Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 25 del 4 novembre 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 25/XVI - Interrogazione: "Notizie sullo stato di realizzazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto 9 all'ordine del giorno. Per il Governo risponde l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Io vorrei fare solamente una premessa. Sono arrivate molte interrogazioni, domande e interpellanze al mio assessorato, cosa che è estremamente lecita e giusta soprattutto in un sistema democratico come il nostro. Sapete benissimo il periodo che è emergenziale, quindi abbiamo molte problematiche particolarmente in questo assessorato. Io mi scuso in anticipo sul fatto che molte delle mie risposte saranno estremamente tecniche e sintetiche. Questo era solamente per dirvi quali sono le nostre problematiche e il tipo di risposte che io darò.

Per quanto riguarda l'interrogazione, occorre premettere che il decreto-legge 34/2020 all'articolo 2 reca disposizioni per il riordino della rete ospedaliera in relazione all'emergenza da Covid-19, "al fine di rafforzare strutturalmente il Servizio sanitario nazionale in ambito ospedaliero, tramite apposito piano di riorganizzazione volto a fronteggiare adeguatamente le emergenze pandemiche, come quella da Covid-19 in corso". Il comma 11 dispone che all'attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera, provveda il Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19, avvalendosi delle risorse finanziarie a tal fine trasferitegli, garantendo la massima tempestività e l'omogeneità territoriale in raccordo con ciascuna Regione e Provincia autonoma. Il comma 12 prevede che per l'attuazione del piano il Commissario può delegare l'esercizio dei poteri a lui attribuiti a ciascun Presidente di Regione, che agisce conseguentemente in qualità di commissario delegato nel rispetto delle direttive impartite e delle tempistiche stabilite dal Commissario straordinario.

A seguito dell'approvazione del piano regionale con deliberazione della Giunta regionale n. 584 dell'8 luglio 2020, solo in data 9 settembre 2020 il Commissario straordinario ha convocato una conferenza dei Presidenti delle Regioni volta ad illustrare gli esiti delle verifiche effettuate sui piani di riorganizzazione regionali, evidenziando che diciotto piani su ventuno presentavano disallineamenti ed era pertanto necessario che ciascuna Regione fornisse gli opportuni chiarimenti. Il 14 settembre 2020 i tecnici della struttura commissariale e del Ministero della salute si sono resi disponibili a una videoconferenza dedicata, finalizzata a condividere e confermare lo stato di approvazione del piano di riorganizzazione e a condividere con la Regione le azioni che la struttura commissariale stava implementando per perseguire l'attivazione degli interventi previsti nei piani. In tale sede i funzionari del Ministero della salute e della struttura commissariale hanno chiarito che il piano della Valle d'Aosta non presentava alcun disallineamento e che pertanto non si rendevano necessarie modifiche allo stesso.

A seguito di tali incontri, in data 18 settembre 2020 il Presidente della Regione, per mezzo di una nota indirizzata al Commissario straordinario, al fine di procedere alla celere attivazione del piano, ha manifestato la disponibilità ad assumersi fin da subito la delega per la realizzazione dei lavori del piano, necessari ed improcrastinabili ulteriormente. Il 23 settembre 2020 è stata convocata una ulteriore conferenza dei Presidenti delle Regioni nel corso della quale il Commissario straordinario ha dichiarato la disponibilità a concedere la delega delle funzioni commissariali ai Presidenti delle Regioni che ne avessero fatto richiesta, da presentarsi tassativamente entro il 30 settembre. In caso di mancata richiesta, la competenza sarebbe stata mantenuta in capo al Commissario. Con nota a firma del Presidente della Regione in data 30 settembre 2020 è pertanto stata trasmessa al Commissario straordinario nuova richiesta di delega, corredata dal cronoprogramma per la realizzazione degli interventi previsti dal piano.

In data 8 ottobre 2020 il Commissario straordinario per l'emergenza ha emanato l'ordinanza per la nomina del Presidente della Regione quale Commissario delegato per l'attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle opere previste nel piano regionale. Il Presidente della Regione, con ordinanza del 14 ottobre 2020, ha individuato nel dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio la struttura preposta all'attività di coordinamento, monitoraggio, controllo e rendicontazione e nel coordinatore del dipartimento l'ingegner Raffaele Rocco il soggetto attuatore degli interventi. Alla data odierna le risorse messe a disposizione del Commissario straordinario dal decreto-legge 34/2020 per l'attuazione dei piani regionali, ammontanti a euro 3.038.687 per la Regione Valle d'Aosta, non sono stati ancora trasferiti alla Regione né sono state fornite informazioni o istruzioni per il loro utilizzo.

Per quanto riguarda la costruzione di un prefabbricato da collocarsi tra il centro prelievi e il corpo C dell'Ospedale destinato, in base a quanto previsto dal piano, ad accogliere un pronto soccorso, otto posti di terapia intensiva e nove posti di terapia semintensiva, il cronoprogramma trasmesso al Commissario straordinario prevede un tempo di realizzazione di sei mesi. Le attività potranno essere avviate a seguito della comunicazione da parte del Commissario straordinario e degli esiti delle procedure centralizzate per la stipula di accordi quadro e delle modalità di utilizzo delle somme messe a disposizione dal decreto-legge 34/2020.

Per quanto concerne le azioni complementari necessarie al fine di migliorare e potenziare la rete ospedaliera nell'ambito dell'emergenza, nel mese di ottobre è stato stipulato un addendum alla convenzione con la clinica privata ISAV di Saint-Pierre, al fine di poter trasferire al bisogno fino a trentacinque pazienti Covid positivi. Sono in corso le trattative per l'aumento del numero di posti per pazienti Covid messi a disposizione dalla clinica.

Considerato che i tempi di realizzazione dei lavori di ampliamento dei posti letto di terapia intensiva e subintensiva, come richiesti dal decreto-legge 34/2020, non avrebbero in ogni caso potuto essere conclusi entro l'inizio dell'attuale fase di recrudescenza dell'epidemia, l'Azienda USL ha programmato e attuato, in linea con quanto previsto dal punto 2.1 del piano, una serie di misure organizzative volte ad affrontare adeguatamente l'attuale picco. Tra queste azioni si citano l'adozione del piano ospedaliero per l'emergenza, la gestione di équipe di medici per reparti Covid, le attività finalizzate alla migliore gestione delle scorte di magazzino e una specifica formazione del personale anche con riferimento all'utilizzo dei DPI, l'attivazione della struttura sociosanitaria di Perloz al fine di agevolare le dimissioni e alleggerire i reparti ospedalieri, la revisione dei percorsi sanitari.

In data 23 luglio 2020 è stata indetta la gara per la fornitura del container climatizzato destinato a sostituire le tende di pre-triage del pronto soccorso. La fornitura è stata affidata il primo settembre 2020 e il container è attualmente in produzione e verrà montato prima della stagione invernale.

Per il potenziamento dei mezzi di trasporto dedicati ai trasferimenti secondari per pazienti Covid-19, per le dimissioni protette e per i trasporti intraospedalieri per pazienti non affetti da Covid-19, il 26 ottobre 2020 è stata affidata, tramite procedura su Consip, la fornitura di quattro nuove autoambulanze.

Per quanto riguarda l'individuazione di volumi esterni all'Ospedale Parini in cui ricollocare una serie di ambulatori, ai fini del miglioramento distributivo funzionale e della sicurezza di pazienti e operatori, sono attualmente in corso le valutazioni circa le alternative disponibili, con particolare riferimento all'utilizzo di ambulatori e strutture territoriali già nella disponibilità dell'azienda USL. Per l'ammodernamento e la riqualificazione del reparto di terapia intensiva esistente, è attualmente in corso la progettazione esecutiva affidata il 10 agosto 2020.

Per quanto riguarda la realizzazione di un reparto polifunzionale per circa sei-sette degenze, oltre alle aree di supporto, adeguatamente attrezzato in modo che possa essere utilizzato da polmone in caso di eventi pandemici o da soccorso in caso di un guasto grave presso qualsiasi altro reparto dell'Ospedale, è attualmente in corso lo studio di fattibilità per la ricollocazione dell'attuale reparto di fisiatria, all'interno dei quali spazi verrà attuato l'intervento di cui trattasi come previsto dal piano. Per quanto riguarda infine l'individuazione dell'area attrezzabile per l'allestimento di strutture movimentabili, nessun ulteriore adempimento è richiesto alla Regione. L'area individuata dal piano infatti è destinata all'eventuale posizionamento di una delle quattro strutture movimentabili rese disponibili sull'intero territorio nazionale dal decreto-legge 34/2020.

Presidente - Per la replica la parola alla collega Spelgatti, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta, la traduco rapidamente. Tutta la prima parte è volta a dire che sostanzialmente la colpa di tutti i ritardi è del Governo centrale, perché le deleghe sono arrivate molto in ritardo, ma allora facciamo un passo indietro e torniamo al concetto di autonomia. Noi l'autonomia ce l'abbiamo per fare cosa? Secondo: tutto quello che noi, come Valle d'Aosta, dovevamo fare in questo periodo era prepararci alla seconda ondata che sapevamo che sarebbe arrivata. Tutto ciò purtroppo non è stato assolutamente fatto e la prova provata di quello che sto dicendo è nei fatti, visto e considerato che l'Ospedale Parini sostanzialmente in questo momento sta esplodendo e da qua deriva tutta l'esigenza di fermare l'intera valle per far fronte a questa emergenza sanitaria.

Partiamo dal discorso del prefabbricato, tanto avremo poi un'altra iniziativa dopo e potremo poi approfondire meglio. Il cronoprogramma dice che ci vogliono sei mesi. Al di là del fatto che stiamo parlando di un prefabbricato e ci si domanda come sia possibile che in altre parti d'Italia, e penso alla Lombardia, si costruiscono ospedali in tempi record e qui per un prefabbricato ci vogliono sei mesi. Il problema è che sei mesi sarebbero dovuti partire all'epoca, e non sono partiti all'epoca, quindi comunque questo prefabbricato arriverà fuori tempo massimo e la domanda è: se è un problema di risorse legato al decreto-legge 34, non avevamo i soldi per fare il prefabbricato e per farcelo per conto nostro e dovevamo necessariamente aspettare anche i soldi che arrivavano da Roma, visto e considerato che questo era il punto fondamentale del progetto per poter dare sbocco a tutto il resto.

Secondo: questo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera già a monte era deficitario in una maniera incredibile, anche perché si sta parlando dei piani di ammodernamento, di riqualificazione del reparto di terapia intensiva e quant'altro, dove si dice già che comunque i tempi di realizzazione sono lunghissimi, si parla di anni e quindi comunque non erano funzionali a risolvere il problema. Si sarebbero dovute individuare già all'epoca, finita la pandemia, in previsione di quello che sarebbe successo, delle aree alternative - al di là del prefabbricato che teoricamente avrebbe dovuto già essere pronto - per differenziare l'ospedale Covid, cioè la parte Covid, non Covid e tutto quanto. Ci si domanda: perché non si è, ad esempio, preso in considerazione il Beauregard come Covid e quant'altro? Siamo arrivati invece a dover attivare ISAV con tutti i costi che ci sono, e lo affronteremo poi successivamente, ma stiamo parlando comunque di trentacinque posti letto a fronte di una emergenza che comunque non può risolvere il problema in questa maniera. Cioè, tutte le soluzioni le stiamo andando a trovare adesso. Io non sto imputando a lei che come Assessore è arrivato oggi e io non faccio lo stesso il gioco e non le riservo lo stesso trattamento, come non lo riservo al Presidente, che è stato riservato a noi quando siamo arrivati lì, in cui ci veniva chiesto come mai non erano stati risolti tutti i problemi che quella che è oggi la maggioranza e che all'epoca era in opposizione aveva creato in decenni. Quindi le dico che la responsabilità non è sua, però lei fa parte di una forza che era al governo durante tutta l'emergenza.

Mi sono state date delle date velocemente. Il container si dice che sarà pronto per l'inverno: anche lì siamo fuori tempo massimo, l'emergenza è ora, comunque per l'inverno quello per il pre-triage è troppo tardi. Le nuove ambulanze: mi ha parlato del 26 ottobre per il bando di gara - adesso non ricordo esattamente se era per il bando di gara, comunque aveva dato la data del 26 ottobre come ultima scadenza che è stata posta in essere - e anche lì siamo fuori tempo massimo. Gli ambulatori: le valutazioni sono in corso? Oggi le valutazioni sono in corso? Le valutazioni si dovevano fare a maggio! A maggio si sarebbe dovuto stabilire quella che sarebbe stata tutta l'organizzazione della rete ospedaliera.

In conclusione, già questo piano non era assolutamente risolutivo di niente, perché non c'è scritto fondamentalmente assolutamente niente, ma il problema è che non è stato fatto niente di quello che sul piano era previsto che si sarebbe dovuto fare.