Oggetto del Consiglio n. 33 del 4 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 33/XVI - Interpellanza: "Intendimenti del Governo regionale in merito a eventuali misure di risarcimento nei confronti delle attività economiche situate nei tre comuni valdostani interessati dalla zona rossa".
Bertin (Presidente) - Soltanto una comunicazione in ragione di una temporanea assenza dell'assessore Caveri: le interpellanze ai punti n. 19, n. 20 e n. 28 dell'ordine del giorno verranno discusse appena l'Assessore potrà rientrare.
Passiamo al punto n. 17 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Consigliere Lavy.
Lavy (LEGA VDA) - Con questa interpellanza vorrei porre un po' l'attenzione su ciò che è stata la gestione e anche la creazione delle tre zone rosse riguardanti i comuni di Chambave, Verrayes e Saint-Denis. Lo faccio più che altro per una questione di chiarezza, per il semplice fatto che i dati su cui si è giustificata la creazione di queste zone rosse io almeno personalmente non è che ne abbia trovati più di tanto. Ovviamente la creazione di una zona rossa è qualcosa comunque di molto impattante sulle varie attività, sulle persone che vivono in questi tre comuni e su tutto il tessuto economico di quei tre comuni. Ecco che con questa interpellanza quindi vorrei proprio cercare di avere maggiormente dei dati anche sull'intenzione che ha portato il Governo a chiudere le tre zone rosse; il Governo era un altro, c'era il presidente Testolin, però la chiusura è stata giustificata col fatto che l'indice Rt, quindi l'indice di contagiosità fosse troppo elevato rispetto alla normativa.
Con questa interpellanza io chiedo essenzialmente quattro cose: quale sia la normativa di riferimento a cui ci si riferisce per misurare l'indice Rt, quindi che serve poi come discrezionalità per chiudere o no una zona da com'è stato detto, com'è stato giustificato nei giorni scorsi; quale fosse dunque l'indice Rt dei tre comuni diventati zona rossa nella data della loro chiusura e quale sia l'indice Rt alla data della loro riapertura, per vedere se effettivamente questo indice Rt è calato o meno; poi chiedo inoltre se ci siano stati altri comuni in passato o comunque anche ora, il cui indice Rt è stato superiore a quello della normativa. Se la risposta è affermativa, chiederei anche il perché non siano state prese delle misure come sono state prese per quanto riguarda questi tre comuni che sono diventati zona rossa. In più, come ultima domanda, chiederei se il Governo ha come intendimento quello di portare avanti una sorta di creazione di mezzi per risarcire le attività e le persone di quei tre comuni.
Presidente - Ha chiesto la parola il presidente della Regione Lavevaz e ne ha facoltà.
Lavevaz (UV) - In merito alla prima domanda: quale sia la normativa di riferimento, la normativa di riferimento è il decreto del Ministro della salute del 30 aprile 2020, che ha adottato una serie di indicatori tra cui l'Rt, per il monitoraggio del rischio sanitario delle regioni introdotto dal DPCM 26 aprile 2020. Su quale fosse invece l'indice Rt dei tre comuni diventati poi zona rossa in data 15 ottobre e in data 22 ottobre, ecco, vista l'esiguità del numero di abitanti dei comuni valdostani, e considerato che il calcolo di Rt, di cui abbiamo già parlato anche stamattina, si basa su metodi statistici per natura attendibili su grandi numeri, il calcolo del numero di riproduzione netto è nella realtà locale poco significativo. Per valutare l'andamento dei contagi a livello locale, si è quindi utilizzata l'incidenza a sette giorni, intesa come rapporto tra numero di contagi della settimana corrente e quello della settimana precedente. La situazione dei tre comuni oggetto dell'interpellanza era assai preoccupante, tenuto conto anche del fatto che erano tra loro confinanti; per notizia le incidenze massime si sono rilevate per Chambave il 19 ottobre 2,5 percento, per Saint-Denis il 9 ottobre 2,3 percento e per Verrayes il 23 ottobre 1,6 percento. Quando l'incidenza media regionale del periodo 5-22 ottobre è variata dallo 0,2 percento allo 0,5 percento. In base ai dati analizzati, si è ritenuto quindi opportuno per motivi di sanità pubblica adottare l'ordinanza n. 422 del 15 ottobre e procedere all'esecuzione dei test per verificare quante persone fossero state contagiate al fine di contenere l'avanzare dell'epidemia. L'aspetto particolare rilevato in quei giorni è stato l'elevato numero di isolati e di soggetti positivi riscontrati nei comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave in rapporto alla popolazione complessiva, cosa che ha fatto propendere per l'istituzione della zona rossa al fine di contenere la mobilità delle persone residenti nei suddetti comuni.
In merito alla terza domanda: se ci sono altri comuni il cui indice Rt ha superato i limiti stabiliti dalla normativa e quali misure sono state adottate, come detto, alla situazione dei tre comuni in quel periodo specifico si è data una risposta con l'istituzione della zona rossa, mentre non sono stati adottati ulteriori provvedimenti per altri comuni, in considerazione all'entrata in vigore del DPCM del 24 ottobre 2020. Come credo sia evidente per tutti, la situazione evolve molto velocemente e in modo non prevedibile e la diffusione del contagio ha superato ormai le dimensioni comunali per cui, ad esempio, la risposta è salita di livello e l'ordinanza entrata in vigore il 31 ottobre scorso per l'intero territorio regionale sta a dimostrarlo. La situazione poi è ancora cambiata, così come il quadro normativo di riferimento, che va adesso aggiornato al DPCM del 3 novembre e alle determinazioni che ne deriveranno per quanto riguarda le ulteriori misure di contenimento del contagio differenziate sul territorio italiano in base agli scenari di gravità e ai livelli di rischio che stiamo aspettando.
In merito all'ultima domanda: se il Governo regionale sia intenzionato a mettere a disposizione misure e fondi per risarcire le perdite delle attività e dei lavoratori del territorio dei tre comuni interessati, le attività dei tre comuni dovrebbero accedere alle misure di ristoro previste dal decreto ristori, recentemente approvato dal Governo italiano, e da altri che potranno seguire; su questo ci sarà l'impegno del Governo regionale per assicurare queste possibilità. Questo è stato chiarito anche nell'ultima riunione della Conferenza Stato-Regioni, ancora ieri a richiesta dei vari Presidenti, del fatto che ci sia una garanzia, poi vedremo che ci sarà un decreto-legge, almeno così ci è stato promesso, già nel corso di questa settimana sugli ulteriori ristori... che questi siano garantiti anche nel caso in cui siano state le Regioni a istituire zone più restrittive rispetto al DPCM del 24 ottobre o di precedenti.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Lavy.
Lavy (LEGA VDA) - La sua risposta mi lascia alquanto allibito per il semplice fatto che mi ha appena detto che l'indice Rt non è stato neanche calcolato per quanto riguarda i tre comuni, sono stati usati altri parametri. Io qui ho aperta la pagina dell'Ansa: "Covid: Saint-Denis, Verrayes e Chambave verso zona rossa a causa dell'indice Rt molto elevato". Allora su che basi è stato deciso questo indice Rt? Perché i giornalisti, l'Ansa hanno riportato queste dichiarazioni? Non credo se le siano inventate. Allora non capisco, cioè si dice una cosa ai giornalisti, magari la si dice anche ai cittadini e poi in realtà la verità è un'altra. Qui c'è un problema di comunicazione abbastanza importante, perché se l'indice Rt non è stato usato come metodo di verifica per i vari contagi, allora lo si doveva spiegare, si doveva dire: "no, in realtà abbiamo usato altri tipi di parametri per misurare la contagiosità, misurare diciamo la permeazione del virus sul territorio". Questa è una gravissima mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini dei tre comuni. Perché dire che si usa l'indice Rt come base e poi in realtà non è vero mi dispiace ma io lo considero veramente qualcosa di molto grave, perché di mezzo ci vanno dalle famiglie, di mezzo ci vanno dalle persone, di mezzo ci vanno delle attività economiche. Io quindi poi la prego di fornirmi anche risposta scritta delle dichiarazioni che ha detto, perché comunque vorrei ancora approfondire maggiormente le sue parole ed è giusto ed è corretto credo spiegare anche in maniera migliore ai cittadini di quei tre comuni cosa sia successo, perché, da quanto ha detto lei, credo che la situazione sia veramente inaccettabile.