Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1002 del 23 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1002/XV - Interrogazione: "Azioni poste in essere per garantire l'applicazione dei Criteri Minimi Ambientali (CAM) negli appalti della Regione.".

Distort (Presidente) - Punto n. 13 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Chatrian.

Chatrian (AV) - In questa interrogazione porto nuovamente all'attenzione un argomento già discusso in quest'aula, gli Assessori che mi hanno preceduto, l'assessore Borrello, Gerandin chiamato in causa all'epoca per competenza... sono intervenuti all'epoca manifestando la necessità di come creare queste prime condizioni, l'approfondimento della questione non è semplice proprio perché per la sua portata è destinata a incidere in maniera pesante sul tessuto produttivo regionale e quindi è da non prendere sottogamba. Ricordo, ad esempio, che proprio la revisione in atto dei criteri ambientali minimi legati all'edilizia è oggetto di accesi confronti a livello nazionale. Faccio una piccola premessa, magari è di dominio di tutti, ma penso che sia importante fotografare qual è lo stato dell'arte; perché? Perché, da una parte, si vuole mettere in piedi un percorso, un processo e accompagnarlo e, dall'altra, si deve avere anche la forza di poter far crescere il tessuto imprenditoriale, artigianale all'interno della nostra regione. L'impegno assunto da questo Consiglio è d'obbligo che vada comunque accompagnato proprio per avviare quel confronto e per individuare rapidamente i soggetti che devono per il ruolo assunto non tanto sedersi attorno a un tavolo... ma è come eventualmente predisporre i termini definiti nella mozione approvata lo scorso anno.

Cerco di rispondere nel merito e puntuale ai tre quesiti. Per quanto riguarda il primo quesito: "quali azioni siano state avviate per garantire che negli appalti dell'Amministrazione regionale siano applicati criteri minimi", ad oggi il rispetto della normativa è demandato all'operato dei singoli dirigenti.

Per quanto riguarda la seconda domanda: "da ottobre 2018 ad oggi in quanti - e io penso che sia questo il cuore del quesito - e quali appalti, avviati dalla nostra Pubblica Amministrazione per il tramite della CUC, sono state inserite almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei documenti di Criteri Ambientali Minimi (CAM)". Dall'analisi degli appalti gestiti proprio dalla CUC per conto della Regione è emerso che delle 29 procedure gestite da ottobre 2018 ad oggi solo due avevano per oggetto: "servizio forniture regolamentate dai CAM" e per entrambe sono state inserite e richiamate giustamente le specifiche corrette per i rispettivi ambiti di applicazione.

Si tratta della procedura telematica per l'affido del servizio biennale di pulizia presso i castelli, siti monumentali del Dipartimento Soprintendenza per i beni delle attività culturali e dalla procedura telematica aperta per l'affidamento della fornitura di automezzi, per le attività operative della struttura Viabilità e Opere stradali per l'anno 2019, l'anno 2020, per la Regione autonoma Valle d'Aosta.

Terzo quesito: "a quale percentuale corrispondono sul totale degli appalti realizzati", cerco di rispondere nel merito, però il calcolo è semplice come dicevo prima, tutte le procedure di appalto avviate tramite CUC per le quali fossero applicabili i CAM sono state svolte nei termini di legge e quindi al 100 percento, però, al di là di due esempi che ho potuto mettere in evidenza... dall'altra, va onorata la mozione che era stata portata in Consiglio, lo dicevo nelle premesse e accompagnare questo processo non è assolutamente facile, va fatto nei modi e nei tempi e io penso insieme anche alle nostre piccole e soprattutto medie imprese, ma soprattutto piccole.

Presidente- Per la replica, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - Sicuramente questo è un tema molto complesso, so perfettamente che questo tema... e soprattutto la richiesta dei CAM è una richiesta che va a impattare in modo importante sulle imprese, però è anche vero che riprendiamo il tema di questa mattina. Io - l'ho anche detto nella discussione generale questa mattina - ritengo che gli acquisti verdi siano veramente una delle strade su cui dobbiamo puntare per forza per ridurre l'inquinamento. Il settore pubblico deve essere in prima linea nel consumo di prodotti e servizi verdi per il ruolo di responsabilità che ricopre nei confronti dei cittadini e delle nuove generazioni. Gli alti consumi e il potere di acquisto della pubblica amministrazione rappresentano un'opportunità preziosa per poter influire sul mercato dei prodotti e dei servizi verdi, stipulandone lo sviluppo, la qualità e indirettamente anche la divulgazione ad altri settori economici e sociali. Gli acquisti verdi sono un importante strumento di politica ambientale per contribuire in modo determinante alla salvaguardia, alla tutela e al miglioramento della qualità dell'ambiente, alla protezione della salute umana, all'utilizzo razionale delle risorse e alla promozione di misure destinate al contrasto dei cambiamenti climatici. Io ad oggi in questo momento preciso non mi ricordo tutti i criteri minimi ambientali, penso che ce ne siano per 17-18 tipi di forniture. Mi sembra quindi così a naso difficile che per i nostri 929 tipi di appalti che abbiamo posto in essere in questo anno non ce ne sia neanche una che rientra nei criteri minimi ambientali e ritengo anche che demandare semplicemente ai dirigenti la scelta di determinare che ci sia o meno questa opzione sia abbastanza rischioso. Io speravo che lei mi desse una risposta un pochino più puntuale, speravo che si facesse un ragionamento di valutazione di quali sono quegli ambiti, almeno di partenza, in cui noi vogliamo ragionare.