Trascrizione informale del dibattito dell'aula

Oggetto del Consiglio n. 252 del 4 ottobre 1973 - Resoconto

OGGETTO N. 252/73 - Surrogazione dell'Ing. Graziano Luboz in seno al Consiglio di amministrazione dell'Ente ospedaliero regionale. Designazione del Dott. Enrico Chantel.

Dujany (DP) - Si propone il Dr. Chantel come membro del Consiglio di Amministrazione all'Ente Ospedaliero.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri che chiedono la parola? Si tratta di una votazione segreta. Il Consiglio ritiene di derogare alla norma circa la votazione in cabina? Il Consiglio è unanime?

La parola al Consigliere Andrione.

Andrione (UV) - ... déclarer l'abstention de mon Groupe sur la proposition du Président de la Junte et, quand même, faire quelque considération sur le système que nous pouvons approuver de politiser des nominations qui devraient être faites en tenant compte de l'intérêt de la santé publique et le fonctionnement de l'hôpital. Je crois que tout le monde a reçu des délégations des employées de l'hôpital qui racontent des histoires abracadabrantes sur comme le système fonctionne et sur l'organisation de l'hôpital même: il parait qu'un tiers environ des fonctionnaires, des employés de l'hôpital est toujours à la maison malade, il paraît que ce tiers a des appuis politiques pour pouvoir rester à la maison, il paraît que les infirmières ont la terreur de réveiller les médecins la nuit parce qu'ils ne veulent pas être dérangés et en avant de ce pas et alors nous voudrions savoir si en plus que de faire des nominations de ce genre et, entre parenthèse, nous n'avons jamais eu rien contre Monsieur Chantel et nous ne commencerons pas maintenant à le critiquer, mais il nous semble un peu étrange de mettre un médecin dans un hôpital où déjà les médecins sont les lions de la situation et il nous semblait mieux de mettre quelqu'un qui puisse contrôler vraiment les médecins e ne pas... au triple parce qu'il est encore le Président de l'ordre et je dirais, quand même, que nous devrions, sur cet argument, en discuter longuement au Conseil pour obtenir, si pas d'autres choses, de ne pas faire la figure que l'Hôpital Mauricien réussissait à gagner dessus et l'Administration régionale de la Vallée d'Aoste, en instituant des hôpitaux régionaux, a déjà accumulé un déficit, on parle de 2 milliards de lires. Si nous continuons comme ça, quand on ouvrira les prochains hôpitaux qui sont prévus, nous pourrons éviter de nommer le Conseil régional et simplement consigner le budget aux hôpitaux régionaux.

Mappelli (DC) - Sembrerà strano ma vi è una tendenza un po' da tutte le parti a riconoscere che, a un certo momento, così com'è strutturato, sono strutturati i Consigli di Amministrazione degli Enti Ospedalieri, siano, come per dire, superati. Bisognerà vedere di inventare qualcosa di diverso e ne è la prova di quanto ha detto anche l'amico Andrione che mi sembra che la cosa sia stata un po' troppo politicizzata. Quando noi vediamo che alle vigilie di elezioni vengono fatti, da tutte le parti, impegni e promesse di sistemazioni per centinaia e centinaia di giovani e che nelle varie Commissioni che devono fare le graduatorie non si tiene conto anche di coloro che rappresentano i lavoratori, in questa sede, ecco qui forse la prova più lampante, se non si vuole tenere conto anche delle forze sindacali che ci sono all'interno dell'Ente, la prova che non tutto è chiaro, non tutto è pulito.

Comunque oltre a quella che possa essere - e mi sembra che l'abbia puntualizzata bene l'amico Andrione - la situazione sia amministrativa che sindacale all'interno del nostro ospedale regionale, evidentemente vi sono le conseguenze di un sistema di assistenza interna e che della funzione del nostro ospedale, per cui non funziona e allora cosa bisogna fare? Bisognerà fare una cosa molto semplice, amici del Consiglio regionale della Valle d'Aosta, avere il coraggio di mettere a nudo questa situazione, di entrare nelle pieghe di tutta la sua struttura, di esaminare uno per uno tutti quelli che sono i problemi che l'Ente Ospedaliero oggi ha nel suo seno e non riesce a superare. Infatti, le stesse organizzazioni sindacali, con un documento unitario, denunciano, le stesse, una situazione che, effettivamente, ormai è diventata insostenibile e, senza polemizzare e tanto meno entrare nel merito della discussione, ritengo che alcuni punti per confermare quanto sia già nota, bisogna pur che io vi intrattenga alcuni minuti e, dicono le organizzazioni sindacali al punto 2, dicono esattamente: "In merito alle rivendicazioni a favore del personale, l'organizzazione richiede il rispetto delle norme di legge vigenti e degli accordi sindacali sottoscritti, con particolare riferimento: primo ai concorsi pubblici interni nonché per le graduatorie relative alle assunzioni", era questo il punto che avevo accennato prima e a questo si lega alle rappresentanze sindacali nelle varie Commissioni previste. È un Ente pubblico, dunque non si vede perché un rappresentante quando qui, all'Amministrazione regionale, si fanno dei concorsi evidentemente che i rappresentanti dei nostri dipendenti fanno parte delle Commissioni prima paritetiche e poi nelle Commissioni interne, perché? E questo per dare la massima garanzia di tranquillità e di serenità a tutti i concorrenti, di giustizia, di democrazia ai riferimenti dal personale all'interno dell'Ente, dalle corsie ai servizi generali e a una categoria all'altra, ai trasferimenti, pardon, alle visite di controllo del personale ammalato, con il quale non può essere imposto di riprendere il lavoro quando è ammalato, all'applicazione totale della legge 124 per la scuola - anche qui un altro discorso per le scuole interne - al riconoscimento dei titoli acquisiti dal personale alla scuola di specializzazione e poi, evidentemente, qui ci sarebbe da entrare nel discorso di coloro che erano i nostri dipendenti e qui, evidentemente, penso che l'Assessore alla Sanità, quando presenteremo questa mozione, dovrà pur chiarie quello che è stato il suo ruolo nel portare avanti, nel chiarire quelle che, sul piano giuridico-amministrativo, quelle che sono le posizioni della Regione e quello che si pensa di fare per questo personale, questo personale che, essendo stato un personale regionale, evidentemente, aveva dei trattamenti di miglior favore che fino al '70; essendo regionale aveva una normativa, un contratto di lavoro diverso, da allora, al fine di non sbagliare, non se ne è fatto più niente e ci risulta che la discussione non è ancora avvenuta malgrado, da parte delle organizzazioni sindacali si sia più volte richiesto di affrontare e di definire questo problema. E vi è poi quella che è l'organizzazione interna, mi sembra che molto bene l'amico Andrione l'ha puntualizzata, infatti qui vi sono dei vari giudizi all'interno della conduzione stessa dell'ospedale quando dice, si dice "La mancanza di tempo" - questa è una denuncia - "La mancanza di tempestività nel soccorso agli ammalati al loro arrivo in ospedale" è una tragica denuncia di questo genere, la necessità di organizzare il servizio medico in modo che l'orario sia coperto delle 24 ore giornaliere, è ancora peggio. La necessità di eliminare le lamentele dei ricoverati che devono rimanere in ospedale a tempi lunghi anche quando si tratta di semplici analisi e radiografie. Purtroppo tutto in un giorno non si può fare, lo capiamo bene, ma c'è gente che per fare delle analisi ha dovuto rimanere forse oltre un mese ricoverata. La necessità di adeguare e potenziare le attrezzature necessarie, in quanto insufficienti a soddisfare le esigenze di una moderna assistenza. Infatti risulterebbe che ci sono dei macchinari che sono degli anni che sono imballati e che sono costati dei milioni e sono lì; qui si innesta, evidentemente, su questo tipo di discorso che mi riserverò di fare in occasione di una discussione più ampia, qui abbiamo delle leggi come quella del '70 per il "dépistage" del cancro alle donne e purtroppo le donne continuano a morire. La copertura della spesa, la legge vi è stata come... stati acquistati vari macchinari, sembrava che i locali vi erano già tre o quattro anni fa in quello dell'Istituto materno e il personale specializzato, almeno in una minima parte, vi era ma, invece... il tutto mi sa che si deve ricollegare un po' a questo sistema clientelare, come ho già denunciato prima, nell'aver impostato le assunzioni così, un po' alla garibaldina e il risultato è che l'ospedale attuale non fa fronte, non garantisce sul piano tecnico quelle che sono le nostre necessità e, dall'altra parte, i costi sono quelli che sono, pertanto dovremmo avere il coraggio civico di prendere questo problema con tutta serenità e con la collaborazione che ognuno di noi ha il dovere di portare in questa e altra sede, di affrontare e di trovare comunque delle soluzioni valide perché, effettivamente, dobbiamo essere sinceri senza ombra di polemica: così come stanno le cose, evidentemente, non si può andare ulteriormente avanti perché, evidentemente, non fa fronte a quella che è una situazione reale delle necessità della Valle d'Aosta.

Monami (PCI) - Ritengo che il problema dell'ospedale sia un problema che solleva la sensibilità di tutta la gente, di tutti i cittadini. Si tratta, in fondo, di come curare gli ammalati di questa nostra piccola comunità valdostana. Mi pare però che, al di là delle lamentele, delle cose che non vanno che ha denunciato il Consigliere Andrione, che sono state, mi pare, comunicate ad alcuni Capigruppo, al Presidente della Giunta stessa, credo, del Consiglio, da un gruppo di dipendenti regionali, dobbiamo dire che, certo è, all'Ente Ospedaliero regionale ci sono alcune cose che non vanno bene e che vanno viste, che bisogna migliorare perché miglioriamo il modo di curare la gente, in modo da assistere la gente, in modo da garantire ai valdostani di essere curati nel giusto modo, però non capisco quando si parte da un argomento di questo tipo per estendere il dibattito più generale sull'ospedale che è una cosa grave, seria, sulla quale noi siamo particolarmente sensibili, quasi per farci ricordare che le cose andavano meglio quando andavano peggio. Amico Mappelli, lungi da me ogni polemica ma è chiaro che abbiamo iniziato per l'Ente Regionale Ospedaliero, si inizia una fase nuova, democratica di amministrazione che non è più l'amministrazione commissariale di un Commissario del Mauriziano, un Commissario incontrollabile, non controllabile da nessuno che aveva tutti i poteri e che aveva ridotto l'ospedale nelle condizioni che noi conoscevamo fino a due anni fa. Dobbiamo dire, dobbiamo avere la coscienza e la tranquillità di riconoscere che qualche cosa è stata fatta, sia pure con tutte quelle lacune che sono state denunciate e alcune delle quali canora gravi. Però va detto che l'ospedale di Aosta ha fatto uno sforzo per migliorare il personale medico, per aumentare la qualità e la quantità del personale paramedico, per cui c'è una situazione notevolmente e sostanzialmente diversa da quella che vi era nell'ospedale fino al 1970.

Certo, ancora molte cose, secondo me, vanno fatte. Io ritengo che, dopo il colloquio avuto da questi dipendenti dell'Ospedale regionale con il Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio e con alcuni di noi, si possa... e qui, permettetemi, il discorso si allargherebbe poi ad altri Enti perché noi, voi, siamo, siete anche la tutela di questi organismi perché l'Ente Ospedaliero è sottoposto alla tutela dell'Amministrazione regionale, mi pare, e non vorrei sbagliare, credo che alcune deliberazioni o alcuni provvedimenti che esso prende sono sottoposti a tutela, quindi qui il discorso si allargherebbe alla tutela, come si esercita la tutela a tutti gli Enti comunali, agli Enti assistenziali, agli Enti di carità, all'Ospedale ecc. ecc. ma dico, chiudo questa perentesi perché sicuramente di questo ne parleremo.

Dolchi (Presidente) - Io vorrei fare una parentesi al Consigliere Monami dicendo che non la chiamiamo più tutela ma, semmai, controllo sugli atti, per una precisazione che non è solo formale ma è anche sostanziale.

Monami (PCI) - Scusatemi per l'errata dizione ma non siamo sempre informati sufficientemente dalla televisione di quello che avviene nei cambiamenti dei nomi degli Enti e delle sigle in questo nostro Paese che è fatto di sigle ma va beh, siamo in questo Paese e accetto l'osservazione ma penso che nulla toglie questo alla sostanza.

Dolchi (Presidente) - No, perché non sono dei minorati che hanno bisogno di tutela ma semmai... (Monami: va beh, sono perfettamente d'accordo, Signor Presidente) ...dei controlli sugli atti.

Monami (PCI) - ... nulla toglie alla sostanza del mio discorso in questo intervento, quindi io ritengo che il Presidente della Giunta, così come io già l'ho invitato ad aprire in questa Sala un dibattito, per esempio sul carovita, sui costi per vedere cosa abbiamo fatto in quella direzione, ritengo che dopo che avrà esperito tutti quegli esami, quei contatti che credo abbia in corso per esaminare approfonditamente la questione sull'ospedale, sia necessario su questo problema, che non è soltanto il problema dell'ospedale ma tutta la materia di assistenza e sanitaria in Valle d'Aosta, debba procedersi, in quest'Aula, a un dibattito per vedere a quali conclusioni vogliamo giungere e quali sono gli obiettivi che in questo senso ci dobbiamo porre. Ecco, mi premeva, con questo intervento, voler dire che non è vero che tutto va peggio da quando la democrazia funziona, semmai diciamo che, da quando la democrazia funziona, anche all'ospedale una gestione democratica, le cose tendono ad andare sostanzialmente meglio anche se in questa direzione ci sono ancora tante cose da fare e che soprattutto ritengo che in quella direzione ci debba essere l'intervento autorevole del Consiglio regionale.

Parisi (MSI-DN) - Signor Presidente, Signori Consiglieri, non voglio entrare nel merito di ciò che hanno detto i colleghi perché è superfluo ma vorrei soltanto fare una raccomandazione alla Giunta. La raccomandazione è questa, per poi rispondere anche al collega Monami: risulterebbe, e qui la Giunta dovrebbe controllare, che, essendo impiegata nell'ospedale molta gente valdostana, e di questo è giusto che sia così, al martedì, giorno di mercato, scendono tutti i parenti, i fratelli, amici, ecc. di questi impiegati o, comunque, lavoratori dell'ospedale e si osserverebbe, non so se risponde a verità, che lungo le scale si bivacca praticamente e che molta roba viene fuori dalle cucine per essere portata a questi signori. Ora, se questo fosse verità, rispondesse a verità, ovviamente ci vuole un intervento senz'altro energico. L'amico Monami dice: "Non è vero, prima tutto andava male, adesso va tutto bene" ecco signor Monami, queste cose all'atto del Commissariato dell'Ospedale Mauriziano non si verificavano perché io gliene posso dire qualche cosa... (voce di Monami) ...adesso invece si verifica e questo, naturalmente, va a scapito anche dell'ospedale in sé; non è possibile arrivare a questi... questa è una raccomandazione che formulo alla Giunta.

Bordon (DC) - ...aggiungere pochissimo perché mi avvalgo di quanto hanno già detto i miei, quelli che mi hanno preceduto, miei predecessori ed è veramente comodo prendere la parola alla fine perché si sono già sentite tante altre cose, però vi garantisco che se ci volessimo, se volessimo approfittare del momento per parlare ancora dell'ospedale, ne avremmo per un paio di ore. Quindi io mi avvalgo di quello che ha detto Monami, una volta tanto siamo d'accordo insieme, tanto più che ha detto: "È un dibattito che riporteremo in quest'Aula", quindi questo ci tranquillizza molto perché, effettivamente, se ne sentono di tutti i colori e io penso che, a un certo momento, avendo noi i rappresentanti, li dovremmo riunire, li dovremmo sentire, perché io penso che quelli che hanno fatto parte del Consiglio di Amministrazione ci potrebbero illustrare qual è, effettivamente, questa situazione perché se questo dovesse mancare, chiederemo una Commissione di inchiesta anche per il fatto che abbiamo cinque Consiglieri, non so quanti ne abbiamo dentro, perché è giusto tutto quello che si è detto, io penso che non si possa difendere il Mauriziano perché ha avuto anche lui delle gravi lacune, io penso che abbiamo firmato il decreto dell'Ente Ospedaliero prevedendo già molte cose perché l'avevamo previsto, quindi io sono proprio d'accordo e quando si parla di democrazia, sinceramente io voglio anche ammettere e giustificare determinati errori che la democrazia fa commettere perché quando ce n'è uno solo che comanda non dovrebbe mai andare niente di male perché fa tutto quello che vuole e nessuno può protestare invece, con la democrazia, questo non accade. Concludo, concludo in questo senso, che indubbiamente si sia politicizzato un po' troppo il problema, questo è vero, perché guardate, io vorrei dirvi qui oggi che, in fondo in fondo, siamo anche contenti della posizione che la Democrazia Cristiana ha in questo Ente perché la Democrazia Cristiana è completamente estromessa da questo Ente, da questo Consiglio di Amministrazione e non è con questo che io vi chieda oggi: ci dovete dare un Consigliere perché, se ce lo aveste dato, noi ci assumeremmo le nostre responsabilità perché non ne potremmo fare a meno ma io voglio puntualizzare in quest'Aula oggi, qui, che noi non abbiamo nessuno nel Consiglio di Amministrazione per cui, allorquando arriveremo in questa Aula e sentiremo delle critiche eventualmente gravissime, io spero di no, io non voglio poi che si carichi come sempre alla Democrazia Cristiana determinate responsabilità.

Che sia molto politicizzato, l'amico Andrione sorride perché mi dà ragione, che sia molto politicizzato io penso che siamo tutti d'accordo per il semplicissimo fatto che basterebbe leggere i nomi che noi abbiamo qui - e lascio a voi voler attribuire un partito a queste persone - ma Osvaldo Rudda non è un DC, Silvio Laurencet non è un DC, sorvoliamo, l'Ingegner Graziano Luboz non credo, Geometra Pietro Vietti neanche questo, Vincenzo Colombi meno che meno e Alidoro Bethaz certamente non so di che partito possa essere ma non è Democristiano. Ora, questa piccola puntualizzazione per dire che noi sappiamo e prevediamo per aver sentito ancora adesso illustrare da qualcheduno che parliamo di 2 miliardi di debiti, io non ci credo perché, d'altronde, qui abbiamo un Consigliere che ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione e si chiama Tripodi, eventualmente potrebbe anche dire qualche cosa lui, potrebbe dire se è vero o no, ma non mi sembra che sia oggi la sede e il momento, sì, la sede sì, ma il momento opportuno.

Oggi si tratta di nominare un nuovo Consigliere di Amministrazione e allora io vi ripeto: ricordate che in questo Consiglio di Amministrazione la Democrazia Cristiana Valdostana che, malgrado tutte le bufere che ha subito ha ancora ben sei rappresentanti in questo Consiglio, non è rappresentata, quindi sia ben chiaro che quando domani verremo qui dentro a portare avanti tutte le critiche ecc., noi le ascolteremo con dispiacere ma nessuno di noi dovrà farsi degli scrupoli perché non ci abbiamo mai potuto mettere il naso dentro. Stabilito questo per una precisazione non per uno scarico di responsabilità ma perché affinché ognuno prenda le sue, noi ci asteniamo da questa votazione.

Chanu (DP) - Io ritengo che la gravità e l'importanza dell'argomento dovrà fare oggetto di una serena e approfondita discussione e di un sereno e approfondito dibattito in quest'Aula che esamini in maniera completa, in maniera globale, sotto tutti i suoi aspetti, non soltanto come diceva, come ha già fatto rilevare Monami, limitato a quella che è la situazione contingente dell'attuale Ospedale Regionale di cui oggi dobbiamo designare un Consigliere di Amministrazione, ma su tutto il problema della politica sanitaria e quello che voglio auspicarmi è che proprio da questa Aula venga fuori un buon esempio di non politicizzazione dell'argomento, ma venga fuori effettivamente una disanima, se è necessario anche critica, comunque sempre costruttiva perché, effettivamente, quello che è nell'interesse nostro è vedere che questi Enti che ci sono stati, che sono stati strutturati in modo più democratico, diverso da quello precedente, possano effettivamente agire e muoversi nell'interesse della popolazione.

Adesso si dice, si è sentito: prima era meglio, prima le cose andavano meglio, adesso vanno peggio. Io non voglio entrare in polemica ma vorrei soltanto ricordare a me stesso che, per esempio, l'Ospedale Mauriziano brigò e fece parecchio nel 1966, proprio alcuni giorni dopo la mia nomina a Sindaco, per presentare e ottenere l'approvazione di un ampliamento che poi dopo, ottenuta l'approvazione e la licenza necessaria, è stato messo dall'Ospedale Mauriziano accuratamente in un cassetto e adesso ci siamo trovati ad affrontare in modo concreto il problema dell'ampliamento dell'Ospedale Regionale con un ritardo, evidentemente, di 5 o 6 anni. Ritardo, naturalmente, posto in essere dall'Ospedale Mauriziano che, avendo già previsto quella che era la fine di questi Enti a carattere privatistico, si era ben guardato dall'impegnare quei famosi miliardi che forse allora guadagnava, che adesso però non si guadagnano più, viste le dimensioni che l'assistenza ha preso e ritenendo appunto che era inutile uno spreco di denaro privato per un'opera che sarebbe poi andata assorbita in una nuova ristrutturazione di Enti Pubblici, così come quello che ha detto Mappelli: è evidente che la parola dei sindacati debba essere sentita e che i sindacati, le rappresentanze dei lavoratori, abbiano il loro posto in tutte le decisioni importanti, a loro interessanti, che nell'amministrazione di questi Enti dovranno essere assunte. Vorrei soltanto suggerire però che in quei documenti si abbia anche il senso di responsabilità di dire che non soltanto è necessario un controllo al personale che è ammalato e che deve lavorare ma altrettanto è necessario un controllo del personale che non è ammalato e che non va a lavorare.

Dolchi (Presidente) - Prima di dare la parola all'Assessore Benzo, ecco, mi sembra che i Consiglieri Monami e Fosson e Chanu hanno richiamato l'attenzione del Consiglio sulla necessità di un ampio esame al dibattito consiliare proprio sui problemi connessi all'assistenza sanitaria e al funzionamento dell'ospedale. Mi sembra che sia una proposta, una osservazione valida e costruttiva soprattutto perché metterebbe in condizioni il Consiglio di esaminare i vari problemi con una documentazione che oggi manca perché il Consiglio era chiamato solamente alla sostituzione di un Consigliere di Amministrazione, quindi la Presidenza auspica che i Consiglieri tengano conto di queste osservazioni fatte dell'iscrizione attuale all'ordine del giorno della sostituzione di un Consigliere. Io non vorrei limitare o strozzare il dibattito, ecco, ritengo che se vengono accolte le proposte di Bordon, di Chanu e di Monami, il Consiglio potrebbe, in un'altra seduta, e ogni Consigliere, a termine di Regolamento, può provocare una discussione di questo tipo su quanto ritiene più opportuno, in modo che i Consiglieri possano venire preparati e fossero preparati sull'argomento, tenuto conto che oggi, forse, questa preparazione non c'è. In questo senso io richiamerei l'attenzione del Consiglio dando la parola al Consigliere Viglino perché mi sembra che potrebbe - questa fase di discussione generale che è andata un po' oltre a quello che era l'argomento all'ordine del giorno - potrebbe essere conclusa poi dall'Assessore Benzo che ha chiesto la parola. Quindi la parola alla Consigliera Viglino.

Viglino (RV) - Io sarò molto breve e voglio solo dichiarare che sono d'accordo perfettamente su quanto ha detto adesso il Presidente del Consiglio perché mi trovo proprio nella situazione di aver bisogno di ulteriori chiarimenti sulla questione dell'Ente Ospedaliero Regionale e quindi, in queste condizioni, mi asterrò dalla votazione perché, proprio perché non sono ancora al corrente di molte questioni inerenti alla faccenda di questo Ente Ospedaliero e, certamente, l'aver sentito parlare di due miliardi di deficit mi lascia ancora molto più in sospeso per prendere una decisione quindi, per prendere una decisione chiara in merito a tutte le questioni dell'Ente Regionale Ospedaliero, aspetterò quella discussione che spero avvenga al più presto e sia esauriente.

Dolchi (Presidente) - Ci sono altri? Possiamo dare la parola all'Assessore Benzo come conclusione di questa discussione generale e poi passare alla votazione raccomandando all'Assessore Benzo di non riaccendere la discussione generale, visto che l'orientamento del Consiglio è di farne oggetto di un ampio dibattito in altra riunione.

La parola all'Assessore Benzo.

Benzo (DP) - Non è mai stata mia intenzione di accendere, caso mai di spegnere se è il caso. Volevo portare a conoscenza del Consiglio regionale che, oltre agli incontri avvenuti col Presidente della Giunta e il Presidente del Consiglio, una folta delegazione del personale e delle direttive sindacali dell'Ente Ospedaliero Regionale è stata ricevuta dal sottoscritto e dalla Presidente della Commissione consiliare della Sanità, Signora Chanoux. Abbiamo, per lunghissimo tempo, ascoltato tutte le serie, diciamo, di richieste, di considerazioni, di lamentele, di esposizioni di fatti che sono stati portati a conoscenza, anche se di alcuni ne eravamo già a conoscenza.

Porto quindi a conoscenza del Consiglio che il Presidente della Giunta ha già, unitamente al sottoscritto, provveduto a convocare i rappresentanti del Consiglio di Amministrazione proprio per un approfondito esame della situazione, di questa situazione che ci è stata ulteriormente prospettata e avverrà, questo incontro, nei prossimi giorni della settimana seguente. La data l'ha fissata già il Presidente della Giunta e, quindi, effettivamente potrà essere effettuata e portato a conoscenza di tutto il Consiglio un dibattito che possa permettere all'organo di controllo, come lo ha giustamente definito il Presidente della Giunta, di poter intervenire tramite i suoi rappresentanti che sono rappresentanti ufficiali di questo Consiglio e quindi dovrebbero rappresentare la volontà che il Consiglio regionale ha in ordine a una ristrutturazione, a una più organica e ordinata, e forse sul piano umano, più giusta considerazione dei rapporti interni, in particolare nell'Ospedale Regionale.

Dolchi (Presidente) - Dichiariamo quindi chiusa la discussione generale passando alla votazione, mi sembra che hanno dichiarato di astenersi i Gruppi dell'Union Valdôtaine, del Rassemblement Valdôtain e della Democrazia Cristiana. Ci sono altri che si astengono? Il Gruppo Liberale e il Movimento Sociale Italiano. Si distribuiscono quindi le schede agli altri Gruppi. Il Consiglio è d'accordo che si voti al posto?

Dottor Enrico Chantel, quelli che sono d'accordo sono pregati di iscrivere questo nome, solo questo nome sulla scheda.

Presenti 31, votanti 19, astenuti 12, maggioranza 16. Voti espressi 16 Chantel Enrico, 3 bianche.

Proclamo pertanto eletto quale rappresentante del Consiglio regionale nell'Ente Regionale Ospedaliero, il dottor Enrico Chantel.

Andrione (UV) - Moi, bien que je me suis abstenu, j'ai un doute que l'arithmétique ne correspond pas mais, comme j'ai été pendant longtemps secrétaire et qu'on m'a embêté souvent avec les questions d'arithmétique, je voudrais les poser à mon tour: je me demande pour quelle raison il y a 19 votants parce que, comme je crois qu'il n'y a absent que l'Assesseur Marcoz...

Dolchi (Presidente) - N'ont pas voté les Conseillers Manganoni, qui n'était pas là, Marcoz, qui est absent et Lanivi qui n'était pas là et n'étaient pas présents dans la salle, Chabod... (Andrione: ah, non mais tant lui était abstenu) ...non, mais je dois faire l'abstention de ceux qui sont présents. Alors les abstentions de ceux qui sont présents sont 12, c'est-à-dire: quatre de l'Union Valdôtaine, un Rassemblement Valdôtain, cinq de la démocratie Chrétienne parce que Gildo Chabod n'était pas là, un du Mouvement Social et un du parti Libéral.

Alors quatre n'étaient pas dans la salle: Manganoni, Chabod, Marcoz et Lanivi... (Andrione: c'est éclairci) ... C'était aussi pour nous... il nous a donné des complications ça.

Point 9 à l'ordre du jour.