultimo ragionamento, cioè quello dell'aggiornamento delle graduatorie, occorre chiarire che non si tratta di aggiornamento di graduatorie già esistenti, ma di istituzione di nuove e differenti graduatorie regionali in Valle d'Aosta per le supplenze, le cui regole di formazione sono state emanate dal Ministero - udite, udite! - il 14 luglio 2020, cioè quando la scuola era alle porte.
Per quanto riguarda le tempistiche, l'articolo 29 della legge regionale del 13 luglio 2020 ha previsto la costituzione delle stesse per l'anno scolastico 2021/2022, proprio per questo ritardo innescato dalla novità derivante dalla legge dello Stato. Si sta ora lavorando per una piattaforma informatica regionale che dovrà gestire la presentazione delle istanze, la loro valutazione e la definizione delle graduatorie regionali e delle graduatorie di istituto. Come si suol dire, speriamo in bene, nel senso che io mi auguro poi di non fare, se saremo ancora qui perché il mondo è fatto su "ruote quadre"... spero poi di non fare delle figuracce, di trovarmi qui a dire che, per esempio, il sistema informatico, la piattaforma non funzionano, ma diciamo che l'intera struttura e in primis la Sovrintendente si sta sforzando per trovare delle soluzioni.
Nei quaranta secondi che mi mancano quindi vorrei ribadire che oggi dobbiamo aprire un grande dibattito sulla scuola valdostana. Bisogna farlo in maniera laica, sapendo che non è facile mettere d'accordo tante teste come ce ne sono nel mondo della scuola, ma il buon senso ci può portare a trovare una situazione che eviti il dramma personale delle persone che si trovano a essere per anni in precariato.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Grazie Assessore per i dati che avrò piacere di leggere e di confrontare con lei in merito, però, visto che dobbiamo aprire un dibattito, visto che abbiamo le idee molto simili in merito all'autonomia della nostra scuola, perché non utilizzare la legge regionale n. 57 del 1983 in cui all'articolo 7, comma 4, si dice: "i concorsi sono indetti dal Presidente della Giunta regionale, d'intesa con l'Assessore regionale alla pubblica istruzione, almeno 12 mesi prima dell'inizio dell'anno scolastico da cui decorreranno le nomine dei vincitori, in concomitanza, di regola con i corrispondenti concorsi indetti nel restante territorio dello Stato". Ho notato che ha letto molto attentamente il parere di Boggero, come proposto addirittura dal dottor Boggero (interruzione audio) la regola, quindi vista la situazione di emergenza, vista la sospensione del concorso straordinario a livello nazionale, viste le nostre esigenze, noi siamo oltre la regola in questa situazione e quindi potremmo - perché no? - andare ad avviare un concorso ad hoc che tenga in considerazione delle esigenze dell'istruzione valdostana.
Mi hanno inoltre segnalato che sarebbe interessante, se non opportuno, indire un concorso per la classe di concorso degli educatori, in quanto da circa vent'anni non viene indetto un concorso per gli educatori, e credo che in Valle d'Aosta ce ne sia veramente bisogno di dare stabilità anche a questa classe di concorso. Proprio per ribadire questa nostra possibilità data da una legge regionale che non è stata impugnata e quindi possiamo assolutamente citare e prendere, ad esempio, per futuri atti, citerei il comma 1 dell'articolo 8 sempre della legge regionale n. 57 del 1983: "Con proprio decreto l'Assessore regionale alla pubblica istruzione, sentito il Consiglio scolastico regionale, apporta le necessarie integrazioni alle disposizioni sui concorsi emanate dal Ministero per la pubblica istruzione, adattandole in particolare alla situazione del bilinguismo della Regione". Significa quindi, se capisco bene, che il Ministero dell'istruzione indice un concorso, noi possiamo tramite un decreto dell'Assessore, andare ad adattare questo concorso alle nostre esigenze, "in particolare al bilinguismo", quindi non solamente al bilinguismo ma in particolare al bilinguismo, quindi se ci fossero altre necessità, credo che queste debbano essere considerate e credo che, viste le notizie delle ultime ore, questa potrebbe essere un'occasione per iniziare quel percorso che lei si auspica ma che anche noi ci auspichiamo che porta a una maggiore autonomia del nostro sistema scolastico.
Presidente - Purtroppo abbiamo avuto qualche piccola interruzione nel collegamento ma in linea di massima si è potuto capire il significato generale del suo intervento.