Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 907 del 18 settembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 907/XV - Interrogazione: "Notizie in merito alle dimissioni rassegnate dai componenti del Consiglio di amministrazione dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta".

Rini (Presidente) - Punto n. 16 all'ordine del giorno. La parola all'Assessore Certan per la risposta.

Certan (AV) - Riguardo alla prima domanda: "se i vertici dimissionari abbiano informato l'Assessorato circa le motivazioni che li hanno portati a rassegnare le proprie dimissioni", preciso che le dimissioni sono state presentate all'Assessorato istruzione, alla Presidenza della Regione e ai membri del CdA prima dalla Presidente, a fine agosto, e da tre Consiglieri di nomina regionale qualche giorno dopo, il 4 settembre. I vertici dimissionari hanno riportato nelle lettere di dimissioni alcune motivazioni delle loro scelte. La documentazione è depositata e protocollata presso l'Assessorato istruzione, presso la Presidenza e i Consiglieri possono farne richiesta attraverso richieste di documentazione ex articolo 116, ma io ho le ho portate, quindi se lei vuole vederle io le ho qua.

Ci siamo resi sin da subito disponibili al confronto. Abbiamo avuto un incontro la scorsa settimana o dieci giorni fa - adesso non ho la data esatta - con i tre membri, poiché la Presidente per problemi personali non è potuta venire all'incontro. Potrei dire che è stato un incontro costruttivo, perché ci si è confrontati - la sottoscritta, i tre membri dimissionari, dirigente dell'Assessorato istruzione e un dirigente della Presidenza - oltre che sul passato e su quali possono essere state le motivazioni, anche su iniziative possibili future da portare avanti, già iniziate oppure anche nuove. Ci tengo a ringraziare comunque tutti per il lavoro svolto in questi anni. Si rammenta poi che il Presidente del CdA ed i membri del Consiglio di Amministrazione sono ora in prorogatio fino al subentro dei nuovi membri. Venerdì 13 settembre è già stato pubblicato l'avviso per la sostituzione dei membri del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto musicale pareggiato e quindi la ringrazio anche per questa iniziativa, poiché ci permette di sollecitare tutte le persone che abbiano i requisiti per presentare la loro domanda, in quanto l'avviso è aperto fino ai primi di ottobre.

Per quanto riguarda invece la seconda domanda: "se l'Assessore sia stato preventivamente informato circa i malesseri esistenti all'interno del Consiglio d'Amministrazione", rispondo di no, formalmente non sono pervenute in Assessorato segnalazioni o lettere inerenti ai malesseri da voi richiamati. Oltretutto ho saputo della decisione del direttore uscente Meucci da lui stesso, poiché mi ha chiamato e mi ha informato di non aver presentato più la sua candidatura, però dopo la scadenza del deposito delle candidature. Per le vie brevi e negli anni credo che tutti noi abbiamo sentito e percepito situazioni di disagio, è inutile che ci nascondiamo. A mio avviso le problematiche dell'Istituto musicale pareggiato, compreso quelle relative ai rapporti interpersonali, che possono aver contribuito a creare nel tempo un clima non sereno, dovranno essere affrontate e, nei limiti del possibile gestite dagli organi di governo dell'IMP che, ricordo, è un ente dotato di propria autonomia funzionale organizzativa e didattica e di questo dovrebbero rendersi conto in tutte le situazioni. Auguro alla nuova direttrice, che dal primo settembre è stata eletta poiché unica candidata nel suo ruolo per tre anni, un buon lavoro.

Presidente - La parola al collega Sammaritani per la replica.

Sammaritani (LEGA VDA) - Ho ascoltato la risposta dell'Assessore che non poteva che essere diplomatica e istituzionale, lo comprendo. Ci sono anche passato, quindi è perfettamente comprensibile. Noi, in realtà, chiaramente dei malesseri all'interno del Conservatorio dell'Istituto musicale pareggiato sapevamo già da tempo e abbiamo appreso con grande delusione di queste dimissioni; prima non dimissioni, ma mancata candidatura del direttore professore Meucci, persona che io stimo molto, un docente di storia della musica, una persona di grande cultura musicale, un accademico di spessore ed entusiasta direttore del nostro Conservatorio, almeno nel momento in cui io avevo la delega assessorile, quindi soltanto un anno fa. Precisiamo quindi che non si è trattato certo di dimissioni, ma di mancata ricandidatura. Questo è un segnale già molto importante, molto significativo e, nello stesso tempo, molto grave. Qualcuno che non conosce la situazione del Conservatorio potrà pensare o dire che è stata una sua scelta. Sicuramente è stata una sua scelta.

Ma perché un valente accademico, già direttore del Conservatorio di Novara, già componente di Commissioni ministeriali, e lo è tuttora, appena nominato - perché forse non lo sapete nemmeno voi, è di questi giorni - direttore del Conservatorio di Livorno, se ne va dalla Valle d'Aosta? Queste sono le domande che ci dobbiamo fare, perché è questo il tema della questione fondamentale. Non ci sono tante ipotesi da fare, le risposte diplomatiche sono di un tipo, ma gli articoli di stampa sono molto chiari. Di fatto lui ha definito la sua situazione come quella di una persona che è stata per due anni sulla graticola, quindi evidentemente una situazione alquanto scomoda, perché non gli è stata data la possibilità di lavorare come avrebbe voluto. Ha parlato di ostilità, di un Consiglio accademico sempre contro, che lo ha osteggiato. Almeno, a leggere quello che dice la stampa, l'opposizione veniva da chi adesso il Conservatorio lo dirigerà, guarda caso! Vedremo i risultati. Intanto chi dirige adesso è partito già malissimo, visto che si è dimesso anche il Presidente e anche i tre membri nominati dalla Regione nel CdA. Direi che, se ci sono dei presupposti pessimi, li abbiamo già tutti. Ricordo che anche qui, a proposito del Presidente, della professoressa Lagnier, si tratta di un incarico svolto gratuitamente, incarico che - da quanto io avevo visto - è sempre stato svolto con grande passione e grande competenza. Siamo quindi un po' nella stessa situazione del professor Meucci. Non è un caso che tutte queste persone, compresi i membri del CdA, si siano dimessi. Io tra l'altro li stimo per l'onestà intellettuale, perché alcuni sono anche rappresentanti forse del più importante partito dopo la Lega in Valle d'Aosta.

Vedremo quindi cosa farà questo nuovo Conservatorio. Penso per esempio al progetto Academy, che era teso a portare forze nuove, degli iscritti da fuori regione in Valle d'Aosta, anche questo è un progetto osteggiato. Peccato che poi sono andato a guardarmi i dati reperiti sul MIUR: c'è un +47,5 percento di iscritti da fuori regione con la gestione Meucci. Mica male, no? Questo è il modo di gestire una scuola di alta formazione: diventare attrattivi, non curarsi il proprio orticello e non avere magari paura anche del confronto con gli altri, con quello che sta fuori, perché solo così si svolgono le proprie funzioni di promozione della cultura musicale. Oltretutto consideriamo che il Conservatorio è l'Università della musica, quindi questo deve fare un Conservatorio. Come dicevo, per concludere, purtroppo il tempo è limitato, ma poi avremo modo di tornare sul tema grazie anche alla mozione della collega Pulz, che ringrazio, perché mi ha anticipato; sono ben contento e mi farà piacere intervenire su questo punto. Dobbiamo pensare e ripensare il sistema musicale valdostano? Sì, sicuramente, ma partiamo prima dalle persone. Se troviamo persone valide, appassionate e competenti, usiamole e non facciamole scappare.