Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 899 del 18 settembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 899/XV - Interrogazione: "Modalità organizzative delle classi iniziali di ciclo delle Istituzioni scolastiche".

Distort (Presidente) - Punto n. 7 all'ordine del giorno. Per la risposta a nome del Governo, la parola all'Assessore Certan.

Certan (AV) - Grazie collega Russo per la sua interpellanza, mi permette così di dare qualche informazione in più.

Riguardo alla sua prima domanda "in quante classi e afferenti a quali Istituzioni scolastiche si raggiunge, nell'anno scolastico 2019/2020, il numero massimo di alunni previsti dal D.P.R. 81/2009", occorre premettere che i dirigenti scolastici, nei limiti della dotazione organica assegnata dall'amministrazione scolastica, procedono alla formazione delle classi sulla base del loro piano dell'offerta formativa e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali della scuola. La dotazione organica è definita annualmente sulla base della popolazione scolastica iscritta e dei criteri preventivamente stabiliti, sentite le organizzazioni sindacali scolastiche regionali che si differenziano a seconda del grado di scuola. Tali criteri sono diversi da quelli nazionali per la nostra regione, poiché sono stati individuati tenendo conto delle peculiarità e delle esigenze del sistema scolastico regionale e sono volti all'innalzamento della qualità dell'offerta formativa.

Nella formazione delle classi, sebbene a livello regionale vi siano regole migliorative, ad esempio minimo di 10 alunni per il funzionamento di plessi di scuola dell'infanzia primaria, ridotti a 5 per le scuole di montagna e addirittura a 3 per le scuole dell'infanzia, l'attivazione di classi di scuola secondaria di primo grado con numero di alunni inferiore a 18, l'attivazione di classi di scuola seconda secondaria di secondo grado con un minimo di 20 alunni, quanto previsto dal D.P.R. 81/2009 che lei cita - ho ripreso quello naturalmente - rappresenta per il dirigente scolastico il riferimento per l'individuazione del numero massimo di alunni da inserire in ciascuna classe. Per quanto riguarda la presenza invece di alunni con disabilità bisogna evidenziare che, come peraltro stabilito dall'articolo 5 del medesimo D.P.R., le classi iniziali sono costituite di norma con non più di 20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di tale consistenza numerica in rapporto alle esigenze formative dell'alunno disabile e purché il progetto articolato ad integrazione definisca espressamente le strategie e le metodologie adottate dai docenti, dagli insegnanti di sostegno e da altro personale operante nella scuola. Vuol dire che l'équipe che lavora deve dare le informazioni al dirigente e il dirigente chiaramente poi all'ufficio personale. Con queste motivazioni la formazione è prevista a 20.

Venendo al dato richiesto, tra tutti gli organi di scuola risultano invece costituite per l'anno scolastico numero quattro classi iniziali con un numero di alunni pari al massimo di quelli previsti dal D.P.R.: 26 per la scuola dell'infanzia e primaria, ordinariamente 27 per la scuola secondaria elevabile a 28 per la scuola di primo grado. Le scuole sono, per quanto riguarda la scuola primaria, una classe prima con 27 alunni di cui uno con disabilità non grave presso il plesso di Nus, Istituzione Mont Emilius 1, una classe prima con 27 alunni presso il plesso di Courmayeur dell'Istituzione scolastica Valdigne Mont Blanc. Riguardo a questa situazione, preciso che per tutto l'anno ci saranno sempre due figure, due insegnanti, che lavoreranno in gruppo, perché hanno ritenuto che questa soluzione fosse più funzionale rispetto allo sdoppiamento. Questa scelta non dipende da noi, l'hanno fatta giustamente in base al loro piano dell'offerta formativa, e noi la rispettiamo. La formazione delle classi è stabilita quindi dal dirigente che, nei limiti della sua dotazione organica, procede con la formazione delle classi di ciascun plesso e alla distribuzione dei posti di insegnamento in riferimento alle esigenze dei singoli plessi. All'Istituzione Mont Emilius 1, che ha tre plessi, sono stati assegnati 27 posti di insegnamento a fronte di complessivi 287 alunni. Il rapporto insegnanti-alunni - per carità, è un rapporto numerico, lo sappiamo che la qualità non è legata al rapporto numerico, però è comunque un indicatore e quindi glielo do perché mi sembra importante - è di 1 insegnante ogni 10,63 alunni. All'Istituzione Valdigne Mont Blanc, che ha 5 plessi, sono stati assegnati 39 posti di insegnamento a fronte di complessivi 384 alunni (il rapporto è di 1 insegnante ogni 9,85 alunni). Per la scuola secondaria di primo grado - credo che ne riparleremo dopo in un'altra interpellanza - una classe prima di scuola secondaria di primo grado con 28 alunni e una classe prima da 27 alunni presso l'Istituzione scolastica Saint Roch di Aosta. La consistenza numerica di tali classi è stata stabilita dal dirigente scolastico che ha ritenuto di accogliere anche tutte le iscrizioni, degli alunni provenienti da fuori comune di Aosta pari a 21, tra cui un alunno con disabilità. Ricordo che gli alunni provenienti da altro comune - ne abbiamo già parlato in quest'Aula - per precisa scelta di politica scolastica non concorrono all'individuazione delle classi per l'assegnazione dell'organico e che l'accoglimento di tali iscrizioni da parte della scuola è subordinata alla disponibilità di posti nelle classi costituite sulla base delle iscrizioni degli obbligati del comune di Aosta. L'istituzione scolastica e il suo dirigente scolastico, conoscendo la situazione, hanno evidentemente ritenuto, sulla base delle valutazioni di propria competenza, di essere sussistenti le condizioni per costituire le classi con tali entità numerica di alunni.

Per quanto riguarda la seconda domanda in cui mi chiede "per quante classi è stata utilizzata dai dirigenti scolastici la deroga del 10 percento", sempre del D.P.R. n. 81, non risultano esserci classi per le quali il dirigente scolastico abbia derogato in misura superiore al 10 percento il numero massimo di alunni, non ve ne sono in nessun grado e in nessun ordine di scuola.

Presidente - La parola al Consigliere Russo per la replica.

Russo (M5S) - Non nego che questa interrogazione è stata presentata proprio per avere informazioni sulla gestione del numero degli alunni poiché, onestamente, è una situazione complessa proprio dal punto di vista normativo. Ho avuto diverse segnalazioni da parte dei genitori sul numero di allievi, alle quali io però non ho risposto con precisione proprio perché non avevo le informazioni corrette, per cui ho detto che le avrei portate in Consiglio.

Assessore, intanto mi sembra che le informazioni che ci ha dato siano comunque rassicuranti. Mi premeva però assolutamente sottolineare che, secondo me, il numero di allievi che ci sono in ogni classe incide in modo importante sulla qualità dell'apprendimento e sulla qualità dell'insegnamento. Il fatto che noi monitoriamo, che garantiamo che alla fine solo in quattro classi di tutte le scuole della nostra regione ci sia il massimo di allievi presenti, secondo me è rassicurante.