Oggetto del Consiglio n. 1073 del 7 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1073/XV - Interpellanza: "Notizie sull'utilizzo della nuova sala operatoria ibrida dell'ospedale regionale".
Rini (Presidente) - Punto 18 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Per la mattinata della sanità, continuiamo con la questione della sala ibrida, che è stata attivata nel mese di maggio scorso. Una sala che ha richiesto un investimento notevole: si parla di 2,5 milioni di euro e probabilmente è un arrotondamento per difetto, perché qualcuno parla di 3 milioni di euro di investimento. Come la stessa stampa che se ne è occupata al momento dell'inaugurazione ha riportato, questa sala ibrida per interventi multidisciplinari o singoli è nata come presidio per coinvolgere le strutture di chirurgia, di cardiologia, di rianimazione e di radiologia interventistica, perché sono previsti appunto in questa sala interventi di chirurgia vascolare, di emodinamica, di elettrofisiologia e radiologia interventistica. Ebbene, sempre in sede di inaugurazione, il direttore del dipartimento di emergenza, rianimazione e anestesia, il DERA, dichiarava: "è un upgrade di tutto il blocco operatorio che mette assieme più professionisti medici, per garantire risultati ottimi".
Interpello l'Assessore competente per sapere quali e quante siano state le tipologie di procedure e interventi eseguiti dal momento dell'apertura, quale sia la complessità chirurgica dei medesimi e in quali date sono stati eseguiti. Chiedo poi a quale specialità appartengano i medici che vi hanno operato e con quale frequenza numerica, quali siano i costi degli interventi eseguiti nella nuova sala ibrida, quanti siano stati i pazienti residenti in Valle d'Aosta e quanti quelli delle altre regioni operati nella nuova sala e quanti nelle sale operatorie tradizionali, suddivisi per specialità. Quali eventuali criticità infine siano insorte, eventualmente, a seguito dell'attivazione della nuova sala e come si pensa di risolverle. Quindi tutta una serie di dati importanti per cominciare a capire effettivamente in che direzione siamo andati attraverso questo nuovo presidio operatorio.
Dalle ore 10:07 assume la presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.
Baccega (UV) - Sono ormai diversi Consigli che la sanità è fortemente incalzata soprattutto da voi, collega Sammaritani, quindi da questo punto di vista non mi stupisco. Abbiamo forze ed energie per controbattere ma anche per accettare dei consigli, peraltro: non è che ci chiudiamo a riccio rispetto a forma mentis precostituite, nel modo più assoluto. Abbiamo forza ed energia per controbattere punto su punto, laddove le critiche sono dettate da interpretazioni, le chiamo così per non chiamarle in modo diverso, che poi vengono date pubblicamente, che sono errate e che sono fuori da ogni logica.
Rientrando nella logica dell'interpellanza, ovviamente sono dati che mi ha fornito l'azienda USL, perché è lei che gestisce tutta la parte della sanità. La sala ibrida è entrata in funzione appunto il 20 maggio e il primo periodo dell'attività si va a connotare quale sperimentale per le specialità che maggiormente sono interessate all'utilizzo della stessa, per tipologie di procedure e di interventi che più necessitano della struttura e delle apparecchiature della sala stessa. Inoltre nel mese di agosto si è rilevata una flessione dell'attività chirurgica, questo in generale, a causa del periodo di ferie estive che ha ovviamente coinvolto anche l'attività della sala ibrida. Le specialità prese in considerazione dall'azienda per formulare questa risposta sono: la chirurgia vascolare, la cardiologia e la radiologia, in quanto uniche utilizzatrici al momento della sala ibrida.
Per la radiologia l'utilizzo di tale sala è in prevalenza dedicato alle vertebroplastiche. Per le altre strutture chirurgiche è in atto un percorso formativo che consentirà nel breve periodo l'utilizzo della sala ibrida, anche da parte di queste. L'utilizzo della sala ibrida, per una serie di interventi e di procedure, ha consentito di ridurre il rischio clinico e di operare in condizioni organizzative e sicuramente migliorative, questo a detta di tutti. Devo dire che a commento stiamo ricevendo una serie di suggestioni, email, telefonate da chirurghi e medici di fuori, anche sull'onda di una intervista nazionale che io feci la settimana scorsa e il fatto di avere la sala ibrida è sicuramente uno degli elementi positivi che può essere di grande attrattività; laddove la strumentazione è di livello, ovviamente l'attrattività migliora.
Complessivamente il numero totale di interventi chirurgici sala ibrida nel periodo dal 20 maggio al 15 ottobre è stato di 261 interventi, al quale si devono aggiungere a livello di procedure 123 coronarografie. Come da programmazione sottoscritta e condivisa dai direttori, gli spazi dedicati a livello settimanale in sala ibrida sono stati: due giorni per la cardiologia, due giorni per la chirurgia vascolare, un giorno per la radiologia interventistica. Il resto dell'attività è fatta in Sala Angio 1, con uno schema che si integra con quello della sala ibrida, in modo da poter garantire il trattamento delle patologie elettive urgenti ed in emergenza sulle dodici ore diurne per continuità, due giorni per la cardiologia, tre giorni per la radiologia interventistica. Da quanto sopra, considerati come detto il periodo estivo e il rodaggio della struttura, si ritiene pienamente raggiungibile l'obiettivo di 900 interventi annui e di seguito si elencano in ordine di frequenza e specialità gli interventi effettuati in sala ibrida facendo riferimento alla classificazione ICD 9 CM. Se gliela leggo mi brucio tutto il tempo per la risposta: poi faccio una fotocopia e le do l'elenco dei diversi interventi.
Quali sono i costi degli interventi e il costo medio degli interventi per specialità. È evidente che il costo per singola tipologia di intervento è variabile a seconda della complessità clinica. Per quanto concerne la cardiologia si è scorporato il dato relativo alle coronarografie e il costo si riferisce, al momento, esclusivamente al materiale di consumo, quindi non c'è il personale che ha un'incidenza, però questo costo sarà proiettato sicuramente entro fine anno per definire effettivamente quale è il costo. Gli altri costi, personale e spese generali, sono in fase di monitoraggio, pertanto il dato complessivo non è ancora consolidato. Per la cardiologia il costo medio è di 2566 euro, per le coronarografie di 300 euro, la chirurgia vascolare ha un costo medio a intervento di 2399 euro, la radiologia di 270 euro.
Di seguito c'è una tabella con l'indicazione del numero totale di interventi in sala ibrida e anche nelle altre sale, nelle sale operatorie tradizionali, suddivisi per residenti valdostani e non residenti, nonché per specialità. Nella sala ibrida gli interventi totali in chirurgia vascolare sono stati 121 di cui residenti 91, non residenti 30. In cardiologia, sempre sala ibrida, 118 interventi totali, 98 residenti e 20 non residenti. Radiologia: 22 interventi, 19 residenti e 3 non residenti. Nelle altre sale gli interventi totali sono stati 405 e glieli do suddivisi: 112 in chirurgia vascolare, di cui 88 residenti e 24 non residenti; 129 in cardiologia, di cui 107 residenti, 22 non residenti; 164 in radiologia di cui 98 residenti e 66 non residenti. Quindi, un totale in altre sale di 405 interventi, di cui 293 erano residenti e 112 non residenti. L'utilizzo della sala ibrida è in linea con gli accordi presi dai direttori di strutture complesse interessati nel 2016 e confermati nel dicembre 2018 con documento sottoscritto, fatte salve le normali criticità derivanti dalle fasi di startup. Attualmente la sala funziona in modo adeguato rispetto agli standard previsti. Questo è quanto l'azienda USL mi ha sottoscritto rispetto ai quesiti da lei posti.
Presidente - Per la replica la parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta, anche se da un lato io comprendo si tratta di un presidio operatorio che è stato inaugurato pochi mesi fa e quindi questa prima iniziativa, è evidente, lo avrà immaginato anche lei, è soltanto un modo per dire: vediamo un pochino come sta iniziando a funzionare e monitoreremo poi quelli che saranno i risultati nel tempo, perché è chiaro che in pochi mesi non si può certo dare dei giudizi. Volevo ribadire soltanto che si è trattato di un intervento economicamente importante, ci sono state all'epoca numerose polemiche, ci sono state anche delle iniziative come esposti, interventi ispettivi dei Carabinieri indicati anche dalla stampa, quindi è importante comprendere a posteriori se veramente abbiamo fatto bene, se potevamo fare altro o comunque se è stata in ogni caso una scelta oculata ed opportuna. Comunque, questo lo dirà probabilmente il tempo.
Come dicevo, questa prima iniziativa serve a far comprendere che monitoriamo e continueremo a monitorare costantemente la situazione di tutta la sanità, ma anche di questo presidio operatorio, perché come ricordo quando eravamo noi in Giunta lei Assessore ci diceva spesso e ci ricordava che voi avreste vigilato, altrettanto sembra che dobbiamo fare noi e lo faremo sicuramente. Il problema fondamentale, al di là dei dati che lei mi fornirà, mi ha fornito in parte e la ringrazio di questo, è un pochino invece concentrato nell'ultima parte della mia interpellanza, cioè quella che riguarda eventuali criticità che siano insorte a seguito dell'attivazione di questa sala ibrida, perché da voci che ci arrivano purtroppo sembrerebbe che, per carità lo strumento è valido, ma siano sorte delle problematiche in ordine al personale, eccetera. Questo probabilmente lo verificheremo un pochino più avanti.
L'auspicio è soltanto quello in senso costruttivo di dire: abbiamo uno strumento in più. Se effettivamente dovesse servire, per esempio, a far sì che la mobilità attiva sia positiva, nel senso che arrivi qualcuno anche da fuori a farsi operare, ben venga, ci mancherebbe, ci serve perché sappiamo quale sia il bilancio fra mobilità attiva e passiva, quindi è sicuramente un dato positivo questo. Mi auguro che voglia monitorare anche lei nella sua veste e far sì che - sicuramente non abbiamo bisogno di altre criticità nella sanità, perché stiamo dicendo che le sono tante e sono anche serie - questo strumento non diventi un ulteriore motivo di ulteriori criticità, ma semmai appunto di sviluppo per la nostra sanità che ne ha tanto bisogno.