Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1069 del 6 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1069/XV - Interpellanza: "Appalto di fornitura pasti presso il reparto maternità dell'ospedale Beauregard".

Rini (Presidente) - Punto 15 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - In data 2 ottobre 2019, è stata pubblicata da un noto quotidiano on-line una lettera firmata da due genitori, che raccontavano la loro esperienza al reparto maternità dell'ospedale Beauregard, dove è nato il loro figlio. In questa lettera dopo una breve premessa in cui veniva elogiata l'umanità e disponibilità del personale, testualmente scrivono: "Il cibo del reparto è disgustoso, imbustato in improbabili contenitori usa e getta, alla faccia della lotta al cambiamento climatico. La qualità dei prodotti è decisamente bassa, spesso precotti, mal cucinati e in alcuni casi immangiabili. Inoltre, da un punto di vista nutrizionale, i menù proposti sono assolutamente inadatti per donne che hanno affrontato un parto e hanno bisogno di recuperare energie e forze. Platesse decongelate e patate semi bollite possono andar bene a chi ha subito un'operazione al fegato, non a chi ha una nuova vita da nutrire. In soccorso alle madri fortunatamente arrivano parenti e amici in stile re magi a portare doni ai nuovi nati, non oro, incenso e mirra ma abbondanti provviste alimentari. La noncuranza che abbiamo riscontrato riguardo all'alimentazione potrebbe compromettere la salute delle pazienti; ad esempio, è stata data carne di maiale malcotta a donne non immuni alla toxoplasmosi oppure cibi privi di ferro a pazienti che hanno subito importanti emorragie durante il parto. Riteniamo sia doveroso revisionare l'appalto delle forniture alimentari. La maternità non è una malattia e richiede un'alimentazione sana, nutriente e più attenta alle necessità specifiche del reparto".

Questa era una lettera aperta, sottoscritta e per questo noi chiediamo all'Assessore alla Sanità di sapere: "quale ditta sta fornendo i pasti al reparto di maternità dell'ospedale Beauregard e da quando"; "quali e quanti controlli ha effettuato l'azienda sulla qualità e correttezza dei cibi, anche rispetto alle esigenze nutrizionali delle partorienti"; "se il Governo regionale intende o meno intervenire in qualche modo sul suddetto appalto di forniture alimentari".

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.

Baccega (UV) - In realtà l'articolo l'avevo letto anch'io e immediatamente mi sono precipitato - due volte al Beauregard e una terza volta all'ospedale Parini - a cercare di capire se i pasti erano davvero così indecenti o meno. È chiaro che per chi è ricoverato ci sono diverse tipologie di pasti e quindi diventa difficile per chi è all'esterno valutare con attenzione. Ma rispondendo alla sua domanda: "quale ditta sta fornendo i pasti", il 23 gennaio l'azienda ha affidato l'appalto, a seguito di gara europea, il servizio per la ristorazione degenti e dipendenti alla Vivenda S.p.a., per 6 anni con facoltà di rinnovo per ulteriori tre anni. Il contratto è decorso dal 1° aprile 2012 e il 26 aprile 2018 si è proceduto con determina dirigenziale numero 292 al suo rinnovo fino alla data del 31 marzo 2021; facoltà di rinnovo peraltro prevista in sede di gara e computata nella relativa base d'asta.

Ci fosse stata tutta una serie di problemi, comunque di richieste e di approfondimenti e di problematiche evidenziate, probabilmente non avrebbero agito nella direzione del rinnovo. L'azienda ci comunica che la qualità del cibo viene giornalmente controllata in stretta collaborazione con il direttore di esecuzione del contratto della società di dietologia e nutrizione clinica, che è responsabile dell'elaborazione del dietetico ospedaliero, della conformità dei menù e delle grammature degli alimenti, come previsto dalle linee d'indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera e assistenziale. Tali controlli possono prevedere la presenza della ditta fornitrice, la Vivenda, o essere semplicemente effettuati tramite sopralluoghi attivati tutte le volte che i reparti segnalano problematiche, al fine di valutare il rischio nutrizionale e di controllare la conformità dei menù e delle grammature degli alimenti. Eventuali irregolarità segnalate che dovessero emergere al momento del sopralluogo vengono immediatamente corrette; questo è previsto dal disciplinare di gara che recita che il rappresentante dell'azienda U.S.L. ha la facoltà di richiedere l'esecuzione immediata dei servizi necessari per il regolare andamento del servizio o di contestare al gestore con richieste di chiarimento. Qualora le controdeduzioni non fossero esaustive si procede all'applicazione di penali; questo ci interessa meno, perché quello che è importante è dare ovviamente del cibo confacente ai nostri pazienti. Se non ci sono particolari indicazioni di diete di diverso genere, che vengono richieste dietro precisa prescrizione medica dal reparto, la dieta per gestanti rientra nel cosiddetto pasto comune, cioè prevede che la degente scelga tra le portate previste come di seguito riportato: due primi a scelta, due secondi a scelta, due contorni a scelta, frutta fresca o budino o yogurt, questo per il pranzo; per la cena un primo piatto con altre alternative sempre presenti, un secondo piatto e un contorno, anche qui frutta fresca, budino, yogurt. L'azienda segnala che queste scelte vengono effettuate nell'ambito di un menù che cambia tutte le settimane, articolato sul mese, e prevede l'alternanza stagionale privilegiando i prodotti del territorio. Sono comunque presenti diete standard nella misura di circa 29 regimi dietetici differenti, fruibili previa richiesta pervenuta dal reparto - l'ipocalorica, la dieta per diabetici - ed è possibile richiedere diete ad personam, ossia schemi dietetici ricettati individualmente per soggetti con problematiche complesse, in totale e assoluto rispetto di quanto stabilito dalle linee guida sopracitate.

I cibi vengono preparati utilizzando prodotti di qualità, ove possibile rispettando criteri di stagionalità e inserendo prodotti surgelati solo qualora non fosse possibile trovare il fresco sul mercato e soprattutto a garanzia della sicurezza alimentare del paziente. La tecnica utilizzata per la preparazione è il "cook and chill" ossia il cibo viene preparato in maniera convenzionale e viene sottoposto a raffreddamento rapido con un abbattitore fino a 10 gradi al cuore del prodotto. Di seguito viene porzionato su carrelli neutri, trasportato su mezzi refrigerati e generato sul luogo del consumo con carrelli che da un lato riscaldano e dall'altro raffreddano. Utilizzando questo tipo di tecnica di cottura in legame refrigerato si salvaguardano gli aspetti organolettici, garantendo allo stesso tempo il rallentamento del processo di proliferazione di agenti in grado di alterarli. Nella ristorazione questi vantaggi si traducono in maggiore sicurezza e garanzia di servizio fino alla fase distributiva, evitando il pericolo di caduta termica dovuto a tempi o a distanze fisiche. Per quanto concerne il confezionamento, l'imbustamento in piatti di plastica avviene solo per le diete in quanto è necessario procedere alla sigillatura. Il vitto comune prevede il confezionamento in ceramica e la copertura con coperchi di plastica che vengono regolarmente lavati e riutilizzati per il pasto successivo. La segnalazione dell'utente è stata presa in carico dall'azienda U.S.L., come peraltro avviene per ciascuna segnalazione di non conformità, e si è proceduto a rivedere sia con il reparto che con il fornitore in almeno due incontri, il 4 ottobre e il 10 ottobre, l'iter di prenotazione onde evitare i rischi di disservizio. Poi mi chiede "se il Governo regionale intenda o meno intervenire in qualche modo sul suddetto appalto di forniture alimentari". Diventa complicato ad appalto in corso, lo capisce bene, e senza certezze e motivazioni di carattere generale, perché si va a rischiare un contenzioso che potrebbe essere molto oneroso. Però, secondo il Piano Gare 2020/2021 dell'azienda, per l'anno 2020 si lavorerà per l'indizione della gara relativa al servizio di ristorazione degenti e dipendenti, che appunto scadrà il 31 marzo 2021, ed è intenzione dell'azienda - ci siamo confrontati - bandire una gara che contenga i seguenti elementi: l'applicazione del decreto ministeriale 25 luglio 2011 - vuol dire i criteri ambientali minimi per il servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari - nonché l'applicazione di tutti i criteri ambientali minimi eventualmente applicabili, ad esempio: gli imballaggi di carta; utilizzo del confezionamento dei pasti in ceramica sia per i pazienti che per i dipendenti; dare completa applicazione alla circolare dell'Assessorato dell'Ambiente dell'8 febbraio 2019, ovviamente per oggetto; l'adozione di misure volte a favorire la prevenzione della produzione dei rifiuti nelle strutture pubbliche; l'inserimento dell'attività di prenotazione dei pasti a carico del fornitore del servizio e l'inserimento di prodotti a filiera corta o a km 0 per attivare percorsi di salvaguardia dell'ambiente e a sostegno dell'economia locale. Quindi questo appalto prosegue in questa direzione; il nuovo appalto conterrà tutte queste novità, che mi sembrano importanti e significative perché vanno nella direzione di miglioramento del servizio.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Guardi, Assessore, c'è poco da dire. Sentendo la sua risposta sinceramente mi è venuta l'acquolina in bocca ed è tutto talmente meraviglioso che sinceramente invidio chi in questo momento può mangiare un lauto pasto all'ospedale Beauregard di Aosta. Cosa vuole che le dica? Tanto la situazione è sempre la stessa: qualunque lamentela e qualunque problema sorgano, il quadro che viene dato nelle risposte è sempre di eccellenza. Tutto lì, a fronte di tutto questo si dice: "L'appalto c'è, il controllo viene fatto da questo", è tutto sotto controllo, è tutto a posto e non si fanno altri tipi di controlli, ci si fida esattamente dell'iter che già conosciamo perché tanto il problema non c'è, va tutto benissimo; sono contenta che, come al solito, vada tutto benissimo! Ne riparleremo poi anche domani in un'altra iniziativa, sempre sulla Sanità. Sulla Sanità ci saranno tantissime cose da dire, ma siamo solo all'inizio perché tanto prima o poi tutte le cose verranno fuori. Semplicemente aspettiamo con tanta, con molta pazienza. Quando ho sentito il nome della ditta incaricata - un qualcosa mi ricordava - era un nome molto famoso perché balzato molte volte agli onori della cronaca valdostana per altre questioni, ma, insomma, basta fare una ricerca; io non insinuo niente, però me lo ricordo, perché all'epoca c'erano state molte questioni! Comunque va bene, la ringrazio per la risposta.