Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1210 del 29 giugno 2020 - Resoconto

OGGETTO N. 1210/XV - Inizio della votazione del D.L. n. 60: "Assestamento al bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste per l'anno 2020 e misure urgenti per contrastare gli effetti dell'emergenza epidemiologica da COVID-19".

Rini (Presidente) - Colleghi, abbiamo terminato l'analisi degli ordini del giorno, i restanti verranno discussi alla fine della trattazione del disegno di legge. Iniziamo quindi con la trattazione dell'articolato e siamo all'articolo 1. Ci sono richieste di intervento per dichiarazione di voto? La parola alla collega Minelli, prego.

Minelli (RC-AC) - Non per dichiarazione di voto, ma volevo già comunicare ora, ai fini di dare un pochino più di velocità forse anche alla trattazione, che ritiriamo tre emendamenti: l'emendamento numero 1 all'articolo 10, l'emendamento numero 9 all'articolo 30 che introduceva l'articolo 30 bis e l'emendamento numero 13 all'articolo 43. Questo nell'ottica di facilitare il percorso che dovrà portare all'approvazione del disegno di legge, nella stessa ottica che ci ha portato a scegliere di invertire la trattazione degli ordini del giorno rispetto alla trattazione della legge. Numero 1 all'articolo 10, numero 9 all'articolo 30 bis, numero 13 all'articolo 43.

Presidente - Abbiamo preso atto di queste modifiche. Prego collega Aggravi, ha la parola.

Aggravi (LEGA VDA) - Seulement pour demander au nom du groupe de la Lega valdôtaine le vote secret.

Presidente - Ci sono dichiarazioni di voto sull'articolo 1? Richieste di intervento? Invito i colleghi a rientrare in aula, cominciamo con le votazioni. Apriamo la votazione a scrutinio segreto.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 25

Favorevoli: 22

Contrari: 3

Astenuti: 10

Il Consiglio approva.

Articolo 2, colleghi possiamo fare votazione palese? Votazione palese. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 4 (Cognetta, Ferrero, Pulz, Rini)

Il Consiglio approva.

Articolo 3, possiamo dare lo stesso risultato? Stesso risultato.

Articolo 4, stesso risultato.

Articolo 5. La parola al collega Aggravi, prego.

Aggravi (LEGA VDA) - Per chiedere il voto segreto da parte del gruppo Lega Vallée d'Aoste.

Presidente - Apriamo la votazione a scrutinio segreto sull'articolo 5. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 30

Favorevoli: 28

Contrari: 2

Astenuti:5

Il Consiglio approva.

All'articolo 6 vi è l'emendamento n. 1 di Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine. Qualcuno intende illustrarlo? Diamo per illustrato. Mettiamo in votazione l'emendamento. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7 (Cognetta, Ferrero, Mossa, Nasso, Rini, Russo, Vesan)

Il Consiglio approva.

Mettiamo in votazione ora l'articolo 6. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 31

Astenuti: 4 (Cognetta, Ferrero, Nasso e Russo)

Il Consiglio approva.

Articolo 7. La parola al collega Aggravi, prego.

Aggravi (LEGA VDA) - Per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - Mettiamo in votazione a scrutinio segreto l'articolo 7. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 28

Astenuti: 7

Il Consiglio approva.

All'articolo 8 vi è l'emendamento n. 1 del collega Mossa, che è soppressivo. La parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Leggendo la relazione relativa all'articolo 8, si evince che questa disposizione si rende necessaria per effettuare la variazione di bilancio utile a rappresentare l'acquisizione al patrimonio regionale delle quote di partecipazione della Servizi Previdenziali Valle d'Aosta S.p.A., già autorizzata dal Consiglio regionale con deliberazione n. 1171 del 20 dicembre 2019. Questa misura non rientra negli atti né indifferibili né urgenti per i quali il Consiglio si può riunire in via straordinaria per deliberare.

Mi chiedo, anche volendo, anche se fosse una misura condivisibile, se è una prerogativa di un Consiglio sciolto votare questa norma. È una misura emergenziale? Perché se non è così e oggi, consapevoli che questo sia un atto né indifferibile né urgente votiamo questo articolo, significa che stiamo commettendo un'irregolarità, perché non rientra più nei nostri compiti, nei nostri poteri, responsabilità che di sicuro io non mi prenderò.

Entrando poi nello specifico, questa misura mette a rischio contributi privati versati dagli iscritti al fondo di previdenza della Servizi Previdenziali Valle d'Aosta S.p.A.. Infatti, in caso di default da parte di RAVA, che scongiuriamo, per carità, con tutte le nostre forze e forse oggi è solo un miraggio, ma da una previsione oggettiva del futuro siamo consapevoli che più aumenterà il debito pubblico più saremo costretti a concorrere alle spese dello Stato, come del resto sta già succedendo, più saremo costretti a indebitarci con le banche, i creditori potranno rifarsi come garanzia sulle partecipate acquisite a patrimonio regionale e di conseguenza anche su quanto versato dai valdostani per garantirsi una pensione serena.

Presidente - Prima di passare la parola, ricordo semplicemente che tutti gli emendamenti e tutte le proposte hanno ricevuto ovviamente un vaglio degli uffici tecnici, quindi questa valutazione sulla indifferibilità ed urgenza non viene fatta dal punto di vista politico ma tecnico. Tutto ciò che approda in aula è perché ricopre tali caratteristiche. Collega Marzi, prego.

Marzi (SA) - Semplicemente e indipendentemente dall'emendamento - ovviamente ognuno ha la possibilità di presentarli e di esprimersi come meglio richiede - io invece ci terrei a far presente il fatto che, per quanto riguarda la previdenza complementare collettiva, la Valle d'Aosta esprime con Fondemain una delle sue massime espressioni di autonomia.

La previdenza complementare, i fondi pensione collettivi si configurano normalmente di tre matrici: aziendali, legati contratto nazionale di riferimento e soltanto due casi al momento in Italia hanno matrice territoriale, come Fondemain e Laborfonds. La previdenza complementare collettiva a tutti gli effetti, da un punto di vista finanziario, attuariale ed assicurativo risulta essere la massima somma finanziaria in termini di sicurezza per coloro i quali decidono di aderire al mondo. I fondi pensione risultano infatti essere da sempre i massimi motori finanziari al mondo. In tal senso beneficiano, anche perché si occupano di fare un lavoro che è il più difficile di tutti, e cioè quello di incastrare degli aspetti di natura finanziaria, assicurativa ed attuariali, perché si devono occupare appunto di erogare prestazioni previdenziali, quindi pensioni, hanno il massimo della sicurezza possibile da un punto di vista finanziario. Anche in termini di incastri, perché ci sia la tutela di quelli che sono gli attivi che un aderente decide di versare all'interno del fondo, si ragiona in termini di vasi non comunicanti, quindi coloro i quali si ritrovano a gestire da un punto di vista amministrativo gli attivi, sono divisi e diversi da coloro i quali gestiscono gli aspetti di natura burocratica amministrativa, oggetto dell'articolo 8 di questo disegno di legge, e ancora diversi sono poi dopo i soggetti che vengono decisi attraverso criteri complessissimi da gestire, e quindi fondamentalmente SGR o ICR in genere di matrice ovviamente internazionale e sovranazionale, che poi gestiscono finanziariamente quanto ogni singolo aderente, semplicemente nel caso specifico potendo aderire a Fondemain, si trova a poter destinare a Fondemain, o nel caso specifico a un qualsiasi altro fondo pensione ad adesione collettiva di riferimento.

Per cui, secondo me, e con questo naturalmente non sto assolutamente intervenendo nell'assoluta insindacabilità da parte del collega di emendare con questa proposta l'articolo 8, è anche corretto un contraltare, e cioè assolutamente dobbiamo tener conto del fatto che la previdenza complementare, che è partita dal novembre del 1992 in Italia con estremo ritardo per problemi previdenziali che sono andati creandosi all'interno del nostro primo pilastro, cioè l'INPS, quello che tecnicamente viene definita la AGO, la assicurazione generale obbligatoria, non deve assolutamente tenersi fuori da quelle che sono le prerogative, l'assoluta sicurezza e l'importanza che continuano ad avere i fondi pensione e che nel caso specifico il Fondemain, con una connotazione così territoriale, deve assolutamente continuare ad avere. Qualsiasi cosa, secondo me, venga detta di Fondemain, aprioristicamente va detto che è una delle più grandi prerogative che i lavoratori valdostani hanno come freccia al proprio arco, per gestirsi una situazione delicatissima quale quella che tutti i lavoratori valdostani e italiani si troveranno a gestire nel momento in cui andranno, ahimè, in pensione oramai da quarant'anni a questa parte.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Dalle ore 11:01 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au président Testolin.

Testolin (UV) - Solo per ribadire in maniera molto chiara quello che tecnicamente ha ben espresso il collega Marzi, perché ci sono delle questioni che innescano dei dubbi quando i dubbi non ci sono. E allora, per essere molto chiari, la Servizi Previdenziali ha espresso un parere, che è stato anche oggetto di comunicazione a mezzo stampa da parte di Fondemain, il quale assolutamente prende le distanze da un tipo di visione come quella presentata dal collega Mossa, perché sono assolutamente inaccettabili le affermazioni che vengono espresse da un punto di vista tecnico. Ferma la possibilità evidentemente di proporre un emendamento, perché poi uno se ne assume anche le responsabilità, ma assolutamente, come diceva il collega Marzi, non c'è nessuna intersezione tra i proprietari delle quote, che fanno capo peraltro alla società Servizi Previdenziali, che verranno incorporati e che già sono percentualmente per la metà di proprietà dell'Amministrazione regionale. Nulla cambia, se non di acquisire anche il 50 percento di quote attualmente in capo alla Finaosta S.p.A. perché, essendo la nuova società incorporante una società in house, la proprietà deve essere totalmente in capo alla Regione.

Detto questo, Fondemain, è stato già illustrato, è forse uno dei maggiori esempi che nel tempo ha dimostrato la possibilità di intervenire in ambito regionale in maniera totalmente autonoma per quanto riguarda l'assistenza previdenziale a favore dei nostri cittadini. Ed è un esempio virtuoso anche di lavoro e di ritorno da un punto di vista fiscale, perché tutte le attività svolte all'interno di questo fondo hanno una ricaduta fiscale che è esponenziale rispetto a quelli che sono i contributi che l'Amministrazione regionale, attraverso le società previdenziali, ha messo a disposizione dei cittadini valdostani nel tempo, quindi quadruplicando addirittura gli sforzi e gli investimenti fatti dalla Regione.

Questo va a tutto beneficio anche delle iniziative e dei risultati portati da questa società, per la capacità di interpretare nella maniera più corretta e lungimirante gli investimenti da fare, tant'è vero che nell'ultimo periodo si sono ottenuti dei risultati di eccellenza in ambito nazionale e internazionale per quanto riguarda i rendimenti dei fondi sottostanti. Questo la dice lunga sulla possibilità e la necessità di incentivare l'utilizzo di questi fondi da parte dei lavoratori valdostani e a tutela anche della garanzia e della possibilità di interloquire direttamente con delle strutture che siano il più trasparente possibile e il più vicino possibile a quelle che sono le esigenze del territorio.

Quindi, non solo c'è da astenersi su questo provvedimento, ma per quanto mi riguarda voterò assolutamente contro.

Dalle ore 11:04 assume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Non ci sono altre richieste? Possiamo mettere in votazione a scrutinio segreto. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 7

Contrari 21

Astenuti: 7

Il Consiglio non approva.

Sempre all'articolo 8 vi è l'emendamento n. 2 di Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine. Qualcuno vuole illustrarlo? No, lo diamo per illustrato. Collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - Apriamo la votazione segreta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 32

Favorevoli: 27

Contrari 5

Astenuti: 3

Il Consiglio approva.

Mettiamo ora in votazione l'articolo 8 nel suo complesso. La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - La votazione a scrutinio segreto è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 27

Contrari 4

Astenuti: 4

Il Consiglio approva.

Ricordo solo che relativamente agli articoli 5, 10, 13, 17, 21, 30, 31, 32, 33, 34, 43, 46 e 48 e degli allegati di cui all'articolo 61, questi saranno oggetto di modifiche in sede di coordinamento meramente formale, ovviamente legati all'approvazione degli emendamenti.

Passiamo ora all'articolo 8bis che è introdotto dall'emendamento n. 3 di Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine. La parola al collega Lavevaz, prego.

Lavevaz (UV) - Anche questo è un emendamento tecnico, che però forse merita proprio due parole di spiegazione. Sostanzialmente questo emendamento propone di inserire alla legge n.81 del 1987, che è la legge costitutiva di INVA, un'integrazione all'interno del suo oggetto sociale perché, come previsto dalla deliberazione n. 1171 del Consiglio regionale, che è quella che ha rivisto la realizzazione delle società partecipate e, tra le altre cose, ha previsto la fusione proprio di INVA con la società Servizi Previdenziali Valle d'Aosta, questa integrazione permette nell'oggetto sociale di INVA l'integrazione di Servizi Previdenziali della Valle d'Aosta ed in particolare l'attività di prestazioni di servizi e consulenze tecniche connesse all'avvio, alla gestione amministrativa contabile, finanziaria e operativa delle forme pensionistiche complementari e sanitarie integrative assistenziali, nonché di ogni altra forma di previdenza e assistenza e di gestione del risparmio con sede nel territorio della Regione autonoma Valle d'Aosta, attualmente attività svolte fino ad oggi dalla Servizi Previdenziali Valle d'Aosta.

Presidente - Collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - La votazione a scrutinio segreto è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 28

Favorevoli: 25

Contrari 3

Astenuti: 7

Il Consiglio approva.

Articolo 9. La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - Apriamo la votazione a scrutinio segreto.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 30

Favorevoli: 28

Contrari 2

Astenuti: 5

Il Consiglio approva.

All'articolo 10 vi è l'emendamento n. 5 di Alliance Valdôtaine e Union Valdôtaine che è sostitutivo dell'articolo. Poi vi sono anche altri emendamenti. Questo emendamento vuole essere illustrato? Assessore Baccega, prego.

Baccega (UV) - Pur rimanendo nell'ambito dei 14 milioni e 25 mila euro che sono l'incremento della spesa sanitaria per il 2020, andando a stimare una serie di spese già sostenute dalla USL e spese da sostenere da qui al 31 dicembre 2020 in ambito sanitario, proprio per quanto si è fatto in ambito Covid-19 e quanto si dovrà fare, ovviamente cercando di mantenere le indicazioni di sicurezza che si dovranno adottare per accedere ai presidi sanitari e quant'altro. Questo articolo, che rimodula nell'ambito dei suoi percorsi la spesa, vede ovviamente una serie di maggiori spese sostenute per la lotta al Covid: l'apertura delle due strutture sul territorio, quella di Perloz e quella di Morgex che aprirà in autunno, vede importanti risorse per i test sierologici e per i tamponi, e per le apparecchiature sanitarie, per il sistema informativo che sarà aggiornato, tutta una serie di attività di sanificazione, inoltre, in caso di rilevante carenza di personale, ovviamente, viene messa in campo l'indennità di attrattività per i medici che vorranno entrare nel servizio sanitario valdostano, con la possibilità di avere l'opportunità -lo vedremo poi strada facendo - di fare la prova di francese durante il percorso lavorativo, ovvero nell'ambito dei 24-36 mesi di contratto a tempo determinato che potrà essere messo a loro disposizione.

È prevista anche l'indennità una tantum per i lavoratori dell'azienda USL coinvolti nella emergenza Covid e una indennità Vallée d'Aoste per coloro che lavorano già in ambito USL, tutto questo fino al 31 dicembre. Una importante risorsa è quantificata per gli interventi edilizi, ai quali si aggiungono i 3 milioni di euro che sono stati programmati dallo Stato, ma che non fanno parte di questa legge. Giusto per informazione e per dire che queste risorse saranno a disposizione per tutti gli interventi che si dovranno fare per contrapporsi a un eventuale ritorno del Covid-19.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, prego.

Cognetta (VDALIBRA) - Rispetto all'articolo 10, perché di fatto questo emendamento sostituisce completamente l'articolo 10 e quindi tanto vale parlarne adesso, vorrei comprendere una questione. Siccome c'è una documentazione, un carteggio tra la USL, l'Assessorato alla sanità e la Protezione civile rispetto alla possibilità di rendicontare spese sostenute fino al 31 maggio 2020, relativamente a tutto ciò che riguarda strettamente le questioni legate al Covid, perché la Protezione civile dice: possono essere rendicontate a noi una serie di spese legate direttamente appunto al Covid e noi poi storneremo queste spese alla Regione. In particolare, una di queste comunicazioni dice chiaramente: "con la presente, a seguito della richiesta pervenuta dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, si richiede di completare l'allegata tabella e di redigere apposita disaggregazione dei dati riferiti al quadro delle spese sanitarie sostenute per emergenza Covid per il periodo 31 gennaio - 31 maggio. Tale richiesta è finalizzata anche al possibile accesso ai fondi messi a disposizione dalla Commissione Europea".

Ora, visto che c'è stata già una trasmissione fatta dalla USL verso la Protezione civile di una serie di spese già effettuate e altre ce ne saranno, perché c'è una tabella da compilare con la quale si richiedono questi soldi alla Protezione civile che poi a sua volta li chiederà per via gerarchica attraverso il Governo alla Comunità Europea, io vorrei capire: ma allora, questi soldi che noi mettiamo per il Covid, se poi ci vengono in qualche modo ristornati in quota parte o completamente dalla Protezione civile a seguito dei fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea, perché li stiamo mettendo noi? Mi spiego meglio, perché forse non è chiaro. Se per fare i tamponi attualmente, se non ricordo male, c'è una cifra di 2 milioni e 600 euro e questi soldi spesi per i tamponi poi ci ritornano dalla Commissione Europea, perché dobbiamo metterli noi con risorse che potremmo utilizzare per altro? Ho qui la documentazione, quindi mi sembra per lo meno inusuale come tipo di richiesta. E siccome in Commissione non si è mai parlato di questo, né nessuno ci ha mai fatto presente questa cosa, rispetto a quello che è accaduto in Commissione, e nessuno ci ha spiegato questo fatto che sarebbe stato opportuno invece sviscerare, per capire bene quali soldi e quante spese servono. Perché nessuno vuole togliere dei fondi necessari, d'altro canto nessuno vuole dare i soldi due volte, perché mi sembrerebbe strano. Allora vorremmo capire a questo punto, vorrei almeno io -poi non so se gli altri colleghi sono interessati a questa faccenda che può essere anche una questione poco importante, ma invece mi sembra fondamentale - vorrei capire se c'è una disattenzione, il fatto che forse non si sa che c'era questa cosa e quindi si chiedono ulteriori risorse? Il fatto che forse non viene coperto tutto, anche se è molto chiaro, "tutte le spese sanitarie sostenute per emergenza Covid"? Non so se è chiaro, colleghi.

Quindi se qualcuno mi chiarisce questo aspetto, se però me lo chiarisce anche con dei documenti effettivi, perché non basta il "bla bla" in aula. Questa è una cosa fondamentale!

Presidente - Prego assessore Baccega.

Baccega (UV) - In realtà la richiesta è stata fatta alla Protezione civile, ma non c'è nessuna certezza che queste risorse arrivino in toto, in percentuale, in parte. Quando ci sarà questa certezza ovviamente faremo le dovute valutazioni e le variazioni di bilancio. L'unica certezza è che queste spese devono essere coperte, dobbiamo avere la certezza di poter contrapporci a quello che è successo e a quello che potrà succedere, ovviamente avendo a disposizione le risorse.

Presidente - La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Volevo esprimere la mia perplessità su un aspetto: noi in Commissione avevamo chiesto un dettaglio delle spese perché, come poi spiegheremo meglio nella presentazione del nostro emendamento, non capivamo fino in fondo la finalità di alcune delle lettere, tolte le prime, che fanno parte dell'articolo 10. Adesso il collega Cognetta ci rappresenta la possibilità di avere dei rimborsi, l'Assessore che ci aveva trasmesso appunto i dettagli metteva in evidenza che alcune delle spese sono state già sostenute, altre spese sono invece previsionali, quindi possibili. In più, prima il collega Cognetta parlava dei tamponi: vediamo che ci sono delle cifre che si muovono all'interno dell'articolo 10 di questo emendamento che viene proposto e oggettivamente non ne capiamo il senso, almeno con la mia limitatezza di comprensione, e parlo soprattutto della parte dei tamponi che da 2 milioni e 600 mila euro passa a 1 milione e 900 mila euro; adesso alla risposta di questa domanda ci viene detto che è possibile che vengano poi stornate o rimborsate queste spese.

Io vorrei che sia fatta chiarezza prima che l'aula si pronunci su un articolo che dà dei soldi all'azienda. Dobbiamo capire: ma poi queste spese sono state sostenute, verranno sostenute, verranno ristornate, non verranno ristornate? Sinceramente a me non basta sentirmi dire "è possibile", perché altrimenti mi pongo dei dubbi, come già ce li siamo posti in Commissione, su come sono state gestite le cose e a questo punto dico anche la spesa perché, ripeto, l'articolo è molto ampio e lascia molti margini di gestione alla Giunta. A questo punto mi chiedo, ed è un dubbio che mi pongo, se forse questi margini di disponibilità non sono soltanto fatti per aspettare l'ok o no dal Governo centrale sul rimborso delle spese, ma forse perché qualcuno queste risorse le deve gestire a maniera sua!

Presidente - Collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Nel condividere ovviamente le posizioni e le valutazioni espresse dai miei colleghi e al netto del fatto che, come ho già detto durante la discussione generale, il Governo ha lavorato per tre settimane, se non un mese, su questo provvedimento e poi arriva in aula e ci sostituisce completamente l'articolo, chiedo a lei Presidente di chiarire questa mia affermazione che vado a fare, ovvero che con l'approvazione di questo emendamento l'articolo diventa così e tutti gli emendamenti che sono successivi decadono. Lo dico a beneficio dei tanti colleghi che hanno fatto emendamenti su questo punto, per appunto rendergli noto che, se dovesse passare questo emendamento, ovviamente i loro emendamenti successivi decadrebbero. Per cui vorrei solo conferma di questo.

Presidente - È esattamente così, tutti decadrebbero, anche quello della collega Minelli che faceva il passaggio in Commissione, perché l'iter avrebbe dovuto essere diverso: avrebbe dovuto farlo come subemendamento a questo emendamento, per far sì che la sua proposta rimanesse valida. Presentandolo come emendamento, se passa questa nuova formulazione dell'articolo, decadono - e sono tanti - tutti gli altri emendamenti. Collega Restano, prego.

Restano (VDA ENSEMBLE) - Per mozione d'ordine, perché quanto da lei affermato in questo momento pone dei seri dubbi sul modo di procedere, perché se la collega Minelli avesse presentato in ordine di tempo il suo emendamento prima dell'emendamento presentato dall'Assessore o dalla Giunta...

Presidente - Ma non è una questione temporale. La questione è che doveva essere un subemendamento a questo emendamento, come se il contenuto fosse agganciato a questo emendamento.

Restano (VDA ENSEMBLE) - Ho capito ma se non conosceva l'emendamento della Giunta, come poteva?

Presidente - Certo, certo!

Restano (VDA ENSEMBLE) - Non poteva farlo! Probabilmente è una strategia, ma soffoca il confronto e anche la libertà di espressione, mi scusi! Ritorniamo alla questione degli ordini del giorno! So che è complicato e lo abbiamo capito, però...!

Presidente - La procedura è molto semplice, è molto lineare. Noi ci siamo limitati a ricordare bene e a far sì che tutti i colleghi quando votino sappiano le conseguenze del proprio voto. Collega Minelli, prego.

Minelli (RC-AC) - Voglio solo far notare che l'emendamento - stiamo parlando del mio emendamento relativo alla V Commissione - in realtà insiste sulle stesse identiche frasi che ci sono nel nuovo emendamento proposto, nel senso che non cambia. Io capisco gli emendamenti che vanno a insistere su delle trasformazioni, ma è la stessa cosa, cioè non è proprio cambiato! Ho capito che l'articolo viene sostituito completamente, ma il comma relativo all'emendamento che io propongo non ha alcuna modificazione.

Presidente - Su questo vorrei che l'aula fosse edotta del Regolamento che va applicato. Il Regolamento è esattamente questo: se viene approvato questo emendamento, gli altri decadono. Questo è chiarissimo nel nostro Regolamento ed è la procedura da seguire.

Ci sono altri interventi nel merito? Collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Per praticità le richiedo, a nome del gruppo Lega, il voto segreto su tutti gli emendamenti, compreso questo ovviamente nel caso questo non passasse e quindi si discutessero relativamente l'articolo 10, ad eccezione dell'ultimo emendamento che istituisce l'articolo 10bis, ovvero il subemendamento n. 3 Minelli.

Presidente - Assessore Baccega, prego.

Baccega (UV) - Semplicemente per fugare ogni dubbio rispetto ad alcune considerazioni che sono state fatte da alcuni colleghi. Evidentemente la spesa è stata molto più alta in ambito Covid. Da questa spesa sono stati detratti 2.966.930 euro, che sono stati il rimborso statale, e successivamente 1 milione e 600 mila euro di donazioni ricevute dall'azienda proprio in questo contesto. Questo per tranquillizzare tutti che non è che uno vuole implementare la spesa: queste sono le risorse per quanto si è speso e per quanto ci si proietta a spendere da qui al 31 dicembre 2020.

Presidente - Passo la parola al collega Cognetta, ovviamente per i due interventi: qua c'è l'articolo e l'emendamento. Prego.

Cognetta (VDALIBRA) - Vede Assessore, quando io vedo che c'è la possibilità di prendere dei soldi da altre fonti e che quindi lei preventivamente mette invece dei fondi perché non sa se arriveranno o no, poi al tempo stesso si mette la possibilità di poter spostare questi fondi come meglio crede, poi ci si aggiunge la somma urgenza, allora a qualcuno può venire un dubbio. Ovvero, io prendo dei soldi, li metto lì, diciamo 5 milioni per fare una cifra e penso che dovrò spenderli tutti. Poi lo Stato mi restituisce 3 milioni e io quindi quei 3 milioni che mi arrivano e che sono in più a questo punto, perché ne avevo presi 5 ma 3 me li dà lo Stato, che non avevo previsto che arrivassero, li posso poi usare come meglio voglio. Ma questi soldi che arrivano dallo Stato noi potremmo usarli per tante altre cose altrettanto importanti. Allora forse uno prima si chiarisce su cosa gli arriva e poi chiede i soldi che gli servono, poi tutto questo viene fatto a fronte di spese non ancora effettuate, perché lei ci ha fatto una tabella con tutta una serie di spese fatte e da fare, fatte e da fare. Mi scusi, ma qui non copriamo solo le spese fatte, copriamo anche quelle da fare, per le quali ovviamente non ha ancora chiesto la rendicontazione a Roma, perché a Roma deve portargli le fatture di quelle fatte, altrimenti i soldi non glieli danno, mi sembra ovvio.

Dopodiché se lei pone, per esempio, una cifra, vedi 2 milioni e 600 mila euro per i tamponi e poi lei stesso ne storna una parte, allora a noi viene il dubbio che quei 2 milioni e 600 mila che ha messo all'inizio non erano così necessari, e così via per tutte le altre spese.

Allora, ci vuole un minimo di coerenza. Io chiedo dei soldi se mi servono, altrimenti no! E la necessità deve essere corretta, reale. Non è che dico: va beh, io intanto li prendo, li metto lì, me li metto a pizzo, poi vediamo cosa ne faccio, perché questo è il senso della norma.

Vede Assessore, questo tipo di norma non fa bene alla Valle d'Aosta, non fa bene a tutte le necessità delle persone che ci sono fuori, non fa bene al fatto che poi mischia, mentre lei fa la replica, ciò che le serve rispetto a quello che viene dato in contribuzione libera alla USL, che non ha nulla a che vedere con questa situazione, non fa bene a tutta la gestione sanitaria, perché noi non vogliamo togliere i soldi a cose necessarie, d'altro canto non vogliamo neanche dare a lei la possibilità di gestire i soldi come meglio crede, al di là delle emergenze. Mi scusi, ma mi sembra il minimo! Se poi lei invece lo gira dicendo: "no, ma questo mi serve, per carità di Dio! Non possiamo farne a meno: questo mi serve, questo mi serve, ...", e poi le arrivano dei soldi diversi da quelli. Mi scusi, ma non è che qui ci abbiamo tutti scritto "Jo Condor" in testa e le lasciamo fare la campagna elettorale come meglio crede! Poi ritorniamo al discorso delle marchette, che tutti quanti si arrabbiano quando uno lo tira fuori: ma che cos'è sennò questo? Cos'è?!

Quindi, per cortesia, le ho chiesto dei fogli, le ho detto che vorrei vedere delle tabelle, dei numeri veri, non scritti così tanto per scriverli, la documentazione reale che c'è dietro, non "mah, mi serve qualcosa, vediamo" in risposta a una mail, altrimenti lei stesso non li spostava quei soldi. Ma come ha fatto a decidere di mettere certe cifre, se non ha un supporto?

Presidente - Collega Russo, prego.

Russo (M5S) - Io voglio solo rinforzare ulteriormente quello che hanno detto molti dei miei colleghi. Già quando io l'ho letto la prima volta non capivo come questo articolo andasse a risolvere il problema del Covid, prima di tutto. Poi dopo questo, visto che non capivamo, forse proprio io ma comunque anche gli altri colleghi, abbiamo chiesto un documento in cui lei ci spiegasse come avrebbe utilizzato le varie risorse per risolvere i vari problemi e abbiamo avuto un documento confuso, dove alcune le abbiamo già destinate, altre invece dovremo destinarle e non si capiva, io sinceramente non ho capito.

Quando ho letto nel suo emendamento che si passava da 2 milioni e 600 mila a 1 milione e 900 mila euro, effettivamente mi sono detta "boh?!" Allora forse questi tamponi non abbiamo ancora capito come dobbiamo farli, perché e a chi. Poi oggi il collega Cognetta ci riporta ancora un ulteriore dato che io non avevo. Sinceramente sono veramente in difficoltà! Quello che stiamo facendo cos'è? Noi stiamo cercando con questo articolo di risolvere il problema principale, il più importante, che è quello sanitario o no? Io dagli articoli non lo capisco.

Presidente - Collega Gerandin, prego.

Gerandin (MOUV') - Semplicemente per dire che in questo momento così delicato, dove le risorse poi sono quelle che sono, fa un po' specie, Assessore, che risorse così importanti - si era partiti da 2 milioni e 600 mila, adesso si è arrivati a 1 milione e 900 mila euro sui tamponi - siano frutto di un conteggio che appare quantomeno...! Io non so che attendibilità possa avere, perché siamo scesi di 700 mila euro rispetto a una programmazione.

Quando manca programmazione non è un bel messaggio. Quello che diceva prima il collega Cognetta è assolutamente vero, bisognerebbe avere anche qualche interlocuzione in più, qualche certezza in più quando si dialoga con il Governo e quant'altro. Qua l'impressione è quella che: "faccio domanda, mi lavo la coscienza, se mi arriva qualcosa bene, avrò altre risorse in più da gestire"; non è così!

Soprattutto voglio concludere, perché tanto per capirci bene in quest'aula, tutti gli emendamenti che erano stati presentati, facevano riferimento all'articolo originario. Con la sostituzione dell'articolo tout court, non essendoci dei subemendamenti al nuovo articolo, di fatto decadono tutti. Siccome ci sono vari consiglieri che hanno presentato diversi emendamenti, vorrei solo chiarire, onde evitare di dire poi "ma io non lo sapevo", significa che se passa questo articolo sostitutivo, tutti gli emendamenti, pur facendo riferimento magari a dei passaggi o a commi che non cambiano rispetto all'originario, decadono. Era solo per evitare che poi magari qualcuno dica: "ho votato, ma non sapevo".

Presidente - Grazie collega, è esattamente così: tutti decadono.

Il presidente Testolin ha chiesto la parola, prego.

Testolin (UV) - Penso che sia corretto fare una doverosa delucidazione, alla luce degli interventi che ci sono stati, perché ci sono dei passaggi che legittimamente ognuno rappresenta a proprio modo di vedere e sui quali c'è evidentemente tutta la possibilità di esprimere degli apprezzamenti o meno in merito a quelle che sono delle attività.

In merito a quello che invece sono le richieste di rimborso tramite la Protezione civile regionale alla Protezione civile nazionale, come in tutti i percorsi di richiesta di sostegno da parte della Regione e delle Regioni in merito a delle spese sostenute o in merito al non pagamento, come nel caso dei 102 milioni di euro dei quali si è chiesto l'esenzione dal pagamento, ci sono dei percorsi da seguire, percorsi che evidentemente non ti danno una certezza di quello che potrà essere il ristoro richiesto.

Per essere molto chiari, anche l'Amministrazione regionale ha anticipato in fase preliminare, tramite la Protezione civile, per l'acquisto di DPI, delle risorse proprie e delle quali si è poi provveduto a richiedere un ristoro secondo le caratteristiche della domanda che deve venire inoltrata e sulla quale al momento attuale, se non per una minima parte delle spese inizialmente sostenute e già autorizzate, non c'è certezza di quello che potrà e dovrà essere il riconoscimento, non solo alla Regione Autonoma Valle d'Aosta, ma a tutte le Regioni che ne hanno fatta richiesta, tanto è vero che è un procedimento in itinere. Sarebbe stato molto più semplice per noi, ed è stato discusso anche all'interno dei gruppi che hanno presentato evidentemente questo disegno di legge, capire quali fossero le risorse che tramite la Protezione civile il Governo nazionale rendicontava e metteva a disposizione di ogni regione.

Com'è successo in altri provvedimenti che toccano altri settori nel tempo, ci sono dei momenti in cui c'è anche uno stanziamento nazionale di un certo tipo, ma che poi fino a quando non viene calato sulle varie regioni, è un provvedimento che non ti dà nessun tipo di certezza di quanto sarà il tuo introito. Quindi, se vuoi andare avanti con determinate iniziative devi anticipare con delle risorse tue e poi a provvedimento nazionale fatto tu calerai queste risorse sulla tua realtà e andrai a riconoscere quella quota parte che non è stata riconosciuta anticipandola attraverso dei provvedimenti autonomi che sono stati precedentemente assunti.

Questo penso che sia doveroso per chiarezza. Mi dispiace sinceramente sentire dal collega Aggravi che ognuno fa a maniera sua: no, non è così, perché ci sono delle procedure che anche il collega conosce molto bene. Ci sono dei fondi CIPE che sono stati anticipati per il restauro dei castelli o quant'altro, che sono stati anticipati con dei provvedimenti di Giunta andando ad attingere su delle risorse regionali in attesa che arrivino, e quelli sono già peraltro pressoché definiti. In questo caso non sono ancora definiti, quindi se si vuole andare avanti bisogna in qualche modo dare copertura a quelle che sono le previsioni di spesa. È evidente che in funzione di quelle che saranno, queste previsioni spesa andranno rimodulate.

Presidente - Collega Aggravi prego, per il secondo intervento.

Aggravi (LEGA VDA) - Presidente Testolin mi scusi la banalizzazione che adesso vado a declinare. Quello che io ho banalizzato è il comma 5: "la Giunta regionale è autorizzata a utilizzare con propria deliberazione le economie conseguenti agli interventi di cui al comma..." e cita tutte le lettere. Quello che io dico - e mi scusi collega Cognetta se la correggo: non è coerenza, è programmazione che manca qua - e quello che a me preoccupa è: perché non è stato detto in Commissione che delle risorse potevano arrivare dallo Stato centrale? Perché non è stato limitato l'intervento alle sole spese sostenute prevedendo, ad esempio, un programma, e qui parlo di programmazione delle future spese, ma si è lasciato, e lì mi scuso per la banalizzazione, libera la porta per poter fare quello che si vuole con delibera di Giunta regionale? Soprattutto, io mi chiedo e torno sulla programmazione, perché comunque le domande sono state fatte in Commissione, si parlava addirittura di fare una legge sanitaria, e se non si è arrivati a fare questo è proprio perché mancavano numerosi elementi, l'elemento principale era quello della programmazione, perché in più di un'occasione abbiamo visto programmi di fattibilità non si sa chiesti da chi, adesso qua ci troviamo su un paio di lettere le maglie larghe, quello dei tamponi è plateale perché tra 2 milioni e 600 mila e 1 milione e 900 mila euro c'è una differenza ma, ripeto soprattutto e mi scuso ancora per la banalizzazione, il comma 5 lascia aperte le possibilità alla Giunta di fare le economie che vuole. Io non capisco perché ci sia questa necessità, se ci sono delle spese sostenute. Se le spese sono sostenute bisogna coprirle e bisogna pagarle, tutte le altre che facciano parte di un programma. Il nostro emendamento va in quel senso lì.

Qualsiasi altro obiettivo che il comma 5 si pone a mio giudizio, mi scusi ma vedendo anche quello che è emerso e sentendo anche quelle che sono le possibilità di ottenere fondi da parte del Governo centrale, vuol dire tenersi le mani libere per poi gestire i soldi probabilmente per altre finalità, ovviamente all'interno, grazie a Dio, dell'emergenza, però lei capisce Assessore, e qui spezzo anche una lancia nei suoi confronti, magari la programmazione manca ma non è colpa sua, magari è chi è sotto che non la sta aiutando in maniera adeguata o forse non vi parlate. Io questo non lo so, però quello che manca oggi è la programmazione, mi perdoni!

Presidente - Possiamo mettere in votazione l'emendamento sostitutivo? Voto segreto. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 35

Favorevoli: 15

Contrari 20

Il Consiglio non approva.

Quindi rimangono validi gli altri emendamenti. L'emendamento n. 1 Minelli, Bertin, Pulz è stato ritirato, passiamo all'emendamento n. 1 Bertin, Pulz, Minelli. Volete illustrarlo? Prego collega Bertin, ha la parola.

Bertin (RC-AC) - Questo emendamento andava e va ad aumentare le disponibilità rispetto ai tamponi. Questo aspetto assume anche un valore diverso alla luce di quanto dicevamo nel dibattito che si è aperto in precedenza, nel senso che poi se questi soldi verranno utilizzati per altro, ovviamente la cosa mi darebbe piuttosto fastidio. La motivazione principale di questo intervento legislativo era mettere in sicurezza il sistema sanitario valdostano, per far sì che non si ripetesse quanto avvenuto in questa primavera, nel senso che in ragione di un'emergenza e dell'afflusso di pazienti, l'ospedale si fosse di fatto trasformato in un ospedale Covid, lasciando indietro molte altre patologie.

Da questo punto di vista è importante che al più presto si riattivi tutto il sistema sanitario e che si riprenda a operare al più presto in normalità, anche perché altre patologie non Covid in questi mesi sono rimaste indietro, con una serie di problemi seri per i pazienti e per gli ammalati. Pertanto un'altra volta sollecito il fatto che si riattivi al più presto tutto, perché la lentezza nel tornare alla normalità è un fatto che può avere conseguenze molto gravi sulle altre patologie.

Detto ciò ritorniamo all'emendamento e, come dicevo, l'obiettivo era di aumentare le disponibilità per i tamponi, poiché questo autunno, anche in ragione del fatto di una possibile seconda ondata, abbiamo visto che uno degli elementi di debolezza sono stati, nella prima fase, i tamponi. Sappiamo che certamente ci sarà l'influenza, come avviene tutti gli anni, quella normale, che ha gli stessi sintomi del Covid. Pertanto è molto probabile un aumento esponenziale da parte dei medici di base delle richieste di tampone, anche per depistare un eventuale contagio e per sapere di che tipo di patologia si tratta.

Dalle ore 11:43 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ci sono richieste di intervento? In assenza di richieste, poniamo in votazione. Ricordo, come è stato chiesto precedentemente dal collega Manfrin, che la votazione è segreta. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti: 20

Favorevoli: 15

Contrari 5

Astenuti: 14

Il Consiglio non approva.

Passiamo all'emendamento n. 2 Bertin, Pulz, Minelli. Per l'esposizione la parola al collega Bertin, prego.

Bertin (RC-AC) - Riprendo quello che ho detto in precedenza. Sarà molto importante, per evitare un aggravamento della situazione come è successo nel periodo primaverile, depistare eventuali sintomi non Covid e da questo punto di vista la promozione di una vaccinazione antinfluenzale più massiccia può essere un fatto positivo. Lo dice uno, peraltro, che non è un fan dei vaccini e che ritiene che si debbano fare soltanto quando sono utili e che non siano, come spesso avviene, delle opportunità per le multinazionali farmaceutiche. Ma in questo caso, in ragione di quanto è avvenuto in questa primavera, diminuire il più possibile situazioni simili a quella Covid, che creerebbe certamente dei gravi problemi al sistema sanitario, è essenziale. Pertanto questo emendamento prevede da una parte un aumento della spesa per il numero di vaccini antinfluenzali ed in seguito una campagna promozionale e di sensibilizzazione sui media locali, riferita alla vaccinazione antinfluenzale.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega, prego.

Baccega (UV) - Giusto per corretta informazione per il Consiglio regionale, dando atto che questo emendamento va nella direzione di quello che avevamo già programmato e previsto, l'anno scorso sono state acquistate 18.700 dosi di vaccino antinfluenzale, ne sono state utilizzate 18 mila, quest'anno ne hanno ordinate 23 mila, quindi abbiamo già previsto un incremento. Se vogliamo incrementare ancora di più ben venga. E anche la campagna di comunicazione è già programmata nel senso che le risorse sono in ambito dell'Assessorato.

Presidente - Ci sono altre richieste di intervento? In assenza di richieste di intervento, poniamo in votazione segreta l'emendamento. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti: 28

Favorevoli: 26

Contrari 2

Astenuti: 6

Il Consiglio approva.

Passiamo all'emendamento n. 15 Russo, Vesan, Nasso. La parola alla collega Russo, prego.

Russo (M5S) - Questo emendamento vuole puntare l'attenzione su due aspetti fondamentali. Uno di questi è la necessità di tenere sotto controllo anche la situazione delle strutture private che ci sono nella nostra regione. Sappiamo che le RSA e comunque le microcomunità per anziani sono state pesantemente penalizzate durante il Covid ed in qualche modo anche un po' abbandonate dall'azienda USL e dalla direzione sanitaria in genere, che non ha dato indicazioni molto precise. Poi c'è la questione di cui abbiamo già parlato anche in altri Consigli, ma che a questo punto diventa essenziale, cioè il fatto che tutte le strutture per anziani abbiano una direzione unica che supporti, monitori e dia indicazioni uniformi a tutte le strutture che accolgono gli anziani, in vista di una necessaria riorganizzazione del settore non solo per affrontare la questione del Covid, ma anche per garantire un servizio sociosanitario uniforme e organizzato a tutti gli ospiti e alle loro famiglie.

Presidente - Colleghi, qualcuno desidera intervenire? In assenza di richieste, poniamo in votazione l'emendamento. Ricordo che la votazione è segreta, prego votate.

Esito della votazione

Presenti: 33

Votanti: 24

Favorevoli: 19

Contrari 5

Astenuti: 9

Il Consiglio approva.

Passiamo all'esame del subemendamento n. 1 di Lega ed altri. Per l'esposizione la parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Molto brevemente, come ho già accennato precedentemente nel dibattito che abbiamo avuto, l'emendamento ha due obiettivi: quello di andare a fare un riordino di alcune delle spese che sono state inserite all'interno dell'articolo 10, creando una lettera C in cui vengono ricondotti 10 milioni 335 mila euro, per l'attuazione di un programma strutturato per far fronte all'emergenza da Covid-19, concernente l'effettuazione di tamponi e test sierologici, la sorveglianza epidemiologica e il finanziamento dei maggiori costi sostenuti per far fronte appunto all'emergenza. A fronte di questo c'è poi una specifica ulteriore all'interno delle spese da investimento, perché queste sono spese correnti, in cui si destina 1 milione di euro per l'acquisto di moduli prefabbricati a servizio dell'Ospedale Umberto Parini, appunto per risolvere il fabbisogno di spazi destinati alla gestione dell'emergenza presso il presidio ospedaliero e soprattutto funzionale al rispetto delle disposizioni in materia di prevenzione del rischio epidemiologico.

Come ho detto prima manca, a nostro giudizio, la parola "programmazione". Questo emendamento ha questo obiettivo, cioè quello di mettere ordine nella gestione appunto dell'emergenza epidemiologica.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega, prego.

Baccega (UV) - Io di questo emendamento una cosa che non capisco è questo acquisto di prefabbricati, questo milione per l'acquisto di prefabbricati. In realtà le risorse per il prefabbricato di triage che intenderemmo mettere all'ingresso del pronto soccorso ha già un suo finanziamento. Vogliamo spostare ulteriori risorse su questi importi o ci sono dei progetti che sono già in itinere e che non conosciamo? Noi crediamo che, da questo punto di vista, questo articolo non abbia la chiarezza necessaria, quindi io credo che sarebbe opportuno astenersi rispetto a questa vostra valutazione.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Cognetta, prego.

Cognetta (VDALIBRA) - Questo emendamento dà risposta all'idea di cercare di fare entrare meno possibile persone all'interno del nosocomio, ovvero spostare sostanzialmente tutta la parte relativa a quegli ambulatori che ci sono al piano terra e che fanno una movimentazione di persone enorme all'interno del nosocomio. Quindi l'idea quale sarebbe? Un'idea molto semplice: spostare degli ambulatori fuori dall'ospedale, sempre nell'area ovviamente del Parini, in maniera tale da evitare il trasporto del contagio, che è quella la cosa più importante. Ed è più semplice spostare gli ambulatori che non creare camere di degenza, perché un ambulatorio, lo sanno tutti, una volta che c'è un lettino, un lavandino e una scrivania, l'ambulatorio è già fatto, mentre invece le camere di degenza hanno tutto un altro costo, hanno tutta un'altra economia e quindi diventa sicuramente più dispendioso. Ci sembrava una soluzione di buon senso, al di là delle progettazioni già fatte: io ho visto quello della SIV, che non è passata neanche quella in Commissione, che ha in mente delle soluzioni ovviamente sempre dai costi faraonici, per poi avere un utilizzo non si sa bene fino a che punto coerente con la spesa effettuata.

Questa è un'altra delle informazioni che non sono passate all'interno della Commissione, ma va bene, non c'è problema, tanto basta chiudere gli occhi, votare e va tutto bene.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Spelgatti, prego.

Spelgatti (LEGA VDA) - Come già spiegato dal collega Cognetta e come avevamo già detto e ho ripetuto più volte anche in Commissione, il problema è che qua dobbiamo dare delle risposte ultraveloci a un rischio di recrudescenza del Covid. Fino adesso da parte del Governo sono arrivate solo soluzioni fantasiose, si è parlato di tutto meno che della soluzione veloce, ultrarapida e meno costosa possibile per arrivare all'autunno, quando potrebbe esserci veramente questa recrudescenza.

Le risposte voi non le avete date fino adesso, la nostra proposta già espressa anche in Commissione, era proprio quella di trovare dei prefabbricati, costi minimi possibili e immaginabili, spostare magari gli ambulatori, che questo significa avere dei costi infinitamente più bassi rispetto a fare le camere di degenza e creare tutta una struttura, e avrebbe un ulteriore vantaggio, oltre ai costi così bassi, quello proprio di evitare che le persone che non sono già contagiate vadano a contagiarsi in ospedale, dove ci possono essere e ci sono chiaramente dei rischi maggiori.

Quindi ci sono moltissime motivazioni per votare questo articolo e per dare una risposta così veloce e così rapida, l'unica che noi vediamo concretamente attuabile nei tempi necessari per il rischio della recrudescenza dell'epidemia, anche perché fino adesso tutte quelle che voi avete proposto, le avete proposte teoricamente, ma non sono mai arrivate in aula e fino adesso sul piatto non abbiamo assolutamente nulla.

Dalle ore 11:57 assume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Sarò brevissimo, solo per tranquillizzare l'Assessore. Quello che viene proposto, l'acquisto o il noleggio di moduli prefabbricati, è una soluzione emergenziale, non è la soluzione definitiva. È una soluzione emergenziale che permetterebbe di ovviare a una delle poche cose che mi pare nelle disposizioni nazionali sono chiarissime, per evitare o eventualmente gestire una seconda fase Covid, che è quella di dire che non possiamo avere un ingresso unico per i degenti dell'ospedale e per le persone comuni, i comuni cittadini, quelli che vanno in ambulatorio.

Questa è chiaramente una soluzione tampone al momento. Anch'io ho guardato quella che prima il collega Cognetta definiva come quelle soluzioni un po' da megalomane, chiamiamole così: sono soluzioni che sicuramente non sono attuabili in breve, per questo autunno, quando si ipotizza eventualmente questo tipo di difficoltà. Per cui, abbia presenza Assessore, ma lei è in grado di garantire che la soluzione in maniera grandeur, diciamo così, proposta dalla SIV è attuabile per questo autunno? Io immagino di no.

Presidente - Prego, collega Restano.

Restano (VDA ENSEMBLE) - Questa spesa è ristorabile, nel senso che rientrerebbe in quelle ristorabili di cui abbiamo parlato in precedenza, quindi oltretutto non andrebbe a incidere. La dovremmo anticipare, come è stato detto, però è ristorabile e darebbe una risposta molto rapida alle nostre esigenze.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 20

Favorevoli: 17

Contrari 3

Astenuti: 15

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. 2 Minelli, Bertin, Mossa, Pulz. Chi intende illustrarlo? Minelli, prego.

Minelli (RC-AC) - L'emendamento è molto semplice, chiede semplicemente che sia inserita nell'articolo 10 la formula "previo parere della V Commissione consiliare permanente". Lo scopo è quello di coinvolgere la Commissione nelle valutazioni per quanto riguarda la destinazione dei fondi stanziati per le RSA e va nella linea di ritenere che in questa materia, in una situazione di emergenza come quella che abbiamo vissuto, ancora più di quello che sarebbe normalmente necessario, è corretto coinvolgere la V Commissione in tutte queste valutazioni.

Presidente - Altri? Mettiamo in votazione, la votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 32

Favorevoli: 31

Contrari 1

Astenuti: 3

Il Consiglio approva.

Emendamento n.1 Vesan, Russo, Nasso. Collega Vesan, prego.

Vesan (M5S) - Si tratta di due puntualizzazioni sugli importi. Gli importi definiti in ambito sanitario da questo articolo non sono stati puntualizzati lasciando spazio aperto a interpretazioni, ma in un caso specifico, cioè quello relativo alla telemedicina, invece è stato individuato un importo di 400 mila euro, per noi assolutamente insufficiente, anche perché le condizioni della medicina territoriale attuali non consentono nessun tipo di collegamento con banda garantita non solo delle micro, ma nemmeno dei consultori, parte dei distretti, sicuramente i centri traumatologici, i pediatri e i medici di medicina generale. Quindi è indispensabile incrementare questo importo. La nostra proposta è una stima fatta su una connessione a banda minima garantita che permetta di gestire la telemedicina con la trasmissione, per esempio, da e per le strutture sanitarie dei referti radiologici, quindi una banda sufficiente per trasmettere informazioni particolarmente dettagliate, imporrebbe una cifra che è circa il doppio di quella prospettata dalla Giunta e noi prevediamo di incrementarla da 400 mila a 800 mila euro.

Oltre a questo, si era discusso in V Commissione ed era stato accennato un progetto relativo all'attivazione anche presso la nostra sede ospedaliera della plasmaferesi, che è un sistema di cura basato sul recupero del plasma da parte di soggetti immunizzati per utilizzarlo per curare soggetti malati, di solito gravemente malati, che ha portato risultati buoni; ormai ci sono anche articoli e documentazione scientifica sufficiente per quello che riguarda la capacità di cura. Non è una cura indispensabile in questo momento non avendo nessuno in terapia intensiva, però essere dotati di questa apparecchiatura e di questa metodologia di cura potrebbe essere fondamentale, non solo per eventuali recrudescenze, ma anche per possibili futuri episodi legati a epidemie da virus, visto che lo stesso sistema è stato utilizzato per la cura della Sars piuttosto che dell'Ebola e di altre malattie da virus particolarmente difficili da curare altrimenti. Sulla scorta di questo, sono stati individuati anche per questo ulteriori 450 mila euro; la stima l'abbiamo fatta contattando direttamente l'Ospedale di Mantova, presso il quale è già in utilizzo questo tipo di procedura. Questo comporta un incremento sull'articolo 10 di 850 mila euro che vengono recuperati dall'articolo 32 per il quale, secondo noi, le spese sono più che ampiamente sufficienti.

Presidente - La parola all'assessore Baccega.

Baccega (UV) - Su questo emendamento evidentemente le risorse che abbiamo messo a disposizione riguardano il collegamento della banda larga dalla struttura principale, quindi dalla canalizzazione principale, alle strutture sul territorio. Questo è il preventivo che ci ha fatto INVA dopo un approfondimento preciso e questo è l'importo che è stato messo a disposizione.

Per quanto riguarda invece la plasmaferesi abbiamo interpellato appunto il dottor Berti, che è il responsabile del dipartimento di patologia clinica, il quale ha fatto presente che la sua struttura non necessita di questa fornitura in quanto già adeguatamente attrezzata allo scopo e che la cifra indicata è comunque sovrastimata in quanto l'azienda, in base al contratto vigente, spende circa 70 mila euro l'anno per la fornitura di attrezzature e materiali. Ecco perché si ritiene che questo emendamento non debba essere approvato.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 17

Favorevoli: 12

Contrari 5

Astenuti: 18

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. 1 della II Commissione. Lo diamo per illustrato. La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 33

Votanti: 30

Favorevoli: 30

Astenuti: 3

Il Consiglio approva.

Emendamento n. 29 Lega e altri. Qualcuno intende illustrarlo? La parola al vicepresidente Distort.

Distort (LEGA VDA) - Penso che sia chiaro a tutti i membri del Consiglio, ma per opportuna chiarezza è solo un chiarimento sulla natura di questo emendamento, sui contenuti di questo emendamento, che va a precisare l'utilizzo di parole. In particolare, preso atto che si fa riferimento espressamente nell'articolo al decreto legislativo 50/2016, codice degli appalti, e si invocano gli articoli 63 e 163, riprendendo la formulazione di questi articoli che prevedono l'acquisizione in somma urgenza di forniture, servizi e lavori. Invece nell'articolo è declinato con i termini "acquisizione di beni, servizi e lavori", ma beni e forniture, abbiamo già chiarito in Commissione, non hanno lo stesso significato, perché "beni" potrebbe comprendere anche l'acquisizione di beni immobiliari. L'approfondimento relativo alla sostenibilità formale di questo emendamento è stato approfondito in Commissione, il personale dell'ufficio legale ha precisato che è coerente la precisazione, pertanto noi chiediamo che all'articolo 10, nella parte specifica, si utilizzi il termine "acquisizioni di forniture servizi e lavori", non "acquisizioni di beni e servizi e lavori".

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 27

Favorevoli: 26

Contrari 1

Astenuti: 8

Il Consiglio approva.

Mettiamo ora in votazione l'articolo 10. Ancora votazione segreta, come da richiesta. La votazione e aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 19

Contrari 12

Astenuti: 4

Il Consiglio approva.

Articolo 10 bis introdotto dal subemendamento n. 3 della collega Minnelli. Vuole illustrarlo? Prego.

Minelli (RC-AC) - È un emendamento che avevo già presentato in Commissione e che contiene ora una correzione. Noi crediamo che sia opportuno, per chi si è ammalato di Covid, pensare a una esenzione per il ticket per due anni, in relazione al fatto che esiste un pericolo di sequele soprattutto di tipo broncopolmonare, che però sono possibili anche su altri organi e apparati. La finalità dell'emendamento è di far emergere questa situazione, evitando che qualcuno non si sottoponga a degli esami e a delle visite a causa dell'onere del ticket. Abbiamo indicato i due anni giustificati dal fatto che, se non emergono delle altre patologie nel frattempo, c'è stata una restituzione ad integrum. Il costo è determinato in centomila euro e la precisazione che abbiamo fatto nel subemendamento è quella di occuparsi dei contagiati nei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. È ovvio che poi potrà esserci un problema per chi si ammalerà in tempo successivo, però noi al momento possiamo contare su dei dati che si riferiscono fino alla fine del mese di giugno ed è quindi per questo che abbiamo indicato questa scansione temporale.

Presidente - Altri? Apriamo la votazione, voto palese.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 34

Favorevoli: 22

Contrari 12

Astenuti: 1 (Vesan)

Il Consiglio approva.

All'articolo 11 vi è l'emendamento Pulz-Minelli che è sostitutivo dell'articolo. Chi vuole illustrarlo? Collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Ho già raccontato poco fa che io adoro il francese come splendida opportunità di tipo culturale, non riesco quindi proprio a sopportarne l'uso strumentale che vedo in contraddizione con il dettato stesso del nostro Statuto speciale, un ostacolo poi nel caso specifico di cui parla l'emendamento, cioè la presenza di medici di livello in Valle d'Aosta.

La qualità del personale medico dovrebbe infatti essere più importante rispetto anche alla tutela di un pur importante valore statutario, quale è quello appunto della conoscenza delle nostre due lingue ufficiali. Sicuramente queste affermazioni non piacerebbero a un abitante di Bolzano, possiamo dire che loro sono molto più ortodossi, ma a me piace dire in questo momento che per noi la salute viene anche prima del bilinguismo. Il problema poi è che, per tentare di rendere la modifica meno incompatibile con lo Statuto, ci sembra che si generi un paradosso, perché che i medici debbano dedicarsi a studiare anche il francese è bizzarro e forse anche inutile, soprattutto quando la loro conoscenza è pari a zero, può capitare benissimo, o comunque è scarsa, a fronte di un esame che se è serio è molto difficile e richiede competenze linguistiche di livello, se non è serio è una farsa.

La disciplina introdotta di fatto rischia di essere poco se non addirittura per nulla efficace nella realtà, se lo scopo che noi ci prefiggiamo è quello di favorire appunto l'arrivo di personale sanitario da altre regioni. La proposta che fate non ci sembra per nulla incentivante: se poi un medico non frequenta i corsi deve restituire i soldi per violazione dell'accordo. Se c'è urgenza davvero, e c'è, e si vuole attrarre personale, si facciano concorsi per titoli e si chieda la conoscenza di una qualsiasi lingua, anche senza pretendere livelli stratosferici, lingua che sicuramente i medici avranno avuto occasione di approfondire. Molti ospedalieri ci dicono che comunque la lingua inglese è importantissima, è stata importante per il loro studio e continua a esserlo nel loro lavoro, soprattutto in inverno quando gli sciatori inglesi si spaccano le ossa sulle nostre piste nere, perché lo sport è salute.

Tutta questa premessa per dire con il nostro emendamento che, al fine di rafforzare l'offerta sanitaria regionale per appunto fronteggiare l'emergenza fino al 31 luglio 2022, nelle specialità in cui si constati, con le modalità che stabilirà la Giunta regionale, una rilevante carenza di personale sanitario, l'azienda USL può assumere, a seguito chiaramente di procedure concorsuali pubbliche, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata pari a 24 o 36 mesi, del personale medico, anche veterinario, sanitario, che dimostri la conoscenza di una sola delle lingue ufficiali della nostra regione. Ovviamente l'indennità di bilinguismo, quella stabilita dalla legge regionale del 9 novembre 1988, non sarà corrisposta a questo personale, finché non abbia sostenuto ovviamente con esito positivo la prova di accertamento della conoscenza della lingua francese.

Dalle ore 12:17 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola la presidente Rini, prego.

Rini (PNV-AC-FV) - Questo intervento si inserisce e va a completare quanto ho già detto prima su questa tema. Su questa tematica la nostra posizione è chiarissima e ci teniamo affinché sia tale.

Per quanto riguarda la valorizzazione della lingua francese, come abbiamo detto, ci sono tanti modi per valorizzarla e farlo in concreto, a partire dalla scuola che deve essere il vero centro, fulcro e nocciolo di valorizzazione del nostro bilinguismo, visto come atout, come carta in più da giocare, non come limitazione.

Per quanto riguarda invece la categoria medica noi siamo chiarissimi: l'ultimo dei parametri deve essere quello della conoscenza della lingua. Sulla tematica del reclutamento del personale medico a noi interessa semplicemente la competenza e basta.

Quindi siamo assolutamente favorevoli a questo emendamento, non ci piace assolutamente la formulazione originaria che, anzi, va a complicare con quasi dei test successivi, con degli impegni, dei giuramenti d'onore che si impegneranno a studiare il francese; lo troviamo offensivo persino per la categoria dei medici che vengono chiamati a lavorare sul nostro territorio. La categoria medica va supportata adeguatamente anche a livello economico, lo abbiamo detto questa mattina. Poi abbiamo sentito dire "ma i medici sono sul territorio": giusto, prevediamo magari altre indennità, per esempio per chi davvero sta sul territorio e deve muoversi e vivere il territorio nella sua totalità. Lo abbiamo visto, è vero, abbiamo avuto tante eccellenze sicuramente, ma saremmo disonesti a non ammettere che abbiamo visto anche tante occasioni perse di tanti medici bravi e preparati che avrebbero voluto venire nella nostra regione e che sono stati fermati dallo scoglio della lingua francese. La nostra autonomia, la nostra peculiarità e le nostre lingue devono essere un atout positivo in più e che favorisce la nostra comunità, non dobbiamo continuare con delle linee che si sono rivelate nel tempo limitative e non migliorative della condizione di essere valdostani.

Dimostriamolo con fatti concreti, ho fatto l'esempio prima della scuola, andiamo avanti con una valorizzazione diversa delle nostre peculiarità e anche delle nostre lingue. La conoscenza delle lingue, ripeto, ben venga - si ha una carta in più, possiamo valorizzarla ovviamente, come diceva la collega Pulz, qualora poi l'esame e la prova di francese venga superata; ben venga - ma che in nessun modo la conoscenza della lingua francese continui a essere uno scoglio per il reclutamento di medici provenienti da altre regioni. Anzi, valutiamo un modo per invogliarli a venire nel nostro nosocomio, affinché possa tornare quella eccellenza che negli anni è stata e che purtroppo, ce lo dobbiamo dire, ha visto un peggioramento della sua situazione negli anni. Dobbiamo essere franchi, sinceri ed analizzare i problemi e sapere anche correggere il tiro, le proprie azioni, quando queste azioni non hanno dato i frutti sperati. Non è così che valorizziamo l'autonomia, non è così che valorizziamo le nostre lingue. Anzi, così allontaniamo ancora di più le persone, creiamo ancora più distacco tra quella che deve essere una autonomia sentita e non una autonomia imposta, soprattutto su un settore così delicato come la salute dei nostri concittadini.

Per noi su questo la linea è chiarissima e non ha nessun tipo di tentennamento. Francese sì, valorizziamolo in tutti gli ambiti, ma in quello medico l'unico parametro che deve creare dei punteggi aggiuntivi è il merito, è il curriculum dato dalla professionalità e non dalla conoscenza delle lingue, qualunque essa sia. Che poi, a proposito conoscenza delle lingue, mettiamo la conoscenza della lingua francese, ma anche in tanti ambiti sarebbe bello ogni tanto fare anche dei test attitudinali della lingua italiana, perché sentiamo molto spesso certi strafalcioni che fanno veramente rabbrividire.

Il nostro voto ovviamente sarà favorevole su questo emendamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Manfrin, prego.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere il voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - Ne prendiamo atto.

Dalle ore 12:22 assume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola l'assessore Baccega, prego.

Baccega (UV) - In realtà è da oltre un anno che dibattiamo sul francese in ambito sanitario. Il francese lo abbiamo detto, lo affermiamo e confermiamo è una importante opportunità, per questo ci sentiamo di portarla avanti ed è per questo che abbiamo approfondito e studiato una indennità di attrattività che consentisse a coloro che vengono da fuori di poter venire a lavorare in Valle d'Aosta, stare con noi 12, 24, 36 mesi e in quei 36 mesi (ci sarà un emendamento che porterà a 36 mesi) avere l'opportunità di imparare il francese e di rimanere nella comunità valdostana che ha questa peculiarità del bilinguismo. Questo è sicuramente importante.

Questo emendamento parla ovviamente in linea generale di operatori sanitari, quindi anche gli infermieri. Sottolineo che per fortuna gli infermieri in Valle d'Aosta ci sono, sanno il francese, perché nel recente concorso per 25 posti, su 81 non sono passati solo 17; ne sono rimasti 64 che hanno superato la prova di francese e questo ci fa estremamente piacere. Quindi proponiamo l'astensione.

Presidente - Se non ci sono altre richieste, mettiamo in votazione. La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 21

Favorevoli: 4

Contrari 17

Astenuti: 14

Il Consiglio non approva.

Emendamento n. 16 Russo, Vesan e Nasso. Vuole illustrarlo, collega Russo? Prego.

Russo (M5S) - Qui riparliamo della questione del coinvolgimento della V Commissione consiliare nell'argomento importantissimo che è appunto la carenza di personale. In questi due anni di Commissione, di carenza del personale abbiamo parlato veramente poco, cioè ne abbiamo parlato in modo molto generico. Ho fatto molte volte domande sia alla direzione sanitaria sia all'Assessore su quante risorse mancano per ogni categoria di sanitari, ma in realtà non ho mai avuto risposte. Quindi sarebbe opportuno che, oltre alla legge dell'attrattività che ovviamente è importante, si coinvolgesse la V Commissione anche nella analisi di tutte le modalità per ovviare al problema della carenza dei medici.

Presidente - Se non ci sono altre richieste, mettiamo in votazione. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 34

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 16 (Baccega, Barocco, Bertschy, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Favre, Lavevaz, Marquis, Marzi, Morelli, Peinetti, Pulz, Testolin e Trione)

Il Consiglio approva.

Emendamento n. 17 Russo, Vesan, Nasso, Minelli. Collega Russo, prego.

Russo (M5S) - Come si può vedere per me questo articolo è molto, molto importante. Qui riparliamo della questione del francese. Mi sembrava che dare come limite temporale per superare la lingua del francese solo 18 mesi ai medici fosse veramente poco e che invece 36 mesi fosse un limite che in qualche modo potesse andare meglio, nella direzione del sostegno proprio ai medici che comunque devono dare il francese anche lavorando e quindi devono conciliare entrambe le questioni. Io vi ricordo che in altre regioni danno anche addirittura cinque anni per imparare la lingua tedesca.

Presidente - Ci sono richieste di intervento? Possiamo mettere in votazione l'emendamento. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 18

Favorevoli: 18

Astenuti: 17 (Baccega, Barocco, Bertschy, Certan, Chatrian, Daudry, Farcoz, Favre, Lavevaz, Marquis, Marzi, Morelli, Nogara, Peinetti, Pulz, Testolin e Trione)

Il Consiglio approva.

Emendamento n. 18 Russo, Vesan e Nasso. Collega Russo, prego.

Russo (M5S) - Torniamo sempre sull'argomento del corso che sarebbe gentilmente pagato dall'azienda USL, ma se i medici decidono di non lavorare più in Valle d'Aosta devono restituire il costo. Questo ritengo che sia un'azione che va contro l'attrattività del nostro sistema e non a favore.

Io sono assolutamente dell'idea che dobbiamo proprio cambiare fondamentalmente l'approccio al medico. I medici sono delle figure che ovviamente devono essere retribuite in modo corretto, sono la prima che lo sostiene, ma ritengo che ci sia tutto un altro aspetto che è il rapporto di fiducia che si deve instaurare verso le nuove figure che arrivano, che è sostanziale.

Presidente - Ci sono richieste di intervento? Mettiamo in votazione, prego. La votazione è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 5

Favorevoli: 5

Astenuti: 30 (Aggravi, Baccega, Barocco, Bertin, Bertschy, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Distort, Farcoz, Favre, Ferrero, Gerandin, Lavevaz, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Marzi, Morelli, Nogara, Peinetti, Pulz, Restano, Rini, Sammaritani, Spelgatti, Testolin e Trione)

Il Consiglio non approva.

Vi è poi il subemendamento all'emendamento n. 19 del Movimento 5 Stelle. Prego, collega Russo.

Russo (M5S) - Qui parliamo di un argomento di cui effettivamente non abbiamo mai parlato in Consiglio regionale, se non ricordo male, che è la questione del collegio di direzione. Perché lo collego all'attrattività? Perché credo che il collegio di direzione, oltre ai compiti che svolge, abbia altri aspetti importanti nel momento in cui siamo in una situazione assolutamente particolare di crisi del sistema sanitario in genere, ma ancora di più visto che abbiamo avuto un'epidemia e non sappiamo bene cosa ci aspetta.

Qui mi sembra che sia evidente la necessità di allargare la rappresentanza del collegio di direzione ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e anche a tutte le altre figure sanitarie che comunque lavorano, perché sono quelle che forse, in aggiunta alle figure che già ci sono, possono rendere veramente conto di quali sono le problematiche presenti. Visto che tutti abbiamo detto e siamo tutti d'accordo sul fatto che deve essere potenziata la medicina territoriale, è davvero importante che ci siano anche i rappresentanti di queste figure e non solo i direttori dei distretti, che sanno sicuramente le questioni, ma forse alcuni aspetti più di dettaglio non li conoscono.

L'altro aspetto importantissimo, sempre di questo emendamento, è legato al fatto della valutazione del clima aziendale. Ne avevamo già parlato, forse il collega Baccega mi aveva detto che qualcosa era già stato impostato, ma lo riporto qua e vorrei che fosse in legge perché è essenziale: il collegio di direzione deve mettersi nella condizione, almeno annualmente, di fare una valutazione del clima aziendale. Il clima aziendale è sostanziale per garantire che i medici che lavorano qui lavorino con serenità, lavorino con tutto quello che deve essere garantito a loro per fare un lavoro opportuno, valido, e nel caso in cui questo non ci sia di apportare i correttivi conseguenti. Quindi chiedo che questo collegio di direzione venga ampliato nella sua rappresentanza e che abbia un compito in più, quello di somministrare degli strumenti di valutazione del benessere aziendale.

Presidente - La parola al collega Restano.

Restano (VDA ENSEMBLE) - Per dire che condivido la proposta della collega e per segnalare quello che forse è un errore di scrittura: laddove è scritto "tecnici di ambulatorio" credo volesse indicare "tecnici di laboratorio" e laddove viene scritto "infermieri" io riterrei che sarebbe opportuno mettere "professioni sanitarie del comparto", che rappresentano sia l'area ospedaliera sia l'area territoriale. Non so se è possibile fare queste variazioni, però segnalo l'importanza delle professioni sanitarie che non si limitano solo alla rappresentanza degli infermieri, ma anche le altre professioni.

Presidente - La parola al collega Peinetti, prego.

Peinetti (UV) - Credo di avere già risposto a questa considerazione, che peraltro io condivido anche nella sua filosofia generale. In realtà le professioni sono rappresentate all'interno del collegio di direzione dalla presenza del SITRA che rappresenta tutte le professioni sanitarie, come ha detto adesso il collega Restano, compresi i tecnici di laboratorio ovviamente e i medici territoriali sono rappresentati dai direttori di distretto e dal direttore di area territoriale. Quindi la presenza in questo momento è mediata dalla presenza delle persone che interloquiscono con i medici di medicina generale. Credo che sia sicuramente da demandare alla revisione dell'atto aziendale, che dovrebbe essere speriamo il più possibile imminente, una revisione del regolamento del collegio di direzione. Certo vanno previste delle figure che siano rappresentative, perché altrimenti il rischio è che ci siano tutti rappresentati e non diventa più un collegio di direzione ma una assemblea; però credo che sia filosoficamente condivisibile.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta, con le puntualizzazioni fatte dal collega.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 30

Favorevoli: 30

Astenuti: 5 (Barocco, Marquis, Marzi, Pulz e Trione)

Il Consiglio approva.

Mettiamo ora in votazione l'articolo 11 nel suo complesso. Ha chiesto la parola il collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Solo per chiedere voto segreto a nome del gruppo Lega.

Presidente - Mettiamo in votazione l'articolo 11. La votazione segreta è aperta.

Esito della votazione

Presenti: 35

Votanti: 31

Favorevoli: 18

Contrari 13

Astenuti: 4

Il Consiglio approva.

Collega Lavevaz, prego.

Lavevaz (UV) - Volevo chiedere gentilmente se era possibile fare una breve sospensione.

Presidente - Chiudiamo qua i lavori del mattino, se avete necessità di fare un incontro tra gruppi. I lavori riprenderanno alle ore 15:00.

La seduta termina alle ore 12:37.