Oggetto del Consiglio n. 1078 del 7 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1078/XV - Interpellanza: "Adozione di misure per rendere più attrattivo il sistema sanitario regionale per i medici già in servizio".
Farcoz (Président) - Point 23 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole à la collègue Russo.
Russo (M5S) - In questa interpellanza parliamo nuovamente del problema della carenza di medici e dell'aspetto strettamente connesso della scarsa attrattività del nostro sistema sanitario regionale, non solo per i medici che devono venire a lavorare nel nostro sistema, ma anche per i medici che già vi lavorano. A oggi, secondo l'ultimo dato che ho reperito in questi ultimi giorni, mancano 49 specialisti. La carenza di medici comporta un servizio di diagnosi, assistenza e cura più scadente, che penalizza in particolare le fasce più deboli della popolazione che non possono permettersi l'alternativa dell'assistenza sanitaria privata.
Le cause di tale fenomeno sono molteplici e non è questa la sede per ripeterle, ma il sistema sanitario regionale è poco attrattivo non solo per il personale medico che potrebbe arrivare da altre zone d'Italia, ma anche per i medici che già vi lavorano a causa del livello retributivo più basso rispetto a molte altre regioni e di una possibilità di carriera limitata, non solo rispetto al vicino Piemonte e alla Lombardia, ma anche rispetto alla Francia e alla Svizzera. La fuga dei medici verso le altre regioni o altri paesi non vuol dire solo perdere risorse umane in cui si è investito a livello economico per la formazione, ma significa anche perdere qualità in assistenza e cura, qualità raccolta in anni di esperienza di lavoro nei nostri presidi ospedalieri.
Come confermato dalle recenti dichiarazioni dell'associazione medici e dirigenti sulla carenza di specialisti e sui loro stipendi, lo stipendio dei medici valdostani risulta essere inferiore a quello che viene proposto nel vicino Piemonte, ma anche nel Molise, nel Lazio, nella Campania, nella Basilicata, nella Calabria e nella Sicilia. Vi riporto i dati del conto annuale del Tesoro sulla spesa regionale per i medici: nel 2012 abbiamo destinato quasi 30 milioni di euro per la spesa regionale per i medici, invece nel 2017 si è arrivati a 25 milioni e 800 mila euro, cioè con una riduzione di 4 milioni di euro.
Una Regione piccola e periferica come la nostra deve per forza lavorare sull'aspetto dell'attrattività interna dello stesso sistema sanitario regionale, altrimenti il sistema imploderà ulteriormente. La proposta di legge che discuteremo nelle prossime settimane sulle modalità con cui rendere più attrattivo il nostro sistema sanitario per i medici che arriveranno è certamente uno strumento. Abbiamo ipotizzato una busta paga di 600 euro lordi in più, una maggiore tolleranza temporale riguarda allo svolgimento dell'esame della conoscenza del francese, che i dirigenti devono comunque sostenere per poter esercitare in valle, le procedure per l'ottenimento delle borse saranno più semplici e sarà ampliato il requisito di residenza, il tutto per due anni. Sicuramente questa legge potrà in qualche modo aiutare a risolvere il problema, però io ne vedo alcuni aspetti carenti, ma poi quando saremo in Commissione ne parleremo.
Richiamate le recenti affermazioni dell'Assessore regionale alla salute e politiche sociali per cui nel prossimo bilancio potrebbero essere destinate ulteriori risorse economiche per risolvere almeno in parte il problema delle indennità dei medici, ricordato che siamo in definizione e i lavori sono già avanti del documento economico di finanza regionale e della nuova legge di bilancio 2020/2022, chiediamo all'Assessore: quali misure si intende mettere in atto per risolvere il problema dell'attrattività del nostro sistema sanitario regionale per gli stessi medici che sono già in servizio; se, tra queste misure, è presente anche quella di valutare un aumento degli stipendi dei medici già in servizio presso il nostro servizio sanitario regionale; in caso di risposta positiva, entro quando si intende attuarlo.
Président - La parole au collègue Baccega.
Baccega (UV) - La ringrazio collega Russo, perché questo ci permette di dare alcune anticipazioni rispetto al dibattito all'interno della Commissione, comunque già aperto dai media rispetto ad alcune riflessioni fatte dal sindacato. Rendere maggiormente attrattivo il sistema sanitario regionale della Valle d'Aosta, e quindi avere la possibilità di avere più medici, è stato uno degli obiettivi più importanti dell'Assessorato, per il quale ormai da mesi si stanno concentrando le forze sia a livello politico sia a livello tecnico da parte delle strutture competenti dell'Amministrazione regionale e della USL.
Ricorderà che ci siamo trovati in Commissione, credo fosse il mese di febbraio, e si diceva che il francese è un blocco e si era lavorato su questa questione. Abbiamo verificato che non è solo il francese, ma c'è dell'altro. Quindi l'obiettivo è duplice e parlerò delle due situazioni, quella della attrattività e quella di coloro che devono comunque rimanere nel contesto valdostano per prestare servizio in sanità. L'obiettivo è duplice, da un lato essere attrattivi verso coloro che devono scegliere la nostra regione per sviluppare la propria carriera professionale, dall'altro è necessario implementare idonee misure per riconoscere e incentivare la professionalità a tutti coloro che sono già operativi. Sul primo fronte, come è noto, la Giunta regionale ha approvato nella seduta del 25 ottobre il disegno di legge recante disposizioni urgenti per l'attrattività del servizio sanitario regionale, che prevede una serie di suggestioni che vanno dalla possibilità di avere dei contratti a tempo determinato fino a 36 mesi, contratti nei quali, per coloro che sono indicati per le particolari strutture che sono indicate come criticità (questo è fondamentale), viene poi adottata la possibilità di fare l'esame di francese all'interno dei 18 mesi successivi, periodo che consentirà ai candidati di avere un corso di lingua bandito dall'azienda USL; ovviamente tutto questo limitatamente ai casi di effettiva accertata carenza di specialisti. Ci sarà una delibera di Giunta che, sulla base delle indicazioni dell'azienda USL, classificherà alcune strutture come in forte criticità e allora si andrà ad avviare questo percorso, non per tutti e non a random, per incentivare la partecipazione ai concorsi a tempo indeterminato, perché una volta superato l'esame di francese allora si avvierà il concorso a tempo indeterminato, per avere la situazione di stabilità in quella particolare struttura.
Sul secondo fronte, con riferimento al personale già in servizio presso l'azienda sanitaria, si sta lavorando su diverse misure che troveranno concretezza a partire dalla legge di stabilità in corso di lavorazione. Una importante operazione è quella che intende stabilmente consolidare le risorse aggiuntive regionali per finanziare il fondo per la retribuzione di risultato e per la qualità della prestazione individuale, di cui ai vigenti contratti collettivi nazionali di lavoro relativi al personale di livello dirigenziale dell'area sanità. Più precisamente l'impegno che si intende assumere è quello di prevedere la distribuzione delle risorse a tutta la dirigenza medica, medica veterinaria, professionale, tecnica amministrativa. Queste risorse, essendo consolidate nel richiamato fondo, non saranno più correlate al perseguimento di specifici obiettivi e alla prestazione di ore aggiuntive, ma saranno destinate a tutte le aree, quindi tutti avranno diritto a ricevere la quota parte. L'importo preventivato nelle annualità precedenti era di 900.000 euro, ora sulla base di una serie di interventi che sono già stati fatti nel 2019, arriviamo a un totale complessivo di 1 milione e 520 mila euro. Quanto alle modalità distributive, queste risorse saranno ripartite nei fondi per la retribuzione di risultato delle diverse aree dirigenziali, proporzionalmente al numero dei dipendenti a tempo indeterminato presenti in ciascuna area alla data del primo gennaio 2020 e seguiranno le norme distributive previste da tali fondi e dai contratti di lavoro rispettivamente vigenti. I contratti di lavoro sono contratti di lavoro nazionali, quindi il contratto di lavoro che insiste in Valle d'Aosta, insiste in Piemonte, insiste in Lombardia e sono degli ulteriori valori aggiuntivi che vanno a determinare delle differenze. Facendo un calcolo, 1 milione e 520 mila euro, prevede per i 385 dirigenti una maggiorazione annua di circa 4 mila euro, 3948 euro annui.
Un'altra misura, che si intende mettere in atto in sede di deliberazione di indirizzo dell'azienda per il 2020, riguarda una rivalutazione delle risorse da destinare alla LPA, la libera professione aziendale, che va anche nella direzione di ottimizzare quanto possibile le lista d'attesa. È una misura che inevitabilmente abbassa anche le liste d'attesa, pur nei limiti che questo istituto deve rispettare, ovvero il suo utilizzo in via eccezionale e temporanea per far fronte a specifiche problematiche non immediatamente risolvibili, ma spostandolo di struttura in struttura certamente può dare al comparto dei risultati di carattere generale. Nel caso specifico le risorse saranno destinate per contrastare ulteriormente la carenza di medici e dare piena attuazione al piano regionale di governo delle liste di attesa.
Una terza misura riguarda la previsione di risorse aggiuntive quantificabili in circa un milione di euro, destinati a una puntuale pesatura delle strutture complesse, semplici dipartimentali e semplici, nonché incentivare il riconoscimento di nuove alte specializzazioni. Sempre dal punto di vista economico retributivo, oltre a quanto illustrato, è necessario soffermarsi sul rinnovo contrattuale della dirigenza relativo al triennio 2016-2018 che, dopo la sottoscrizione della preintesa avvenuta nel mese di luglio 2019, dovrebbe diventare efficace, secondo le notizie che provengono dalla contrattazione nazionale, entro pochi mesi. Quindi dalle prime informazioni disponibili risulta un aumento medio pro capite mensile lordo busta di 200 euro. Inoltre saranno introdotti dei nuovi meccanismi contrattuali che prevederanno degli aumenti sulla retribuzione di posizione, circa 2 mila euro pro capite. Raddoppierà anche l'indennità di guardia notturna, da 50 a 100 euro per notte e 120 euro per chi lavorerà in pronto soccorso.
Questo rinnovo ha un costo per l'Amministrazione regionale, per la solo dirigenza, di oltre un milione e mezzo di euro. A proposito dei contratti si evidenzia che al bilancio di previsione è stata richiesta l'istituzione di un apposito capitolo di bilancio per assicurare all'azienda gli opportuni trasferimenti finanziari, ma è una questione prettamente tecnica.
Per concludere voglio comunicare che è in previsione a breve la rivisitazione dell'atto aziendale. Si tratta di un momento importante, un'occasione per rivedere complessivamente l'organigramma aziendale, al fine di rispondere in modo sempre più efficace ed efficiente ai bisogni di assistenza, ma ciò anche e soprattutto per dare delle visioni di carriera per chi è in questo momento bloccato da parecchi mesi. Se da una parte il bilinguismo era una difficoltà all'accesso, ora lo abbiamo superato: noi crediamo fortemente nel bilinguismo e facciamo in modo che coloro che verranno a lavorare in Valle d'Aosta possano apprendere il francese.
Una conclusione, brevissimamente. Non è solo il denaro, ma è anche dare la possibilità di crescere, la possibilità di avere prospettive di carriera rispetto a questa legge e a questo percorso che si sta muovendo, poter disporre di strutture efficienti. Lo dico perché sono i colloqui di questi giorni con medici del resto d'Italia che chiamano in Assessorato. Io ovviamente poi li rimando alla direzione strategica, ma è importante capire che cosa succede nel resto d'Italia. I beni strumentali, le strumentazioni che abbiamo: prima ho parlato della sala ibrida che è una chicca per una regione come la Valle d'Aosta, quindi avere beni strumentali performanti e di nuova generazione danno sicuramente attrattività. E poi poter contare anche su iniziative importanti nella sanità di montagna, nella quale andiamo a creare delle prospettive: il progetto di ricerca CMP3 che è stato fortemente pubblicizzato in tutto il paese e che è un'attrattiva. Ci hanno scritto da Tokyo! Perché vogliono venire in Valle d'Aosta a guardare a quel progetto di staff e anche i progetti di staff di multidisciplinarità innovativi. Quindi non è solo denaro, ma è anche e soprattutto possibilità di carriera, possibilità di avere strumentazioni di livello, possibilità di guardare a un futuro anche operativo e di lavoro molto sano per chi vive in Valle d'Aosta. La ringrazio per l'interrogazione, perché mi ha permesso di dire delle cose a cui tenevo molto.
Président - Pour la réplique la parole à la collègue Russo.
Russo (M5S) - Grazie Assessore. Mi è molto chiaro che quella dello stipendio è una questione delicatissima ed è una, soprattutto in una professione come questa, delle componenti importanti del riconoscimento del lavoro che fanno i medici, che non è un lavoro qualunque, che è un lavoro di grandissima qualità, di grandissima responsabilità e che necessita però di una professionalità altissima. La professionalità, lo sappiamo benissimo, in tutti gli ambiti è garantita ed è sentita quando c'è uno stipendio adeguato, quindi il fatto che noi comunque avessimo uno stipendio per i nostri dirigenti medici decisamente inferiore a molte altre regioni è penalizzante per il nostro sistema, che abbiamo già detto essere collocato in una zona periferica dell'Italia. Quindi, se non garantiamo neanche uno stipendio adeguato, i medici qui non arriveranno mai: potremo fare tutti i concorsi che vorremo, ma i medici non arriveranno, tanto più in questo contesto attuale di crisi economica che c'è e non possiamo negarla.
Come ho già discusso in altri momenti negli scorsi Consigli è importantissima sicuramente, come ha detto lei, la questione delle possibilità di carriera, ma è ancora più importante, e spero che lei abbia proseguito in quel lavoro che ha detto che avrebbe fatto, che è la questione della valutazione del benessere dei dirigenti medici. Come i medici stanno dentro i reparti? Come percepiscono la dirigenza stessa, oppure come percepiscono la direzione strategica, l'assessorato e la USL? Quindi sono tantissimi settori.
Noi qui abbiamo davanti una grossissima possibilità secondo me: andremo sempre più a peggiorare e il nostro sistema imploderà, oppure riusciremo a cogliere - lo ripeto, perché per me è fondamentale - quei 4,9 milioni di euro in più che abbiamo...
Voce fuori microfono.
... sì, in tre anni, ma per la riorganizzazione e la gestione delle liste di attesa certamente sì. Se i medici hanno delle attrezzature più adeguate, saranno sicuramente più motivati a lavorare!