Oggetto del Consiglio n. 31 del 4 novembre 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 31/XVI - Interpellanza: "Intendimenti in merito al modello organizzativo in materia di edilizia residenziale pubblica".
Bertin (Presidente) - Possiamo passare al punto 15 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione il collega Baccega.
Baccega (PA) - L'interpellanza è abbastanza chiara e nasce sulla base di alcune risposte che non sono pervenute nel Consiglio scorso, in occasione dell'intervento di replica da parte del Presidente rispetto alla collocazione delle politiche della casa e dell'edilizia residenziale pubblica, ovviamente nel quadro dell'organigramma che avete studiato e approfondito.
Come è noto le disposizioni per le materie di politiche abitative sono regolate dalla legge 3 del 2013 con tutte le successive modifiche e interventi vari, dove delibere di Giunta applicative delle norme che modificavano sono andate a creare un caposaldo normativo piuttosto importante e significativo. È una legge che determina nelle diverse categorie di intervento una pianificazione della casa che negli anni è stata fatta ed è stata fatta bene: l'edilizia residenziale pubblica, l'edilizia convenzionata, i finanziamenti per la prima abitazione, il recupero del patrimonio edilizio esistente, il sostegno alla locazione, interventi per le categorie sociali, dall'emergenza abitativa fino alla collocazione nel centro di prima accoglienza.
In realtà, dopo aver presentato l'interpellanza, ci è venuta in soccorso la delibera n. 1076 del 23 ottobre che definisce le competenze della nuova struttura macro dell'Amministrazione regionale, prevedendo che la Struttura diritto alla casa e sostegno al recupero del patrimonio edilizio abitativo e privato sia in capo all'Assessorato opere pubbliche e alle finanze, mentre sotto il controllo dell'Assessorato alla sanità e politiche sociali viene collocata la Struttura contrasto al disagio abitativo.
Quello che ci preme conoscere oggi è proprio il modello organizzativo che deriva da questa suddivisione: come sarà gestita la problematica del personale? Perché vi assicuro che il personale è molto, ma molto preoccupato.
In che tempi si pensa di arrivare a una efficiente operatività con questo stravolgimento e cambiamento per l'attività delle strutture, che sono già in forte difficoltà e in parte bloccate per molti mesi per effetto dell'impossibilità di approvare atti se non indifferibili ed urgenti, con l'aggravante della discrezionalità; atti di una Giunta regionale che era composta da cinque amministratori addirittura in regime di prorogatio.
Questo è il tema ed è una preoccupazione, perché riteniamo che l'Assessorato ai lavori pubblici così degradato, senza avere un riferimento, un assessorato che è stato negli anni un elemento forte, un caposaldo importante di questa amministrazione, non vede un riferimento politico univoco, ma una sorta di assessore part time che mi rendo conto possa creare qualche problema. I rapporti che quel tipo di assessorato deve avere con le consulte dei lavori pubblici e della casa, con gli Ordini, con le imprese e soprattutto gli obiettivi: sono gli obiettivi casa da una parte, difesa del territorio, manutenzioni delle strade. Il peso importante di quell'assessorato viene in qualche modo lasciato da parte. Aspetto una risposta sulla base di queste considerazioni.
Presidente - Per il Governo interviene l'assessore Barmasse e in seguito l'assessore Marzi.
Barmasse (UV) - In merito alle domande fatte dal collega Baccega, a differenza di quanto si è cercato di fare intendere, il programma di Governo di questa legislatura ha tenuto in grande considerazione le materia elencate. Non è il caso di questa interpellanza di cui ringrazio i proponenti, perché consente di far chiarezza in merito. Infatti, è stato previsto di poter dedicare maggiori e più specifiche attenzioni a tutto il sostegno abitativo, comprese tutte le incombenze relative all'ARER, trasferendo le relative competenze all'Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali, già particolarmente coinvolto per il tramite del servizio sociale nella maggior parte dei procedimenti del settore.
In particolare, rispondendo puntualmente ai colleghi consiglieri, le competenze che afferiscono all'Assessorato sanità sono: l'emergenza abitativa attuata attraverso l'individuazione da parte dei servizi sociali di quei nuclei che, in possesso di specifici requisiti previsti negli appositi regolamenti, necessitano di essere aiutati nella individuazione di una soluzione abitativa in tempi molto più rapidi rispetto a quelli previsti per le assegnazioni ordinarie di alloggi di edilizia residenziale pubblica; il sostegno alla locazione o il sostegno alla locazione anticipata, misura che si integra con alcuni dei contributi già in capo all'Assessorato nell'ambito delle politiche sociali; gli indirizzi per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, secondo la normativa vigente; gli interventi sul patrimonio di edilizia residenziale pubblica esistente, ove all'Assessorato spetterà il compito di individuare gli interventi necessari in accordo con l'ARER e all'ARER stessa l'onere della realizzazione; indirizzi e controllo di gestione dell'ARER.
Per quanto riguarda il modello organizzativo che intende adottare la maggioranza non sono previste particolari rivoluzioni rispetto a quanto fatto fino a oggi, anche in considerazione degli ottimi risultati ottenuti, in particolare nell'ambito del sostegno al disagio abitativo, contenuto nonostante i periodi di crisi grazie all'ottimizzazione dei tempi e dei costi delle risposte. Le relative misure vigenti saranno mantenute in continuità allo stato attuale. Per quanto riguarda le specifiche competenze all'interno dei singoli dipartimenti e strutture, saranno meglio definite e specificate con l'adozione di uno specifico atto.
Lascio al collega Marzi completare la risposta con la parte di competenza e ringrazio per l'attenzione.
Presidente - Assessore Marzi.
Marzi (AV-SA) - Nell'ambito dei mutui parimenti si è ritenuto di poter dare migliore rilevanza al diritto alla casa, nel quale comprendere i finanziamenti agevolati non solo per la prima casa ma anche per il recupero dell'intero patrimonio abitativo privato, mantenendolo all'Assessorato finanze, innovazione, opere pubbliche e territorio e ampliando al contempo l'ambito di riferimento, grazie al lavoro sinergico delle specifiche competenze nei settori e nei dipartimenti coinvolti. Un volano di sviluppo economico e di sostegno sociale che sconta un ritardo ormai troppo evidente proprio nei tempi di risposta ai cittadini, necessita di un'analisi subitanea della situazione attuale e il coinvolgimento di tutte le risorse chiamate in campo sotto lo stesso assessorato.
Le cause della situazione attuale, tra le quali l'insufficiente disponibilità finanziaria sia per le numerose domande sia per la situazione dei rientri sullo specifico fondo di rotazione conseguente ai vigenti provvedimenti di sospensione del pagamento delle rate dei mutui, prevede una analisi subitanea e la formulazione di risposte certe, trasparenti e chiare ai cittadini da parte degli uffici coinvolti con la collaborazione fattiva della partecipata regionale di competenza, cioè la Finaosta.
Io mi sento di cogliere in maniera assolutamente positiva lo spirito con il quale il collega Baccega in prima battuta pone la presente interpellanza e ritengo si possa anche fare un piccolo excursus. In realtà, come lei sa benissimo, perché ai tempi di riferimento fu il primo a partire con un nuovo progetto che venne dal collegamento diretto tra l'Assessorato opere pubbliche ed l'ERP [Edilizia Residenziale Pubblica, ndc] nell'arco temporale che va dal 2013 al 2016, quando dopo le elezioni regionali del 2013 e nel contempo con l'avvicendamento, che tra l'altro ci ha riguardato, sul Comune di Aosta, si fece una scelta operativa che fu quella di cominciare a trattare il disagio abitativo come disagio socio abitativo, nel senso che sempre più, e a partire dal 2016 addirittura sì arrivò a un diretto coinvolgimento appunto dell'Assessorato regionale nella definizione delle opere di riferimento e delle attuazioni normative rispetto alla legge 3 del 2013, nel prendere atto del fatto che una serie di interventi a carattere soprattutto comunale che vedevano degli interventi diretti nei confronti di tutti quanti i cittadini che si trovavano in difficoltà, a tutti gli effetti stavano di fatto facendo in modo che le azioni che venivano poste in essere erano circoscritte a ogni singolo Comune, con una regia che passava a livello regionale anche con il coinvolgimento della Commissione regionale politiche abitative, ma era necessario collegare ad aspetti di natura abitativa anche un percorso di natura sociale che vide da subito, soprattutto dal 2016, quindi con la regia regionale assolutamente, coinvolti l'Assessorato politiche sociali con la parte riguardante le politiche abitative dell'Assessorato regionale opere pubbliche e territorio.
Da quel momento in poi, questa fattiva collaborazione tra l'aspetto di natura sociale e quello abitativo ha portato dei grandissimi risultati che sono quelli che il collega Barmasse ha appena esplicitato, anche in piena continuità con il recente passato, e quindi anche con l'attività che lei e che poi l'assessore Borrello hanno portato in essere per quanto riguarda naturalmente l'Assessorato opere pubbliche e territorio. Lo stesso poi è continuato dopo, a maggior ragione, nel coinvolgimento diretto tra il dipartimento politiche sociali e il dipartimento opere pubbliche ed ERP. Questo per quanto riguarda gli aspetti di natura amministrativa.
Politicamente c'è sempre stata una dicotomia da questo punto di vista, nel senso che gli assessori coinvolti erano diversi. Nel momento in cui si è andato a formare l'attuale Governo, si è fatta la scelta di essere conseguenti anche da un punto di vista politico rispetto ai coinvolgimenti invece di natura amministrativa che vedevano appunto coinvolti, ma impegnati sullo stesso ambito o comunque sul disagio socio abitativo, dipartimenti diversi. Questo per quanto riguarda la parte che oggi riguarda l'assessorato del collega Barmasse.
Per quanto invece riguarda i giusti rilievi che lei fa rispetto all'Assessorato opere pubbliche e territorio, naturalmente cogliamo come un incentivo positivo il fatto di cercare di dare continuità alla rilevanza e all'importanza che quell'assessorato e quei dipartimenti hanno avuto e vogliono continuare ad avere nel dare risposte allo sviluppo economico, per quanto riguarda gli ambiti di riferimento di quell'assessorato. Naturalmente la scelta che si sta facendo in maniera sinergica, come espresso nella risposta di cui sopra, di coinvolgere competenze assolutamente diverse tra quelle finanziarie e quelle di natura tecnica, è un tentativo che si sta ponendo in essere, ma che si pone in essere con assoluta contezza rispetto a quelle che sono le competenze e le difficoltà che attualmente, senza dare responsabilità a nessuno, sta vivendo il tessuto sociale valdostano, i valdostani che stanno aspettando una risposta e anche la pubblica amministrazione che è coinvolta su questo tipo di necessità.
Presidente - Il collega Baccega per la replica, ne ha facoltà.
Baccega (PA) - Ovviamente l'interpellanza non voleva assolutamente creare scontro o disagio, voleva solo andare nella direzione di una effettiva chiarezza, perché questo chiedono e vorremmo conoscere molto bene, perché per una rivoluzione di questo tipo, lei ha citato il passaggio dell'ERP tutto in capo alla Regione, ci volle un anno e mezzo. In questo momento in cui le famiglie sono in difficoltà e c'è un forte disagio sociale che andrà ad acuirsi, non so se sarete così bravi - io me lo auguro davvero e sarò a disposizione eventualmente se serve - per andare nella direzione di migliorare la situazione nei confronti dei cittadini.
Ringrazio anche per aver elogiato gli ottimi risultati conseguiti in passato, ma aggiungo che il fenomeno del mancato pagamento degli affitti con quello che sta succedendo andrà ad acuirsi ulteriormente e le difficoltà saranno pesanti. Conosco molto bene la situazione dell'Assessorato alle politiche sociali e so benissimo che in questo momento è fortemente in difficoltà dal punto di vista del personale.
Volevo fare due riflessioni sulla questione annosa dei mutui prima casa. Tra il 2017 e il 2018 si sono finanziati oltre mille mutui per la prima casa, acquisto e recuperi, nuove costruzioni, per un importo intorno ai 100 milioni di euro. Ora si sono accumulate 569 domande, dato relativo a un mese e mezzo fa, non so se è aggiornato, per una richiesta di finanziamento che dovrebbe impegnare intorno agli 85 milioni di euro, quindi credo che da questo punto di vista si debba agire al più presto: qui non è solo dare risorse per le famiglie, ma è soprattutto dare risorse anche per l'edilizia, perché questi soldi vanno a ristrutturazioni, ampliamenti e quant'altro.
Da questo punto di vista sapete che il fondo di rotazione in passato fu utilizzato per altre priorità, quello che noi vi chiediamo fortemente è di individuare in questo percorso, percorso casa, percorso lavori pubblici, percorso edilizia, una importante priorità, perché questa per noi è davvero tale. Ovviamente su questo veglieremo e cercheremo di dare il nostro contributo in questo senso.
Presidente - Mi segnalano che è stata appena mandata la mail a tutti i consiglieri, riferita alla risoluzione depositata qualche minuto fa. Con questa interpellanza possiamo considerare i lavori mattutini del Consiglio conclusi.
Ci aggiorniamo nel pomeriggio alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:51.