Oggetto del Consiglio n. 32 del 4 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 32/XVI - Interpellanza: "Interventi e supporto delle attività di intrattenimento".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri diamo il via ai lavori pomeridiani del Consiglio. Siamo all'interpellanza n. 16. La parola al consigliere Ganis per l'illustrazione.
Ganis (LEGA VDA) - Il settore dell'intrattenimento ha rappresentato l'indotto rilevante nell'economia del nostro Paese. Ricerche di mercato riportano che in Italia ci sono oltre 400.000 lavoratori occupati nel settore. In Valle - lo conferma il Presidente del SILB (Sindacato Italiano Locali da Ballo) - i locali interessati sono ancora chiusi e in attesa di una data per poter riaprire; nel frattempo gli affitti restano da pagare e le bollette arrivano mensilmente. Non bisogna dimenticare inoltre, cosa importante, che attorno al settore dell'intrattenimento gravitano una serie di figure professionali atipiche - tecnici, promoter, cassieri, sicurezza, barman - che, proprio per la loro particolarità, non hanno potuto accedere a nessun tipo di ammortizzatore sociale: ecco perché serve un sostegno urgente, concreto e specifico che fornisca liquidità alle imprese e a tutti i lavoratori che operano in un'area che faticherà a riaprire.
In base a queste considerazioni, il sottoscritto interpella l'Assessore per conoscere quante siano le attività di intrattenimento attualmente chiuse per disposizioni legate al Covid nella nostra regione, che sia fatta una stima dei mancati introiti da parte sia dell'attività di intrattenimento, sia dei locali pubblici costretti a una limitazione degli orari per l'aggravamento del virus e se sia intenzione dell'Amministrazione intervenire a supporto delle attività commerciali summenzionate.
Presidente - La parola all'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (PCP) - In risposta al quesito n. 1, in termini tecnici le attività di intrattenimento operanti in Valle d'Aosta sono raggruppate in base alla classificazione Ateco 2007 in tre gruppi: discoteche, sale da ballo, nightclub e simili, sale da gioco e biliardi e altre attività di intrattenimento. Le prime, a seguito dei focolai significativi registrati questa estate in Sardegna, non possono esercitare la propria attività dal 17 agosto; le seconde, come le attività di somministrazione di alimenti e bevande, hanno subito, com'è noto, una limitazione di orari e inevitabilmente nei prossimi giorni subiranno ancora più severe restrizioni con il DPCM di cui abbiamo oramai letto il contenuto. In Valle d'Aosta, in base ai dati forniti dal registro delle imprese, il numero di discoteche, sale da ballo, nightclub e simili è di 14, il numero delle sale da gioco e dei biliardi è di 6, il numero delle altre attività di intrattenimento è di 7, per un totale pertanto di 27 attività di intrattenimento che sono state chiuse e hanno subito una limitazione degli orari di esercizio dell'attività.
Rispetto al quesito n. 2, è da ritenere che più che limitarsi alla sola stima della riduzione degli introiti, forse sarebbe più opportuna un'analisi più ampia. Un esame corretto infatti degli effetti delle misure restrittive sulle attività delle imprese in argomento non può prescindere dalla stima di tutte le misure di sostegno pubblico, statali e regionali, quindi bonus, crediti di imposta, esenzioni, voucher, contributi, CIG, sussidi per le assunzioni, eccetera, che almeno in parte hanno generato ristoro per la riduzione degli incassi e soprattutto hanno comportato una significativa riduzione dei costi fissi aziendali. Tale analisi però tuttavia va effettuata e può essere effettuata solo a posteriori, allorquando a fronte delle dichiarazioni dei redditi delle imprese e dei dati delle amministrazioni pubbliche - bilanci, dati Istat e altre informazioni - si avranno a disposizione i dati aggregati necessari per l'effettuazione di appropriate valutazioni di sistema e settoriali e conseguentemente per l'adozione delle azioni di sostegno più opportune.
Rispetto al quesito n. 3, in generale e relativamente all'azione di breve termine, si sta valutando, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, comunque a complemento delle iniziative statali già in essere, di adottare strumenti mirati al sostegno delle attività maggiormente colpite dalle restrizioni volte ad attenuare il diffondersi della pandemia. Peraltro in queste ore sono in fase di implementazione delle misure contenute nel cosiddetto "decreto ristoro bis", che non è ancora esplicitato nei suoi contenuti, ma che terrà conto anche della diversa necessità di ristoro proprio in base al territorio e alla zona. Non appena sapremo in quale zona si collocherà la Valle d'Aosta, anche le misure di ristoro dovranno essere aggiustate sulla base del territorio, sono circa 1,5-1,6 miliardi che dovrebbe aggiungersi ai 5,4 miliardi del precedente decreto ristoro.
Poi vi fornirò degli elementi più dettagliati riguardo ai settori economici anche più ampi, in modo tale da avere poi anche un quadro un po' più completo delle misure e degli intendimenti che intendiamo mettere in atto.
Presidente - La parola al consigliere Ganis per la replica.
Ganis (LEGA VDA) - Vorrei soltanto concludere. Vorrei ricordare che per molte famiglie questo settore è l'unica fonte di guadagno; per altri invece diventerebbe una sorta di secondo lavoro, spesso imposto da una precaria situazione economica, il quale permetterebbe loro di poter vivere e mantenersi dignitosamente.