Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1075 del 7 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1075/XV - Interpellanza: "Notizie sulla qualità dell'aria nella zona limitrofa all'azienda Micron, produttrice di bitume, in frazione La Grenade di Sarre".

Distort (Presidente) - Punto 20 all'ordine del giorno. Per l'esposizione dell'interpellanza, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Torniamo sulla vicenda della società Micron La Grenade S.r.l., l'azienda che produce bitume e asfalto sita appunto a La Grenade a Sarre. Ricorderete forse, credo di sì, che la Procura ne ha predisposto il sequestro preventivo, a seguito di controlli sulle emissioni di COV, cioè i composti organici volatili, che sono risultati al di sopra dei limiti di legge consentiti. Da molto tempo i residenti si lamentavano, perché sono costretti a vivere con le finestre chiuse durante le fasi di produzione del bitumificio, a causa delle emissioni odorigene e anche di fumo. Da parte sua la ditta, a parte i trascorsi problematici ormai lontani, era in possesso di tutte le autorizzazioni e i controlli del caso, che fino allo scorso mese di settembre non avevano fatto rilevare da parte di ARPA VdA emissioni al di sopra dei limiti di legge consentiti.

Ora invece nei confronti dell'azienda vi è un procedimento penale aperto innanzi la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Aosta e la società, per poter ottenere il dissequestro, deve apportare all'impianto le modifiche che permettano di ridurre le emissioni sotto le soglie previste dalla legge, modifiche che peraltro ci risulta che stia già collaudando.

Noi interpelliamo il Governo regionale innanzitutto per avere i dati in suo possesso circa le risultanze delle indagini, affinché siano resi pubblici i dati sulla qualità dell'aria nelle zone limitrofe all'impianto, in base alla legge del 2005, al codice dell'ambiente del 2006 e al decreto legislativo del 2013. Tutte norme fondamentali queste relative alla trasparenza dei dati ambientali, a cui peraltro abbiamo fatto ampiamente riferimento negli ultimi tempi anche per altre questioni, vedi discariche, eccetera. E poi vorremmo infine conoscere le azioni che il Governo intende mettere in campo al fine di contrastare i pericoli da inquinamento, a favore della salute degli abitanti della zona.

Dalle ore 10:38 assume la presidenza la presidente Rini.

Rini (Presidente) - Per la risposta, la parola all'assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - In ragione dei COV, composti organici volatili, da parte dell'azienda produttrice di bitume e asfalto La Grenade S.r.l. di Sarre, che ha comportato il sequestro preventivo dell'azienda e l'apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica, la collega mi pone le seguenti domande: chiede i dati delle risultanze delle indagini, che siano resi pubblici i dati sulla qualità dell'aria e di conoscere le azioni che si intendono mettere in atto per contrastare i pericoli.

Per quando concerne la prima domanda, la Regione, come lei immagino sappia, non dispone delle informazioni richieste, trattandosi di un procedimento penale in corso, che sono evidentemente in possesso dalla Procura della Repubblica e coperte da segreto istruttorio. Per quanto concerne la seconda domanda, ricordo che i dati di qualità dell'aria aggiornati a cadenza quotidiana sono disponibili da tempo consultando l'apposita sezione del sito ARPA VdA, più precisamente al link proprio dell'ARPA, in perfetta conformità con le normative da lei citate sull'accesso ai dati ambientali. Faccio presente che attraverso la mappa pubblicata sul sito di ARPA si possono visualizzare le stazioni per procedere successivamente alla consultazione dei singoli parametri e delle statistiche di interesse, sempre nel rispetto del principio di massima trasparenza dei dati ambientali di settore. I dati disponibili sono unicamente quelli relativi alle centraline del monitoraggio dell'aria, per cui dovranno essere consultati quelli delle centraline più vicine, ovvero quelle di Aosta in Piazza Plouves e in Via Liconi.

I monitoraggi dell'aria ambiente, come previsto dalla normativa nazionale e come effettuato in tutto il territorio italiano, si basano su stazioni di rilevamento dei dati gestiti direttamente da ARPA VdA. La normativa non impone la presenza di una rete di monitoraggio capillare su tutto il territorio, ma la stessa è configurata in modo da garantire un'adeguata copertura a livello regionale, tenendo conto della situazione climatica e orografica del territorio. A supporto della rete di monitoraggio, ARPA esegue campagne annuali di rilevazione dati in diverse aree del territorio, con l'ausilio del laboratorio mobile ed elaborazioni modellistiche della dispersione degli inquinanti su tutto il territorio regionale, sempre tenendo conto dei parametri meteorologici e orografici svolti per una valutazione complessiva della qualità dell'aria e non per misurare particolari situazioni puntuali.

In merito ai risultati dei monitoraggi c'è da rilevare come le centraline di qualità dell'aria, in concomitanza con il superamento constatato dagli organi di controllo da parte dell'azienda Micron, non abbiano rilevato valori anomali. Per quanto riguarda i controlli delle emissioni derivanti da attività produttive, questi non vengono effettuati attraverso il ricorso alla rete di monitoraggio dell'aria, ma attraverso autocontrolli eseguiti dall'azienda e controlli fiscali eseguiti dal Corpo Forestale della Valle d'Aosta.

L'impianto in questione è stato sottoposto nel passato da alcuni controlli fiscali, in data 8 luglio 2015, 3 novembre 2017 e 2 settembre 2019. L'ultimo controllo ha evidenziato un superamento dei limiti fissati dall'autorizzazione per i composti organici volatili. Ricordo che i composti organici volatili sono spesso causa di inquinamento indoor legato a detersivi e sostanze chimiche normalmente utilizzati in ambiente domestico. C'è anche da segnalare che nel corso del 2018 è stata eseguita una campagna di monitoraggio, con l'ausilio di un laboratorio mobile posizionato nel parcheggio della sede del Comune di Gressan che dista in linea d'aria circa 900 metri dall'impianto in questione e che dall'analisi dei risultati non è emersa alcuna criticità.

Per quanto riguarda l'ultima domanda occorre chiarire che la serie storica dei dati di cui si dispone non evidenzia situazione di inquinamento. Ovviamente questi sono dati tecnici che mi sono stati forniti dai rispettivi enti.

Rispetto all'evento di superamento registrato a Sarre, nei confronti dell'azienda è stata disposta dalla struttura competente una diffida, mentre la procura ha disposto il fermo dell'attività produttiva. L'azienda ha conseguentemente eseguito una verifica degli impianti evidenziando un'anomalia di funzionamento. A titolo prudenziale e per rispondere alle preoccupazioni della cittadinanza residente nelle immediate vicinanze dell'impianto, in accordo con il Comune di Sarre, ARPA ha deciso di avviare nel 2020 una campagna di misura annuale con il laboratorio mobile. Durante tale campagna si intende effettuare, con ulteriore approfondimento, un monitoraggio puntuale dei COV, in modo da verificare che le misure che saranno messe in atto dalla società, a seguito della diffida, siano realmente efficaci. Sull'ultima domanda che lei ci ha posto, c'è la totale disponibilità di ARPA non solo per monitorare, ma per avere contezza e soprattutto quella capacità di monitorare tutto quello che sta succedendo, anche perché, per quanto riguarda la popolazione e la comunità che risiede nelle vicinanze, da parte nostra ci deve essere la massima e totale attenzione. Spero di aver risposto nel merito ai quesiti che mi ha posto.

Presidente - Per la replica la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Grazie Assessore per la sua precisa risposta. Noi di ADU VDA ci permettiamo di ribadire, a costo di essere ritenuti un po' paranoici, che la trasparenza sui dati ambientali, ampiamente riconosciuta dalla normativa italiana europea, è fondamentale e risulterebbe essere tranquillizzante per la cittadinanza tutta se fosse rispettata in toto, in primis per chi abita nelle vicinanze dell'azienda, dove ci sono tra l'altro anche scuole, locali pubblici, eccetera.

Non vorrei darle l'impressione di mettere in discussione le sue parole, lungi da me, ma questa notte pensavo a quanto ci diceva l'altro giorno in III Commissione. Ci diceva che pubblicare i dati ambientali sul sito della Regione significa caricare il sito di dati troppo pesanti, di dati troppo complessi. A noi sembra che in realtà, considerando anche la schiera di bravissimi informatici che lavorano a Palazzo e la società in house INVA, potremmo fare qualcosa di meglio, perché è vero, lei dice, che c'è il sito dell'ARPA, ma riportare i dati completi dell'ARPA sul sito della Regione ci sembrerebbe doveroso. Oggi, questo le volevo dire, molte Regioni fanno del proprio portale un punto d'accesso a tutta una rete di siti su specifiche tematiche ambientali e anche noi dobbiamo fornire questo servizio completo ai cittadini, anche perché lo impone la legge, non è semplicemente una scelta. E poi crediamo in ultimo che anche in questo caso, come in molti altri, serva una collaborazione stretta tra tutti gli enti, in particolare il Comune di Sarre che si è immediatamente occupato della questione e che, come lei ha detto, ha preteso il monitoraggio costante della situazione, la Regione, la USL, l'ARPA VdA, il Corpo Forestale, perché si trovino, ovviamente insieme all'azienda, le soluzioni migliori volte a garantire la salute di tutti i cittadini e anche sinceramente una vita meno soffocante a finestre chiuse.