Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1085 del 7 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1085/XV - Reiezione di Mozione: "Impegno per la modifica del Regolamento interno del Consiglio regionale in merito all'esito delle votazioni".

Rini (Presidente) - Punto 31 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Questa mozione è legata al fatto che gli esiti delle votazioni all'interno di quest'aula sono, in realtà, oggetto di una verbalizzazione e di una rendicontazione all'interno del nostro stesso sito, che sostanzialmente non consente al cittadino valdostano di essere aggiornato su quello che succede all'interno di quest'aula, se non partecipa direttamente avendo la possibilità di seguire per due intere giornate ogni quindici giorni i lavori del Consiglio, perché nel momento in cui una votazione si è conclusa, quello che è dato sapere dai verbali è solamente se questa votazione ha avuto esito favorevole o contrario, nonché l'elenco degli astenuti, del quale non capisco nemmeno tanto la rilevanza, perché tante volte non si capisce: ci sono alcune mozioni per cui il voto di astensione è sostanzialmente un voto contrario e uno non sa nemmeno se votare o non votare; il voto contrario o di astensione lo si dà magari anche solo per non sentire citare il proprio nome all'interno dell'aula.

Questa mozione è volta sostanzialmente a modificare non solo il Regolamento del Consiglio, ma una diversa impostazione di presentarsi nei confronti dei valdostani come Consiglio regionale. La nostra proposta pertanto vorrebbe non solo che nei verbali che sono regolarmente pubblicati fossero evidenziati i voti dei consiglieri, ma che lo stesso sito del Consiglio riporti, oltre alle indicazioni sul curriculum vitae e i precedenti incarichi politici e quel minimo di storia personale nelle pagine relative a ognuno di noi e a ognuno dei nostri predecessori e successori, vorremmo con questa mozione che riportasse anche quale è stata, non tanto la loro dichiarazione verbale apparsa sui giornali, che quello invece si può facilmente cercare su Internet, ma quali sono state specificatamente le prese di posizione all'interno di quest'aula. Quindi, se in occasione della una votazione di una mozione, di una proposta di legge, il voto del singolo specifico consigliere, che esprime fondamentalmente in quest'aula quella che è la sua posizione, sia stato favorevole, di astensione, oppure contrario, e che questa sua posizione sia evidenziata nella pagina del sito del Consiglio che parla espressamente di lui. Anche perché i cittadini valdostani sono i nostri datori di lavoro e sono loro che andranno nelle urne a decidere se noi abbiamo operato bene o male e la trasparenza sul nostro lavoro dovrebbe essere un diritto imprescindibile per loro. Spesso e volentieri noi in questa aula diciamo: il giudizio lo daranno gli elettori alla fine della legislatura! Beh, mettiamoli nelle condizioni di dare un giudizio adeguato.

Faccio un esempio per capire qual è la situazione, non lontano dal mondo. Se uno va su Openpolis, un sito di pubblico dominio che scarica i dati direttamente dalle pagine del Senato e della Camera dei Deputati, è in grado di vedere cosa i parlamentari valdostani hanno votato in una qualunque votazione della loro carriera politica a Roma. Vogliamo forse noi in Val d'Aosta essere meno trasparenti del Parlamento nazionale? In realtà noi vorremmo che, per una ragione di assoluta trasparenza e conoscenza della politica da parte dei cittadini, questo dato fosse disponibile anche per quello che succede all'interno di quest'aula. Alla fine uno non si ricorda neanche più, deve andare a cercare, a guardare, va a vedere e scopre che un testo di legge è stato votato favorevolmente, magari si sa quanti sono stati i voti favorevoli, ma a parte i nomi degli astenuti, nulla viene riportato, né nei nostri verbali e a maggior ragione inevitabilmente sul sito. La stessa ricerca dei verbali degli atti del Consiglio, non me ne voglia chi se ne occupa che mi rendo conto fa un lavoro sovraumano, non è di immediato reperimento sul sito. Noi stessi consiglieri che siamo gli autori di questi atti e provvedimenti fatichiamo a trovare gli esiti delle nostre stesse proposte, figuriamoci cosa riesce a trovare il povero cittadino valdostano che non è altrettanto avvezzo al nostro sito. Quindi chiediamo non solo di modificare il regolamento in senso di trasparenza sull'esito delle votazioni, fatto salvo naturalmente il caso del voto segreto, ma la triste situazione è che, al di là della possibile registrazione televisiva, di fatto tutti i voti espressi in questa aula diventano dei voti segreti, perché non si può mai sapere chi ha votato una cosa, chi ha votato un'altra.

Al tempo stesso potrebbe essere particolarmente interessante, quindi lo proponiamo all'interno della stessa mozione, il fatto che la pagina del consigliere riporti anche quali sono le sue attività all'interno del Consiglio, cioè quali proposte di legge ha presentato come primo firmatario o come ulteriore firmatario, quali atti ispettivi, quali atti propositivi. Insomma, che il sito del Consiglio regionale sia non dico il nostro mansionario, ma sia di fatto la nostra relazione sull'attività svolta che sottoponiamo al nostro datore di lavoro, nel momento in cui dovrà premiare o non premiare il nostro lavoro nella successiva occasione in cui lo potrà fare, cioè nelle successive elezioni regionali. Purtroppo siamo in una situazione in cui sul nostro sito regionale le stesse delibere della Giunta appaiono e scompaiono, siamo in una situazione in cui gli stipendi dei dirigenti, che una volta erano di dominio pubblico, per il rispetto della privacy sono stati cancellati e non vengono più pubblicati. È chiaro che la popolazione dei cittadini valdostani si trovi in una situazione di disaffezione, anche di sospetto nei confronti della nostra attività. Se invece noi diamo a tutti i cittadini valdostani la possibilità di vedere, di toccare con mano, di riprendere magari dopo mesi un certo tipo di discussione all'interno del Consiglio e vedere com'è andata, cosa è stato fatto, quanti e quali atti sono stati proposti e da chi in quella direzione, si potrà avere uno stimolo in più per seguire i nostri lavori e soprattutto per partecipare alla vita politica valdostana, non solo come candidato e quindi come elettore passivo, ma soprattutto come lettore attivo. Noi vogliamo che la cittadinanza sia coinvolta il più possibile, il nostro movimento è un assoluto fautore della democrazia diretta e della trasparenza dei dati e sulla scorta di questo ci permettiamo di sottoporre questa mozione al Consiglio regionale, certi che la stessa sensibilità si ritrovi anche negli altri colleghi.

Presidente - Apriamo la discussione generale. La parola al collega Restano.

Restano (GM) - Intervengo in discussione generale per esprimere un dubbio o quantomeno una perplessità. Della Commissione per il Regolamento se ne parla nel regolamento stesso all'articolo 32. Al punto 3 vengono definite le competenze della Commissione, la quale propone le modificazioni e le aggiunte al regolamento, che l'esperienza dimostra necessaria. A essa spetta inoltre l'esame di tutte le proposte di modifica del regolamento, anche di iniziativa dei singoli consiglieri, nonché l'interpretazione del regolamento stesso.

Per quanto mi possa ricordare, la Commissione, proprio in questo periodo, si sta occupando delle modificazioni al regolamento e a ognuno di noi, in quanto facente parte della Commissione per il Regolamento, è stato chiesto di proporre le proprie suggestioni in merito. La perplessità è questa: ritengo che le modificazioni siano una competenza esplicita di detta Commissione per il Regolamento e che non competa a questo Consiglio in questo momento proporre delle modificazioni. Di questa suggestione se ne può discutere tranquillamente all'interno della Commissione, al di là di quanto è stato fino a oggi. Poi mi rimetto ovviamente alle vostre disposizioni in merito relativamente alla trattazione di questo punto o meno; è quasi una mozione d'ordine la mia, se si può dire così.

Resta comunque, lo dico fin da subito, che noi ci esprimeremo con un voto di astensione, proprio perché se già è stata investita la Commissione preposta a questo di prevedere le modificazioni, lo deve fare di concerto con gli altri gruppi, con una valutazione globale rispetto a tutte le modifiche proposte, perché se noi andiamo a proporre una modifica alla volta, non si ha alla fine un ragionamento in seno al regolamento che contempli tutte le modificazioni proposte anche dagli altri.

Presidente - Grazie collega Restano. Non ci sono altre richieste di intervento? Chiudiamo la discussione. In replica mi permetto di intervenire. Collega Vesan, io riprendo dalla considerazione fatta dal collega Restano che ha sostanzialmente centrato il punto della questione. All'interno della Commissione per il Regolamento stiamo discutendo e siamo tra l'altro in attesa di ulteriori documenti che propongano delle modifiche, al di là del documento che è stato giustamente presentato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. All'interno della Commissione per il Regolamento ovviamente ci sarà lo spazio di discussione, perché ho ascoltato con molta attenzione le sue parole, collega Vesan, e devo dire che sono assolutamente parole fondate, che però devono rientrare in una riorganizzazione generale del nostro regolamento. Sono diversi i punti sui quali credo si debba intervenire e ognuno di noi ha giustamente le proprie sensibilità e le proprie priorità anche di intervento. Come dicevo prima sono davvero tanti, secondo me, gli aspetti che richiedono un momento di attualizzazione degli stessi.

Un brevissimo inciso: ha citato una criticità obiettiva, quella della non pubblicazione di tutti gli stipendi. Su questo non è una scelta né amministrativa né politica, c'è stata una sentenza della Corte Costituzionale, non ricordo la data precisa, ma risale a quest'estate, che vieta espressamente la pubblicazione degli emolumenti che non siano delle figure apicali. Quindi semplicemente ci si è dovuti adattare a una previsione normativa. Le do un passaggio in più: come Conferenza dei presidenti, proprio su questo tema è stato richiesto un approfondimento giuridico, per capire qual è il perimetro di questa decisione giurisprudenziale. Sarà mia premura tenervi informati anche sull'esito di questo approfondimento che sta compiendo la Conferenza dei presidenti.

Ha chiesto la parola per dichiarazione di voto il collega Nogara.

Nogara (AV) - Forse mi ripeto rispetto agli interventi che sono stati fatti precedentemente dai miei colleghi. Ringrazio il Movimento 5 Stelle e la consigliera Pulz per questa mozione. Ci rendiamo sempre più conto che all'interno di quest'aula abbiamo dei problemi, sia organizzativi sia per la documentazione, che non si devono fermare solo a quanto ha esposto in questo momento il collega Vesan, ma ci sono tanti problemi che questa Commissione dovrà prendere in considerazione. Proprio per il fatto che c'è questa Commissione che sta lavorando per modificare il regolamento, mi auspico che vengano prese in considerazione tutte le problematiche, non solo quelle esposte in questa mozione. Quindi, per il mio Gruppo annuncio un voto di astensione, un'astensione non rivolta alla mozione del consigliere Vesan, ma proprio per il fatto che c'è già questa Commissione che sta lavorando in merito.

Presidente - Per dichiarazione di voto la parola al collega Bianchi.

Bianchi (UV) - La Commissione per il Regolamento dovrebbe guardare nel suo complesso, come qualcuno ha già detto, l'intero discorso del Regolamento del Consiglio. Io già in altre adunanze o nella Conferenza dei Capigruppo ho chiesto che questa Commissione rivedesse il regolamento, però sottolineo che debba essere quella Commissione che veda in toto il regolamento e quindi è bene che quella Commissione faccia il proprio lavoro, lo faccia prima possibile, però è da lì che deve arrivare un testo che poi verrà discusso in aula. Quindi, noi come Gruppo dell'Union Valdôtaine ci asterremo su questa mozione.

Presidente - La parola alla collega Morelli.

Morelli (AV) - Solo per aggiungere una breve riflessione che ho condiviso adesso con i colleghi seduti qui vicino. Se la modifica del Regolamento richiede 24 voti, probabilmente una ragione c'è, perché è necessaria una maggioranza qualificata per intervenire sul regolamento. Invece, il fatto che una mozione in aula possa passare con soli 18 voti, renderebbe questa decisione meno autorevole, meno qualificata rispetto a quella che sarebbe invece la votazione all'interno della Commissione per il Regolamento. Poi nel merito, su quanto propone la mozione, io credo che non ci siano grandi perplessità e possa anche essere condivisibile, però come giustamente è già stato detto c'è una Commissione per il Regolamento che deve impegnarsi su modifiche che sono necessarie e quindi portiamo anche questo tema all'interno della Commissione.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Mi unisco ovviamente a quanto ha già esposto il collega Restano, prima però voglio manifestare l'approvazione della linea di pensiero che è stata esposta dal collega Vesan. Riteniamo che sia assolutamente utile, importante e positivo che i cittadini che vanno a verificare effettivamente quale sia l'attività consiliare, possano avere cognizione dell'attività complessiva che i vari gruppi e i vari consiglieri svolgono all'interno di questa istituzione. Io credo che sia assolutamente un fatto positivo e, per esempio, guardando i vari dati sulle presenze su Openpolis, che è un sito molto ben attrezzato da questo punto di vista, c'è la possibilità effettivamente di pesare le presenze, gli interventi dei vari rappresentanti del Parlamento nazionale così come del Parlamento europeo. Per esempio - adesso lo dico qui non perché voglia fare... - quando si dà del fannullone a qualche parlamentare, per esempio, a Matteo Salvini, se uno guarda le presenze al Parlamento europeo vede che era presente all'85 percento delle sedute, in maniera molto più alta rispetto ad altri. Quindi effettivamente poi andare verificare i dati sia sulle presenze sia sulle singole iniziative, che è molto più semplice farlo da noi, mentre a livello parlamentare sarebbe molto più complesso e con numeri sicuramente diversi, è assolutamente positivo, perché effettivamente poi un cittadino può vedere se il rappresentante che ha scelto, che ha delegato a rappresentarlo all'interno di una istituzione, effettivamente ha fatto un'azione di un certo tipo, come si è comportato nelle votazioni, quali iniziative ha fatto, oppure se è andato a scaldare la sedia per cinque anni e non ha fatto alcunché. Questa è una distinzione che sicuramente è importante introdurre, riteniamo però, come detto in apertura di questa dichiarazione di voto, che lo strumento migliore sia la Commissione per il Regolamento e quindi anche il gruppo Lega su questa iniziativa si asterrà.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Bertin.

Bertin (RC-AC) - Nel merito della mozione sono assolutamente d'accordo. Tra l'altro credo che il sito sia particolarmente macchinoso e per un cittadino che vuole verificare alcune cose è oggettivamente complicato. C'è tutto, ma ci rendiamo conto anche noi che lo utilizziamo con frequenza che è assolutamente macchinoso; anche le stesse interpellanze sono difficili da trovare, le risposte non corrispondono con le domande. C'è tutta una situazione da riaffrontare per rendere più leggibile il sito del Consiglio regionale, affinché vada nella direzione di permettere una maggiore trasparenza, inclusi i suggerimenti sollevati da questa mozione che condivido pienamente e che in qualche modo devono essere affrontati e risolti.

Non so se sia poi il Regolamento a dover andare nel dettaglio e analizzare questi aspetti. Bisognerà introdurre un principio generale e che poi dal punto di vista pratico il sito dia seguito alla volontà di trasparenza. Se andiamo a vedere, volendo si può ricostruire tutto, ma oggettivamente è talmente complesso che alla fine diventa anche proprio un limite all'accessibilità e alla trasparenza. È una cosa che va affrontata in modo serio, però con modalità diverse, perché dubito che sia il Regolamento che possa andare a dettagliare certi aspetti, mentre un principio generale, poi fatto seguire con un'applicazione sul sito in modo efficace, è certamente necessario non soltanto per questo aspetto, ma in generale per rendere più facile l'accessibilità e la leggibilità di quanto avviene in questo Consiglio.

Presidente - La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Se nessun altro prende la parola, farò due piccole precisazioni temo inutili, perché ormai un'ampia maggioranza di questa aula si è dichiarata assolutamente favorevole nel merito, ma astenuta nel metodo. Vediamo quale è stato l'iter di questa nostra mozione e perché è nata così. Io stesso, pur non avendo nessunissimo dubbio sul merito della questione, avevo delle perplessità sul metodo, cioè se fosse un atto corretto, legittimo e formalmente ineccepibile il fatto che il Consiglio regionale impegnasse la Commissione per il Regolamento con un indirizzo politico. Mentre di fatto il testo delle proposte è tutta farina del mio sacco, invece su come predisporre questa mozione da un punto di vista formale è stato il motivo per cui mi sono confrontato attentamente e strenuamente con le risorse del Consiglio regionale. Quindi, il fatto di esprimere da parte del Consiglio un indirizzo politico nei confronti della Commissione per il Regolamento, così come nello stesso Ufficio di Presidenza, certo, io membro dell'Ufficio di Presidenza avrei potuto fare io stesso la proposta, però proprio perché nel merito questa ci sembrava una questione particolarmente importante, sia a noi che alla collega Pulz che ancora ringrazio per aver partecipato a questa iniziativa, poteva essere utile - così è stato riconosciuto anche da chi si occupa formalmente della stesura degli atti - che questo Consiglio desse un indirizzo di tipo politico alla Commissione per il Regolamento.

Io sono un po' basito invece nel merito delle dichiarazioni in questa aula. Il collega Nogara dice: la Commissione sta lavorando, un indirizzo in tal senso viene dato anche dal collega Bianchi e dalla presidente Rini. Io sono stato membro della Commissione per il Regolamento dal mio insediamento fino a quando sono diventato capogruppo, quando ho rifilato questa pesante patata bollente al collega Mossa che, non essendo più un partecipante della Conferenza dei Capigruppo, aveva del tempo libero per occuparsi della Commissione per il regolamento. Ebbene, il collega Mossa non ha partecipato a nessuna Commissione per il Regolamento, perché non si è mai riunita da quando ci siamo dati il cambio. Invece, in tutto il periodo precedente la Commissione per il Regolamento, cioè in un anno e mezzo, si è riunita due volte senza produrre nessun atto da sottoporre al Consiglio.

Volevo anche rilevare l'obiezione espressa dalla collega Morelli sull'espressione qualificata da parte della Commissione per il Regolamento. È verissimo che tristemente il nostro regolamento preveda per le sue modificazioni una votazione qualificata in Commissione, ma è altrettanto vero che il parere che esce dalla Commissione sulle proposte non è vincolante, perché il Consiglio è poi libero di modificarle esattamente a 18 voti su 35; quindi è un voto qualificato per modo di dire. Naturalmente io mi aspettavo, proponendo questa mozione, che sarebbe stata approvata con un numero di voti decisamente superiore ai 24, invece mi rendo conto che la propensione alla trasparenza da un punto di vista divulgativo e di impegno morale colpisce tutti quanti, ma quando poi si deve andare a votare e a decidere se la trasparenza la si vuol fare davvero, la mano sul voto diventa un po' esitante e questo forse è proprio uno dei motivi per cui noi non pubblichiamo l'esito delle votazioni.

Mi permetto di sollecitare e di insistere perché questo Consiglio, che è composto da 35 consiglieri e questa proposta interessa sostanzialmente tutti quanti noi, dia un indirizzo di tutti quanti noi a una Commissione per il Regolamento che invece è composta solamente da 11 Consiglieri. In tal modo la Commissione per il Regolamento potrà lavorare più serenamente in questa direzione e soprattutto in modo un po' più rapido, un po' più efficiente, un po' più impegnato di come ha fatto fino a questo momento, perché il problema della trasparenza sugli atti pubblici non è di questi ultimi 15 giorni, probabilmente non sarà risolto nemmeno con questa modificazione, ma sarà un passo nella direzione giusta. E se tutti ritengono corretta questa direzione, fidatevi: nel merito della legittimità dell'atto mi sono confrontato con gli uffici e la stessa proposta di mozione è stata inserita all'ordine del giorno, perché la legittimità di un indirizzo politico dato dai consiglieri alla Commissione per il Regolamento c'è! Inoltre, l'indirizzo politico dato dal Consiglio all'Ufficio di Presidenza è altrettanto possibile e quindi tutti questi vostri dubbi formali, che avevo io stesso e li avevo nel momento in cui l'ho predisposto, sono stati fugati. Ringrazio ancora tantissimo per il lavoro gli uffici del Consiglio e confido che voi vogliate porre in questi uffici la stessa fiducia che ho posto io, votando con favore la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle e dalla collega di ADU Daria Pulz.

Presidente - Grazie collega Vesan. Lei sa perfettamente che io apprezzo particolarmente sia il suo stile che la sua preparazione, perché ho avuto più occasioni per dirglielo, però questa volta non è stato completissimo nelle informazioni. È vero che le riunioni sono state quelle che lei ha ricordato, però lei ha omesso di dire che abbiamo deciso tutti insieme, proprio perché sulle regole del gioco - consentitemi il termine, perché quello è un regolamento all'interno di un Consiglio regionale - abbiamo deciso di cercare di arrivare in maniera più coesa e condivisa possibile. Per questo abbiamo concesso un pochino più di tempo ai gruppi, affinché potessero codificare una serie di modifiche. Poi abbiamo chiesto anche ai nostri uffici, che in queste settimane sono particolarmente impegnati, ricordo con l'approvazione anche del nostro bilancio del Consiglio regionale, di poter fare un confronto tra i vari emendamenti proposti, provando a integrare anche gli stessi tra di loro, quindi il tempo è stato dato da una richiesta organizzativa.

Detto questo, penso di poter interpretare anche le parole dei colleghi e sicuramente specifico meglio le mie: nessuno ha mai messo in discussione la legittimità di questo atto o il fondamento dell'atto che lei ha presentato. La questione è di opportunità, cioè visto che c'è una Commissione per il Regolamento che sta facendo un'analisi più generale, più compiuta, che analizza diversi aspetti, anche questo, ma anche questo sotto diversi profili, ci sembrava più corretto vedere tutti gli aspetti con tutte le priorità di tutti i gruppi, e non di ogni singolo gruppo, all'interno della sede competente, proprio per non fare quello che diceva lei, ovvero un raggiro di competenze e di sedi, perché dice: di là si vota giustamente a 21 e di qua a 18. C'è una sede, proviamo a vedere se lì si riesce a raggiungere una sintesi.

Chiudo dicendole che è vero: nella Commissione per il Regolamento ci sono solo, si fa per dire, 11 membri. Questi 11 membri però rappresentano tutti i gruppi presenti in Consiglio regionale e non solo, perché votano calibrati rispetto alla composizione numerica dei gruppi all'interno del Consiglio regionale, quindi riteniamo che sia stata fatta proprio con la ratio di avere una rappresentanza totale di tutte le sensibilità all'interno del Consiglio.

Detto questo, quello che personalmente mi posso assolutamente e tranquillamente assumere è il massimo impegno e la massima attenzione per far ripartire e davvero riuscire ad arrivare almeno a una proposta. Proviamo a porre in votazione quella che può essere una proposta di modifica del nostro regolamento in tempi rapidi e assolutamente di portare anche questo argomento, che è già all'attenzione, perché lo avete portato voi stessi e credo anche altri, della stessa Commissione per il Regolamento. Quindi, pur annunciando il nostro voto di astensione, mi prendo personalmente questo impegno.

La parola al collega Bertin per una precisazione.

Bertin (RC-AC) - Per un suggerimento. A mio avviso, nello specifico di quanto sollevato, non è nemmeno necessario cambiare il regolamento.

Presidente - No, collega, per l'esito delle votazioni le confermo e me lo confermano i dirigenti che è assolutamente necessario modificare il regolamento.

La parola al collega Vesan, per dichiarazione di voto.

Vesan (M5S) - La dichiarazione di voto è abbastanza evidente, il Movimento 5 Stelle voterà a favore di questa mozione. Personalmente non sarà neanche troppo doloroso vedere tanti pallini bianchi in occasione della votazione sulla mia mozione, perché è quello che succede con regolarità in questa aula a qualunque mozione io presenti. Probabilmente sono io che non ho il senso dell'opportunità e non ritiro praticamente mai le mozioni che presento, quindi vorrei sottoporla al voto lo stesso.

Mi spiace che la risposta sia solo legata ai lavori della Commissione per il Regolamento, quando una buona metà della mozione riguarda l'Ufficio di Presidenza e anche la Presidente non mi ha risposto sull'opportunità delle modificazioni del sito. Ci sarà occasione di parlarne rigorosamente all'interno dell'Ufficio di Presidenza.

Mi avete evidenziato il fatto che non si tratti di una illegittimità, ma di opportunità. Secondo noi è assolutamente opportuno che quest'aula dia un forte indirizzo di trasparenza nei confronti dei cittadini. Se i miei colleghi all'interno di quest'aula non lo ritengono opportuno, ce ne faremo una ragione e continueremo a insistere nelle sedi in cui questo ci è consentito.

Presidente - Possiamo mettere in votazione? La votazione è aperta.

Esito della votazione:

Presenti: 31

Votanti: 5

Favorevoli: 5

Astenuti: 26 (Aggravi, Baccega, Barocco, Bertin, Bianchi, Borrello, Certan, Chatrian, Cognetta, Daudry, Distort, Farcoz, Gerandin, Luboz, Lucianaz, Manfrin, Marquis, Minelli, Morelli, Nogara, Peinetti, Restano, Rini, Sammaritani, Spelgatti, Testolin)

Il Consiglio non approva.

Presidente - Colleghi, sospendiamo i lavori che riprenderanno alle ore 15:30.

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La seduta termina alle ore 13:13.