Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1167 del 20 dicembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1167/XV - Convalida dell'elezione del neo-consigliere Carlo Marzi e giuramento.

Rini (Presidente) - Possiamo quindi passare al secondo punto dell'ordine del giorno. Ci sono dichiarazioni di voto? Ha chiesto la parola il collega Mossa.

Mossa (M5S) - Io intervengo solo perché vorrei fare notare una cosa a tutti cittadini, colleghi, maggioranza, minoranza, giornalisti: oggi i voti per la surroga non dipendono solo dalla maggioranza, ma sono stati raggiunti solo ed esclusivamente grazie al voto di un membro di minoranza. Mi spiace, collega Restano, la chiami coerenza, la chiami come le pare, ma questo non cambia il fatto che oggi lei sta facendo da stampella a questo Governo, senza il suo voto la surroga non sarebbe stata possibile, stranamente però i colleghi Lega e Mouv', che tanto si sbracciavano stigmatizzando assolutamente il nostro atteggiamento quando abbiamo permesso la surroga del collega Barocco, oggi sono completamente zitti...

Voci fuori microfono.

... nemmeno una parola, magari potreste darci indicazioni in merito.

Presidente - La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Io voglio fare un richiamo generale all'Aula di coerenza. Vede, collega Mossa, noi saremo brutti, cattivi e anche un po' sporchi ma siamo coerenti, abbiamo preso una linea e l'abbiamo portata avanti, se c'è qualcuno che deve dare delle spiegazioni di coerenza, non siamo certo noi in questo momento e forse neanche il collega Restano, la invito a rifare i conti, perché ogni tanto sa non voglio dirlo io, per carità di Dio, io sbaglio sempre i conti, però ci sono altre persone che magari i conti li devono fare un po' meglio.

Io mi chiedo in una situazione come questa perché uno deve andarsele a cercare mi perdoni, c'è stato un discorso di un nuovo collega che, al di là di tutto, ha generato un dibattito, che ha detto delle cose molto importanti che io rispetto e che io ho ascoltato con grande piacere, non capisco quale sia il fine suo di richiamare questo tipo di aspetto, però, per carità di Dio, ognuno di noi poi chiuderà il bilancio con i propri azionisti quando sarà il momento, se la coerenza di quest'Aula restituirà finalmente la parola agli azionisti-elettori.

Ripeto: guardi che non deve guardare da questa parte qua perché noi nel bene o nel male fino adesso ci siamo comportati coerentemente con le nostre - magari secondo lei sbagliate - opinioni, chi ha dei problemi di coerenza forse è dall'altra parte del tavolo e forse anche lei ogni tanto dovrebbe farsi quel training autogeno o, come ha detto l'altra volta la collega Minelli, è un consiglio guardi chiami pure il fatto personale, sono pronto anche a rispondere, però mi perdoni ma oggi proprio non ci voleva questo intervento.

Dalle ore 17:19 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au collègue Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Guardi, davvero io... come sempre, si può dire: non volevo intervenire ma caspita ci avete invitato a nozze... Credo di aver parlato oggi nell'intervento questa mattina che è durato abbastanza, mi sono detto: bevo qui un po' di acqua, ascolto, voto e faccio quello che devo fare... no, esordisco anch'io dicendo che ho apprezzato davvero moltissimo l'intervento della nuova collega Favre, che ringrazio davvero per un intervento che non è di circostanza. Un intervento, il suo, con parole ricercate e con concetti concreti non con citazioni, ma con parole proprie, che meritano davvero un complimento sincero, non stereotipato, una condivisione su quelle che sono state le conclusioni rispetto all'ingresso all'interno di questo Consiglio e soprattutto rispetto a quello che sarà l'esito finale dopo quella che sarà l'approvazione del bilancio.

Vede, collega - così non faccio nomi -, il punto è questo: io ad oggi se posso con una mia piccola memoria storica di quest'aula vedere, ci sono stati dei movimenti, quali quello a cui mi onoro di appartenere, che hanno deciso di astenersi a qualsiasi ingresso nuovo ritenendo che fosse paradossale che una maggioranza dovesse avere delle sostituzioni e dovesse continuare ad avere un'agibilità politica dopo essersi vista arrestare uno dei suoi membri, oppure aver visto una decadenza di uno dei suoi membri, oppure dopo aver visto le dimissioni da parte di persone che hanno ricevuto un avviso di garanzia per scambio politico mafioso.

Ero convinto di aver avuto una certa coerenza in questo senso, altresì - e apprezzo moltissimo - ci sono stati invece dei colleghi che con altrettanta coerenza hanno deciso che questa strada invece non gli apparteneva e hanno deciso, coerentemente con le scelte fatte anche nel passato, di continuare a votare positivamente questi ingressi. Io credo che ad oggi il discorso non dovrebbe incentrarsi tanto su questo, né dovrebbe incentrarsi su quanto è stato invece detto in precedenza sempre nel suo gruppo relativo al fatto di "ma quanto siamo bravi noi, ma quante belle azioni che noi facciamo, ma quanto siamo puliti e quanto fanno schifo tutti gli altri". Questa credo sia una cosa di una bassezza incredibile che sta al pari del prendere a calci una persona che si trova già nel fango, lo trovo di una bassezza incredibile. Chi oggi è preoccupato del futuro della Valle d'Aosta si preoccuperebbe esclusivamente di pensare a come poter riorganizzare e recuperare un'amministrazione dopo il terremoto politico-giudiziario che si è creato, invece qua siamo in quest'Aula a dire che cosa? A dire: "ah sai che c'è? Ci avete detto che eravamo le stampelle e adesso "gne gne gne" lo siete anche voi", ma siamo arrivati davvero a questi livelli? All'asilo Mariuccia? Siamo davvero arrivati a questi livelli e facciamo degli interventi e ci fregiamo del titolo di Consigliere regionale, ma io mi vergognerei! Sa qual è l'unico atto di coerenza che io vorrò vedere? Sarà il 28 quando voteremo il bilancio, verremo qua con le firme per le dimissioni e vedrò quali nomi ci saranno in quella lista, quello sarà l'unico atto di coerenza che questo Consiglio potrà fornire a tutti i Valdostani che stanno qua fuori!

Presidente - Collega, un po' di rispetto per le attrezzature del Consiglio. La parola al collega Mossa.

Mossa (M5S) - Ovviamente per fatto personale. Probabilmente l'incontro di stamattina con il vostro cosiddetto "Capitano" vi ha molto esaltato vedo, siete tutti belli carichi probabilmente, il problema invece è che in realtà, secondo me, siete solamente scena, siete scena a livello nazionale e siete scena a livello locale...

Presidente - Collega, si limiti al fatto personale.

... sto rispondendo al collega Aggravi.

Presidente - Bene, può però limitarsi al fatto personale per cui l'ha citata.

... il collega Aggravi mi ha citato perché "non so fare i conti" per esempio...

Presidente - Bene, quindi risponda su quello.

... mentre invece il collega Aggravi dovrebbe sapere benissimo che il voto del collega Restano è stato determinante per la surroga, un solo voto è stato determinante...

Voce del consigliere Aggravi fuori microfono.

... poi magari i conti glieli spiego meglio visto che lei è un matematico.

Io ritengo che semplicemente tutta questa storia del ritorno alle urne, sia per voi, collega Aggravi, collega Manfrin, una semplice scena, tutta scena, ma siete ben incollati alla vostra poltrona e oggi abbiamo avuto la dimostrazione in aula.

Presidente - Per fatto personale slitterei e darei la parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Solo per rispondere a una questione, il collega Restano fa parte dell'opposizione, la collega Rini si è chiamata fuori dalla maggioranza, sono due, non è uno e qui chiudo.

Presidente - La parola alla presidente Rini.

Rini (PNV-AC-FV) - Non so se il collega Manfrin era carico dell'incontro con il suo leader, mi sa che lei ha fatto una videoconferenza con il suo invece, perché lei la vedo particolarmente confuso, quindi probabilmente deve essere una diretta forse via skype con il suo leader... Io sono scioccata dall'intervento, glielo dico con tutto il massimo rispetto per la sua persona - e sono un po' arrabbiata con Manfrin che mi ha rubato esattamente le parole che avrei voluto usare - perché al suo intervento mancava solo la cantilena: "l'altra volta avete detto a me e quindi oggi l'avete fatto voi", io mi vergogno! Oggi credo che abbiamo dato esempio già con il suo primo intervento, ora veramente abbiamo toccato il fondo, ma cos'è un gioco? Lei quando ha votato... e io sottolineo giustamente, quando avete votato in maniera coscienziosa - perché immagino, voglio sperare che i voti qua dentro si esprimano in maniera coscienziosa - la surroga del collega Barocco... adesso cosa fa? La ripicca perché io, il collega Restano e gli altri colleghi che qui hanno votato... ho spiegato le mie motivazioni... da una parte, dite che non si può paralizzare la Valle d'Aosta e poi esprimete un voto che di fatto la paralizza, perché, ripeto, non so se sempre il suo guru o altri del suo partito che nemmeno le leggi conoscono, perché in questi giorni abbiamo visto delle cose che da Valdotène a mè me veugnon i frizòn [traduzione letterale dal patois: da Valdostana a me vengono i brividi], i frizòn fanno venire... è meglio che cambiamo argomento e pensiamo davvero a dare delle risposte.

Abbiamo espresso un voto, abbiamo dato delle motivazioni, lei ha espresso un voto e ha dato delle motivazioni opposte a quelle che dovrebbero sostenere la sua scelta, che è legittima, ma forse ha sbagliato motivazioni. Per fortuna, devo dire che non tutti i colleghi del suo movimento... ho visto facce attonite nel suo stesso gruppo quando si esprimeva e questo mi fa ben sperare in un futuro migliore.

Presidente - La parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, collega Mossa, mi era già capitato in quest'aula di dire una volta rivolto a una collega di Rete Civica: "il buon tacere non fu mai scritto", oggi mi trovo a dirglielo a lei. Faccio notare che noi non avevamo preso la parola perché a un certo punto le nostre posizioni sono sempre state chiarissime, sempre coerenti, non c'è mai stata una sbavatura rispetto alle nostre posizioni. È inutile continuare a ripetere le stesse cose, in più stamattina abbiamo fatto tutto quello che abbiamo fatto: abbiamo ribadito la nostra posizione, ritenevamo assolutamente inutile e superfluo dover continuare qui a portare avanti sempre le stesse cose, quindi, coerentemente con tutto, siamo stati in silenzio. Siccome ci siamo sempre astenuti rispetto a tutti i nuovi subentri, ci siamo astenuti e ci asterremo su tutti i subentri successivi, lo stavamo facendo in silenzio.

Che cosa succede? I Cinque Stelle che invece hanno sempre appoggiato nei momenti critici... ed era determinante per evitare di ritrovarci oggi in questa situazione, perché avete sempre appoggiato con il vostro voto i subentri successivi, il Governo di oggi, esattamente come i colleghi di Rete Civica, che addirittura sono andati in maggioranza - ma voi siete sempre stati molto meno coerenti perché almeno loro sono andati in maggioranza e, secondo me, hanno fatto outing e sono passati, sappiamo benissimo, dal combattere la 'ndrangheta a quello che vediamo oggi -, voi invece avete sempre giocato di sponda e adesso assistiamo esattamente alla stessa situazione. Siccome siete in profonda difficoltà - perché hanno capito tutti i Valdostani che, mentre la collega Tripodi ha detto: "siamo per le elezioni", e l'ha detto in un'intervista alla RAI, qui ancora voi non l'avete dichiarato, perché sappiamo benissimo che voi al voto non ci volete andare -, adesso di punto in bianco, senza le motivazioni che c'erano prima, cambiate idea rispetto alla posizione precedente che avete avuto negli scorsi Consigli e vi mettete a fare i duri. Vi mettete a fare i duri su questo, ma non nei fatti perché voi le elezioni non le volete, è questo il problema e i Valdostani lo stanno capendo tutti! Che cosa fate quindi? Anche voi dite: "ah, la Lega, la Lega...". Noi siamo chiarissimi, siamo coerenti, siamo molto pacati, è chiaro che poi se ce li tirate fuori, ci arrabbiamo, ma, fino al momento in cui lei non ha preso la parola, noi stavamo facendo andare via liscio questo Consiglio, perché tanto ormai da parte nostra c'era poco da dire, c'era solo da mantenere la coerenza.

Faccio anch'io i complimenti alla collega Favre sia per il bel discorso che ha fatto, sia per la posizione che ha preso rispetto al ritorno alle urne, le faccio sinceramente i complimenti.

Président - La parole au collègue Restano.

Restano (GM) - Per fatto personale. Naturalmente, ognuno di noi misura la propria coerenza con un'unità di misura che non sempre vede il metro fatto di 100 centimetri, è flessibile, mi riferisco alla sua di coerenza per tutti i motivi che sono già stati enunciati dai colleghi, per quanto mi compete, già tempo addietro un collega ebbe a dire che soffrivo di schizofrenia politica quando appoggiai il Governo Fosson, mi sembra, poi dopo io rispondendo dissi che era una questione di responsabilità. Poco tempo dopo le parti si sono invertite, anche in quel caso per me si è trattato di una presa di responsabilità rispetto a delle problematiche che il collega aveva ben chiare e che io rispetto, qua all'interno rispetto le posizioni di tutti, se sono motivate, illustrate e possibilmente in coerenza col proprio comportamento. Io ho motivato la mia decisione nelle dovute maniere, mi sono sempre comportato in questa maniera, quando ho lasciato la maggioranza, potevate mettere la firmetta, eravamo in 18, non l'avete messa, adesso venite a invocare le elezioni e le firme.

Io ritengo che il comportamento sarà valutato nel dovuto momento dalla popolazione e anche il vostro sarà sottoposto alla valutazione della popolazione, perché, vede, la prima volta è semplice farsi eleggere, la seconda diventa un po' difficile, soprattutto se non si è in grado di esprimere qualcosa di propositivo all'interno di questo contesto. Se si parla solo per riempire i minuti, dopo andare a chiedere il voto o sperare che qualcuno ci dia il proprio consenso diventa difficilino, l'augurio che faccio a tutti i colleghi qualora andassimo al voto è di riuscire a trasmettere quanto abbiamo fatto qua all'interno alla popolazione, tanti auguri.

Dalle ore 17:30 riassume la Presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Collega Mossa per? Espliciti il fatto personale però, perché ognuno esprime la propria opinione come l'ha espressa lei, non è che abbiamo fatto dei fatti personali, prego la espliciti.

Mossa (M5S) - Collega Presidente, lei mi ha citato dandomi dell'incoerente, ho la possibilità di difendermi in quest'aula?

Presidente - Ma è un fatto personale?

... lei mi ha citato.

Presidente - Tutti credo che citino... espliciti il fatto personale, dica dove non trova invece la sua incoerenza e chiuda il fatto personale.

... la ringrazio, Presidente, molto gentile...

Presidente - Applico solo il Regolamento.

... quando le pare...

Presidente - Tutte le volte, la invito a sottolineare quando il Regolamento non è applicato.

... vorrei solo evidenziare - comunque ci sono anche i verbali visto che sono stato additato come incoerente - che io dalla prima surroga, quella del collega Barocco, ho sempre dichiarato che avremmo votato a favore semplicemente perché ancora non era passata la legge elettorale che prevedeva la preferenza unica e lo spoglio centralizzato.

Nel momento in cui - e queste sono dichiarazioni scritte a verbale - questa legge è stata approvata, noi ci siamo sempre astenuti da qualsiasi voto di surroga, compreso quello del collega Peinetti, che è qua presente in aula...

Presidente - Grazie per la precisazione.

... per quanto riguarda quello che diceva invece la collega Spelgatti, non mi diletto in liti condominiali e quindi evito anche la risposta.

Presidente - Ci sono altre richieste? Se non ci sono richieste, possiamo aprire la votazione. Chiedo ai colleghi di restare in aula. La votazione è aperta, votate colleghi. Posso chiudere la votazione? La votazione è chiusa.

Presenti: 32

Votanti: 17

Favorevoli: 17

Astenuti: 15 (Aggravi, Cognetta, Distort, Ferrero, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Mossa, Nasso, Pulz, Russo, Sammaritani, Spelgatti e Vesan)

Il Consiglio approva.

Il Consiglio quindi convalida l'elezione del Signor Carlo Marzi in qualità di Consigliere regionale, lo invito a prendere posto nel suo scranno.

Si dà atto che entra in aula il Signor Carlo Marzi.

Si procede ora al giuramento del nuovo consigliere Carlo Marzi ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto speciale e dell'articolo 6 del Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio. Do lettura, collega, della formula per il giuramento e invito il consigliere Carlo Marzi ad alzarsi: "Giuro di essere fedele alla Costituzione della Repubblica e allo Statuto speciale per la Valle d'Aosta e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione Autonoma della Valle d'Aosta. Je jure d'être fidèle à la Constitution de la République et au Statut spécial pour la Vallée d'Aoste et d'exercer mon mandat dans le seul but du bien inséparable de l'État et de la Région Autonome de la Vallée d'Aoste".

Marzi - Giuro.

Il Consiglio prende atto.

Presidente - Collega, se vuole prendere la parola per un intervento, ne ha facoltà.

Marzi - Buon pomeriggio a tutti. Quanto tempo ho? Io faccio sempre pacciocchi con il tempo, tendo a prenderlo tutto...

Voce fuori microfono - Dieci minuti.

... una delle cose belle che mi hanno spiegato del Consiglio regionale è che si parla tanto e questa è una cosa meravigliosa, ritengo sia anche la maniera migliore in un pomeriggio che... come dire? da chi è stato al di fuori ed è stato ad ascoltarvi, atteso giustamente in maniera istituzionale... è stato di una tristezza totale. Inizio ringraziando il mio movimento per avermi permesso, all'interno di una democrazia rappresentativa, di essere presente qui in aula e lo faccio anche con l'onore del caso. Sono assolutamente stupito di trovarmi qua perché il caso ha voluto, perché il diavolo fa le pentole ma poi non mette i coperchi, che probabilmente assieme a un collega che più tardi entrerà, ci troveremo in un primo caso storico e istituzionale nel quale due rappresentanti di due movimenti politici, e quindi di corpi intermedi costituzionalmente previsti, si troveranno contemporaneamente all'interno di una stessa Assise eletta, secondo me, questo è un dato politico assolutamente rilevante e ritengo che questo sia un dato importante in un momento storico e politico in cui la Valle d'Aosta si trova a dover affrontare tutta una serie di difficoltà. Ritengo che le difficoltà di cui stiamo parlando siano prima di tutto istituzionali, in secondo luogo politiche e quindi poi anche di natura amministrativa.

Una delle cose che più ho apprezzato di questo dibattito è il fatto che comunque si sia voluto dare assoluto corso a un aspetto rilevante che è anche stato richiamato - e per questo ringrazio la collega Morelli - rispetto al fatto che, sempre per il fatto che il diavolo fa le pentole ma non mette poi i coperchi, c'è anche una corrispondenza fortissima tra le persone che sono entrate quest'anno e la loro partecipazione diretta all'interno degli Enti locali, in quanto tutti costoro prestano e hanno prestato una parte del loro tempo all'interno dei Comuni valdostani. Secondo me, questo doppio incastro politico-istituzionale risulta essere un dato assolutamente rilevante, risulta anche essere uno dei dati di riferimento da cui partire per poter fare un'analisi che va fatta su un aspetto non secondario che è stato richiamato anche da tantissimi colleghi di minoranza o maggioranza non so... comunque tanti colleghi che vedo qui di fronte a me e che ho il piacere anche di rivedere, richiamato anche non a caso dal collega Restano rispetto a un aspetto sostanziale, che è fondamentalmente collegato al ruolo che chi si candida nei Comuni - e qui sono stati in tanti a farlo - sa. Nel momento in cui ci si candida in un Comune, si fa un'elezione, c'è chi vince e c'è chi perde, coloro i quali vincono sanno di entrare in un'Assise elettiva e sanno anche che gli spetterà di essere un Consigliere di maggioranza e quindi di governare, coloro i quali perdono sanno che, fino a quando il Governo non cade, avranno un compito molto particolare: quello di essere dei Consiglieri di minoranza. Infatti, nei Comuni, soprattutto quelli più grandi, si può addirittura arrivare ad avere tante minoranze assieme che assolutamente non vanno d'accordo e non devono andare d'accordo. C'è una caratteristica fondamentale però, e non a caso guardo la collega Spelgatti e il collega Manfrin, loro quando si sono candidati nel 2015 per governare Aosta, si erano candidati per vincere e si erano candidati per voler governare e, di conseguenza, nel momento i cui sono diventati poi Consiglieri di minoranza, nel periodo 2015/2018 al Comune di Aosta, giustamente criticavano un Governo perché loro avevano delle soluzioni diverse per portare avanti, faccio un esempio, la città. Cosa che invece in un'Assise elettorale come questa è completamente diversa, di conseguenza mi collego a quanto detto dal collega Restano e intervengo dicendo che indipendentemente da quello che accadrà dopo l'approvazione del bilancio... perché il sottoscritto è Assessore alle finanze da 6 anni di un Comune di questa Regione, lo sono ancora perché lei sa benissimo che ho 8 giorni di tempo per l'incompatibilità e, pur essendo una persona che si fida, stranamente non mi sono ancora dimesso da Assessore, lo farò il giorno di Natale perché in termini mistici può essere un momento di rinascita almeno per me...

Superando questo aspetto però risulta essere, secondo me, assolutamente positivo che cosa? Il fatto che una buona parte delle persone che sono qui presenti hanno cercato di governare e questo è un dato di riferimento rilevante, hanno delle idee e vogliono portare avanti le proprie idee e hanno delle soluzioni per quanto riguarda la Regione Autonoma Valle d'Aosta. Cosa invece completamente diversa da coloro i quali si candidano, entrano in un'Assise come questa tipicamente proporzionale e poi non si propongono mai concretamente per arrivare a trovare delle soluzioni, questa è una differenza sostanziale: ecco perché dico che, nel momento in cui mai si dovesse arrivare - come mi auguro, come non mi auguro decidetelo voi - di nuovo alle elezioni, stiamo mischiando ambiti e contesti completamente diversi; perché? Si dovesse mai arrivare di nuovo a candidarsi, è normale che coloro i quali spingono per candidarsi, quindi per andare di nuovo alle elezioni prima di tutto lo fanno perché pensano di vincerle.

Il fatto che un'Assise, con una struttura proporzionale come quella attuale del Consiglio della Valle d'Aosta viva come soluzione governativa quella di andare o non andare a elezione è mischiare gli ambiti, ed è assolutamente corretto, è assolutamente plausibile il fatto che ci siano tutta una serie di forze politiche che vogliono andare a elezioni perché pensano di vincerle. La domanda che dovremmo farci tutti e che in parte è stata già fatta da qualcuno che ha parlato prima di me è: ma coloro i quali si sono candidati e sono entrati in quest'Assise con la chiara e unica idea di non governare mai per quale motivo dovrebbero di nuovo candidarsi?