Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 988 del 23 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 988/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Rapporti intercorrenti tra la Regione ed Enti pubblici o privati turchi".

Rini (Presidente) - Passiamo ora al punto n. 5.01 dell'ordine del giorno. La parola per l'illustrazione alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Nel nord della Siria al confine con la Turchia, in Rojava in questo momento stanno morendo delle persone, oltre alle partigiane e ai partigiani curdi, decine di civili tra cui donne e bambini, chi è sfuggito all'Isis ora muore sotto le bombe dei caccia turchi, oppure rischia di essere torturato, stuprato e ho ucciso dalle milizie islamiste sostenute da Erdogan, così com'è accaduto a Hevrin Khalaf, la leader curda che lottava per l'uguaglianza delle donne in Siria e la cui eredità ideale sta continuando a dare spirito alla lotta, magari anche ad altre lotte grazie al suo intenso motto: "un giorno, quando le cose andranno bene, ti guarderai indietro e ti sentirai orgoglioso di non essersi arreso". Per i curdi però la lotta estrema, come sappiamo, è questione di vita o di morte. Amnesty International insieme ad altre organizzazioni denuncia continue violazioni dei diritti umani e la risposta europea nei confronti della democratura Turca è ancora troppo timida. Ne dibatteremo ancora in questo Consiglio perché già la settimana scorsa, come ha detto la Presidente anche stamattina, sono state depositate delle risoluzioni di condanna dell'aggressione militare della Turchia alla Siria, alla Comunità curda in particolare. Vi è stata la sottoscrizione da parte di tutta la maggioranza e forse c'è un accordo in corso anche con la maggioranza per un testo condiviso.

La Valle d'Aosta, regione di montagna come quei luoghi martoriati, comunità da sempre promotrice di valori come l'autonomia e il federalismo, oggi resi quanto mai attuali dai curdi e dal loro esperimento di federalismo democratico, può e deve fare la sua parte, per quanto limitata certamente, per risvegliare l'Italia e l'Europa. Il primo passo è capire se la Regione abbia attualmente degli interessi con Enti turchi. Nel nostro recente passato altri Governi regionali, alcuni partecipati anche da membri dell'attuale minoranza che erano già qui, hanno collaborato con il Regime turco. Ricordo la sfortunata acquisizione della Feletti da parte... come sappiamo la storia della Captain Gida, attualmente la Feletti è stata rilevata da una multinazionale che ha sede in Olanda e che auspichiamo non nasconda nuovamente capitali turchi. Finisco subito...

Presidente - Concluda, collega, sono question time...

Pulz (ADU VDA) - ... c'era stata la strana edizione dei Giochi militari ad Aosta.

Noi quindi chiediamo sostanzialmente se la Regione abbia ancora attualmente in corso rapporti con gli Enti pubblici o anche privati turchi.

Presidente - La parola al presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Da una rapida ricognizione effettuata presso le strutture dell'Amministrazione regionale fatta velocemente, perché chiaramente questa è una risposta immediata, risulta che attualmente non vi sono in corso rapporti con Enti pubblici o privati turchi. Per completezza d'informazione, l'Assessorato alle finanze, attività produttive artigianato segnala che l'Istituto per il commercio estero di Roma, all'inizio del corrente mese di ottobre, si è fatto tramite per chiedere all'Amministrazione regionale di fissare un incontro con i rappresentanti della holding olandese ma di origine turche Ortu, che, per mezzo della società italiana Dolcella S.r.l., ha recentemente acquistato in asta fallimentare lo stabilimento ex Feletti di Pont-Saint-Martin. Al momento non sono seguiti altri contratti. Rimangono, come abbiamo visto l'altro giorno con lei, ancora dei pezzetti di cioccolato turco, ma penso che sia l'ultima cosa.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Pulz.

Pulz (ADU VDA) - Grazie, Presidente, per queste buone notizie. Le associazioni valdostane, quelle che hanno promosso l'incontro dibattito che si è svolto la settimana scorsa sull'aggressione militare da parte turca alla Comunità curda, ARCI, ANPI, CGIL Legambiente, oltre che le Associazioni Espace Populaire e Libera Valle d'Aosta, Refugees Welcome VdA, la Rete Antirazzista, ValleVirtuosa, Dora Donne in Valle d'Aosta e l'Area Democratica, hanno infatti chiesto tra le altre cose alla Regione di farsi promotrice presso il Governo nazionale, affinché sia effettuato attraverso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite un embargo economico alla Turchia, oltre chiaramente a vietare la vendita delle armi, che sono spesso purtroppo in gran parte made in Italy. La nostra interrogazione va proprio in quella stessa ottica, cioè attuare qualsiasi tipo di collaborazione anche nel nostro piccolo, per la nostra piccola fetta di responsabilità, che però va assunta fino in fondo, perché, per quanto limitata, ce n'è sempre una affinché cessino immediatamente le ostilità. La ringraziamo quindi per queste informazioni e per questa presa di posizione, che arriverà a breve nella direzione della pace e del rispetto dei diritti umani fondamentali.