Oggetto del Consiglio n. 905 del 18 settembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 905/XV - Interrogazione: "Criteri di valutazione per la scelta del nuovo Consigliere di amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta".
Rini (Presidente) - Punto n. 14 all'ordine del giorno. La parola all'Assessore Baccega per la risposta.
Baccega (UV) - Collega Distort, devo dire che questa sua interrogazione in qualche modo mi ha lasciato perplesso perché mai, credo mai in passato, si sia usata maggiore trasparenza nel determinare un membro all'interno di un Consiglio di Amministrazione. Stiamo parlando dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale. È proprio nel rispetto del comma 3 dell'articolo 1 della legge regionale n. 11 del 1997, che stabilisce che le nomine e le designazioni sono effettuate nel rispetto dei requisiti di esperienza e di professionalità, ovviamente rapportati alla specificità dell'attività svolta dall'organo e dall'organismo cui esse si riferiscono, e anche dei criteri di avvicendamento. Non so se voi avete adottato gli stessi criteri che abbiamo adottato noi quando, governando, avete nominato - faccio un esempio - il Presidente dell'ARER.
Ritornando all'oggetto della sua interrogazione, il competente ufficio della Presidenza della Regione, che gestisce le procedure relative alla legge regionale n. 11, ha verificato che tutti i professionisti che avevano presentato la propria candidatura rispondessero ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento e, in particolare, all'articolo 3 dell'allegato della legge 29 ottobre, ovvero: il diploma di laurea magistrale o equivalente e la comprovata professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica, veterinaria e sicurezza degli alimenti. Per effettuare la scelta è stata espletata una valutazione comparativa dei curricula tendenti alla verifica di coloro che avessero già ricoperto nel passato responsabilità amministrative in enti con mission similari all'IZS. Ovviamente tutti in possesso di requisiti oggettivi per ultimare gli obiettivi di mandato indicati dalla Regione alla consiliatura del presente CdA (sono gli obiettivi inviati al Presidente della Giunta del Piemonte e della Liguria). Questa comparazione ha portato alla nomina del signor dottor Mario Vevey. Per effetto di una serie di considerazioni, il dottor Vevey è in possesso delle esperienze amministrative richieste per aver portato a termine con ottimi risultati l'incarico affidatogli di Presidente del CdA dell'Institut agricole régional; inoltre è in possesso della formazione di conoscenze ed esperienze per aver svolto attività di coordinamento e di responsabilità varie nella zootecnia regionale utili a tradurre gli obiettivi della Regione di richiesta all'IZS, di fornire maggiore supporto e attenzione alle esigenze del mondo dell'allevamento locale in indirizzi del Consiglio di Amministrazione dell'IZS al direttore generale dell'ente. Terza questione: il dottor Vevey è in possesso anche di formazione e di esperienza nella veterinaria privata, è una figura ovviamente che ha un ruolo di veterinario aziendale, figura ad alto impatto sulla sanità degli allevamenti secondo i paradigmi del decreto ministeriale del 7 dicembre 2017 e secondo la nuova filosofia del regolamento della Comunità europea 625 del 2017, quindi utili per stimolare ed assumere da parte di IZS quelle decisioni tendenti ad incrementare l'attività privatistica, settore nel quale l'ente è deficitario rispetto ad altri IZS e ha ricevuto specifico obiettivo di aumento da parte delle tre regioni che fanno parte dell'IZS. Il dottor Mario Vevey è un professionista valdostano. Sicuramente questa Giunta ha adottato quei criteri di trasparenza e di rispetto dei requisiti di esperienza e di professionalità che sono appunto indicati e quindi lo abbiamo nominato con certezza. Non servivano sicuramente algoritmi, che non erano predisposti, per fare la scelta con i punteggi. Questo mi sento di risponderle.
Sulla questione delle vostre nomine io ci tornerò sicuramente, perché poi scopriamo delle cose interessanti quali ad esempio che il Presidente dell'ARER ha locato alla Lega Vallée d'Aoste e a un Consigliere regionale qui presente due garage di edilizia residenziale pubblica. Casomai se mi risponde e mi dice se è vero o non è vero, così poi faremo tutte le azioni del caso.
Presidente - La parola al Vicepresidente Distort per la replica.
Distort (LEGA VDA) - Per partire dalla conclusione, io aspetto la sua interrogazione per poter esporre nel prossimo Consiglio la risposta.
Vede, Assessore, a me non interessa mettere in atto un dibattito su "io ho fatto questo, noi abbiamo fatto questo, voi avete fatto quello". A me interessa qualcosa di un pelino più elevato e mi spiace che lei non l'abbia rilevato e "più elevato" vuol dire il bene della Valle d'Aosta attraverso un istituto che è assolutamente fondamentale, l'Istituto Zooprofilattico. Fra l'altro, come ho detto già nel precedente intervento, quando io avevo portato avanti l'interpellanza in cui chiedevo la massima attenzione, io attraverso un percorso di approfondimento su una questione legata al benessere animale, mi sono trovato ad approfondire il tema e la figura dell'Istituto Zooprofilattico. È quindi una struttura estremamente importante per la Valle d'Aosta, interregionale oltretutto, su temi quali l'allevamento, l'alimentazione, la salute, le strategie.
Il concetto di meritocrazia per me è quindi assolutamente fondamentale. Mi permetta comunque di replicare il fatto che io continuo a non capire i criteri adottati, perché io ho chiesto i curricula e li ho ottenuti. Io non sono un tecnico, sono un semplice architetto prestato con tutta la passione alla politica e all'Amministrazione; però, quando io prendo e metto in semplice confronto alcuni curricula, mi rendo conto di divergenze e di disparità enormi. Senza nulla togliere al designato dottor Marco Vevey, a cui formo i miei saluti e i miei auguri... auguri, perché mettere una persona che ha requisiti diciamo inferiori... ma per i curricula, è una questione oggettiva, non sto facendo alcun giudizio alla persona, tutt'altro, semplicemente effettuo un'analisi dei curricula... mettere questa persona in un ruolo così importante vuol dire anche caricarlo di una responsabilità enorme. Non è un premio, è un fardello! Mi rendo conto che, leggendo il curriculum del dottor Vevey - che chiaramente non sto a elencare nei suoi dettagli, anche perché comunque sono documenti che ritengo riservati -, vedo una laurea in veterinaria. Benissimo, e poi vedo il conseguimento del titolo, l'esame di stato per l'abilitazione alla professione e una serie di incarichi. Prendo un altro curriculum a caso dove vedo una laurea, vedo una specializzazione, vedo un corso di formazione manageriale, vedo un corso di formazione in management per dirigenti dei servizi sanitari, vedo un corso di valutazione di sistema gestione qualità dell'autorità per la sicurezza, vedo 10 corsi di perfezionamento superiore a sei mesi, vedo 92 corsi di aggiornamento... insomma, io vi dico: per me rimane oscura.
Lei controbatte e risponde cercando di mettere a confronto il nostro modus operandi col suo e con quello di questa Giunta. A me non interessa questo confronto, a me interessava il confronto tra curricula, perché allora se noi prendiamo e scegliamo sulla base di requisiti base, allora a cosa serve proporre dei curricula? Non è così che si agisce, mi permetta di dire! Ma se ci arrivo io, mi chiedo, com'è che non ci arrivano gli uffici? Devo crederci che sono gli uffici che non sono stati in grado di darvi gli strumenti sufficienti? O devo pensare che voi, lei, la Giunta, abbia preso una decisione su vostra sponte su altre strategie che avrei piacere mi venissero spiegate? Ma la sua risposta non le spiega!
Vi chiedo - permettetemi di concludere con una battuta che purtroppo non è proprio una battuta - anche al tutor fornito da Rete Civica, anche a lui è sfuggito, anche a loro sono sfuggiti questi dettagli sulla strategia, sui sistemi di scelta? Io non ho avuto ancora risposta. Mi spiace, ma ho piacere di avere risposta. Ho piacere di vedere la mia Regione amministrata sul principio della meritocrazia.