Oggetto del Consiglio n. 1059 del 6 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1059/XV - Approvazione di mozione: "Impegno del Governo regionale a sollecitare gli enti pubblici per una progressiva dematerializzazione dei documenti".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto 10 all'ordine del giorno. La parola alla collega Nasso per l'illustrazione.
Nasso (M5S) - Questa mozione, ormai un po' datata, tratta trasversalmente un tema molto importante di cui abbiamo ampiamente dibattuto in quest'Assise: il tema dell'attenzione all'ambiente. L'Amministrazione tutta dovrebbe promuovere la dematerializzazione dei documenti con il progressivo superamento del supporto cartaceo - ovviamente laddove possibile - al fine di conseguire risparmi economici, maggiore efficienza, tempestività dei procedimenti, piena accessibilità - anche questo da parte dei cittadini - e con una conseguente forte attenzione all'ambiente come prima accennavo.
Lo smodato uso di carta stampata è inquinante; si pensi allo smaltimento proprio di essa, dei toner, e che è possibile dematerializzare il notevole flusso di documenti cartacei prodotti in tutti settori: istruzione, sanità, eccetera. E come si potrebbe fare? Adottando adeguati sistemi e procedure, per esempio via Internet, opportunamente protette laddove ci siano dei documenti sensibili, e anche con altri mezzi. Sottolineato inoltre che, nonostante ci sia già una forte attenzione su tale questione - e questo lo dobbiamo riconoscere -, a nostro avviso è necessario raggiungere obiettivi più ambiziosi, provare a fare qualcosa di più partendo ad esempio anche dai nostri lavori. Per fare un esempio, mi viene in mente che quando uno di noi Consiglieri non può partecipare ad una Commissione e delega un collega dobbiamo fare un atto cartaceo, quando magari basterebbe una PEC. Questo è un esempio fra tanti altri. Si salva il mondo così? Probabilmente no, ma da qualche parte bisogna cominciare a fare qualcosa ed è bene che i palazzi della politica comincino a fare e a dare il buon esempio, a mio avviso.
Fatte queste premesse, noi chiediamo al Governo regionale di avviare in tempi stretti un sollecito, una sorta di input, la diffusione di una circolare agli enti pubblici della nostra Regione affinché venga superato progressivamente l'uso della carta stampata, ove possibile, e si prediliga il sistema informatico: mail, PEC e quant'altro. Questo è sicuramente un invito, un sollecito, una richiesta a tutti gli enti regionali coinvolti perché, come ho detto prima, da qualche parte bisogna partire. A volte i cambiamenti sono difficoltosi, ma io credo che gli strumenti li abbiamo con gli uffici ed i tecnici. Noi possiamo applicarci di più e quindi, in buona sostanza, questa è la richiesta.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Chi intende prendere la parola? Nessuno? Possiamo chiudere... no, ha chiesto la parola la collega Pulz. Chiedo scusa, prego.
Pulz (ADU VDA) - Mi scuso io. Volevo semplicemente dire che Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d'Aosta è assolutamente favorevole a questa mozione e devo dire che il problema dello spreco micidiale di carta anche qui, in Consiglio regionale, è proprio uno dei primi dati che mi ha colpito in entrata l'anno scorso, il 26 giugno.
Io provengo dal mondo della scuola, dove mi è capitato più volte di dover acquistare personalmente, insieme ai colleghi insegnanti, le risme per fotocopiare i compiti in classe, che sono documenti ufficiali obbligatori. Nei miei tre anni di direzione all'Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Valle d'Aosta avere una fotocopia in bianco e nero era quasi fantascienza, perché disponevamo, per preparare i materiali per tutte le scuole e tutti gli insegnanti della Valle e per le numerosissime attività, di un fotocopiatore... non dicono a manovella, ma quasi. Poi ci è venuta l'idea di creare un sito con cui avevamo risolto quasi tutti i problemi, digitalizzando ogni documento. Qui in Consiglio, qui in Regione disponiamo di uno staff espertissimo che ci accompagna quotidianamente per l'utilizzo del sistema informatico, che è eccellente, eppure continuiamo a viaggiare con montagne di carta che poi non sappiamo più dove mettere e rileghiamo anche il tutto con bellissime spirali di plastica; fotocopiamo addirittura a colori e, se posso permettermi, questo è il sogno erotico proibito di ogni insegnante.
Credo davvero che sia urgente invertire la rotta, digitalizzare il più possibile. Nessuno di noi è così anziano da non poter imparare a leggere tutto a video, o comunque il più possibile. Possiamo farcela benissimo e i nostri giovani ci chiedono con forza e sensibilità nuova, che noi non abbiamo ancora, un impegno per il pianeta che dobbiamo saper garantire, anche per dare, in quanto Amministratori, il buon esempio. Il nostro voto è quindi assolutamente favorevole.
Presidente - Nel merito mi permetto di intervenire dalla postazione del Presidente, proprio perché porto comunque l'esperienza e il contributo alla discussione.
Il Consiglio regionale, dall'inizio di questa legislatura, ha proceduto ad un'opera di totale dematerializzazione di tutti i documenti di tutti gli organi appartenenti alla Presidenza del Consiglio, dalle Commissioni alle convocazioni, a tutto. Ad oggi tutto ciò che riguarda l'attività del Consiglio regionale è reperibile e scaricabile in modalità telematica e non cartacea. Credo che questo sia un segnale positivo che l'Assemblea ha voluto dare in questa direzione.
Ci sono altri interventi? Siamo ancora in discussione generale. Possiamo chiudere la discussione generale. Per la replica? La parola al Presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Quando si parla di dematerializzazione di documenti non si può ridurre la questione ad una semplice azione volta all'eliminazione dei supporti e documenti cartacei, come ha correttamente fatto l'illustratrice. La dematerializzazione va associata al concetto di digitalizzazione che, in ambito documentale, rappresenta il processo volto a ripensare l'iter di gestione del cartaceo, applicandolo al contesto informatico. I processi di dematerializzazione hanno come obiettivo ultimo la conversione di un documento cartaceo in un documento informatico, preservandone sia il relativo valore giuridico e probatorio, sia gli elementi afferenti al contesto archivistico di riferimento. Peraltro, verso i processi di digitalizzazione sono volti alla riorganizzazione dei procedimenti e dei servizi resi disponibili online agli utenti, presupponendo che i relativi flussi documentali siano già costituiti da documenti che nascono informatici. L'Amministrazione regionale si è da tempo dotata di un sistema documentale dove vengono fatti circolare sia all'interno che all'esterno dell'Amministrazione i documenti digitali. Di conseguenza si è operata nel tempo una progressiva razionalizzazione degli strumenti per la stampa, riducendo numericamente le stampanti personali e installando degli apparati multifunzione che consentono un maggiore risparmio dei consumabili, con l'indicazione di farne uso solo nei casi in cui sia realmente indispensabile produrre delle copie cartacee di un documento digitale. Per le comunicazioni rapide si fa da lungo tempo uso della posta elettronica, dove spesso si invita il ricevente a non stampare la mail ricevuta.
Sul fronte dei servizi al cittadino sono molteplici i casi in cui sono ormai disponibili alternative web alla presentazione della modulistica cartacea: iscrizione a concorsi, richieste per il bon de chauffage, eccetera. Basti pensare per esempio al Fascicolo sanitario elettronico che consente di evitare - per coloro che ne fanno richiesta - l'inoltro di documentazione cartacea, abbreviando sensibilmente i tempi di ottenimento dei referti. Ciò vale anche per gli altri enti pubblici presenti sul territorio regionale, gli enti locali e l'ASL. C'è un "però" rispetto a questo processo che, ripeto, è avviato e solido, come ha testimoniato anche il Presidente del Consiglio e come ha correttamente detto anche lei nella sua illustrazione; il "però" sta nelle abitudini e nelle prassi che non riusciamo a scardinare del tutto e questo non dipende dall'età. Delle volte ci sono persone che hanno molti anni che sono più capaci e più informatizzate di altri giovani. Basti pensare che oggi le comunicazioni tra enti pubblici devono per legge avvenire tramite posta elettronica, eppure ancora oggi riceviamo da altre Amministrazioni pubbliche comunicazioni via fax o cartacee.
Inoltre occorre tener conto che non tutti i cittadini hanno la possibilità di accedere ai servizi in formato digitale. Ne consegue che, sebbene siano evidenti i vantaggi per tutti, il cambio di processo richiede ancora un cambio di approccio, un cambio culturale nella gestione dei documenti che coinvolge sia chi opera per conto della pubblica amministrazione, sia il cittadino. Volendo quindi invertire la rotta rispetto alle abitudini consolidate legate al mondo della carta, la competenza e la formazione risultano essere le azioni chiave da programmare e su cui investire. In sanità per esempio si era fatto molto sull'uso del computer per le persone anziane, dei corsi, e tra l'altro in questo senso hanno anche limitato la loro solitudine. In tale prospettiva, se vogliamo sperare in una reale rivoluzione digitale, dobbiamo partire da un cambiamento di consuetudini, di approcci e di metodi dove gli strumenti innovativi rappresentano solo in parte la soluzione.
Lo spirito della mozione quindi è ormai parte integrante del comportamento di tutti gli enti pubblici, ma bisogna lavorare ancora di più su altri aspetti, dare a tutti la possibilità di accedere ai servizi digitali e operare per cambiare i nostri comportamenti in quanto cittadini. Dovrei aggiungere che il rispetto alle problematiche ambientali di questo Governo non è formale, ma è tutto un percorso che si sta facendo. Sicuramente anche questa problematica deve essere incorporata, perché il consumo, l'uso di carta non è più tollerabile. Accogliamo lo spirito, ma soprattutto il suo invito, ad un ulteriore sollecito e ad una preoccupazione che è nostra e che rinforzeremo dopo la sua azione.
Accettiamo quindi sicuramente questa sua mozione.
Presidente - La parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - In premessa di questo intervento vorrei chiedere al Presidente Fosson se gentilmente mi dice chi ha scritto la risposta che ha letto. L'ha scritta lei? Mi scusi, perché volevo capire con chi me la devo prendere... l'ha scritta lei? L'ha scritta lei.
Guardi, giusto tre, quattro punti per chiarirci su aspetti che mi sembrano anche abbastanza importanti, perché devo dire che la risposta è tutt'altro che esauriente, soprattutto non ha i criteri di logica che dovrebbe avere invece una risposta rispetto a domande di questo tipo. Prima cosa: cambiare le stampanti con apparecchiature multifunzioni non cambia nulla, "multifunzione" vuol dire che ci sono più cose insieme, tra cui una stampante. Quindi lei ha detto: "Cambieremo le stampanti, le facciamo diventare multifunzioni"... vabbè, e quindi? Seconda cosa: c'è un problema di età in chi gestisce le apparecchiature informatiche. Non mi sembra di essere uno particolarmente giovane, ogni tanto sembra che lo sia, però di sicuro non è l'età che fa la conoscenza. La conoscenza la fa la voglia di imparare e, aggiungerei una cosa: non dipende dall'età conoscere o non conoscere determinate cose, ma dipende dalla voglia di sapere. Ora, se ci sono persone in questa Amministrazione che si difendono dietro al fatto che hanno un'età per cui non vogliono imparare, non è una difesa. Terza cosa: la gestione documentale. Il fatto che si possano gestire delle email non è gestione documentale. Il fatto che uno possa trasmettere un'email, ancorché con una PEC, non è una gestione del documento. Noi riceviamo delle risposte semplicemente tramite mail che non hanno nessun tipo di gestione del flusso per quanto riguarda noi Consiglieri, ma questo vale anche per l'esterno. I servizi effettivamente non ci sono. Al di là della dematerializzazione del documento, del risparmio della carta, c'è un discorso da fare a priori che non viene fatto dalla sua Amministrazione. Poi ha aggiunto che i cittadini non riescono a usare i servizi digitali. E chi l'ha detto? Se uno non gli mette a disposizione i servizi digitali è chiaro che non li sanno utilizzare! Lei ha anche parlato del Fascicolo sanitario elettronico e io lo conosco abbastanza bene. In altre Regioni si utilizzano degli smartphone, in altre Regioni ci sono "n" modi per accedere a quei dati, cosa che noi non abbiamo. Infine lei ha parlato di cambiamento di consuetudine. Ora, il cambiamento di consuetudine non è una cosa che parte in automatico, va indirizzato.
Allora vede, Presidente, la sua risposta è incompleta. È ovvio che va votata questa mozione, ma è solamente una piccolissima parte di quello che andrebbe fatto rispetto alla dematerializzazione dei documenti, capisce? Perché il risparmio della carta forse è l'ultimo anello della catena. Prima c'è un vantaggio lavorativo, c'è un vantaggio nell'informazione che viene gestita verso l'esterno, c'è un vantaggio nel cittadino che finalmente evita di spostarsi da casa sua ed andare nell'ufficio preposto - così magari facciamo anche un po' meno traffico -, e c'è un vantaggio anche economico, perché si liberano delle risorse. Avere le persone allo sportello, che magari aspettano semplicemente di fare qualcosa, non è un vantaggio economico. Si possono ottimizzare le risorse.
Mi sembra quindi che la sua risposta, ancorché accetti questa mozione, come la accettiamo e come voteremo anche noi, non è stata esauriente e logica.
Presidente - Altri? Siamo in dichiarazione di voto. Ci sono altre dichiarazioni di voto, colleghi? Possiamo mettere in votazione, la votazione è aperta. Possiamo chiudere la votazione.
Presenti: 32
Votanti: 32
Favorevoli: 32
Il Consiglio approva all'unanimità.