Oggetto del Consiglio n. 1070 del 6 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1070/XV - Interpellanza: "Creazione di un osservatorio permanente per la determinazione dei danni arrecati dai lupi agli allevamenti".
Rini (Presidente) - Punto 16 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Luboz.
Luboz (LEGA VDA) - La settimana scorsa abbiamo approvato in III Commissione la legge sulla gestione del lupo. Sì, chiedo scusa, Assessore, ha ragione: questa settimana. Nella fase di preparazione della legge, nel corso dell'analisi di tutto quanto l'articolato abbiamo avuto diverse interessantissime audizioni da parte del Corpo forestale, dell'Istituto Zooprofilattico e, inoltre, del personale del Parco del Monte Avic. A me sono sorti diversi interrogativi che dipendono da un ragionamento rispetto alla direttiva Habitat che, se non erro, è datata 1992, quindi è di 30 anni fa, quando la realtà correlata al lupo era presumibilmente totalmente diversa da quella attuale. Trent'anni fa, nel '92, in Valle d'Aosta erano ricomparsi da alcuni anni i cinghiali ed era parso non solo che non fossero così tanto pericolosi per l'uomo, ma soprattutto che non recassero notevoli danni alle colture agricole. Adesso, a distanza di 30-40 anni, ci stiamo accorgendo delle conseguenze del non aver combattuto l'Invasione che stava avvenendo da parte dei cinghiali e probabilmente avverrà, come sta già avvenendo, ugualmente per il lupo. A me hanno sicuramente fatto riflettere alcune spese evidenziate durante le audizioni in commissione, come quella non di fondi pubblici, di risorse proprie... però poi vorrei capire quali risorse proprio può avere ad esempio l'istituto Zooprofilattico quando dice che realizzerà una sala necroscopica per repertare le cause di morte dei lupi. Quando la sanità pubblica piange, ovviamente... Va beh, considerazioni personali.
L'interpellanza andava a chiedere in particolare "quali sono le scrupolose attività del Corpo Forestale Valdostano per il controllo e/o monitoraggio della specie lupo"; "se e quali sono le spese supplementari sostenute dall'Amministrazione regionale rispetto alle ordinarie mansioni del Corpo Forestale dovute alle attività di monitoraggio in questione", cioè invio dei dati ai laboratori, costi delle analisi; si è parlato dell'analisi del DNA perché è possibile che uno stesso lupo possa aver rilasciato le sue feci a Rhêmes e il giorno dopo o alcuni giorni dopo magari nella Val d'Ayas, giustamente dobbiamo andare a repertare se sia lo stesso animale che magari ha predato da una parte e dall'altra e quindi, in base a questa legge, possa essere, se ho capito bene, permesso l'eventuale abbattimento. Poi "se non ritenga opportuna la creazione di un osservatorio permanente sui gravi danni arrecati agli allevamenti".
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Chatrian.
Chatrian (AV) - Collega Luboz, è una tematica che non abbiamo sottovalutato e che non stiamo sottovalutando. Avete avuto modo, come diceva lei in Commissione, di audire diverse professionalità proprio per avere un perimetro, una geografia più ampia possibile per avere tutte le informazioni. Cercherò di rispondere nel merito ai quesiti che ci ha posto. L'aumento di lupi sul territorio regionale ha determinato negli anni un incremento degli attacchi al patrimonio zootecnico e ha fatto crescere l'attenzione dell'opinione pubblica ma anche la preoccupazione degli allevatori per il ritorno del predatore. Se da una parte dobbiamo garantire la convivenza uomo-lupo e garantire la biodiversità, dall'altra parte dobbiamo avere la capacità e la robustezza di mettere in campo azioni, misure, soluzioni per accompagnare comunque tali criticità. Al fine di ottenere informazioni precise sulla distribuzione del predatore e assicurare la sua coesistenza con la restante fauna selvatica e con le attività antropiche, con particolare attenzione al settore zootecnico, a fine 2017 sono state adottate precise modalità riguardo a questa effettuazione del monitoraggio della specie, al fine di approfondire la conoscenza sulla distribuzione, la dimensione, le dinamiche della popolazione, la stima e la localizzazione dei branchi e delle indagini genetiche, vale a dire ampliare la conoscenza sullo status genetico della popolazione.
È anche stato costituito un tavolo tecnico. Un tavolo tecnico c'è già, è già stato istituito, oltretutto è stato convocato. Può essere allargato anche ad altre associazioni - poi entrerò nel dettaglio e nel merito -per il coordinamento delle operazioni sia di monitoraggio che di raccolta dei dati sul territorio. Il monitoraggio è svolto dal personale del corpo forestale della Valle d'Aosta appositamente formato e nei parchi è svolto dai guardaparco. Le attività prevedono: il controllo sistematico di transetti (percorsi definiti per l'individuazione di segni di presenza in inverno e in estate), la tracciatura delle piste dei lupi sulla neve; l'attività di monitoraggio tramite la tecnica dell'ululato indotto; l'utilizzo di trappole video-fotografiche; l'esame delle predazioni su selvatici e domestici in collaborazione con i veterinari; la raccolta di campioni biologici e la loro analisi generica.
Le indagini genetiche permettono di valutare i parametri demografici, vale a dire: stima della consistenza, del tasso di crescita e di sopravvivenza della popolazione; identificazione della presenza e degli spostamenti sul territorio; identificazione dei nuovi nati e ricostruzione delle relazioni di parentela; ottenere informazioni sulla struttura genetica della popolazione, quale ad esempio la variabilità genetica o l'identificazione di eventuali individui ibridi. Attraverso le analisi genetiche è possibile inoltre ricostruire gli eventuali spostamenti di lupi erratici provenienti da altri territori, in particolare dalle regioni confinanti. Per l'effettuazione delle analisi genetiche ci si avvale dello stesso laboratorio di riferimento per il Piemonte e per il Parco Nazionale Gran Paradiso. Si tratta di un laboratorio americano con cui è iniziata una collaborazione inizialmente a spese della Regione Piemonte per l'esame di diversi campioni raccolti in Valle d'Aosta, al fine di determinare le possibili interazioni tra le popolazioni di lupo delle due regioni. Successivamente sì è poi ritenuto di continuare ad avvalersi dello stesso laboratorio utilizzato dal Piemonte e dal Parco proprio ai fini della condivisione dei dati e della metodologia di analisi. I costi per le analisi presso il laboratorio estero ammontano a circa 8.000 euro all'anno. Contemporaneamente sono state invece avviate analisi genetiche presso il nostro laboratorio, sito a La Salle, del Museo regionale di scienze naturali, attraverso cui è possibile stabilire in tempi più rapidi, mediante le analisi genetiche sui campioni raccolti, se l'autore di una predazione su domestici è un lupo o un cane. Le spese vive per le analisi genetiche presso il laboratorio regionale, disponendo di personale interno - quindi direttamente dell'amministrazione regionale: dipartimento risorse naturali - sono quelle relative al materiale di consumo, nell'ordine di grandezza di circa 2.500 euro all'anno. Come le dicevo nelle premesse, il tavolo tecnico "lupo" è già istituito con medesimo provvedimento ed è costituito - se può interessare al collega e anche ai colleghi, ma ne abbiamo discusso anche quando ci siamo confrontati in commissione nelle ultime settimane - da questi rappresentanti: dipartimento risorse naturali corpo forestale; struttura flora e fauna; struttura biodiversità e aree protette; dipartimento agricoltura; struttura igiene e sanità pubblica veterinaria; struttura igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche; struttura sanità animale dell'Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte e Valle d'Aosta; Parco Nazionale Gran Paradiso e Parco naturale regionale del Monte Avic. Al tavolo tecnico sono inoltre chiamati a partecipare, oltretutto ci siamo impegnati e adesso vedremo se integrare il provvedimento dirigenziale o con un semplice documento interno dell'Amministrazione, le associazioni fondamentali che devono far parte, a nostro avviso, di questo tavolo, che sono: gli allevatori, i cacciatori e anche o uno o i rappresentanti delle associazioni degli ambientalisti. Il tavolo dunque svolge pienamente la funzione di osservatorio sui danni arrecati agli allevamenti. Peraltro, nelle prossime settimane il progetto Life WolfAlps, a cui la Regione ha aderito, ha come principale obiettivo il rafforzamento e il miglioramento delle azioni sia di monitoraggio della specie che in un'ottica di coordinamento a livello alpino delle attività, per cui per la realizzazione è previsto un finanziamento in natura europea; più volte abbiamo messo in evidenza tale tematica, affrontandola sia in Aula sia in Commissione.
Spero di aver risposto nel merito ai quesiti che il collega mi poneva. L'obiettivo, come le dicevo, è di allargare questo tavolo tecnico alle tre associazioni principali - poi vediamo insieme a loro in che maniera - penso che in questo momento sia fondamentale che tutti gli attori abbiano non solo tutte le informazioni, ma che ci siano quelle azioni e quelle misure che tutti insieme...
Penso che tale tematica così delicata vada affrontata, non deve essere sottovalutata, e che si debba andare oltre a quello che è eventualmente un approccio di natura ideologica da parte di qualcuno, reputo che i nostri territori, le nostre piccole-grandi comunità debbano avere un supporto di natura giuridica, uno strumento utile a tutelare le nostre montagne e chi ci abita.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Luboz.
Luboz (LEGA VDA) - Grazie, Assessore. Grazie per le risposte, interessanti i dati che ci ha fornito. Sicuramente condivido che sarà necessario e auspicabile l'inserimento del tavolo tecnico delle associazioni portatrici d'interessi sull'argomento, perché, a precisa domanda che feci loro durante un'audizione in Commissione, mi risposero con un perentorio "no" rispetto alla possibile coesistenza tra lupo e pastorizia tradizionale, che è un ossimoro che invece è stato inserito in legge, ma sicuramente di questo avremo occasione di parlare alla prossima adunanza del Consiglio tra 15 giorni.
Presidente - E con questo punto si concludono i lavori che riprenderanno domani alle ore 09:00.
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La seduta termina alle ore 20:03.