Oggetto del Consiglio n. 1074 del 7 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1074/XV - Interpellanza: "Conferimento di mandato alla FINAOSTA S.p.A. per la costituzione di una società denominata INVALD s.r.l.".
Distort (Presidente) - Punto 19 all'ordine del giorno. Per l'esposizione dell'argomento, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - Una brevissima premessa. Riguardo a questa iniziativa siamo sempre di fronte al solito problema: ci sono dei politici di vecchia data che non riescono a farsi una ragione del fatto che dovrebbero godersi la pensione e non usufruire sempre di posti nelle partecipate regionali. Ecco, a questi signori io potrei mandare un messaggio, glielo mando adesso e dico: avete già dato! E un altro messaggio lo mando ad alcuni di essi: avete però anche già tanto preso, quindi sarebbe l'ora di ritirarvi.
Parliamo, in questa occasione, della nuova società di cui siamo venuti a sapere di recente, in corso di costituzione, che sarebbe allo studio di Finaosta. Questa nuova società che si chiama INVALD S.r.l. (già nel nome chi l'ha dato, secondo me, ha voluto dare un orientamento di quello che potrebbe essere la nuova società) sarebbe formata da due società esistenti, una la famigerata COUP S.r.l., quella che si doveva occupare dell'ampliamento dell'ospedale, la seconda la NUV S.r.l., Nuova Università Valdostana S.r.l., che si doveva occupare dell'ampliamento e del rifacimento, quindi della realizzazione del primo lotto della Nuova Università Valdostana.
Di recente, nello scorso Consiglio, abbiamo visto come hanno agito queste società. Sostanzialmente noi abbiamo impegnato una marea di soldi in due enti perfettamente inutili. Riguardo alla nuova università abbiamo visto che cosa è successo per il parcheggio: non si sono neanche accorti che dovevano fare la procedura di sdemanializzazione e di conseguenza siamo qui a fare quello che doveva essere fatto anni e anni prima; i lavori sono bloccati, ci sono erbacce, non si capisce che fine farà. Riguardo all'altra abbiamo visto che cosa è successo: si trovano e si continuano a ritrovare reperti archeologici dappertutto e i lavori dell'ampliamento dell'ospedale sono bloccati. Hanno trovato di tutto, dopo che avevano detto che erano stati fatti dei sondaggi archeologici preventivi. Alla faccia: guerrieri celtici, tombe risalenti alle varie epoche, ci manca solo un sarcofago con un faraone egiziano e poi da lì è uscito di tutto!
Ovviamente, alla luce di questo, che cosa si pensa, che cosa si fa in quella fucina di idee che è la Finaosta S.p.A.? Abbiamo una persona zoppa e una che ha grossi problemi alla schiena e le mettiamo insieme. Le mettiamo insieme, ma per fare che cosa? Io vorrei sapere a questo punto una cosa molto semplice. Qualcuno mi dirà: questa cosa era già stata decisa in passato, ma adesso c'è un'altra maggioranza con altri soggetti. Volete fare tutti quanti da padrini a questa specie di creatura del dottor Frankenstein? Non c'è oggi il Presidente della Regione, che forse potremmo anche dichiarare come padrino principale: essendo lui medico, sovraintende a questa specie di creazione, a questa specie di ibrido. Mettete assieme una tartaruga e una lumaca e sperate di far uscire una lepre.
Ma quello che interessa a tutti, che interessa anche ai cittadini, è un'altra questione: chi ci mettete dentro? Ci mettete i fulmini di guerra che hanno gestito le altre due partecipate? Alcuni fulmini di guerra, non saranno stati tutti, alcuni saranno stati fuorviati - per carità - perché a chi lo andate poi a raccontare? Dopo un risultato del genere si fa una poltiglia con quello che era la parte amministrativa tecnica che ha dato purtroppo, non c'è certo da festeggiare, una immagine di una Amministrazione che con le sue partecipate non funziona, non funziona assolutamente.
Allora intanto è bene sentire quali sono le previsioni, chi individuerete, chi sarà veramente il manager che risolverà i problemi. Io spero che non ci troveremo i soliti nomi di ex consiglieri regionali trombati, ritrombati, semitrombati che poi vanno a occupare questo o quello. Non penso che esistano solo loro per occuparsi di queste questioni. Aspetto una risposta sicuramente in questo senso e poi dove si vuole andare a parare. Abbiamo due cantieri sostanzialmente fermi e non basta nominare una nuova amministrazione, non basta creare un nuovo soggetto, che poi è più vecchio di quelli che c'erano prima, per risolvere la situazione.
Su questo penso che sia necessaria una risposta, ma sia necessaria una risposta da parte di tutti i soggetti che compongono questa nuova maggioranza: se condividono l'operazione e se condivideranno anche la questione della nomina dei nuovi - io spero - personaggi, in maniera da non trovarci di nuovo come una volta con le mani legate. Sarà anche interessante sapere se, in tutto questo studio che è stato fatto, non si sia pensato a far tornare la responsabilità di quei due cantieri in capo agli uffici regionali che noi abbiamo, con dei dirigenti validi, con dei funzionari validi, con degli impiegati validi che, a mio avviso, in questi due frangenti avrebbero potuto far fare alla Regione una figura decisamente più brillante rispetto al disastro che abbiamo visto.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Testolin.
Testolin (UV) - Prima di entrare in maniera puntuale nelle richieste, mi preme almeno sottolineare come la presentazione del collega Ferrero sia andata un po' oltre a quelle che poi in realtà sono le domande puntuali alle quali si dà risposta. Legittimamente uno fa una presentazione che ha dei contenuti, poi le domande riceveranno le puntuali risposte. In effetti, nell'iniziativa in discussione l'interpellante, in merito alla prevista fusione delle società NUV e CUP in un unico soggetto, chiede puntualmente: "con quale atto è stato conferito a Finaosta S.p.A. il mandato per procedere alla fusione; se, in relazione ai problemi manifestati nella gestione delle due società di cui si prospetta la fusione, l'Amministrazione, in qualità di socio, abbia posto dei vincoli di competenza e professionalità nelle nomine dei componenti degli organi sociali; se, in relazione ai gravi problemi manifestatisi nella realizzazione delle due opere, ampliamento ospedaliero e edificio nuova università, il Governo regionale non intenda prendere in considerazione la internalizzazione della gestione e del completamento dei lavori di cui si tratta".
Nel premettere che l'interpellanza chiede conto in merito a tematiche aventi come referenti operativi assessorati diversi, si sottolinea come la risposta che mi accingo a dare costituisce una sintesi di quanto rilevato dalle diverse strutture dall'Assessorato opere pubbliche, territorio edilizia residenziale e pubblica, dall'Assessorato sanità, salute e politiche sociali, dall'Assessorato alle finanze attività produttive e artigianato e dalla Presidenza della Regione, che a vario titolo e per diverse competenze sono appunto afferenti alla questione.
Rispondendo nell'ordine ai quesiti, in relazione alla prima domanda si segnala che il processo di fusione tra le società NUV e CUP S.r.l. è stato avviato da questo stesso Consiglio con deliberazione n. 234 del 19 dicembre 2018, avente per oggetto la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche, ex articolo 20 del decreto legislativo n. 175 del 19 agosto 2016, che prevede l'individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare e la fissazione degli obiettivi specifici sul complesso delle spese di funzionamento delle società controllate, ex articolo 19 del medesimo decreto. Il decreto legislativo sopra citato prevede infatti all'articolo 20 che le amministrazioni pubbliche effettuino annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni dirette o indirette predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione.
Il Consiglio regionale, nella sopraindicata seduta, dove tutti i 35 componenti erano presenti, ha quindi deliberato con 28 voti favorevoli e 6 astenuti, quindi con 34 Consiglieri votanti, di mantenere la partecipazione nelle due società, decidendo però nel contempo, così come auspicato dalla Corte dei Conti, sezione di controllo per la Valle d'Aosta, con deliberazioni n. 9 del 2016 e n. 8 del 2018, di provvedere a una loro razionalizzazione. L'assemblea consiliare ha dunque deliberato di indicare alla Finaosta di procedere entro l'anno all'operazione di razionalizzazione, mediante la fusione tra le due società.
In merito al secondo quesito, relativo alla circostanza se l'Amministrazione abbia opposto dei particolari vincoli di competenze e professionalità per le nomine dei soggetti che comporranno gli organi sociali della costituenda società, il progetto di fusione non contempla requisiti professionali ulteriori e diversi rispetto a quelli che il Codice Civile richiede in generale per la nomina degli organi di amministrazione delle società, per i quali valgono le cause di ineleggibilità e di decadenza previste dal predetto codice. Ciò analogamente anche a quanto è previsto negli statuti delle due società oggetto di progetto di fusione.
Infine, per quanto concerne il terzo quesito circa l'eventuale internazionalizzazione della gestione delle opere di realizzazione e dell'ampliamento del complesso ospedaliero e di completamento della nuova università, si evidenzia che, come peraltro rilevato dalla competente struttura dell'Assessorato opere pubbliche e territorio dell'edilizia residenziale pubblica e condiviso dall'Assessorato alla sanità salute e politiche sociali, non sia opportuno subentrare nell'ambito di un procedimento in itinere di forte complessità, ipotizzando di internalizzare le attività e le funzioni, senza considerare le difficoltà operative che andrebbero indubbiamente a impattare pesantemente sulla proficua operatività complessiva delle strutture interessate.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Ferrero.
Ferrero (MOUV') - La risposta è perfetta, era la risposta che mi aspettavo, risposta di rito, perché ovviamente quello che mi interessava sapere era di non avere di nuovo tra i piedi certi personaggi. E se i citati personaggi fossero di nuovo presenti, io penso che alcune forze politiche che in passato su queste questioni si erano espresse in maniera chiarissima - non faccio nomi, dico solo ALPE e Impegno Civico, comunque adesso con il nome rinnovato - non vorrei che diventassero gli sponsor di Bruno Milanesio, tanto per non fare nomi! Perché qui siamo di fronte a una situazione disastrosa: danni fatti ai valdostani sia dal punto di vista della struttura sanitaria inagibile, sia dal punto di vista del parcheggio inagibile della Nuova Università Valdostana. Sono danni incredibili di cui nessuno di voi si è posto ancora il problema, a me risulta, di chiedere conto, perché se qualcuno sbaglia, qualcuno dovrà anche pagare e non perché è un ex politico, un ex funzionario, non deve pagare: deve pagare come pagano i cittadini, come pagano le tasse per i dehor quelli che i dehor li hanno avuti completamente deserti, come pagano le tasse gli altri commercianti che non hanno avuto gli introiti.
Su questo siete stati, come è prevedibile, molto generici. Di fatto la questione è sempre all'ordine del giorno: siamo in assenza di un sistema che regoli in maniera onesta le attività delle partecipate regionali. Sono ancora una giungla, sono ancora un far west in cui la vecchia politica ammuffita e la nuova politica - occhio a stare vicino alla muffa: ve la prendete anche voi - continua a bivaccare. Verrà il momento in cui ci sarà la resa dei conti, non dico la resa della Corte dei Conti sennò poi sento il solito "oh!" qui dentro, la resa dei conti anche su queste questioni, perché ormai penso che sia evidente che queste società partecipate sono completamente inidonee a gestire i compiti che gli sono stati affidati. Continuare a perseverare in questo dispendio, in questo buttare via il denaro pubblico, è veramente diabolico.