Oggetto del Consiglio n. 1182 del 29 gennaio 2020 - Resoconto
OGGETTO N. 1182/XV - Continuazione della trattazione congiunta delle relazioni della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, del DEFR per il triennio 2020-2022, del DL n. 45 (Legge di stabilità regionale per il triennio 2020/2022), del DL n. 46 (Bilancio di previsione della Regione autonoma Valle d'Aosta per il triennio 2020/2022) e del DL n. 47 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale per il triennio 2020/2022). (Approvazione di tre ordini del giorno).
Rini (Presidente) - Alla presenza di 30 colleghi, possiamo riprendere i lavori. Siamo all'ordine del giorno n. 9. Per l'illustrazione la parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - Quest'ordine del giorno ci sembra doveroso, considerato che la commissione paritetica è ferma dallo scorso mese di agosto in seguito alla crisi del governo nazionale e alla decadenza della componente di parte statale e non è ancora stata rinnovata nonostante sia stata più volte annunciata dal Ministro. Crediamo che questo sia un pensiero condiviso da tutto il Consiglio ed è assolutamente necessario che l'implementazione della Commissione avvenga il più in fretta possibile, perché sono in giacenza questioni importantissime, norme di attuazione, in particolare la norma di attuazione relativa alle concessioni idroelettriche. Pensiamo che a distanza di 4 mesi dalla formazione del governo non sia più accettabile che ci sia questo rinvio; tra l'altro sono state recentemente nominate due commissioni paritetiche: quelle per la Sicilia e per la Sardegna e ci risulta essere in fase di definizione anche la nomina della commissione del Friuli-Venezia Giulia e del Trentino-Alto Adige. Quindi, riteniamo che si sia atteso anche troppo, avevamo sollecitato - già quest'estate e poi nei mesi successivi - una presa di posizione da parte della Regione e del Presidente, ciò c'è stato, ci sono state delle interlocuzioni, che però non hanno portato a tutt'oggi a nulla. Quindi quello che chiediamo in questo momento è di sollecitare, d'invitare i parlamentari della Valle d'Aosta e le forze politiche presenti in Parlamento ad assumere delle iniziative in modo che si arrivi al più presto alla nomina della componente statale della commissione paritetica. Chiediamo anche al Presidente della Regione d'intervenire sul Governo, presso il Ministro competente, e di dare un'immediata comunicazione pubblica delle risultanze di queste interlocuzioni. Noi crediamo che questo sia fondamentale per la Valle d'Aosta anche in presenza (e forse a maggior ragione in presenza) di una crisi come quella che stiamo vivendo.
Presidente - La parola al collega Mossa.
Mossa (M5S) - Relativamente a quest'ordine del giorno vorrei far presente che non solo condividiamo pienamente l'impegno proposto dalla collega Minnelli ma ci siamo anche attivati in tal senso. Infatti, oggi, la nostra deputata sta depositando alla Camera un'interrogazione scritta, indirizzata al Ministro per gli affari regionali e per le autonomie, chiedendo di adottare iniziative affinché la nomina dei commissari statali della paritetica venga fatta nel più breve tempo possibile, per permetterci di uscire da questa paralisi che ormai dura dal mese di agosto 2019. Mi pare che possa essere un impegno condivisibile da tutta l'Aula, perché non si può più attendere oltre. Ci sono importanti norme d'attuazione da elaborare e definire su materie rilevanti e urgenti, per tutte le comunità valdostane, come ad esempio quella delle concessioni delle acque a scopo idroelettrico. Ci saremmo mossi molto prima, ma abbiamo riposto fiducia nelle parole del Ministro Boccia, che aveva dichiarato durante la visita ufficiale in Valle D'Aosta avvenuta il 30 settembre 2019 che la commissione paritetica sarebbe stata ricomposta entro fine ottobre. Successivamente, rispondendo all'interrogazione parlamentare aveva dichiarato che la nomina sarebbe avvenuta entro fine dicembre; visto che anche questo termine è stato disatteso, mi pare che un'azione incisiva da parte dei nostri parlamentari e del Governo sia ben più che motivata. Ciò premesso, voteremo sicuramente a favore di quest'ordine del giorno.
Presidente - La parola al presidente Testolin.
Testolin (UV) - È più che condivisibile e anche auspicabile che l'insieme delle iniziative che sono state messe nel tempo in itinere e delle ultime iniziative, assieme a un rafforzamento della richiesta da parte del governo regionale, supportata da un'iniziativa del Consiglio, possano portarci a chiudere questo cerchio che ci darebbe di nuovo la possibilità d'interloquire con il governo centrale. Quindi questa è un'iniziativa che andremo a votare con gli emendamenti che forse ha già anticipato la collega Minelli ma che io andrei a riassumere: "Invita i parlamentari della Valle d'Aosta e le forze politiche presenti in Parlamento ad assumere iniziative incisive in modo da addivenire, in tempi rapidi, alla nomina di cui in premessa, e il Presidente della Regione a intervenire presso il Ministero competente e di darne immediata comunicazione". Se può andar bene, noi in questi termini l'accogliamo assolutamente.
Presidente - Possiamo quindi mettere in votazione l'ordine del giorno emendato come illustrato dal Presidente. La votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
Prima di passare al prossimo ordine del giorno, colleghi, come definito dalla conferenza dei capigruppo, do informazione della decisione in merito al prosieguo dei lavori: ovviamente è un calendario molto fisso e mi scuso anticipatamente, soprattutto con tutto il personale del Consiglio che deve seguire i nostri lavori, insieme a tutti gli operatori della comunicazione, i giornalisti, che seguono i lavori del nostro Consiglio, ma capite bene l'importanza, ovviamente, e la delicatezza di questo momento; quindi abbiamo pensato di continuare i lavori questa sera fino a mezzanotte, alle ore 24. I lavori riprenderanno domani mattina alle 10:00 - per consentire, a chi è interessato, di partecipare all'inaugurazione di uno degli eventi più importanti del nostro territorio che è la fiera di Sant'Orso - fino alle ore 13:00 e riprenderanno alle ore 14:30 a oltranza fino alla fine dei nostri lavori. Oggi, ovviamente, ci sarà una piccola pausa per la cena dalle ore 20:00 alle ore 21:00. Possiamo passare ora all'ordine del giorno 10. Per l'illustrazione la parola alla collega Russo.
Russo (M5S) - In quest'ordine del giorno parliamo di scuola e parliamo d'inglese. L'apprendimento della lingua inglese è considerato ormai una competenza necessaria per accedere ed essere competitivi nell'attuale mondo del lavoro. Nella nostra scuola secondaria di primo grado l'apprendimento della lingua inglese è limitato a tre moduli alla settimana e nella scuola primaria a solo due moduli alla settimana. Nella nostra Regione, oltre all'offerta tradizionale della scuola secondaria di primo grado, abbiamo l'offerta musicale e, in via sperimentale, per il corrente anno scolastico quella artigianale, con la possibilità di prevedere in futuro ulteriori indirizzi volti a potenziare competenze trasversali in ambito sportivo e artistico-culturale.
Abbiamo la delibera della Giunta regionale numero 1441 del 2019 in cui è approvata la ricostituzione del comitato tecnico per la stesura delle linee guida per la definizione del modello di educazione B plurilingue, a partire dall'anno scolastico 2020/2021. Nell'anno 2021/2022, inoltre, è prevista la revisione dell'attuale piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche. Siamo certi che una più ampia proposta formativa e didattica alla famiglia e ai ragazzi corrisponda a un miglioramento della qualità dell'apprendimento e della scuola nel suo complesso e quindi chiediamo di aggiungere per l'anno scolastico 2021/2022 un terzo tipo di offerta formativa nella scuola secondaria di primo grado, una scuola secondaria a indirizzo linguistico, in cui oltre al programma curricolare, si aggiunga almeno un pomeriggio alla settimana di tre moduli l'uno, interamente dedicati all'apprendimento della lingua inglese, condotti da insegnante ovviamente con livelli di certificazione adeguati.
Dalle ore 16:08 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Ha chiesto la parola la presidente Rini.
Rini (PNV-AC-FV) - È inutile sottolineare che questo è un tema che mi sta particolarmente a cuore su cui abbiamo lavorato tanto negli anni passati, dove avevamo provato a portare avanti anche delle riforme che in qualche modo potessero invertire la rotta in questo, perché la collega Russo ha assolutamente ragione quando sottolinea l'esiguità delle ore di apprendimento della lingua inglese. L'ho detto prima, lo ripeto oggi: io sono profondamente regionalista, attaccata alle nostre tradizioni e alla nostra cultura, quindi, a fianco del giusto tempo dedicato a quella che è la cultura della Valle d'Aosta, alle nostre lingue che sono il francoprovenzale e il francese, ci deve essere, però, un'apertura al mondo, e l'apertura al mondo passa inevitabilmente dalla lingua inglese. Oggi, ormai, se iscriviamo i nostri ragazzi in qualunque tipo di università, - non è più come qualche anno fa, che accadeva solo in quelle magari più di nicchia, più di un certo livello - ci sono corsi interamente tenuti in lingua inglese. Pensate alla difficoltà di sostenere un corso universitario interamente in lingua inglese. Il mio sogno però è che davvero quest'opportunità non sia un'opportunità per pochi. Perché era stato deciso d'introdurre in maniera massiccia l'insegnamento anche della lingua inglese in tutti gli ordini e gradi nella nostra scuola? Proprio perché questa opportunità venisse offerta a tutti. Oggi cosa succede? Oggi le famiglie - non necessariamente più facoltose, anzi, talvolta non è nemmeno così - più attente, quelle che magari davvero seguono i loro figli, cosa fanno? Devono iscrivere i ragazzi a delle scuole private con dei corsi privati ovviamente con costi molto elevati; un impegno, anche extra-scolastico, che va ad aggiungersi a tutto l'impegno consueto e che va a limitare quel tempo libero dei ragazzi che, vista la vita che stiamo vivendo, la quotidianità dei giorni nostri, è sempre più limitato, e andiamo a intaccare ancora quel tempo lì. Io sono molto d'accordo sullo spirito di quest'ordine del giorno, però mi piacerebbe che, nell'impegno, non venisse confinato in uno specifico indirizzo linguistico. Io vorrei che quest'opportunità fosse data a tutti ragazzi, perché prima parlavo, e forse su questo ho sbagliato, parlavo solamente di chi intende poi proseguire i propri studi con corsi universitari, ma il mondo del lavoro, il mondo del lavoro a qualunque livello, in qualunque mansione, ormai richiede una conoscenza ottima della lingua inglese, e il mio sogno per la scuola valdostana è chela nostra piccola regione diventi davvero un laboratorio, che dalle nostre scuole escano dei ragazzi, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, in grado di gestire le lingue, soprattutto l'inglese. Mi ricordo un'audizione con l'allora direttrice di Confindustria che mi fece riflettere molto, per giorni, dove ci aveva proprio illustrato come ci sia carenza di determinate figure per cui non è assolutamente richiesto il titolo di laurea, proprio per la mancanza di conoscenza ottima della lingua inglese; su questo i nostri ragazzi devono davvero essere messi al passo e dobbiamo fornirgli le stesse opportunità dei ragazzi che abitano da Carema in giù.
Quindi io sono assolutamente d'accordo sul potenziamento delle lingue, però mi piacerebbe che l'impegno fosse spalmato in maniera più trasversale. Credo che sia necessario riprendere tutta la questione des adaptations, che sia più che mai necessario, rivedendolo, adattandolo. Solo chi non fa niente non sbaglia. Avevamo portato avanti una riforma che sicuramente è stata molto contestata ma sicuramente aveva segnato un passo d'inizio, sicuramente aveva riportato al centro del dibattito la questione linguistica e quindi, con coraggio, bisogna riprendere in mano questa questione, bisogna portare avanti gli adattamenti. Ricordiamo che per la scuola secondaria di secondo grado gli adattamenti al nostro statuto non ci sono e quindi questa credo che sia una delle priorità da portare avanti e può essere questa l'occasione, all'interno degli adattamenti, per ripensare anche la modulazione dell'insegnamento delle lingue.
E su questo io naturalmente sono più che favorevole.
Presidente - La parola alla collega Minelli.
Minelli (RC-AC) - L'apprendimento delle lingue - e l'apprendimento della lingua inglese nello specifico - è sicuramente da sostenere e da ritenere importante nella società odierna. Per quello che riguarda però questo ordine del giorno che chiede un terzo tipo di offerta formativa nella scuola secondaria di primo grado, e nello specifico di aggiungere almeno un pomeriggio alla settimana di tre moduli l'uno, io credo - e poi l'Assessore che ha sicuramente più il polso della situazione di me risponderà meglio - che non sia possibile, perché l'inglese è una materia che, a tutti gli effetti, è inserita attualmente nel curriculum della scuola secondaria di primo grado per tre ore alla settimana. L'offerta formativa può essere gestita - e molte scuole lo stanno già facendo - in totale autonomia, organizzando dei corsi facoltativi pomeridiani in collaborazione con alcuni enti certificatori, penso per esempio al Trinity e al British, che in alcune scuole hanno da anni avviato delle collaborazioni. Prevedere adesso con un ordine del giorno una questione che va normata diversamente - diceva giustamente la collega Rini che deve rientrare nel panorama degli adattamenti - non è utile a mio avviso, anche perché bisogna tenere conto che ci sono una serie d'istituzioni scolastiche che fanno i rientri pomeridiani e già ora i ragazzi vanno a scuola per tre pomeriggi la settimana, gli altri due sono dedicati normalmente ad altre attività. Le scuole medie a indirizzo musicale (Smim) nei due pomeriggi che restano liberi dalle lezioni curricolari fanno musica, e poi ci sono molti ragazzi, fortunatamente, che fanno sport e che quindi hanno in quei pomeriggi delle discipline a cui partecipano.
È sicuramente importante discutere e fare una riflessione approfondita sulla necessità d'insegnare l'inglese in maniera più importante, più incisiva, nelle nostre scuole, ma io ritengo che non possa essere fatto attraverso uno strumento di questo tipo. È necessario che ci sia in futuro un modo, diverso, di approcciarsi a questa questione che non ritengo sia quello di questo momento. Per cui su quest'ordine del giorno noi ci asterremo.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - In linea con quello che ha appena poco fa dichiarato la collega Rini, effettivamente anche nel nostro contro DEFR - o DEFR ombra come l'ha definito l'Assessore Certan - uno dei passaggi fondamentali era proprio quello del bi-plurilinguismo e, in particolare, proprio una delle misure da adottare era testualmente quella dell'incremento - fin da subito, in questo DEFR - delle ore settimanali di lingua inglese in tutti i percorsi scolastici. Quindi mi sento di condividere il pensiero della collega Rini nel senso di sì, andare nella direzione suggerita da questo ordine del giorno, ma, nel contempo, proprio di estendere a tutti i percorsi scolastici quest'incremento di ore di inglese che, come è già stato ben detto, è un presidio imprescindibile per consentire ai nostri ragazzi di avere molte più chances formative in qualsiasi tipo di percorso scolastico che intendano poi intraprendere nel prosieguo dei loro studi.
Presidente - La parola all'assessora Certan.
Certan (AV) - Grazie collega Russo per quest'ordine del giorno la cui ratio abbiamo capito tutti perfettamente e che condividiamo, condividiamo così tanto che abbiamo davvero già previsto la possibilità per quanto riguarda tutte le istituzioni scolastiche di fare un potenziamento in questo settore. Vi è però un problema, direi proprio tecnico, nella formulazione del suo impegno, non vado a ripetere quanto i colleghi hanno detto, che condivido; l'inglese, la scienza, la matematica e altre discipline non possono essere oggetto di uno specifico indirizzo nella scuola media solo per alcuni, poiché sono materie curricolari. Per quanto riguarda invece le Smim o quell'indirizzo sperimentale che quest'anno in alcune scuole di indirizzo artigianale è partito, riguarda più un settore, ad esempio dello sport, dell'arte, della musica, dove ci sono specifici orientamenti anche a livello nazionale in cui è possibile fare un potenziamento anche, diciamo, solo limitato ad alcune scuole o in via sperimentale. Ma per le materie curricolari (inglese, scienze, matematica o altre lingue) non è possibile, poiché i saperi di base devono essere garantiti in egual misura in tutte le scuole medie.
Ogni scuola, lo ha ben detto la collega Minelli, in base al suo contesto e al suo Ptof (piano triennale offerta formativa) che condivide tra docenti e consiglio d'istituto e anche all'utenza, perché ogni scuola ha un'utenza che conosce bene e che è legata al proprio territorio, può ampliare l'offerta formativa come meglio crede, potenziando più il settore linguistico oppure altri settori. Riguardo a questo anche la questione facoltativa è legata all'autonomia scolastica; io sono d'accordo che invece, come ha detto anche la collega Rini, su alcuni indirizzi ci debba essere una scelta, una presa di posizione più generale e discussa con tutte le istituzioni.
A tal fine, abbiamo predisposto con la collega Russo - in qualche modo ci siamo confrontate - un ordine del giorno che integra quanto scritto in quest'ordine presentato dal Movimento 5 Stelle, poiché vi è un comitato, composto da dirigenti scolastici e da dirigenti del Ministero, che sta lavorando su questo settore delle lingue e che quindi sta portando a termine un suo percorso e delle proposte. Allora, per quanto ci riguarda, se la proponente è d'accordo, noi proporremo: "Impegna l'Assessore competente, o il Governo regionale, a confrontarsi con il comitato tecnico di cui in premessa; il comitato tecnico è il comitato per la stesura delle linee guida per la definizione del modello di educazione bi-plurilingue a partire dall'anno scolastico 20-21 e per la realizzazione di un'azione di supporto metodologico didattico organizzativo rivolto a dirigenti, docenti impegnati in attività bi-plurilingue. È un comitato tecnico che già era stato nominato e previsto negli anni precedenti, è stato anche un po' rimpolpato e in qualche modo riattivato, poiché aveva finito il suo mandato; io non faccio parte di questo comitato poiché è un comitato tecnico, però posso, insieme al comitato, portare la bozza di documento, dove ci saranno le linee guida condivise tra gli esperti e il mondo della scuola, dirigenti e docenti, proprio per in qualche modo andare nella direzione di riprendere quel percorso di analisi, che ormai è stato fatto, successivo alla legge 18, il percorso des adaptations era stato interrotto ma in qualche modo non è mai cessato tutto l'approfondimento e tutta un'analisi di valutazione riguardo al lavoro svolto, poiché le scuole non è che hanno smesso d'insegnare le lingue ma hanno continuato il lavoro. Questo monitoraggio è stato fatto anche perché le adaptations avevano comunque avuto un percorso di un anno e mezzo, quindi, insomma, ci sembrava importante non buttare tutto il lavoro, che è stato anche un lavoro di grande qualità, ma in qualche modo riattivarlo.
Proprio perché crediamo che sia importante che le lingue diventino bagaglio culturale di tutti e non solo di alcuni, mi permetto anche di dire che da quest'anno ci sarà la prova di certificazione linguistica francese - diventerà non più prova facoltativa ma obbligatoria, accanto alla prova Invalsi nel mese di aprile - con la quale i ragazzi usciranno e avranno la fotografia delle loro competenze linguistiche e avranno, quando usciranno all'esame di Stato, il loro inquadramento nelle competenze europee, nel quadro di certificazione linguistica europea, cosa che vuol dire che nelle università di tutta Europa, laddove viene accolto questo certificato, avranno a disposizione un titolo da spendere, diverso da quello dell'esame di Stato, che invece è stato regolato dalla legge di dicembre 2018 per l'adeguamento alla legge regionale sull'esame di Stato, che è ancora un altro passaggio.
Per quanto riguarda la lingua francese, da quest'anno l'obiettivo sarebbe quindi che - non solo quelli che verranno scelti dalla scuola o spronati dalla famiglia che venivano portati all'Alliance Française e ottenevano un diploma - tutti i ragazzi della quinta secondaria abbiano la possibilità di accedere a questa certificazione che, ripeto, non può pregiudicare l'esame di maturità, ma deve essere un esame, una prova che viene fatta solo per accedere; non è di sbarramento, è una fotografia: ogni alunno avrà la sua certificazione. L'obiettivo è poi di farlo nei prossimi anni - lo stiamo già facendo ma in modo facoltativo e non obbligatorio -, anche, naturalmente, per la lingua inglese e per la lingua tedesca per quanto riguarda le scuole che lo fanno e che hanno il walser nel loro percorso. Queste prove vengono fatte anche negli altri ordini di scuola ma chiaramente la certificazione vera e propria, quella spendibile, è quella che si può ottenere poi in quinta superiore.
Se volete, per non interrompere, facciamo solo un attimo il punto della situazione con i colleghi perché mi sembra che forse anche altri gruppi fossero interessati a qualche modifica; solo se si è d'accordo di proporre questo, altrimenti noi ci asteniamo.
Presidente - La parola alla proponente Russo per commento relativo a quest'iniziativa.
Russo (M5S) - Grazie Assessore della risposta, grazie colleghi che avete contribuito con il vostro pensiero. Sinceramente, su quest'ordine del giorno ho riflettuto parecchio ma prevalentemente per un motivo: perché - poiché chiaramente non era possibile fare un emendamento - volevo portare, in qualche modo, questo tema all'attenzione del Consiglio. Il fatto che voi addirittura mi diciate: "no, noi non vogliamo potenziare la lingua inglese solo nella scuola secondaria di primo grado ma vogliamo farlo su tutti gli ordini di scuola" è ancora meglio, chiaramente va oltre quello che io avevo pensato. Sono ovviamente disposta a valutare un cambiamento dell'impegno, va benissimo. La cosa che mi importa è che l'Assessorato si prenda l'impegno di fare una valutazione seria di un aumento delle ore d'insegnamento della lingua inglese. Valutiamo un attimo come definirlo.
Presidente - Quindi sospendiamo pochi minuti.
La seduta è sospesa dalle ore 16:26 alle ore 16:33.
Distort (Presidente) - Riprendiamo i lavori dopo la breve sospensione. All'assessore Certan la parola per la lettura dell'impegnativa così come modificata.
Certan (AV) - Dalle suggestioni che sono venute dall'Aula, direi che "impegna l'Assessore competente a confrontarsi con il comitato tecnico di cui in premessa" che è il comitato di cui ho detto prima, si occuperà della stesura delle linee guida, la definizione del modello di educazione bi-plurilingue partendo naturalmente dalle adaptations "e a illustrare, alla Commissione competente, un documento contenente la bozza delle linee guida condivisa tra esperti e mondo della scuola, dirigenti e docenti, entro maggio-giugno 2020".
La data di maggio-giugno 2020 sicuramente non farà partire per il prossimo anno scolastico 20-21 le nuove linee guida, ma è fatto appositamente poiché il ridimensionamento delle istituzioni scolastiche è previsto nel 21-22, quindi lì potremo davvero dare anche delle linee e delle indicazioni diverse anche sull'organizzazione delle scuole. Abbiamo aggiunto delle linee guida riguardanti la scuola secondaria di primo e di secondo grado, così lo abbiamo aperto anche al discorso di continuità.
Presidente - Grazie Assessore. Consideriamo il testo condiviso dalla proponente e poniamo in votazione l'ordine del giorno così come modificato. Prego votate. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 32
Votanti: 31
Favorevoli: 31
Astenuti: 1 (Barocco).
Il Consiglio approva.
Passiamo all'ordine del giorno numero 11. La parola al collega Bertin per l'esposizione.
Bertin (RC-AC) - L'argomento richiederebbe molto più tempo ma siamo in una fase nella quale la sintesi è certamente un aspetto importante se vogliamo finire questa sessione del Consiglio regionale.
L'argomento è quello delle infiltrazioni mafiose. In Valle d'Aosta è ben consolidata questa presenza ultratrentennale, lo si evince anche dalle numerose indagini che hanno interessato anche il nostro territorio - dal processo Minotauro all'indagine "Lenzuolo", all'inchiesta "Gerbera", a Tempus Venit", a "Hybris" eccetera eccetera e all'ultima, "Geenna", l'ultimissima di qualche mese fa - che hanno evidenziato ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di una presenza consolidata sul nostro territorio che, nel caso specifico, ha evidenziato anche l'ipotesi di una locale di 'ndrangheta sul nostro territorio. Vi è stato su questo argomento una colpevole sottovalutazione da parte di tutti, in particolare da parte della politica, che ha preferito illudersi di un'isola felice, un'isola felice che purtroppo non c'è mai stata né su questo né su altri argomenti. Ormai l'ndrangheta in particolare nel Nord è diventata un'emergenza che va contrastata in tutti i modi, a iniziare dal fornire gli strumenti ai decisori politici, agli amministratori locali, tutti gli strumenti necessari per rispondere a quest'emergenza. Manca anche la capacità di lettura di quello che sta succedendo nei nostri territori. A volte, anche in buona fede, non si è in grado di leggere cosa succede sui vari territori, in particolar modo nelle piccole realtà questo è ancora più difficile: vi sono strutture amministrative deboli e questo favorisce da questo punto di vista le infiltrazioni di queste associazioni di stampo mafioso. È pertanto fondamentale fornire agli amministratori locali, a tutti gli amministratori e alla cittadinanza, questi strumenti per sensibilizzare l'opinione pubblica, gli amministratori e le burocrazie in generale su quello che significa la presenza di un'organizzazione di questo tipo sul territorio e le conseguenze che questo comporta. Bisogna dotarsi di tutti gli strumenti possibili, dai più piccoli ai più grandi a iniziare, come dicevo, dalla formazione. È importante formare la burocrazia e gli amministratori e in generale sensibilizzare tutti sulla pericolosità di queste associazioni. Da anni un'associazione di enti locali, Avviso Pubblico, si occupa in particolare di questi aspetti: sono associati ad Avviso Pubblico oltre 400 enti locali e molte Regioni proprio per fornire degli strumenti per intervenire.
La reazione a quanto è successo in questo periodo nella nostra regione non è stata particolarmente alta, bisogna registrare che poco o niente si è fatto a livello politico, con presa di distanze più chiare rispetto agli avvenimenti successi. In generale, anche le istituzioni non hanno avuto una grande reazione ma bisogna reagire in tutti i modi, piccole o grandi reazioni ci devono essere.
Quest'ordine del giorno ha come obiettivo fornire degli strumenti e reagire, almeno in parte, a questo fenomeno. L'obiettivo - non sto a tirarla per le lunghe, ci sarebbe molto da dire - è quello appunto da una parte di associarsi a quest'organizzazione che raggruppa gli enti locali e le Regioni per combattere contro le infiltrazioni mafiose, contemporaneamente formando, con il supporto di quest'associazione, le amministrazioni, gli amministratori e le burocrazie del nostro territorio, che deve essere sensibilizzato per trovare quegli anticorpi necessari a fermare un'infiltrazione che è un vero e proprio cancro, che sta condizionando, condizionerà pesantemente la nostra regione e che non deve essere sottovalutato in nessun modo. L'obiettivo di quest'ordine del giorno è chiaro, è piuttosto semplice. Non mi dilungo oltre.
Presidente - Grazie per l'esposizione, collega Bertin. È aperta la discussione generale. Ha chiesto la parola il presidente Testolin.
Testolin (UV) - Per portare la risposta del Governo nell'accogliere la suggestione avanzata dal collega Bertin. Recentemente si è chiusa la settimana della legalità in Bassa Valle e ci sono stati dei momenti dove la scuola si è avvicinata a questo tipo d'iniziative assieme a tutta una serie di enti, di associazioni, anche associazioni sportive, tutta una serie di soggetti che hanno voluto creare i presupposti per creare una rete d'informazioni in questo caso a favore dei giovani per elaborare e cercare di sviluppare una coscienza attenta alla legalità. Quest'iniziativa va un po' in quella direzione, con degli interlocutori che potranno essere diversi ma è un'iniziativa che potrà essere spendibile anche nel senso di metterla poi a disposizione di percorsi dedicati anche alle scuole o quant'altro. Così come le forze dell'ordine si sono sempre rese disponibili, anche per dare questo tipo d'informazioni per un sentimento di legalità che si caratterizzi ancora di più, sono comunque molti gli esempi di attaccamento a percorsi giusti e corretti ai quali i nostri giovani possono guardare.
Penso che bisogni anche valutare nel complesso la nostra comunità come una comunità che ha tanti elementi positivi da mettere in campo ed è giusto valorizzarli ed enfatizzarli, come penso che sia giusto dall'altra parte porre la massima attenzione verso fenomeni che magari qualche volta vengono effettivamente sottovalutati ma che possono essere molto pericolosi per la nostra società.
Quindi la risposta è assolutamente positiva e credo che queste iniziative possano andare nel senso auspicato dal collega Bertin.
Presidente - Ha chiesto la parola il collega Lucianaz.
Lucianaz (LEGA VDA) - Allora ben vengano questi corsi, perché qui ce n'è proprio bisogno all'interno di quest'Aula perché qui io credo che dobbiamo smetterla di giocare agli ipocriti, che sia chiaro che qui c'è un buon numero di persone che contatti con personaggi in odore di 'ndrangheta ce l'ha avuto, i testi li abbiamo letti. Ognuno vada un po' a chiedere i voti a chi crede ma sicuramente i comportamenti valgono molto più dei contatti più o meno discutibili. Quindi, consigliere Bertin, apprezzo il suo impegno, ma non riesco a capire dove sia la coerenza nel suo atteggiamento di condividere una maggioranza con parecchi, parecchi personaggi chiacchierati e i cui nomi sono stati indicati in diverse inchieste. Quindi, a cominciare da lei mi chiedo: dov'è la coerenza è qual è il suo atteggiamento di opposizione all'infiltrazione della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, oltre ai suoi continui appelli ad approfondire la tematica?
Presidente - La parola al collega Bertin.
Bertin (RC-AC) - Non è questione di appelli, non si fa l'appello al buon cuore o altro, questi sono atteggiamenti di altri, forse, che inseguono la cronaca del momento. Qui si tratta di fornire degli strumenti alle amministrazioni pubbliche, a iniziare dai funzionari e dai dirigenti, per riuscire a leggere anzitutto quello che succede sul territorio e a rispondere cercando di contrastare questi fenomeni. Abbiamo due comuni che rischiano di essere sciolti per infiltrazione mafiosa e di essere commissariati e credo che da questo punto di vista sia essenziale dotarsi di ogni strumento, perché non basta la retorica, una retorica di polemica politica.
Per quanto mi riguarda non ho mai avuto nessun contatto con nessun personaggio legato alla 'ndrangheta, anzi, i personaggi in questione hanno anche evidenziato una poca simpatia nei miei confronti. Qui si tratta di una comunità che deve rispondere e non è una maggioranza o l'opposizione o altro, si tratta di un'intera comunità. Qui ci sono le responsabilità gravi di certe forze politiche, questo è certo, ci sono forze politiche che hanno responsabilità maggiori e altre che ne hanno di minori ma è una cosa che riguarda tutti.
A mio avviso è mancata, anche in questo periodo da parte della politica, una reazione e una presa di distanza più chiara rispetto a certi fenomeni e a quanto è successo, a quanto emerge da queste indagini che hanno evidenziato delle vicinanze assolutamente scandalose e delle pratiche di raccolta del voto altrettanto deprecabili; certamente una presa di distanza maggiore è necessaria da parte di tutti, senza rischiare di finire nel credere di non essere oggetto d'interessamento da parte di queste organizzazioni che, come più volte evidenziato, cercano d'infiltrarsi da ogni parte.
Presidente - La parola alla collega Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Vede collega, noi voteremo assolutamente a favore della sua proposta e il suo ragionamento sarebbe assolutamente lineare se non fosse che un Consiglio delegittimato da tutte queste inchieste e soprattutto delegittimato da voti che hanno alterato gli equilibri di questo Consiglio è tenuto in piedi da lei. È lei che sta tenendo in piedi questo tipo di sistema, non solo, attenzione, è lei che sta venendo a proporre a tutte le forze presenti in Consiglio addirittura di modificare per le prossime elezioni le regole del gioco, con una modifica chiaramente molto impattante, e quando venite a dirci: "ma come, non capiamo perché non siate favorevoli a modificare le regole del gioco per le prossime elezioni, dando più di stabilità, con una riforma presidenziale che potrebbe andare anche assolutamente a vostro favore e quant'altro" noi vi rispondiamo: "perché al di là del fatto che in questo Consiglio delegittimato non si può fare assolutamente un'altra maggioranza, è ora che i Valdostani possano decidere, e poi perché se anche la modifica delle regole del gioco andasse a nostro favore, noi non facciamo delle cose sbagliate perché le cose possono andare in quel momento a nostro favore, se una cosa è sbagliata è sbagliata a prescindere, e se un Consiglio è delegittimato non può cambiare le regole del gioco, indipendentemente da chi si può favorire con il cambio delle regole del gioco. Non è democratica una cosa del genere, non è possibile, non è accettabile!".
L'iniziativa è assolutamente degna di voto favorevole, il suo discorso degno di voto favorevole, ma il problema è che la sta presentando lei! Ripeto, il problema è che la sta presentando lei, è il suo comportamento, è la sua risposta politica che non va bene, che non è coerente con le parole che lei porta avanti, perché le parole sono assolutamente più che ammirevoli, più che condivisibili e le sposiamo appieno, ma contano i fatti nella vita, contano solo i fatti, contano solo i fatti e, ripeto, come se non bastasse lei ci va a mettere un carico da undici!
Sa, le modifiche delle leggi elettorali si fanno quando 1) un Consiglio è pienamente legittimato 2) cercando un'ampia maggioranza in Consiglio, un'ampia maggioranza in Consiglio! Questi sono i principi base della democrazia e in una situazione di questo tipo state basando la proposta di un Governo di scopo per andare a modificare le regole del gioco. Con questi numeri, con queste condizioni?! Se a voi questa sembra democrazia io veramente non ci arrivo, non vi capisco, non vi comprendo, o meglio, capisco benissimo: non si vuole ritornare a casa, quindi siete disponibili ad accettare qualsiasi tipo di compromesso pur di giustificare... il proseguimento della propria poltrona e dell'attaccamento alla propria poltrona perché non c'è altra giustificazione logica.
Quindi Consigliere Bertin, assolutamente noi votiamo a favore, però le domandiamo veramente come faccia ad andare a dormire la sera rimanendo coerente con le proprie posizioni.
Presidente - Siamo in discussione generale, se non ci sono altri interventi... la parola al collega Bertin immagino per fatto personale.
Bertin (RC-AC) - Per fatto personale, sarò estremamente breve. Se si vuole fare un discorso sulla questione... tolta di mezzo la questione di quest'ordine del giorno che a quanto pare lo voterete, perché mi pare un atteggiamento... anche voi, a non votarlo...
Per quanto riguarda il resto, io ripeto quanto detto il 16 dicembre: a mio avviso andava e va trovato un percorso per andare a elezioni condiviso da tutti. Poi "quando" e "come" andava trovato. Invece si è preferito passare il tempo a invocare elezioni che poi alla fine mancano sempre le firme, eccetera eccetera. Bisognava trovare un percorso che prevedesse diversi passaggi, dal bilancio al come andarci e quando. Quello dicevo il 16 di dicembre e a quello sono rimasto, purtroppo si sono prese altre strade.
A mio avviso poco a che vedere con questo ordine del giorno, siamo fuori tema, non è questo l'argomento.
Presidente - Ha chiesto ha chiesto la parola la collega Nasso.
Nasso (M5S) - Sicuramente c'è da dire che tutti gli ordini del giorno che sono stati trattati in questa seduta sono importanti e hanno portato in aula delle tematiche condivisibili, però in tutta sincerità c'è da dire che, finché un governo non c'è, ci possono essere moltissimi ordini del giorno positivi ma purtroppo non possono essere messi in pratica. Quindi ben venga portare tutti questi temi, però la realtà bisogna anche dirla. Venendo all'ordine del giorno del collega Bertin ovviamente ci trova favorevoli, qualunque azione messa in campo a tutti i livelli, formativi, informativi e di divulgazione che vada a sensibilizzare la popolazione, gli amministratori su questa importante e terribile piaga che è il malaffare a tutti i livelli da noi è sempre sostenuta e quindi il nostro voto non può che essere favorevole.
Presidente - Ha chiesto la parola la presidente Rini.
Rini (PNV-AC-FV) - Molto brevemente mi unisco anch'io. Ovviamente anche il nostro voto sarà convintamente favorevole, tra l'altro davvero crediamo che l'associazione Avviso Pubblico abbia portato avanti negli anni delle iniziative ottime di sensibilizzazione e dai riscontri che abbiamo potuto avere le amministrazioni che stanno seguendo questo percorso hanno potuto avere e portare dei risultati molto positivi. Per questo quindi un plauso sicuramente al collega Bertin che da sempre porta avanti queste iniziative e quindi sicuramente il nostro voto sarà convinto e favorevole.
Presidente - Siamo in discussione generale, se non ci sono più richieste d'intervento, poniamo in votazione. La votazione per l'ordine del giorno 11 è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti, votanti e favorevoli: 35
Il Consiglio approva all'unanimità.
Dalle ore 16:59 riassume la Presidenza la presidente Rini.
Rini (Presidente) - Ha chiesto la parola la collega Morelli.
Morelli (AV) - Per chiedere una sospensione da parte dei gruppi di maggioranza.
Presidente - La sospensione, visto che è richiesta, è concessa.
La seduta è sospesa dalle ore 16:59 alle ore 17:16.