Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1004 del 23 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1004/XV - Interpellanza: "Notizie in merito alle fondazioni regionali".

Rini (Presidente) - Passiamo al punto n. 39 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Ferrero.

Ferrero (MOUV') - La Regione Valle d'Aosta partecipa dal punto di vista finanziario a tutta una serie di fondazioni, che vanno a toccare i settori più disparati. La questione fondazioni è una questione un pochettino diciamo così fumosa; perché? Perché all'interno delle fondazioni, che sostanzialmente sono degli enti di carattere no profit, poi si muovono tutto una serie di dinamiche per quanto riguarda, ad esempio, le retribuzioni degli amministratori. Ci sono amministratori di fondazioni che prendono degli stipendi che oscillano dagli 80.000 ai 100.000 euro lordi, con inquadramenti contrattuali, che, da quanto ho potuto vedere - non ho tutti i dati a disposizione, ma forse adesso anche il Presidente mi potrà chiarire la questione -, guarda caso, alle volte - non facciamo nomi, denunciamo solo i peccati e non i peccatori - hanno contratti che sono molto vantaggiosi, nel senso che, invece di essere inquadrati nell'ambito di un contratto che riguarda gli enti no profit, guarda caso, hanno l'applicazione del contratto del commercio.

Altra questione sono le dinamiche per l'individuazione dei fornitori, dei prestatori di servizi, dei consulenti e dei professionisti all'interno di queste fondazioni. È una specie di delega in bianco che la Regione dà a questi Enti, che poi spendono a loro piacimento e con metodi che alle volte sono discutibili, o comunque poco trasparenti i soldi pubblici. Parlo di fondazioni, ci possiamo mettere anche, alla luce di quanto è successo, l'associazione Forte di Bard, cioè sono delle realtà ibride, ecco questi sono veramente degli ibridi che consentono alle volte, non tutte, di sgattaiolare all'interno delle regole e di gestire in maniera un pochettino disinvolta il denaro pubblico. Sì, ci sono dei codici etici, dei codici di comportamento, però poi, quando si va a vedere cosa succede effettivamente, vengono stabilite delle soglie molto elastiche per gli incarichi, per gli affidamenti, se la soglia è 20, alla fine ci sono due incarichi a distanza di tempo: uno da 18 e uno da 17, e così si elude quella che dovrebbe essere una buona amministrazione e si va a sconfinare alle volte in fenomeni di puro clientelismo, se non di peggio. Ecco che se effettivamente è finito, è terminato, come tutti dicono, il periodo delle vacche grasse ed effettivamente ad ogni richiesta di effettuare qualche spesa supplementare c'è sempre una specie di pianto corale di tutti, forse io dico è venuto anche il momento di verificare se abbia ancora un senso tenere in piedi alcuni almeno di questi carrozzoni, che sicuramente in alcuni casi hanno dato un contributo all'attività dell'amministrazione, la conoscenza del territorio, in altri casi invece hanno dato dei brutti esempi di amministrazione. Allora quello che interesserebbe sapere, oltre a vedere un attimo i dati relativi alle spese complessive, è che cosa si vuol fare di questa realtà, perché poi le fondazioni in sostanza vanno a svolgere dei compiti che sono dei compiti istituzionali dell'Amministrazione in alcuni casi. È una specie di appendice dell'Amministrazione regionale con dei fondi che vengono gestiti autonomamente, che fa quello che dovrebbero fare gli Assessorati e questo succede nel campo turistico, succede nel campo della formazione.

Attenzione, stiamo anche attenti a non sovrapporre le attività che dovrebbero essere fatte dalla Regione con i suoi dipendenti, con i suoi dirigenti e semplicemente dare una specie di delega, una "consulenza" alle fondazioni su determinati argomenti, perché poi, essendo realtà esterne, si rischia anche di perdere un pochettino il senso della realtà. Alle volte tutti pronti, è facile puntare il dito sul dipendente pubblico, sul dipendente regionale che non è efficiente, ma se poi tu Amministrazione, prendi il lavoro e lo sposti da un'altra parte, è logico che vai incontro al rischio di un demansionamento automatico o a una dequalificazione del lavoro dei dipendenti, che l'Amministrazione già paga e in più si mette diciamo in attività una serie di carrozzoni che sfuggono effettivamente al controllo dell'Amministrazione.

Presidente - La parola al presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Rispondo alle domande. Le fondazioni che fanno riferimento all'Amministrazione regionale sono 12, escludendo da questo conteggio le fondazioni che operano nel mondo della scuola e gestiscono diverse scuole paritarie. Nel 2018 l'ammontare complessivo erogato a queste fondazioni è stato di circa 13 milioni di euro, cifra sostanzialmente stabile anche per gli anni precedenti.

Per quanto riguarda la seconda domanda, da un rapido controllo effettuato per riscontrare l'interpellanza, le unità di personale assunto a tempo indeterminato risultano essere circa 250, mentre quelle assunte a tempo determinato sono circa 80.

"Quali sono state le modalità di selezione": per quanto riguarda la selezione del personale sui rispettivi siti internet, le fondazioni pubblicano i regolamenti per le assunzioni, gli avvisi e i bandi per le selezioni del personale, in applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo n. 33 del 2013 in materia di obblighi e pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.

"Se sia intenzione della Giunta regionale analizzare, anche con il coinvolgimento della competente commissione consiliare, e verificare l'effettiva opportunità di mantenere le citate fondazioni": le fondazioni che fanno riferimento all'Amministrazione regionale operano in settori molto diversi tra loro, vi sono fondazioni che operano nel settore scolastico della ricerca e della formazione professionale come l'Institut agricole régional, che è una fondazione, la Scuola alberghiera di Châtillon, la Fondazione regionale per la ricerca sul cancro, la Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale. Altre hanno finalità più prettamente culturali, come la Fondazione Courmayeur, la Fondazione Natalino Sapegno, la Fondazione Filliétroz, la Fondazione Chanoux; altre operano in ambito sociale: la Fondazione Ollignan, per esempio; o in ambito scientifico come la Fondazione Montagna Sicura; o ancora per la valorizzazione del nostro territorio come la Fondazione Gran Paradis. Tutte assolvono al mandato per cui sono state create e in molti casi hanno anche il difficile compito di gestire e valorizzare dei patrimoni che i valdostani ignorano, ma che, per fortuna, grazie al loro operato, sono ben conosciuti anche fuori dai nostri confini come la Fondazione Filliétroz e la Fondazione Sapegno. Voglio anche sottolineare come in queste fondazioni sia presente molto volontariato. Nessuna delle fondazioni presenti è in difficoltà, anzi in diversi casi è sufficiente guardare i bilanci per scoprire che sono anche capaci di attirare contributi e finanziamenti aggiuntivi, oltre a creare sviluppo e indotto sul territorio. Il Governo regionale attraverso le componenti strutture verifica il funzionamento delle fondazioni, che per parte loro hanno già messo in atto quanto di competenza.

Accolgo comunque, Consigliere Ferrero, le sue preoccupazioni, è comunque in atto anche per i recenti fatti un'analisi delle modalità giuridiche delle fondazioni rispetto alle associazioni. Vorrei però anche sottolineare che, oltre al negativo, come detto, c'è molto positivo nelle attività di queste fondazioni.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Ferrero.

Ferrero (MOUV') - Io non ho sparato nel mucchio, non ho dato indicazioni, queste le potrò dare nel momento in cui avrò fatto delle richieste di documenti, eventualmente avrò esaminato i documenti. Di fatto rimangono i 12-13 milioni di euro che vanno a finire alle fondazioni, certamente... tra l'altro, 250 persone assunte a tempo indeterminato sono sicuramente un bel bacino di lavoro, le 80 a tempo determinato, sono un altro bacino, se calcoliamo tutte le consulenze e il resto, direi che si arriva a un numero che è un numero cospicuo. È ovvio che nell'ambito di una realtà ci sono comunque, secondo me, delle disfunzioni. Sì, è vero, Presidente, ha citato la legge, la 2013: quella che riguarda la pubblicazione dei bandi, ma sappiamo bene che non sono bandi di concorso diciamo di quelli che pensiamo a quando si parla di concorsi... un bando a tutti gli effetti, sono dei bandi, sono procedure aperte, sono manifestazioni di interesse, è una cosa molto elastica, che in alcuni casi si presta a manipolazioni.

Sono felice che sia in atto un esame della problematica. L'esame però non dovrebbe prescindere, a mio parere, da una questione, che dovrebbe poi essere ampliata anche ad altri enti regionali, c'è un contratto: il contratto regionale per il comparto unico dei dipendenti e dirigenti regionali, per evitare che ci siano queste applicazioni arbitrarie di contrattualistica diversa: una fondazione ha il contratto del commercio, l'altra ha il contratto dei servizi, nel momento in cui la Regione decide di partecipare a una fondazione, retribuisca i dipendenti, i dirigenti e gli amministratori con riferimento al contratto del comparto unico regionale, in maniera che in alcuni casi non si vada a finire in situazioni che obiettivamente sia per i dipendenti che ci lavorano, sia per i dirigenti e amministratori che ci lavorano sono di privilegio.

Dato che è un lavoro sostanzialmente sub-appaltato da un'Amministrazione regionale alle fondazioni o comunque a questi enti, stiamo attenti che non diventi invece un bacino di privilegi come soprattutto... non voglio farne colpa a chi sta gestendo adesso l'Amministrazione regionale, ma in passato abbiamo avuto casi, anche negli anni scorsi... io ho documentazione che sinceramente mette in evidenza come in alcuni casi la fondazione sia stata gestita proprio a livello familiare, più che a livello amministrativo con trasparenza e con equilibrio, ecco, solo questo.

Se ci sarà quindi comunque la volontà di esaminare la questione, io ne sarò felice. Se non ci sarà la volontà, la esamineremo con le richieste di accesso agli atti e vedremo di evidenziare ancora meglio quali sono le storture molto gravi che ci sono all'interno di alcune fondazioni.