Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 967 del 2 ottobre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 967/XV - Ritiro di mozione: "Impegno per l'avvio di un tavolo di confronto con ARPEA, AREA VdA e Regione Piemonte al fine di valutare una possibile collaborazione con ARPEA quale ente pagatore".

Rini (Presidente) - Alla presenza di 27 colleghi possiamo riprendere i lavori del Consiglio regionale con il punto n. 4 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - È una mozione un po' datata, nel senso che era stata presentata all'inizio dell'estate, per ovvi problemi di calendarizzazione la discutiamo oggi. Ciò non toglie che è una mozione che, penso, mantenga tutto il suo interesse, nel senso che ci stiamo avviando alla fase conclusiva del programma di sviluppo rurale del 2014/2020 e, entro fine 2019, dovranno essere garantite importanti percentuali di pagamenti, con particolare riferimento a tutta una serie di misure agroambientali. In questo lasso di tempo, da quando è stato presentato ad oggi, qualcosa si è mosso, va riconosciuto. È stato detto che anche per la parte legata al biologico qualcosa è stato iniziato a pagare, per cui qualcosa si sta muovendo. Penso che tutto questo Consiglio sia unanime nel dire che la situazione permane di grande difficoltà. Ci sono delle annualità pregresse che vanno definite a partire dal 2015. C'è tutta una serie di somme che comunque vengono... non sono necessarie, sono vitali per il mantenimento del settore agricolo e delle aziende interessate. Questa mozione aveva quale intendimento quello di "avviare, entro 60 giorni, un tavolo di confronto con ARPEA (Ente pagatore della Regione Piemonte), AREA VdA, Regione Piemonte per verificare costi e benefici di una possibile convenzione e collaborazione con ARPEA quale Ente pagatore di prospettiva"; questo perché? Perché ormai è certo che noi, per quello che riguarda il PSR 2014/2020, dovremmo concluderlo avendo quale ente pagatore AGEA. Detto questo, in prospettiva è opportuno valutare quelli che possono essere dei percorsi di prospettiva, senza arrivare a conclusioni predeterminate, ma esclusivamente per valutare tutti quelli che possono essere dei percorsi che portino un domani, almeno per il PSR prossimo, quello che andremo a discutere, quello del 2021/2026, a capire quali prospettive possiamo... se è possibile garantire una tempistica diversa nell'erogazione di questi importanti pagamenti che il settore agricolo valdostano si aspetta.

Il secondo punto era: "prevedere, per il prossimo PSR 2021/2026, scelte condivise con le Associazioni di categoria rappresentative dei vari portatori di interesse e i CAA per individuare un percorso di semplificazione del nuovo PSR, e a dotarsi di strutture e programmi informatici efficaci che risolvano i gravi problemi pregressi concausa dei gravi ritardi nei pagamenti".

C'era poi un terzo punto che era finalizzato a: "convocare - quando l'abbiamo presentato, abbiamo messo come data fine settembre, ma ormai chiaramente è una data abbondantemente superata - entro la fine di settembre un'assemblea aperta a tutte le aziende che hanno problemi legati ai pagamenti del PSR 2014/2020, dove vengano illustrate le problematiche risolte e da risolvere legate al rapporto con AGEA, individuando se vi sono aziende che rischiano di perdere i pagamenti arretrati e quando". È chiaro che queste scadenze probabilmente dovranno essere posticipate, su questo non c'è ombra di dubbio. Mi pare di ricordare che in una risposta a una mia iniziativa ci fosse già stata un'apertura in tal senso da parte dell'Assessore e su questo noi vorremmo avere conferma, avere eventualmente una tempistica chiaramente rielaborata perché parliamo di un'iniziativa che era nata ai primi dell'estate, adesso siamo già in autunno, per cui andrà ricalendarizzata.

Presidente - Per la discussione generale ci sono richieste di intervento? Ha chiesto la parola il collega Nogara.

Nogara (AV) - Già quando era stata presentata questa mozione, l'avevo letta con interesse, anche perché mi ero interessato di tutte queste problematiche nella passata legislatura. Riprendendo anche gli impegni che il consigliere, il collega Gerandin ha elencato in questa mozione, senza avere notizie precise, mi sembra di poter dire che già alcuni di questi impegni e in notevole parte sono già stati portati avanti, sono stati iniziati, forse sono già addirittura terminati. Di questo poi sarà probabilmente l'Assessore che ne parlerà: per esempio, per il primo impegno sicuramente già tutte le parti... già dei contatti con l'ente pagatore piemontese, con altri enti sono stati presi. Anche tutta quella parte che riguarda la seconda domanda, per la programmazione del prossimo PSR... già nel 2018 erano iniziati i lavori per la prossima programmazione. È chiaro che soprattutto sul primo punto bisogna mettersi un po' al tavolo e capire quali possono essere i pro e i contro di un'iniziativa del genere, perché, quando si inizia una programmazione, se è già iniziata o è anche a termine, se si cambia l'ente pagatore, penso che sia chiaro a tutti che per un bel po' di tempo c'è un blocco dei pagamenti.

Per quanto mi risulta, i pagamenti in questo momento sono stati ripresi, un po' come tutti gli anni, in autunno, con una cadenza abbastanza regolare. Almeno per i primi due punti: per quello che riguarda gli impegni di parlare con gli altri enti, con la Regione Piemonte, con ARPEA e quello già di per il nuovo PSR fare delle programmazioni, penso che già tutte le associazioni siano state coinvolte per produrre un documento, sulla scorta dell'esperienza degli anni passati, che sia un impegno più performante per i prossimi sette anni. Sul fatto poi di chiedere se c'è un'assemblea aperta per capire quali sono le aziende che hanno dei problemi e che rischiano al limite di perdere i pagamenti, penso che soprattutto i CAA abbiano fatto le domande corrette e se sono state anche le domande a controllo... sono state date delle risposte esaurienti, sono praticamente certo che non ci sarà nessun problema perché vengono pagate... Come tutti gli anni, tutti i piani del PSR, vanno sempre a cavallo tra i due settenni e le cose che non sono ancora pagate, almeno i primi anni, vengono poi pagate una volta controllate. Penso - e lo dico anche come Presidente della III Commissione - che sarebbe interessante poterne discutere anche in commissione per capire se ci sono ancora delle problematiche inerenti ai pagamenti PSR; ci saranno sicuramente ancora, ma proprio per avere un'idea chiara di quello che può essere soprattutto il futuro del nuovo PSR, che mi auguro sia un PSR più semplice da gestire, perché probabilmente - me ne sono reso conto personalmente - in tanti passaggi non era così semplice da gestire.

Presidente - La parola al collega Bianchi.

Bianchi (UV) - Un contributo anche da parte del gruppo dell'Union Valdôtaine a questa mozione, che, come detto da chi l'ha illustrata, è stata presentata prima della pausa estiva, ma in ogni caso è un problema ancora à la une, un problema che esiste ancora. Questo problema esiste e obiettivamente è un problema su cui anche nella scorsa legislatura ci sono state varie discussioni, dove chiaramente i problemi di rapporto, con AGEA soprattutto, hanno continuato a esserci. Non voglio tornare su delle parole che ho detto questa mattina, ma sono cambiati i Governi e i problemi hanno continuato a esistere. Benché la mozione fosse molto più diretta e concreta, cioè vale a dire: "facciamo questo in quella direzione..." e via dicendo, nella spiegazione il collega Gerandin mi sembra di aver capito che abbia detto: "valutiamo dei percorsi diversi per dare delle risposte". Se la mozione va in questa direzione - poi sentiremo l'Assessore in ogni caso -, se va nella direzione di valutare, come ha detto chi mi ha preceduto nella commissione preposta, dei percorsi che possano dare, anche tramite il nuovo PSR, delle risposte concrete al mondo agricolo, ben venga. È chiaro che se ad oggi chiedete se è il caso di andare, sapendo che l'ente pagatore ad oggi è chiuso... il numero degli enti pagatori... non sappiamo se con il nuovo PSR questo verrà riaperto. Se mai dovesse venire riaperto, sicuramente, come gruppo dell'Union Valdôtaine, siamo più per inserire all'interno del territorio valdostano un ente pagatore nostro che funzioni, che dia delle risposte concrete, perché le peculiarità della nostra Valle, del nostro territorio non sono paragonabili a quelle di altre regioni, ne sono un esempio le aziende agricole: hanno terreni più piccoli, mappali più piccoli rispetto ad altri e via dicendo. Sotto quell'aspetto, quindi ben venga la discussione in commissione per cercare di ovviare a tutta una serie di problemi che sono emersi in questo quinquennio.

Presidente - Altri in discussione generale? La parola al collega Lucianaz.

Lucianaz (LEGA VDA) - Brevemente, solo per fare un plauso, se si può, all'attività della dottoressa Barrel che abbiamo avuto modo di incontrare recentemente. Secondo noi, sta facendo un lavoro egregio, non solo lei ma sicuramente anche i suoi funzionari. Se non sbaglio, lamentava la carenza di organico, ma appunto riteniamo che qualsiasi sforzo in questa direzione sia importante. Ciò che conta è che gli allevatori valdostani non si trovino sempre di fronte a un muro invalicabile di burocrazia, di funzionari, di carte, di leggi, ma che la funzione dell'amministrazione pubblica sia piuttosto di supporto e non di ostacolo alla loro attività che sappiamo già non facile. Mi fermerei qui.

Presidente - Possiamo chiudere la discussione generale? La discussione generale è chiusa. Per la replica, la parola all'assessore Viérin.

Viérin (AV) - Intanto ringrazio i colleghi, avevamo già avuto modo di parlarne, il collega Gerandin lo ha sottolineato, in apertura dell'estate di questa iniziativa che andava un po' a raggruppare e a fare incontrare le diverse sensibilità su obiettivi comuni che hanno un unico intento: quello di dare rapide risposte per un dossier che ha in parte delle ricadute o delle gestioni regionali, ma per gran parte delle gestioni che sono nazionali e addirittura con regole sovranazionali. Lo ricordava il collega Gerandin: è una mozione che è in parte superata per certi aspetti, quindi farò alcune considerazioni per poi fare una proposta, che spero possa essere accolta da più parti, visti anche gli interventi.

Partiamo dalle tre impegnative, sono tre argomenti che hanno in parte una sfaccettatura comune: la prima prevedeva la famosa interlocuzione con la nostra Regione limitrofa e con l'ente erogatore piemontese per valutare, come si era detto in quest'aula, una volta visti contenuti di ciò che si poteva utilizzare in termini di pro e contro, se questa possibilità poteva essere così percorsa. Questo è quello che era emerso in aula tant'è che, come avevo annunciato in quel Consiglio in cui avevamo discusso su un'altra iniziativa, avevamo approfittato di trattare alcuni argomenti, durante l'estate noi abbiamo avviato quegli incontri che vengono richiesti e ce ne sono stati, ce ne saranno altri già calendarizzati: uno questa settimana e uno la settimana prossima. Sono stati incontri interessanti tra le nostre strutture e le strutture della parte Piemonte e anche di ARPEA. Io avevo avuto modo di confrontarmi con... perché, quando avevamo parlato di questa questione, eravamo anche a cavallo di un cambio di legislatura in Piemonte. Io avevo avuto modo poi di sentire il presidente Cirio per anticipargli non solo in campo agricolo ma anche su altri settori, tant'è che poi un accordo lo abbiamo formalizzato più in ambito di sviluppo della filiera enogastronomica di qualità, ma stiamo elaborando anche un accordo, come abbiamo stipulato con la Regione Liguria, di scambi anche turistici, piuttosto che di altri settori, ma l'argomento verteva anche su questa possibilità di poter intraprendere, previo loro accordo, che era stato già tecnicamente vagliato, una possibilità di valutare quali potevano essere le ricadute, come poteva essere sviluppata sia la gestione del dossier nell'imminenza, cioè quello che non è ancora risolto, ma anche parlare di prospettive sul futuro PSR, se può essere interessante avere una sinergia. Loro si sono detti anche disponibili e ci sono stati anche incontri con la Liguria, magari da estendere alle tre Regioni: Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta per andare in modo comune almeno su certi indirizzi. È chiaro che già nel coordinamento degli Assessori ci sono stati in questi ultimi tempi, ma anche in questi ultimi anni, dei fronti comuni per andare a dire alcune cose che il collega Lucianaz in primis, ma anche altri dicevano: il mondo agricolo in generale e per quanto ci riguarda, soprattutto quello montano e quello valdostano, chiedono delle semplificazioni, meno burocrazia, più concretezza e soprattutto che ci sia la possibilità di scegliere o, meglio, di determinare in loco certe cose, perché se a Roma non sanno distinguere un prato e un pascolo e invece il prato e il pascolo esistono, non lo sanno distinguere perché non è nelle loro cartografie codificato come lo è qui, come invece in altre regioni hanno altre modulazioni, è chiaro che questo a noi non può stare bene perché poi, con tutti i passaggi filtrati, alla fine chi ci rimette è l'utente e non deve essere così.

Per quanto riguarda quindi il primo aspetto anche i tecnici ci dicono: "dobbiamo valutare bene il pro e il contro sul pezzo aperto in quanto il tema delle diverse ipotesi non ha oggi una codificazione univoca", ci sono diverse opzioni per quanto riguarda l'esistente. Per quanto riguarda invece la nuova PAC 2021/2027, proposte dell'Unione europea, che peraltro non sono ancora consolidate, se ne parla ma non si è ancora visto niente, l'ipotesi del piano strategico nazionale e non più regionale non permette valutazioni definitive, nel senso che ad oggi esiste l'idea di fare un piano nazionale e non più dare la possibilità alle varie Regioni. Come dico e torno a dire, però è un'ipotesi che è su un documento programmatico, ma non è ancora nelle regole, che non sono ancora state fissate. Sulla programmazione attuale, perché i volets sono due, come giustamente i colleghi ricordavano, quello che possiamo assicurare è che le procedure alla base dell'applicazione delle misure a superficie del PSR devono essere valutate in due opzioni: o andare a risolvere, come si sta facendo, puntualmente... tra l'altro, abbiamo di nuovo fatto richiedere una bilaterale, abbiamo la risorsa a Roma in AGEA che sta dando veramente un grande supporto ad AREA. AREA, com'è stato ricordato, aveva evidenziato le criticità di organico e abbiamo approvato in Giunta il nuovo piano di dimensionamento, la rivisitazione della loro pianta organica, perché giustamente non era tanto il numero ma era come il personale era distribuito nei vari ruoli e nelle varie funzioni, magari il numero in termini di unità poteva andare bene, ma i ruoli ricoperti, apicali, piuttosto che nella ridistribuzione, non erano quelli consoni al lavoro che invece la direttrice voleva impostare.

Per quanto riguarda il primo punto, la proposta che io farei, collega Gerandin, lo dico come primo firmatario, potrebbe essere che, concluse queste riunioni a metà mese - una questa settimana e una la settimana prossima -, si potrebbe andare in commissione e portare alla sua attenzione quali possono essere le strade e i costi, i vantaggi e i benefici, che, anche a detta dei tecnici che stanno seguendo la nuova programmazione... l'autorità di gestione sta costruendo il nuovo PSR... e come soprattutto questo pezzo si sta consolidando perché durante l'estate molti pagamenti... Il collega Gerandin citava il biologico di cui avevamo parlato, era proprio quell'iniziativa che proprio in quei giorni poi siamo riusciti a caricare grazie all'algoritmo. Anche altri pagamenti che sono arrivati durante l'estate fino a questi ultimi giorni potrebbero, anzi andranno ad attualizzare la situazione per capire il pregresso a che punto è, quante domande ad oggi non hanno la soluzione, cosa che abbiamo discusso all'interno del tavolo dell'agricoltura con le associazioni, nel senso che con le associazioni ci siamo presi un impegno e di questa vecchia programmazione nessuno deve rimanere indietro e soprattutto bisognerà andare a capire le responsabilità per i mancati pagamenti dove sono, se le domande sono state evase, in che percentuale. Diciamo che sempre di più è ridotto il numero di quelle senza risposta, questo è qualcosa già di positivo. Credo che l'occasione per andare a far portare le ipotesi - ARPEA, convenzione, collaborazione - sull'esistente con il Piemonte, per avere intanto in commissione i parametri di possibile valutazione per dire: "bene, quella è una strada percorribile", perché, a detta anche dei tecnici, non è tutto proprio positivo come parrebbe: questo lo vogliamo anticipare perché se n'è discusso anche con i colleghi ed è giusto che lo si dica. Questo è per il primo punto.

Il secondo punto invece era per il prossimo PSR: "prevedere scelte condivise per il prossimo PSR". Anche qui, giustamente, era prima dell'estate, quindi è rimodulato nella misura in cui la procedura per la costruzione del PSR ha regole ben precise che prevedono peraltro già azioni che vengono richieste e qui le riassumerò. Intanto la procedura è una procedura aperta con logiche partecipative, quindi tutto quello che viene detto delle associazioni, dei CAA e dei portatori di interesse già viene effettuato ed è stato effettuato in questi passaggi che adesso le ricordo. È proprio una delle regole che l'Unione ha redatto in uno specifico codice sul corretto coinvolgimento del partenariato. Sono e siamo perfettamente d'accordo per procedere con un confronto il più allargato possibile, il più continuativo con tutti gli interlocutori interessati alla politica agricola. Noi abbiamo già delineato un percorso per la definizione delle scelte strategiche, che è suddiviso in tre fasi: la prima fase è già partita, è quella che abbiamo avviato questa primavera e che si è conclusa il 31 luglio. C'è stato un questionario che è stato inviato on-line, aperto ai cittadini, ai portatori di interesse. Erano nove domande del questionario che intendevano rilevare le aspettative sulla futura politica agricola, al di là delle riunioni che abbiamo fatto con le associazioni direttamente, dove ci sono state dette alcune cose e ci siamo confrontati direttamente con loro. Al di là di questo, visto che la mozione lo chiedeva, è stato inviato e pubblicato questo questionario: quali erano le aspettative sulla PAC 2021/2027 e sono state strutturate sulla base di tre obiettivi generali della PAC: competitività, ambiente e sviluppo rurale e locale. La seconda fase, che è stata aperta invece in agosto e che dura fino a questo mese, quindi agosto-ottobre, ha visto e vedrà la convocazione di tre tavoli regionali, anch'essi connotati sui tre obiettivi generali della PAC, quindi i tavoli operativi che esamineranno le attuali misure del PSR 2014/2020, con le criticità da evidenziare e da risolvere, elementi da rafforzare, particolare attenzione alla semplificazione delle misure - anche qui il risvolto della regionalità delle misure stesse - e agli aspetti istruttori e informativi connessi alla gestione informatizzata delle domande di sostegno di pagamento. Ai tavoli hanno partecipato e parteciperanno, oltre che i funzionari regionali e pararegionali competenti, anche le rappresentanze del mondo agricolo, quindi associazioni di categoria, CAA, associazioni settoriali, enti strumentali, Institut agricole, tutte le persone e gli enti portatori di interessi. La terza fase, che inizia nel mese di novembre e che si conclude a dicembre, vedrà da una parte la condivisione dei risultati. Le prime due fasi raccolgono per poi restituire la parte delle risultanze, anche quello del Tavolo sull'agricoltura e contestualmente ci sarà la redazione di una bozza di strategia regionale PAC 2021/2027, che proporrà nelle sedi negoziali a livello nazionale ed europeo.

Io direi, colleghi e collega Gerandin, la seconda proposta è: dopo la prima parte di confronto su Piemonte e ARPEA, di fare alla fine di questa ricognizione, con una prima bozza di stesura di documento, il passaggio in commissione prima che questo documento veda la fase ulteriore, affinché, al di là del Governo, ci sia una condivisione in commissione. La proposta regolamentare della nuova PAC 2021/2027 ha definito delle linee di indirizzo, che ad oggi, allo stato attuale, non ci consentono di prevedere come saranno nel dettaglio le nuove misure, che è un po' il limite di ciò che si aspetta e che ho anticipato prima. La semplificazione che abbiamo richiesto tutti sarà fondamentale per capire intanto se è confermato un piano regionale o un piano nazionale, perché se è un piano regionale, sicuramente la semplificazione è responsabilità nostra, quindi si ha più incidenza: lo dico anche a nome dei funzionari per dire: "tutti assieme studiamoci delle regole che siano, nel limite di quello che si può fare, semplici, concrete e di facile attuazione". Sulla vecchia programmazione - lo ha detto qualche collega - i limiti sono veramente stati quelli delle eccessive condizioni, criteri complessi non standardizzabili. Erano standard, ma non erano standardizzabili, quindi era impossibile. Se siamo ancora arrivati a dei ritardi, è perché non avevano un algoritmo del calcolo di una misura da un punto di vista informatico e ho detto tutto. Lì sarà un lavoro di negoziazione ma devo dire che a livello di tutte le altre Regioni questa è l'esigenza corale e unanime. Esistono dei documenti che sarà poi interessante anche riprendere di questi ultimi mesi, ma almeno gli ultimi 2-3 anni, che andavano a chiedere questo.

Per quanto riguarda il terzo punto, che è appunto la questione dei pagamenti, in accordo con... ho annunciato questa cosa delle bilaterali che stanno funzionando, anche perché i nostri funzionari lavorano in sinergia con AGEA, ma abbiamo un funzionario in AGEA a Roma, che è quello fisicamente presente e in raccordo con i nostri. In accordo con la postazione regionale della rete rurale nazionale e del CREA, l'Autorità di gestione del programma di sviluppo rurale sta organizzando un evento informativo divulgativo proprio per andare in questa direzione - concludo, Presidente, ma è l'ultimo impegno che ci eravamo detti con il collega di portare avanti - aperto agli agricoltori e anche singole aziende e a tutte le rappresentanze del settore che si svolgerà... volevamo farlo collimare adesso in questo mese di ottobre perché c'è il comitato di sorveglianza l'11 ottobre, che collima con l'ultima riunione che c'è in Piemonte e che quindi andrà a prevedere questo incontro proprio in quella giornata, dove anche i consiglieri saranno invitati a partecipare, perché è lì - il comitato di sorveglianza che si terrà qui ad Aosta - che si andrà ad analizzare e a recepire quelle cose di cui abbiamo parlato. Sarà l'occasione per illustrare lo stato di avanzamento del programma. Annuncio che siamo entrati nelle quattro Regioni migliori proprio grazie a questo avanzamento di questi ultimi tempi e che, grazie a questo avanzamento, abbiamo recuperato risorse. Il PSR, come sa qualche collega, all'inizio non ti assegna risorse, che però ti assegna nel momento in cui tu riesci ad arrivare in certi obiettivi alla fine della programmazione. Essendo rientrati come quarta Regione d'Italia, noi abbiamo ottenuto anche una cifra considerevole che poi bisognerà anche spendere, perché poi tante volte non basta avere le cifre, soprattutto quelle europee, ma poi mettere in campo delle misure: penso agli alpeggi, penso piuttosto ad altre cose che già anche le associazioni ci hanno richiesto e sarà interessante fare partire dall'inizio dell'anno per andare a incrementare la spesa delle cifre. L'occasione dell'11 ottobre quindi sarà il momento in cui si potrà essere aggiornati su tutto l'avanzamento del PSR e inoltre, grazie a questo supporto di questi due enti, saranno presentati i documenti tecnici per la nuova programmazione 2021/2027 anche qui sul PSR.

Concludo dicendo che se queste tre proposte possono essere accettate, noi prendiamo per buono, al di là dell'atto che è superato come aveva detto lo stesso proponente... noi proponiamo un percorso in commissione sui due primi punti e uno aperto che preveda la concertazione, come è giusto che ci sia, soprattutto per aggiornare i diretti interessati, come viene puntualmente fatto... ricordo che l'AREA è, come anche l'assessorato, puntualmente presente per aggiornare caso per caso, perché ormai non siamo più a una casistica. Spesso siamo al caso singolo, che ha un caso singolo di problematica rispetto magari a una casistica che poteva raggruppare "X" casi. In questo senso è l'impegno che ci assumiamo.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - La farò molto breve, io penso che sia accettabile la proposta che ha fatto, vale a dire di riferire in commissione per il primo punto, relazione in commissione entro metà mese... dopo la metà del mese, comunque appena conclusa questa fase di riunioni. Il secondo punto mi pare una proposta ragionevole così, se non altro, avremo anche la situazione per le aspettative e per quello che riguarda il nuovo PSR in prospettiva, chiaramente legato a capire quali saranno le condizioni che l'Europa ci detterà, perché non dipenderanno sicuramente tutte le scelte da noi.

Sul terzo punto, vale a dire questo incontro con il comitato di sorveglianza, mi pare, se ho capito bene, in previsione per il 10-11 di ottobre... mi pare anche questo che vada nel senso giusto. L'unica cosa il comitato di sorveglianza è un comitato tecnico, lei lo sa meglio di me. È un comitato assolutamente tecnico a cui io immagino ci sarà una rappresentanza numerosa di chi ha comunque dei problemi, probabilmente qualche difficoltà in più a relazionare con il tavolo tecnico ci sarà. A me va benissimo questo tavolo tecnico, quello che le chiederei, Assessore, è di aggiungere, magari entro fine ottobre o i primi di novembre, un tavolo molto più nostrano lo chiamerei, vale a dire con i nostri tecnici, con i nostri responsabili di AREA, dove probabilmente con questi agricoltori è un po' più facile relazionare, perché è gente che parla di più la lingua che conosce meglio e soprattutto parla con gente che conosce, perché normalmente chi ha difficoltà nei pagamenti è già perché ha preso contatto con le strutture, con i dirigenti, con i responsabili, soprattutto a livello di AREA e tecnici regionali.

Le chiederei pertanto solo di aggiungere un secondo passaggio dopo questo tavolo e questo comitato di sorveglianza, che è un comitato sicuramente tecnico e che sicuramente ci darà delle indicazioni importanti, un secondo confronto che sia un po' più vis-à-vis, o comunque un po' più legato alle esigenze che ognuno di questi immagino avranno. Lo vedo bene questo tavolo per il semplice motivo che a volte, essendo un'assemblea magari un po' più ampia, una problematica di uno dà risposta a più persone, perché adesso noi sappiamo che la gente si rivolge ad AREA. Mi associo anch'io al sottolineare la competenza e sicuramente la disponibilità della dottoressa Barrel, però probabilmente a questo punto c'è la possibilità di avere una serie di risposte, che possono essere in parte delle risposte che riguardano più casi. Le chiederei pertanto solo di aggiungere, se possibile, questo secondo incontro con funzionari, tecnici e dirigenti nostri.

Presidente - La parola all'Assessore Viérin per i minuti che restano per la dichiarazione di voto.

Viérin (AV) - Non c'è nessun problema anche per quell'impegno. È quello il Tavolo dell'agricoltura. Il Tavolo dell'agricoltura esiste, è il primo Tavolo che noi abbiamo istituito: quello che raggruppa tutto il mondo codificato delle associazioni, dei portatori di interessi del mondo rurale valdostano. Quello del 10 e 11 ottobre era per creare un incontro fra quel Tavolo, i portatori di interesse e la controparte, che poi dovrà essere quella che dovrà tenere in conto delle richieste che portiamo. Non c'è nessun problema io direi, collega, se siamo d'accordo, al di là... Io ho formulato la richiesta che se c'è l'impegno di fare queste tre cose con un ulteriore incontro con il Tavolo dell'agricoltura, che potrebbe anche... È un Tavolo abbastanza corposo, però ci impegniamo a fare l'incontro con la III Commissione o con chi è interessato al di là dell'appartenenza, non c'è nessun problema... anzi magari, dopo quell'incontro del 10 e11, ci impegniamo a fissare una data per incontrare il Tavolo dell'agricoltura, al di là di chi già è venuto in commissione, per discutere puntualmente, parte regionale io intendo, mentre il Tavolo dell'agricoltura è più ampio, al di là dei nostri, c'è tutta la codificazione, e quello potrebbe essere il momento. Da parte nostra c'è sicuramente l'impegno a fronte del ritiro dell'atto, che è superato in termini di codificazione.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Quello che intendevo quando dicevo di fare un ulteriore incontro, era sicuramente un Tavolo dei dirigenti e dei funzionari allargato al Tavolo dell'agricoltura, ma io dicevo aperto agli agricoltori, che vengano i singoli agricoltori eventualmente a confrontarsi per capire la specifica del problema. Era più che altro questo, perché sicuramente singolarmente magari hanno avuto già dei confronti o quant'altro, ma probabilmente sarebbe un momento allargato alla fine di un percorso, quello che lei ci ha illustrato, quello delle tre fasi, che potrebbe sicuramente dare delle indicazioni. Viene visto con lo scopo di tranquillizzare. Attenzione, questo deve essere un Tavolo che vada a tranquillizzare quelli che eventualmente hanno dei dubbi o quant'altro.

Presidente - Prego, collega assessore Viérin, per i minuti che rimangono in dichiarazione.

Viérin (AV) - Sì, è arrivata puntuale questa precisazione. Noi intendiamo qualcosa di leggermente diverso. I singoli già oggi possono andare puntualmente negli uffici e risolvere la propria problematica. Se vogliamo creare un tavolo della gazzarra, lo dico come battuta, attenzione, non andiamo a ulteriormente creare dei momenti di confusione in un settore che si sta mettendo a posto. I portatori di interesse, anche i singoli in quel Tavolo possono partecipare. Al Tavolo dell'agricoltura ci sono tutte le associazioni rappresentate nella classica codificazione, come quando si parla di un settore della pubblica funzione, piuttosto che della scuola. Se invece l'idea è di fare venire in quell'assemblea allargata chi ha dei problemi, penso che non li risolveremo in quell'assemblea. Gli allevatori già - lo sanno benissimo le aziende - puntualmente si recano e caso per caso vengono analizzate puntualmente le singole richieste e risolti i casi. Noi quindi in questo caso, a fronte del ritiro della mozione, su questi impegni ci siamo, altrimenti ci asterremo sull'atto.

Presidente - Collega Gerandin, siete d'accordo a ritirare l'atto a fronte di questo impegno? Perfetto.

Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.