Oggetto del Consiglio n. 985 del 23 ottobre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 985/XV - Approvazione di mozione: "Impegno per la valorizzazione degli immobili situati in località Les Combes di Introd, di proprietà dell'Istituto Salesiano Don Bosco".
Rini (Presidente) - Punto 4 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al collega Luboz.
Luboz (LEGA VDA) - Inizierei con una battuta: non sarà un caso, non sarà per volontà divina, ma sicuramente l'omologa al concordato del casinò è avvenuta ieri 22 ottobre, giorno in cui ricorre la memoria di San Giovanni Paolo II. È un personaggio caro a tutti valdostani, in particolar modo a noi abitanti del comune di Introd.
Due parole soltanto per illustrare un pochino la storia della vacanza del santo padre nel nostro comune. Alla fine degli anni ottanta, 1987/1988, ci fu un giornalista che passò da quelle le parti e chiese a una signora se sapesse come mai fossero stati progettati i lavori di allargamento della strada che collegava Introd ad Arvier. Quella signora era mia madre e rispose che, per quanto ne sapesse lei, era in dipendenza del fatto che poco più avanti il piano regolatore sarebbe stato variato e ci sarebbe stato l'inserimento di una zona industriale. Negli stessi anni iniziarono i lavori dell'autostrada, c'era un'importante discarica e il traffico sicuramente era notevole, quindi la giustificazione che era naturale dare era quella. Il giornalista pose in seguito una domanda: ma non è per caso perché il papa verrà in vacanza a Les Combes? Quindi la notizia si sparse così, in modo del tutto naturale, improvvisa, accolta con stupore, sbigottimento, ma anche con grande piacere e con grande entusiasmo da parte di tutta la comunità di Introd, e anche valdostana in generale.
Il papa Wojtyla, Giovanni Paolo II, venne effettivamente vacanza il primo anno a luglio 1989, ospitato in una casa privata. Successivamente venne ancora a Introd nel 1990, 1991, 1994, 1995, 1997, 1999, 2000, 2001 e 2004, quindi per ben dieci anni papa Giovanni Paolo II venne in vacanza nelle montagne della Valle d'Aosta, tant'è che venne definita a più riprese dagli organi di informazione scritta e televisiva, il Vaticano 3, perché dopo lo Stato del Vaticano e dopo Castel Gandolfo la Valle d'Aosta compariva durante quell'estate su tutti gli organi di informazione. Successivamente negli anni 2005, 2006 e 2009 anche il papa emerito Benedetto XVI, papa Ratzinger, ebbe la fortuna e la volontà di venire in vacanza nelle nostre montagne. Ricordiamo che la canonizzazione di papa Giovanni Paolo II avvenne il 27 aprile 2014, quindi da allora il 22 ottobre viene ricordato come San Giovanni Paolo II.
La Valle d'Aosta, la Regione Autonoma Valle d'Aosta, l'Amministrazione regionale contribuì anche ovviamente a diverse spese per l'ospitalità del santo padre, non ultimo il contributo di 200 mila euro all'istituto salesiano proprietario della casa che venne successivamente realizzata a inizio anni duemila. Questo contributo venne erogato nel 2011. È curioso, però, che dal 2009 poi nessun pontefice venne più in vacanza in Valle d'Aosta. La convenzione con l'istituto salesiano riporta che questa erogazione di 200 mila euro ha come finalità la considerazione "del rilevante significato simbolico e istituzionale degli immobili siti in comune di Introd, frazione Les Combes, denominati Soggiorno alpino Giovanni Paolo II e Foyer Giovanni Paolo II, eletti negli anni a residenza estiva pontificia. La Giunta regionale è autorizzata a concedere un contributo straordinario per l'anno 2011 pari a euro 200 mila a favore dell'ente ecclesiastico Oratorio Salesiano Don Bosco, proprietario del predetto complesso immobiliare, a parziale copertura delle spese finalizzate a interventi di adeguamento strutturale ed impiantistico dello stesso". A fronte di questa convenzione l'istituto salesiano avrebbe concesso alla Regione l'uso gratuito del complesso per il soddisfacimento delle proprie esigenze di ospitalità e di alta rappresentanza istituzionale. Eventualmente poi il governo spiegherà, se possibile, quale sia questo soddisfacimento delle proprie esigenze di ospitalità, perché a quanto mi risulta, a parte i cardinali del Vaticano, Giovanni Paolo II e papa Ratzinger, nessun altro ospite istituzionale illustre ha potuto abitare quella casa.
Gli anni sono trascorsi e diversi investimenti sono stati realizzati da privati che hanno aperto attività ricettive. C'è stato un grande fermento, c'è stato molto interesse e diversi turisti chiedevano di poter visitare i luoghi, di poter svolgere le passeggiate che soprattutto papa Giovanni Paolo II effettuò in quegli anni. Quindi diciamo che Introd, ma non soltanto, la comunità montana Gran Paradiso e la Valle d'Aosta in generale, beneficiarono di questa eco di grande rilievo.
Piano piano però ovviamente le cose sono cambiate. Il santo padre, papa Francesco, non effettua le abituali vacanze come i suoi predecessori e quindi anche i salesiani pare vogliano in qualche modo vendere, oppure valorizzare diversamente questi immobili, tant'è che sono usciti articoli di giornale sulla baita dei papi in Valle d'Aosta, come su Avvenire dello scorso 13 agosto. So che diverse interlocuzioni sono già avvenute da parte del sindaco di Introd e da parte dei rappresentanti dell'istituto salesiano con i rappresentanti vari che si sono succeduti, un po' troppi probabilmente, in questi ultimi sei o sette anni della storia della Regione Valle d'Aosta. Quindi questa era una mozione che aveva l'obiettivo di chiedere quali fossero e se ci fossero intenzioni da parte dell'Amministrazione regionale per intraprendere - non per impegnare la Giunta a valutare la possibilità di acquisizione di questi immobili. Purtroppo non siamo più nel periodo in cui le risorse abbondavano e anche gli immobili di proprietà dell'Amministrazione crescevano senza troppo senso - "intraprendere opportuni contatti con la proprietà di tali strutture al fine di valutare i migliori percorsi possibili per un adeguato eventuale investimento; predisporre una campagna promozionale mirata alla valorizzazione di un sito unico nella nostra regione che possa costituire un volano per le attività ricettive della zona e creare un interessante indotto".
Credo che il 25 ottobre, quindi venerdì, se non erro verrà presentato il Cammino Balteo, che non si sa quale futuro potrà avere: difficilmente potrà avvicinarsi alla fama e alla fruibilità che ha il cammino di Santiago di Compostela, però perché non osare sognare? Il Cammino Balteo passa proprio a Les Combes, attraversa il villaggio di Les Combes, il piccolo oratorio, la piccola cappella del villaggio, passa accanto alla colonia estiva dei salesiani, accanto alle due case abitate durante le vacanze da papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI. Quindi questo era un invito, che da parte nostra appariva legittimo e sensato, a impegnare questa Amministrazione regionale ad attivare opportuni contatti con la proprietà, per valutare operazioni finanziarie, crowdfunding, eccetera, che possano in qualche modo agevolare investimenti, anche collegati alla legge che aveva presentato il collega Aggravi, quella sui PPP (Partenariato Pubblico Privato). Lascio il dibattito ai colleghi e la valutazione se sia interessante poter prendere in considerazione questa proposta.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Chi intende intervenire, colleghi? Nessuno chiede di intervenire. La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Mi sembra che quanto ha detto il collega Luboz sia molto interessante, perché Giovanni Paolo II ha lasciato in questa Valle una grande impronta, con le sue passeggiate, con il suo modo di approcciare la gente, con la sua disponibilità all'incontro. In particolare il luogo di Les Combes, dove c'è comunque un santuario aperto a suo nome e dove si celebrano delle funzioni religiose d'estate, è comunque un punto di riferimento. L'attenzione a questo luogo esiste e non può non esistere.
La comunità salesiana sta vivendo una grande riorganizzazione delle sue sedi. Io in questi mesi non ho avuto una richiesta di incontro da parte loro, si sono rivolti forse di più a privati. Però penso che sia interessante quello che lei dice e possiamo sicuramente prenderci l'impegno di un contatto con questa realtà, per verificare se ci sono dei possibili percorsi di acquisizione di quella parte di colonia che è attigua alla casa dove soggiornava il Santo Padre. Quindi, da parte del governo, per quello che riguarda gli immobili di cui non abbiamo avuto nessuna offerta, come dicevo prima, c'è una disponibilità a incontrare la parte salesiana e a verificare i dati e la possibilità di questo percorso.
Presidente - La parola all'assessore Viérin.
Viérin (AV) - Je voulais à mon tour remercier le collègue Luboz pour cette sensibilité et je viendrais sur le contenu de mon intervention, car ce que Jean Paul II a représenté pour la Vallée d'Aoste, comme il a été très bien souligné, aujourd'hui rapporté au potentiel, même et aussi d'un point de vue touristique, mais pas seulement, même d'un point de vue idéal, est un dossier qui est aujourd'hui sous-utilisé par rapport justement à son potentiel. Sur le tourisme religieux entre autres il y a aujourd'hui, non seulement sur le filon des papes, mais aussi sur la Via Francigena, mais aussi sur le Cammino Balteo, mais aussi ça suffit de penser à la Vallée du Lys qui est une des vallées les plus religieuses que nous avons, qui commence avec Notre Dame de la garde, poursuit avec toutes les églises qui ont été restaurées dans les années, passe par le vallon de Saint Grat et se termine avec le Cristo delle Vette sur le Balmenhorn. Dans ces années souvent des réflexions, probablement pas assez coordonnées, ont été entamées sur le potentiel du tourisme religieux.
Per tornare all'argomento, crediamo che i contenuti nelle premesse e l'impegnativa siano più che condivisibili per quanto riguarda un indirizzo. C'è l'impegno che è stato assunto di incontrare chi oggi è la proprietà e vorrei ricordare che alla notizia l'anno scorso della dismissione dei beni di Les Combes fu fatta una lettera e fu fatto anche un incontro, dove noi dicemmo che con stupore avevamo appreso che un patrimonio così importante per la Valle d'Aosta, anche a fronte di interventi regionali di valorizzazione, venisse in qualche modo messo in disponibilità e non in rivalorizzazione, magari in modo congiunto. La lettera sicuramente è agli atti e quindi fa parte del dossier, come anche la convenzione datata del 2011, che regola una serie di rapporti. Credo quindi che riprendere la discussione incontrando la proprietà, l'amministrazione e la comunità, com'è stato detto, sia anche parte dell'attualizzazione del brand turistico delle nostre località, che stiamo mettendo in campo chiedendo al territorio un po' come il prodotto del territorio stesso possa essere espresso e poi inserito in una programmazione. Quindi, per venire alla seconda impegnativa, impegnarci a lavorare alla promozione una volta deciso quello che si fa.
Ne approfitto per annunciare che anche sulla questione del castello di cui si parla da tempo, al di là di incontri informali o anche formali che si erano svolti con l'amministrazione, una parte interessante in quest'ultimo periodo è che ci attiveremo per iniziare a commissionare una perizia sul valore del bene in oggetto, anche qui avendo appreso in passato che era un bene che rischiava di non essere più in disponibilità della comunità, perché messo sul mercato.
Questo per dire che sul territorio di pertinenza sicuramente il turismo legato alla figura di Giovanni Paolo II è un qualcosa che oggi bisogna rilanciare e rimettere in una direzione che sia collimante con il territorio e con le indicazioni che sono contenute in questa mozione. Quindi, da parte nostra c'è la disponibilità a lavorare su questo brand, senza volerlo minimizzare, perché è un qualcosa che solo la Valle d'Aosta può avere, proprio per la presenza così assidua di quel papa in particolare, al di là dei papi, come si può percepire dalle indicazioni sul nostro territorio. Il papa che oggi suscita ancora nei valdostani e nella comunità in generale una così una grande stima è Giovanni Paolo II. In questo senso il ringraziamento.
Presidente - La parola al proponente, il collega Luboz.
Luboz (LEGA VDA) - Merci au gouvernement. J'accueille avec satisfaction l'acceptation de cette motion. Je veux aussi souligner que, comme vient de rappeler l'assesseur Viérin, le Château d'Introd a son importance et il est aussi en quelque sorte lié aux papes parce que, je ne sais pas si vous le savez, par une boule papale du 21 juin 1453 le mariage entre les plus illustres propriétaires du château, donc Pierre d'Introd et Catherine de Challand, a été permis grâce à l'émanation d'une bulle papale par pape Niccolò V. Donc, le Château d'Introd en quelque sorte aussi est lié au Vatican et donc j'accueille avec satisfaction l'acceptation de cette motion pour les immeubles de Les Combes et pour le tourisme religieux en général.
Présidente - A demandé la parole pour déclaration d'intention la collègue Morelli.
Morelli (AV) - En étant originaire de la zone en question, je me sens de remercier également le collègue Luboz pour cette initiative et pour faire quelque brève considération. Il pontificato di Giovanni Paolo II ha rappresentato per la comunità che ruota intorno a Les Combes, che comprende i comuni di Introd e di Arvier in particolare, ma un po' per tutta la comunità, un periodo di vivacità e di interesse sicuramente religioso, ma anche culturale ed economico, perché ha portato quel piccolo angolo delle nostre montagne alla conoscenza del mondo intero. Giovanni Paolo II è stato un papa dal grande carisma che ha toccato profondamente le persone e la sua presenza in quei luoghi ha attirato l'attenzione su questo piccolo angolo che lui apprezzava particolarmente per le bellezze naturali, ma anche per la discrezione delle genti che lo abitano, perché la popolazione ha sempre cercato di proteggere in qualche modo la sua riservatezza, non ci sono mai state intromissioni e forse atteggiamenti che magari in altri luoghi sarebbero stati in qualche modo di disturbo ai soggiorni del papa. Questa stessa riservatezza però è un pochino anche la causa del fatto che non si sia mai valorizzato appieno questa risorsa, quindi è bene che oggi ci si ponga questo problema e si cerchi di esplorare quali possano essere le ricadute positive per la zona, ma anche per la regione intera, da questo punto di vista. Quindi, assolutamente il nostro voto sarà favorevole.
Presidente - Altre dichiarazioni di voto? Se non ci sono altre dichiarazioni, possiamo aprire la votazione. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Esito della votazione:
Presenti: 30
Votanti: 29
Favorevoli: 29
Astenuti: 1 (Pulz)
Il Consiglio approva.