Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 38 del 4 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 38/XVI - Ordine dei lavori. Comunicazione del Presidente della Regione.

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 22 dell'ordine del giorno... mozione d'ordine? La parola al consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Le chiederei solo la disponibilità di convocare una breve Conferenza dei Capigruppo per un aggiornamento rispetto alle notizie che si stanno susseguendo in queste ore che richiedono almeno un approfondimento, perlomeno con i vertici della Giunta.

Presidente - Una Conferenza dei Capigruppo veloce con una sospensione di un quarto d'ora.

La seduta è sospesa dalle ore 16,16 alle ore 16,34, alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. La parola al collega Manfrin per illustrare le motivazioni della Conferenza dei Capigruppo.

Manfrin (LEGA VDA) - Chiedo scusa a tutti i colleghi per questa interruzione ma era assolutamente necessaria dopo che alcune indiscrezioni di stampa, che continuano a susseguirsi in queste ore, in questi minuti indicano come la Valle d'Aosta collocata in una piuttosto che in un'altra scala di colori, o in una o in un'altra zona. Vista la particolarmente delicata situazione che si è venuta a creare a seguito dell'incipiente DPCM che dovrà entrare in vigore nella giornata di domani, abbiamo ritenuto opportuno chiedere due dati: primo, la richiesta in maniera ufficiale al Presidente se effettivamente la Valle d'Aosta è stata inserita in un'ipotetica zona rossa, arancione o verde o gialla che dir si voglia, quindi se effettivamente il Ministero e la Presidenza del Consiglio dei ministri si è pronunciata rispetto alla collocazione della nostra Regione in una zona piuttosto che in un'altra.

Visto che anche qui c'è un po' di confusione, non abbiamo ancora avuto modo di leggere in maniera integrale tutto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, l'altra domanda è volta a sapere se effettivamente sussiste questa suddivisione in zone che è stata creata dagli organi di informazione e quindi verde, gialla, rossa, e se effettivamente esistono tre zone differenziate piuttosto che quattro. Si parla di una zona rossa che ha poi in realtà due differenti gradazioni, due differenti collocazioni, quindi abbiamo chiesto, visto che numerosi cittadini effettivamente preoccupati per le proprie attività quotidiane, le proprie attività economiche, la propria vita sociale, ci chiedono degli aggiornamenti, era utile, necessario e indispensabile avere una definizione che potesse effettivamente avere crismi di ufficialità e quindi poter evitare che magari si diffondessero voci incontrollate magari errate, che portano a errori e sicuramente a incertezze e confusioni. Queste quindi sono le domande e abbiamo concordato che il Presidente ci avrebbe risposto in aula in maniera da poter fornire a tutti i Valdostani, a tutta la popolazione una risposta univoca.

Presidente - La parola al Presidente della Regione.

Lavevaz (UV) - Ringrazio il collega Manfrin per aver posto la questione perché ci permette di provare a fare un attimino chiarezza, perché comunque la questione, com'è evidente in queste ore, in questi giorni è molto complicata e soprattutto evolve in maniera molto rapida da un'ora all'altra. Allora una cosa è il DPCM che entra in vigore domani, altro aspetto è la questione legata alle cosiddette "zone rosse" o "arancioni", quella che è, insomma la zonizzazione legata alle fasce di rischio. Il DPCM è stato firmato, è stato pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, quindi, come specificato sul DPCM stesso, entra in vigore domani 5 novembre. Domani quindi si applica sostanzialmente l'articolo 1, che prevede tutta una serie di iniziative uniformi su tutto il territorio nazionale, in particolare quella più evidente è il cosiddetto "coprifuoco", che anche qua, dopo lunghe elaborazioni e più o meno intese tra le Regioni e il Governo, è stato portato dalle 22 alle 5 di mattina, quindi sarà applicato da domani su tutto il territorio. Su questo aspetto noi abbiamo un'ordinanza che abbiamo approvato la settimana scorsa che è più restrittiva e quindi rimane ovviamente l'ordinanza.

Gli altri aspetti che entrano in vigore subito sono la didattica a distanza al cento percento per le scuole superiori, il trasporto pubblico locale al 50 percento della capienza e altre cose minori come la chiusura degli angoli slot all'interno dei bar, eccetera. Questo quindi è l'unico aspetto che al momento è certo ed è con una tempistica chiara: quella di domani, dunque domani l'articolo 1 si applicherà su tutto il territorio nazionale. Sugli articoli 2 e 3 del DPCM, che riguardano invece ulteriori misure di contenimento del contagio, eccetera, su due fasce diverse di criticità, ci si rifà ovviamente ai dati epidemiologici che il comitato tecnico-scientifico sta elaborando. Noi abbiamo provato anche questa mattina attraverso gli uffici, anche gli uffici di Roma, a cercare di capire se c'erano delle indiscrezioni tanto per avere qualche informazione in anticipo anche per organizzarsi, ma, di fatto, al momento ancora non ce ne sono. Tutte le notizie che stanno uscendo sugli organi di stampa nazionali o regionali già da ieri sera e ancora oggi quindi sono interpretazioni che hanno poco fondamento, perché al momento di ufficiale dal comitato tecnico scientifico nulla è uscito da questo punto di vista. Nel momento in cui il comitato tecnico-scientifico produrrà il lavoro che sta facendo, quindi l'analisi dei dati... e l'ho detto forse stamattina in maniera molto veloce ma ovviamente la sintesi richiesta non permette di poter analizzare nel dettaglio le questioni, il fatto che si stia analizzando anche i dati degli ultimi giorni per la Valle d'Aosta probabilmente può essere anche un aspetto positivo perché negli ultimi giorni comunque le nostre curve sia di contagio piuttosto che di tutti gli aspetti che vengono considerati come fattori di rischio e sono 21, quindi sono numerosi: ad esempio, anche le ospedalizzazioni si erano negli ultimi giorni assestate o comunque non hanno proseguito per fortuna su una curva esponenziale... questo potrebbe permettere al nostro Rt di scendere sotto l'1, 5, cosa che permetterebbe di rimanere nella fascia diciamo media, intermedia e non nella fascia più alta di rischio. Dicevo, quando questi dati saranno pubblicati, quindi può essere oggi, può essere domani, questo non lo sappiamo... può essere a momenti, può essere che stiano anche uscendo... cosa avverrà? Non è che questa classificazione delle regioni in zona ad alto rischio o medio rischio entrerà in vigore immediatamente, perché il DPCM prevede che l'applicazione degli articoli 2 e 3 avvenga a seguito di un'ordinanza del Ministro della salute sentito il Presidente della Regione. Una volta finito il lavoro scientifico, quindi il Ministro prenderà questo lavoro e dirà: "la Valle d'Aosta ha questa classe di rischio, quindi bisogna fare l'ordinanza per classificarla così", e questo verrà fatto sentito il Presidente della Regione. Questa ordinanza che verrà fatta presumibilmente nelle prossime ore o nei prossimi giorni, definirà anche le tempistiche entro le quali queste ordinanze entreranno in vigore, quindi non domani presumo, perché non credo che ci manderanno le ordinanze in visione stasera e entreranno in vigore domani, non credo che sia una cosa che sia presumibile, però uso il condizionale. Per essere chiaro, quindi le ulteriori restrizioni entreranno in vigore nei prossimi giorni con i tempi e i modi e saranno oggetto di un'altra ordinanza che avverrà a seguito del DPCM. Al momento quindi l'unica cosa certa è che domani si applicano le norme previste nell'articolo 1 del DPCM, quindi quelle che abbiamo detto essere uguali per tutto il territorio nazionale. Sulle altre, appena ci saranno i dati scientifici, il Ministero predisporrà gli atti per classificare le regioni in modo diverso e ci saranno anche i tempi di applicazione di queste nuove norme. Spero di essermi chiarito, almeno per quanto è possibile chiarirsi, perché comunque ci sono tutta una serie di elementi che sono ancora in attesa di risposte e che non dipendono purtroppo da noi.