Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 888 del 25 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 888/XV - Interpellanza: "Modalità di gestione nelle società partecipate dalla Regione delle spese legali derivanti dai comportamenti degli amministratori".

Distort (Presidente) - Punto 39 all'ordine del giorno. La parola al proponente, collega Cognetta, per l'esposizione.

Cognetta (MOUV') - Questa interpellanza nasce dal fatto che, pur avendo chiesto i verbali del Consiglio di amministrazione del Collegio sindacale della società Cervino, tali verbali mi sono stati negati. Di conseguenza ho dovuto fare un'interpellanza per sapere sostanzialmente ciò che vado a chiedere.

Cosa è accaduto? Sappiamo già la questione della Cervino rispetto al bar Rocce Nere, l'ho spiegato in un'interpellanza nel passato Consiglio e su quell'interpellanza ho ricevuto come risposta il fatto che Finaosta non ha possibilità di controllare ciò che accade nelle partecipate. Poi ho appreso dagli organi di stampa che è stata stanziata una somma di 14.280 euro come compenso stabilito dalla società Cervino stessa per pagare il difensore del Presidente della società Cervino. Nell'articolo che ho letto, emergeva che, nel momento in cui c'è stato questo impegno di spesa da parte della società, il Collegio sindacale - credo nella persona del Presidente citato nell'articolo - stava valutando se questa spesa fosse legittima oppure no. In particolare assicura che "È in corso una verifica interna per accertare la legittimità di un atto deciso all'indomani della presa d'atto della sussistenza dell'inchiesta. Pertanto sollecito rispetto alle necessità di provvedere alla giusta tutela del vertice societario. Qualora si ravvisassero profili di irregolarità la situazione potrà essere rivalutata". Non ho ricevuto, pur avendone fatto richiesta, né i verbali del Collegio sindacale, né tantomeno quelli del Consiglio di amministrazione per verificare se questo fosse vero, qual era stata la discussione, come si era giunti alla decisione di stanziare questi soldi rispetto a questa situazione venutasi a creare all'interno della società.

A questo punto sono a chiedere che verifica è stata fatta dal responsabile, Presidente del Collegio sindacale; cosa succede quando ci sono situazioni di questo tipo e che cosa fa Finaosta quando accadono fatti che ledono l'immagine della società partecipata da parte di un componente del CdA o del Presidente del CdA stesso e, a parte questa verifica che avrebbe fatto con Finaosta, cosa succede nelle società partecipate rispetto alle spese legali quando viene coinvolto uno degli amministratori, ovvero: la responsabilità è in capo alla società o all'amministratore che personalmente fa l'atto che non funziona? Mentre faccio questa domanda sottolineo per l'ennesima volta che, se avessi avuto i verbali che avevo chiesto, probabilmente non starei qui a fare queste domande in questo Consiglio o forse avrei fatto domande più circostanziate. Di conseguenza, in base alla risposta che riceverò dall'Assessore, mi riservo di fare un'altra iniziativa per discutere poi nel merito di quello che mi viene risposto. Vorrei aggiungere, a latere di quello che ho detto, se preferite questa modalità di esecuzione delle interpellanze rispetto a quello che dovrebbe essere un accesso agli atti con successiva verifica per poi venire all'interpellanza e capire se è il caso di farla oppure no. Se preferite quella che state adottando in questo momento, per me non c'è problema, io posso tranquillamente riempirvi di interpellanze, interrogazioni e mozioni e vediamo poi se ci divertiamo di più. E poi ci lamentiamo che si perde tempo e che si discute di cose inutili!

Presidente - La parola all'Assessore Testolin per la risposta.

Testolin (UV) - Cercherò di dare una risposta anche a queste ultime richieste del collega Cognetta, evidentemente in quello che è l'alveo delle possibilità, di cosa si può e di cosa non si può fare.

Il Consigliere interpella per conoscere "se la verifica citata nell'articolo fatta dal dottor Odisio - leggo le domande - è terminata e, se sì, con quali risultati; qualora uno o più rappresentanti nominati nei consigli di amministrazione di società partecipate assumano comportamenti lesivi dell'immagine della società nella quale operano, quali indirizzi vengono dati da parte del socio Regione a Finaosta e se questi li trasmette alle società partecipate e se, a prescindere da tale verifica, è intenzione del Governo regionale di domandare alla Finaosta come vengono gestite nelle società partecipate regionali le spese legali derivanti da comportamenti posti in essere dagli amministratori".

Per quanto concerne il primo punto dell'interpellanza, il dottore Odisio, Presidente del Collegio sindacale della Cervino S.p.A., interpellato sulla citata verifica interna, ha chiarito - premettendo che il giornalista forse ha riportato in modo semplicistico la sua dichiarazione - che egli si riferiva alle sedute previste dall'articolo 2404 del Codice civile durante le quali periodicamente il Collegio sindacale si riunisce ed effettua le proprie le verifiche secondo i poteri che gli sono attribuiti. L'articolo, così come riportato dal Consigliere interpellante, tratteggiava la vicenda in questione in maniera semplicistica, mentre sarebbe stato probabilmente opportuno effettuare i dovuti approfondimenti. Il dottor Odisio ha infatti specificato a tal proposito che nei primi sei mesi del 2019 il Collegio sindacale ha svolto due verifiche durante le quali, per la vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ai sensi dell'articolo 2403 del Codice civile, è stato trattato il tema dell'indagine do ut des. Il Presidente del Collegio sindacale ha comunicato di aver inoltre partecipato a due incontri con il responsabile dell'organismo di vigilanza della società per appurare eventuali criticità. Durante tutti gli incontri svolti dal Presidente, come dallo stesso precisato, è emersa la necessità di monitorare strettamente la vicenda, ma per quanto riguarda la prassi sociale adottata dei modelli e delle procedure non pare risultare alcuna violazione. Per quanto concerne il richiamo al decreto legislativo n. 231 del 2001 che introduce la responsabilità amministrativa per società, enti e organizzazioni, il dottor Odisio evidenzia come il decreto prevede per le aziende la facoltà di dotarsi senza obbligatorietà alcuna di un apposito modello di prevenzione dei rischi. Tale modello organizzativo è un insieme di regole, di procedure e modi di operare che definiscono il sistema organizzativo di gestione e di controllo interno dell'azienda e mira ad impedire o a contrastare la commissione di reati sanzionati dal decreto stesso. Il principale beneficio nello scegliere di applicare il modello è l'esclusione o la limitazione della responsabilità aziendale derivanti da uno dei reati in questione, migliorando contemporaneamente la trasparenza e la cultura dei rischi e dei controlli. Con tale modello ciascun dipendente amministratore o collaboratore è consapevole del fatto che, nello svolgimento della propria attività, deve conoscere ed attenersi al codice etico e alle norme procedurali aziendali che regolano l'attività svolta. La Cervino S.p.A. ha adottato tale modello ormai da anni e ha nominato il già citato organismo di vigilanza che ciclicamente si incontra e relaziona, così da valutare l'adeguatezza del modello all'evoluzione legislativa, nonché per prevenire possibili rischi per la società. Come detto anche durante gli incontri, per quanto riguarda la prassi sociale adottata - i modelli e le procedure - non pare risultare violazione alcuna.

Circa il secondo punto dell'interpellanza e, più in generale, in merito ad eventuali indirizzi dati da parte dell'Amministrazione e poi trasmessi a Finaosta e alle società partecipate in relazione all'eventuale danno dell'immagine causato alla società dall'amministratore, si precisa come a Finaosta - a detta della stessa - non risultano mai essere stati impartiti indirizzi specifici. Si rammenta a tal proposito che, ai sensi dell'articolo 12 del Testo unico delle società partecipate, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società partecipate sono soggette alle azioni civili di responsabilità previste dalla disciplina ordinaria delle società di capitali, salva la giurisdizione della Corte dei Conti per il danno erariale causato dagli amministratori e dai dipendenti delle società in house. Di volta in volta dovranno essere verificate le singole situazioni alla stregua delle risultanze processuali qualora siano stati causati effettivi danni d'immagine in seguito a condanna definitiva.

Per quanto concerne il terzo punto, ossia se a prescindere dalla verifica effettuata sia intenzione del Governo regionale di domandare a Finaosta come vengono gestite nelle società partecipate le spese legali derivanti da comportamenti posti in essere dagli amministratori, fatti salvi evidentemente i dovuti e opportuni approfondimenti del caso e la necessaria uniformità su alcuni aspetti, si ribadisce l'autonomia di ogni società partecipata che deve potersi dotare dei modelli organizzativi più confacenti all'attività svolta e ad alla sua strutturazione, nell'alveo chiaramente delle disposizioni normative in materia di società partecipate.

Infine, in merito a quanto sostenuto dal Consigliere nell'ultima parte del suo intervento e riportato anche nelle premesse dell'interpellanza circa la scorrettezza con la quale sarebbe stato negato in maniera pretestuosa l'accesso ai verbali del Consiglio di amministrazione relativamente agli anni 2018/2019 e del Collegio sindacale relativamente ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2018 e 2019, si evidenzia che, proprio al fine di approfondire la questione, è stato chiesto un formale parere al Coordinatore del Dipartimento legislativo e aiuti di Stato, che si è espresso argomentando diffusamente le motivazioni del diniego. Tale parere, richiamando gli articoli 2421 e 2422 del Codice civile ed alcune pronunce giurisprudenziali, ha evidenziato come il Consigliere regionale non abbia diritto di accedere alla versione integrale dei verbali delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio sindacale della società, sottratta in genere al diritto di informazione dei soci ed evidenziando come possono ai più ritenersi ostensibili gli estratti o le prime pagine dei verbali che consentirebbero comunque di accedere agli argomenti posti all'ordine del giorno e quindi ottenere informazioni utili all'espletamento del mandato rappresentativo. Non vi è stata dunque alcuna scorrettezza o pretestuosità nel comportamento dell'Amministrazione, poiché nella risposta si erano resi persino disponibili a fornire la dovuta documentazione come sopra specificato, documentazione che avrebbe permesso di circostanziare le informazioni necessarie all'interpellante e di acquisirli in conformità alla normativa. Detto questo, non c'è nessuna intenzione di fare qualcosa che non sia in linea con le norme. Se ci sono delle possibilità di attuare i procedimenti in funzione dei diktat delle normative, assolutamente siamo a disposizione come siamo stati a disposizione nel cercare di rispondere puntualmente alle domande poste.

Presidente - La parola al collega Cognetta per la replica.

Cognetta (MOUV') - Parto dal fondo, così ci chiariamo subito.

I verbali del Consiglio di amministrazione normalmente sono depositati alla Camera di Commercio, quindi negarmeli non ha nessunissimo senso. Per quanto riguarda invece i verbali relativi al Collegio sindacale, io continuo a sostenere che "forse" siamo Consiglieri regionali e l'articolo 116 dice chiaramente che noi possiamo accedere a qualunque tipo di documento. Abbiamo fatto prima il ricorso al TAR, poi il ricorso al Consiglio di Stato che ci ha dato ragione. In passato ho ricevuto - come ho già spiegato più volte - i verbali del Collegio sindacale di altre società partecipate senza nessun problema, quindi non vedo perché questo non l'abbia dovuto ricevere così come ho chiesto. Altre forme poi non hanno nessun senso. A richiesta ho ricevuto. Ripeto: quelli del Consiglio di amministrazione sono depositati, quindi sono addirittura pubblici, e non mi sono stati dati; quelli invece... ed è ancora più divertente... Mi sono leggermente alterato perché veramente non capisco qual è questa modalità per la quale vi inventate queste risposte. Gli stessi dirigenti che non hanno mai fatto nessun problema nelle passate legislature, in questa, invece, cambiano idea. È una cosa pazzesca quella che succede qui dentro, davvero! Comunque dicevo che, siccome non mi sono stati dati i documenti in maniera impropria e scorretta, lei ha iniziato il suo intervento dicendo: "Il giornalista ha interpretato male, in maniera semplicistica". Sì, lei ha letto questa risposta, quindi a maggior ragione mi andavano dati i dati, così non stavamo qua a discutere.

Pertanto io sollecito nuovamente, per favore, questi verbali, perché voglio essere certo di quello che mi ha risposto. Mi scusi, ma anche la sua risposta, quella data in questo momento, non ha nessun valore, perché se lei stesso disconosce quello che ha letto, allora vuol dire che non ha nessun valore! Vorrei sapere esattamente se questi soldi, i 14.280 euro, servono per pagare l'avvocato di Maquignaz o no. Alla fine sono serviti a questo oppure no? Visto che è lui il responsabile ed è lui che dovrebbe metterci di suo e poi eventualmente farsi rimborsare se risulterà innocente, come banalmente succede ai dirigenti pubblici, qui invece chi ha pagato? Ha pagato o non ha pagato per questo? Esce una notizia di questo tipo e non facciamo una smentita? Va tutto bene. Se è sbagliata, la Cervino doveva dire: "è stata scritta una fesseria, non è vero". È opinabile anche questo, secondo voi? È sbagliato?

Per favore, se vogliamo cercare di continuare a lavorare in maniera compiuta tra tutti, onde evitare di fare interpellanze che non hanno senso, chiedo cortesemente a questo Governo di rispettare l'articolo 116 in tutte le sue forme e fornire a tutti i Consiglieri che ne fanno richiesta i documenti necessari per fare il proprio mestiere, sennò perdiamo solo tempo. Va bene che a voi vi va bene, però siete voi i responsabili e non qualcun altro. Siete voi che gestite i dirigenti. Chiaro?