Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 984 del 23 ottobre 2019 - Resoconto

OBJET N° 984/XV - Approbation des procès-verbaux de la session ordinaire des 2 et 3 octobre 2019.

Rini (Presidente) - Non ci sono osservazioni sui verbali? I verbali sono approvati.

Ha chiesto la parola il collega Aggravi per mozione d'ordine.

Aggravi (LEGA VDA) - Per dichiararmi stupito del fatto che non abbiamo comunicazioni. C'è stato un evento ieri abbastanza significativo e sinceramente mi aspettavo che il Presidente ne parlasse, parlo del concordato del casinò.

Presidente - Collega Cognetta, sempre sulla mozione d'ordine? Ovviamente non si può intervenire se non ci sono state delle comunicazioni da parte del Presidente della Regione. Prego, collega.

Cognetta (MOUV') - Chiedo una sospensione.

Presidente - La sospensione è concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 09:14 alle ore 09:25.

Rini (Presidente) - La parola al collega Aggravi, per mozione d'ordine.

Aggravi (LEGA VDA) - Solo per rendere l'aula informata di quello che ci siamo detti e poi esplicitare la richiesta della mozione d'ordine. A nome dei gruppi Lega, MOUV', Valle d'Aosta che cresce - Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle, Ambiente Diritti Uguaglianza, esprimo stupore per il fatto che oggi non ci siano state comunicazioni da parte del Presidente della Regione, come anche è avvenuto in situazioni in precedenza. Lo dico perché ieri, come sappiamo, il tribunale ha formalmente omologato il piano di concordato della Casino de la Vallée, una partecipata, se non la partecipata più importante, di questa Regione, che è stata oggetto in quest'aula di grandi dibattiti e soprattutto, lo scorso anno, di stravolgimenti spesso continui dell'ordine del giorno. Ricordo anche, non perché mi ha toccato personalmente, ma perché ha toccato molti, che quest'aula si è prestata a un processo a porte chiuse l'anno scorso sulla questione e molti degli attacchi che sono stati fatti, ancorché a porte chiuse, andavano in una strada totalmente differente rispetto a quello che è avvenuto ieri. Crediamo sinceramente che ci sia una questione politica molto forte, soprattutto perché il silenzio del Presidente, al di là della questione casinò, esprime una difficoltà e soprattutto un non rispetto verso un'aula che comunque merita delle attenzioni. Noi chiediamo una riunione della Conferenza dei Capigruppo, perché riteniamo che sia opportuno discutere di questa questione.

Presidente - Ha chiesto la parola il presidente Fosson, quindi credo che la richiesta di una riunione della Conferenza dei Capigruppo venga meno: interviene in aula il Presidente.

Fosson (PNV-AC-FV) - Gentili colleghi, non è sicuramente per una mancanza di rispetto verso l'aula, per cui io non ho fatto una comunicazione sul concordato approvato ieri, ma in quanto le comunicazioni in genere sono su argomenti che non siano a conoscenza dell'aula, non discussi, eccetera. Sicuramente non è per mancanza di rispetto verso quest'aula. Per cui ritorno su quanto detto prima, anche perché su questo c'è stata ieri un'ampia discussione dei comunicati.

Noi prendiamo atto, come ho detto, con grande contentezza, soddisfazione direi, che il concordato sia stato approvato. Dico che su questo abbiamo sì ereditato un percorso già iniziato, ma che noi lo abbiamo mantenuto e conservato, come ho detto tante volte, come unica possibilità di evitare il fallimento. Certe ipotesi iniziali sono state subito da noi cancellate ed è stato mantenuto e non rimosso l'amministratore unico, come segno appunto di approvazione di questo percorso. Vogliamo, come ho detto nel comunicato, ringraziare tutti gli operatori che hanno accettato con un referendum, che noi abbiamo cercato di sostenere, di ridursi i propri emolumenti, facendo sì che i costi di gestione del Casinò si siano ridotti.

Penso, com'è stato già detto, che questo sia un primo passo, un punto di partenza. Il percorso concordatario dura cinque anni, ci sarà molto da lavorare per tutti, aspettando ancora dei ricorsi che speriamo non abbiano risultato. Guardiamo a questo come a un inizio di un percorso che riporti efficienza a tutta la casa di gioco, che come ho detto è una grande risorsa per la Valle d'Aosta.

Presidente - Ovviamente l'intervento del Presidente rientra nelle sue comunicazioni e quindi se ci sono richieste di intervento su questo ne avete la facoltà. La parola al collega Restano. Prego.

Restano (GM) - Sono stupito che dopo quindici giorni di attività da parte del Governo regionale e da parte della maggioranza vi sia solo questa comunicazione. I confronti non avvengono né sui giornali né a botte di comunicati stampa, ma devono avvenire in quest'aula. Sicuramente vi è stato qualcosa di rilievo da comunicare e mi sembra pretestuoso l'utilizzo delle non comunicazioni per evitare il dibattito in aula: non è così che ci si confronta democraticamente. È già da più adunanze che questo avviene e noi vogliamo sottolineare con forza che questo è contro il normale confronto democratico. Non ci si può appellare al regolamento, perché negli scorsi cinque anni sono state fatte giornate di confronto sulle comunicazioni dei presidenti e mi sembra infatti pretestuoso il comportamento della maggioranza.

Non possiamo accettare che si continui in questa maniera, al di là della questione casinò della quale non voglio parlare in questo momento. Però voglio significare questa situazione di disagio che rappresento a nome del gruppo che in questo momento mi segue, che rappresento in quest'aula, ma credo a nome anche della popolazione della Valle d'Aosta, che si aspetta un dibattito composto, sereno e franco in quest'aula, non una sorta di slalom speciale a evitare gli argomenti. Questo non appartiene al popolo valdostano e se si aspettano le iniziative della minoranza per potersi confrontare, si perdono delle giornate e poi capita frequentemente che si stravolga l'ordine del giorno per rimandare di affrontare determinati argomenti. Questo non è accettabile.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Grazie, presidente Fosson, ritorno un attimo sulle sue dichiarazioni. Sono anch'io stupito che un fatto così importante ed epocale per la Valle d'Aosta, qual è quello della concreta possibilità di dare futuro alla casa da gioco, non sia neanche stato oggetto immediatamente delle sue comunicazioni. Prendo atto con piacere che probabilmente lei in primis, ma anche una parte consistente del suo governo abbiate cambiato idea, perché io c'ero quando avete voluto fare un processo all'allora assessore Aggravi, dove si sosteneva esattamente la tesi che è stata avvalorata in questo momento dal tribunale. È giusto che i valdostani sappiano che forse il motivo numero uno per cui è caduto il governo di cui io facevo parte, il governo Spelgatti, è proprio il discorso del casinò. Per cui, preoccupa che un evento di rilevanza politica così importante non venga neanche citato.

Le ricordo anche, Presidente, che questo è un percorso a ostacoli e non che ormai lo chiede il tribunale ed è tutto risolto. Non è così! Presidente, le ricordo che il primo problema che dovrà affrontare - io pensavo che lei ci dicesse già qualcosa - è quello dell'approvazione del bilancio. Questa società non ha un bilancio approvato! Lei, in qualità di Presidente, si è rifiutato di approvare un bilancio! Non solo: leggendo dagli organi di stampa si diceva che addirittura pretendesse che chi aveva predisposto il bilancio eventualmente lo modificasse. Io vorrei capire se è ancora di quell'idea. Ci dica se è ancora dell'idea di fare delle correzioni al bilancio! Ci dica se è di quell'idea! È importante, così i valdostani sapranno se qualcuno pensa di poter modificare a posteriori numeri o quant'altro predisposti in un bilancio. Io penso che sia il primo caso al mondo e non mi immagino neanche perché lei abbia chiesto questo. Non immagino neanche il perché, perché obiettivamente non sta in piedi. Allora ci dica se pensa di sottoscrivere questo bilancio, perché probabilmente ci sono dei dipendenti che, al di là della soddisfazione per il pronunciamento del tribunale, hanno qualche preoccupazione sul futuro, perché lei sa benissimo che senza un bilancio approvato questa società comunque non andrà avanti. È lei che firma, è lei che non ha voluto firmarlo, è lei che ha la firma come azionista di maggioranza, non è che deve aspettare l'assemblea! L'assemblea è lei, a parte che non deleghi qualcuno e lo vedremo: magari delegherà qualcuno della giunta, di quelli che erano probabilmente per un'altra strada.

Presidente - La parola al collega Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Presidente, ancora una volta ha dimostrato la sua inadeguatezza a rivestire quella carica. Presidente, lei dovrebbe semplicemente dare le dimissioni e non glielo dico perché bisognerebbe andare a elezioni o per chissà quale calcolo politico sto facendo in questo momento. Io lo dico alla luce dei fatti. Gliel'ho già detto più volte in quest'aula che lei è inadeguato e continuo a dirlo. Lei lo dimostra per come si comporta, per le sue mosse poco scaltre, per la tendenza a galleggiare sul pelo dell'acqua, ma di fatto lei non riesce più a galleggiare da nessuna parte.

Vorrei correggere il mio collega Gerandin, perché lei gli ha votato contro il bilancio. È anche peggio, perché lei ha votato contro! E il continuare a persistere e a chiedere di fare delle modifiche su un bilancio che ha già bocciato mi sembra davvero insulso come ragionamento; scusi se glielo dico, ma il ragionamento davvero non sta in piedi.

Guardi, faccia un favore a tutti, si faccia da parte, trovatevi in maggioranza, mettete un'altra persona più capace di lei e che abbia più voglia di prendere decisioni su tanti argomenti che ci sono, su cui bisogna decidere. Io e lei abbiamo diversi conti in sospeso, a cominciare dalla Monterosa, quindi mandiamo avanti i lavori di quest'aula, ma soprattutto i lavori della politica e le decisioni amministrative che vanno prese. Perché lei non è in grado di prendere queste decisioni, non ce la fa! Non è colpa sua: strutturalmente non è capace di prendere decisioni; ci sono persone capaci e persone non capaci. C'è chi ce li ha e chi non ce li ha, non importa il sesso in questo caso, e lei ha dimostrato di non averli. Quindi, mi sembra ovvio a questo punto: faccia uno sforzo di fantasia e venga a vedere cosa vuol dire tornare a fare il consigliere normale; magari cresce.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Presidente, lei ha dimostrato la sua inadeguatezza, oggi una volta di più, rispetto a tutti questi mesi di suo governo. Le ricordo che non solo non riuscite a portare avanti nulla che sia di straordinaria amministrazione e quindi che abbia una visione politica, ma non siete in grado nemmeno di portare avanti i lavori dell'aula. Non si è mai vista un'aula di Consiglio in cui ogni volta vengono rimandate una quantità enorme di iniziative della minoranza, perché voi non siete capaci di rispondere e fate di tutto per non rispondere alle iniziative dell'opposizione.

Mi ricordo quanto eravate baldanzosi quando eravate in opposizione. Non toccavate mai nessun tema concreto, perché il vostro sport era soltanto quello di attaccare: attaccare mai sulla sostanza delle cose, mai su argomenti politici, ma per il gusto di attaccare; ma eravate veramente molto baldanzosi. Adesso assistiamo a riunioni del Consiglio in cui neanche i membri della giunta rispondono mai, perché sappiamo che c'è la collega Minelli che risponde direttamente lei, a nome di tutti gli assessori, a nome del presidente, con una situazione veramente imbarazzante e indegna per tutta la popolazione valdostana. Perché che una giunta non sia in grado di rispondere e ci sia una collega di un gruppo che conta praticamente niente, che dovrebbe contare praticamente niente all'interno di una maggioranza, ma che vi tiene sotto scacco, è indegno.

Oggi, come al solito, vi siete chiusi a riccio e su un argomento così importante, su cui avete fatto cadere un governo, non dite niente. Ma non basta, cos'altro fate? Il presidente Fosson dichiara sui giornali, come ha dichiarato anche oggi, che è molto contento, che è molto soddisfatto di questo percorso intrapreso! Ma state scherzando? Ma abbiate almeno la dignità! La dignità di mantenere le vostre posizioni e di dire la verità ai valdostani, perché sappiamo tutti come sono andate le cose. Voi potete raccontare quello che volete, ma lo sanno anche i valdostani come sono andate le cose, e non sanno i retroscena! Certo, collega Certan, meno male che non lo sanno come sono andate le cose. Sappiamo benissimo come siamo arrivati a questo tipo di percorso. Un governo è caduto, ma oggi si dimostra chi aveva ragione all'epoca. Oggi si dimostra chi aveva ragione all'epoca! Oggi si dimostra chi aveva ragione all'epoca, non so se l'avete capito! Politicamente parlando dovreste assumervi anche le vostre responsabilità, sarebbe il caso che per una volta vi assumeste le vostre responsabilità. Quindi, Presidente, direi che dovrebbe veramente dare le dimissioni.

Presidente - La parola al collega Aggravi. Ricordo solo che le iniziative rinviate non hanno niente a che vedere con le risposte o meno dei colleghi, ma semplicemente è il numero delle iniziative e sono altra cosa rispetto al dibattito politico. La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Presidente Fosson, la ringrazio per aver detto qualcosa, per aver parlato di questa procedura, per aver comunque dato alcuni spunti su quelli che possono essere i passaggi successivi. Voglio darle anche io un consiglio, anzi due: il primo è aggiornare il crono programma che avete firmato, nel quale, secondo me, bisogna aggiungere altri elementi, come quello del bilancio del casinò. È vero, il 16 dicembre, lei lo ricordava off the record, c'è l'assemblea, ma arrivare a un'assemblea sarà lunga, perché da qui al 16 dicembre ci sono giustamente, come ricordava il collega Gerandin, tanti ostacoli e tante possibilità. Io spero che di quel documento nulla venga cambiato, perché anche gli organi di controllo così vogliono, altrimenti avremo un problema, per quanto già l'aver votato contro un bilancio senza aver preso successivamente le dovute misure è e rappresenta un problema.

Il secondo consiglio più a breve che le vorrei dare è da qui al prossimo Consiglio. Lei è un uomo di fede, Presidente, e io la invito a chiudersi nel suo io e a pensare veramente se in questo momento, oggi è il 23 ottobre, da qui al 6 novembre che cosa vuole fare prossimamente. Ci si avvicina a un momento importante che è quello del bilancio, della chiusura d'anno, di un percorso molto complesso e molto difficile. Lei in sede d'insediamento parlò di un nuovo percorso, di un modo nuovo di fare politica, ma è un anno grossomodo che sono qua e sinceramente vedo sempre la stessa storia. Ripeto, io quello che le chiedo è di pensare bene al futuro di questo governo, perché è il futuro di questa Valle. Se delle decisioni devono essere prese prima, come diceva e le consigliava il collega Cognetta, che siano fatte e che si discuta in fretta una soluzione: non sono per una o per l'altra, sono per una soluzione che permetta a questa amministrazione di lavorare, perché di annunci e di scelte mancate ce ne sono troppe e ancora oggi, purtroppo anche domani, ne pagheremo le conseguenze.

Io quello che le consiglio quindi è un aggiornamento del crono programma, un suo piccolo crono programma, per portare effettivamente a un nuovo percorso. L'unico nuovo percorso possibile da oggi a fine anno è una crisi politica, perché la politica prenda finalmente in mano la situazione e capisca amministrativamente cosa fare, altrimenti che siano gli elettori a dire la loro.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Non tornerò su quanto hanno già detto i miei colleghi, ma mi sento di esprimere anche io un pensiero rispetto alla questione delle comunicazioni, Presidente. Vede, io ricordo bene i tempi dell'ormai passata maggioranza, ricordo bene le riunioni di quella maggioranza, ricordo bene anche le riunioni durante le sospensioni di quella maggioranza e ricordo distintamente un Presidente del Consiglio molto pavido, che alla fine di ogni riunione o durante la stessa riunione non è che si curasse tanto dei temi che venivano discussi, perché la cosa di cui si curava maggiormente era di giustificare a fronte del Consiglio la sospensione: "sì, ma dobbiamo dire qualcosa quando rientriamo in aula, bisogna spiegare perché abbiamo fatto la sospensione, bisogna dire alle persone e ai consiglieri perché siamo rimasti sospesi!". E anche durante le riunioni di maggioranza io mi ricordo bene, Presidente, che lei a più riprese, quando appunto dicevamo che secondo noi non c'erano argomenti rilevanti da discutere durante le comunicazioni, lei diceva: "no, il Presidente della Regione deve dire qualcosa, il Presidente della Regione deve intervenire, il Presidente della Regione deve prendere la parola è spiegare quello che è avvenuto durante la settimana, le due settimane in cui non ci si è visti!". Ecco, io ho notato la grande differenza che intercorre tra quel Presidente, pavido perché mandava avanti gli altri, ma che voleva che gli altri si comportassero come lui chiedeva, e il Presidente che invece oggi in quest'aula, così come in tante altre, ben sapendo che qualsiasi comunicazione dovesse fare gli verrà chiesto conto di tutto quello che ha fatto, ma soprattutto di quello che non ha fatto, arriva e del tempo intercorso tra un Consiglio all'altro decide semplicemente di tacere. Presidente, lei ha dimostrato oggi una volta di più che è semplicemente un pavido.