Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 870 del 25 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 870/XV - Interpellanza: "Tempistica per l'adozione di un provvedimento legislativo volto a normare l'applicazione della tassa di soggiorno per gli affitti brevi".

Président - Point 20 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Vesan.

Vesan (M5S) - Questa è un'interpellanza per la quale avevamo chiesto il rinvio, perché nel frattempo siamo riusciti ad approfondire la questione legata ai plurimi disegni di legge sull'argomento. L'unico che eravamo riusciti a reperire, perché effettivamente è stato già scaricato e poi ritirato, è quello citato nelle premesse dell'interpellanza, dove si parla di tassa di soggiorno, ma in realtà in maniera minimale e solo relativamente all'utilizzo della stessa, mentre - se non abbiamo capito male - esistono, ancora in fase di elaborazione o di ulteriore definizione, ulteriori proposte di legge finalizzate all'applicazione della tassa di soggiorno a tutto il comparto degli affitti turistici e una più specifica invece destinata a normare espressamente la questione degli affitti brevi, cioè gli affitti inferiori ai trenta giorni, quelli che non prevedono la registrazione del contratto.

Scusandomi ancora per le premesse che possono avere generato confusione nella risposta da parte dell'Assessore, ribadiamo il fatto che la nostra domanda è in realtà specifica sulla situazione dell'applicazione della tassa di soggiorno fondamentalmente per gli affitti brevi, basandoci su due aspetti sostanzialmente. Il primo è che gli affitti brevi ormai sono diventati una parte consistente della ricettività turistica della Valle d'Aosta. Esistono numerosi sistemi di ricerca online con i quali non solo è possibile, ma con i quali si riempiono di turisti le nostre località e sono anche particolarmente utili, perché permettono addirittura l'allungamento di una stagione turistica che da noi è sempre stata particolarmente breve. Dall'altra parte l'applicazione di questa tassa di soggiorno, come avviene in realtà in quasi tutte le realtà turistiche italiane, permette la raccolta di risorse da reinvestire nell'ambito della promozione turistica della località, che sono particolarmente preziose soprattutto per le casse degli enti locali, che ogni volta che devono organizzare delle manifestazioni in periodo turistico si ritrovano con dei budget veramente risicati.

La possibilità di usufruire di queste risorse è una delle componenti, l'altra è quella legata al fatto che, se gli altri strumenti di ricettività sono assoggettati al pagamento di una tassa, è giusto che non ci siano sacche - non di evasione, perché la norma non esiste ancora, ma diciamo delle sacche di non pagamento - che creino disparità di trattamento fra un tipo di ricettività e l'altro e quindi sostanzialmente una concorrenza sleale rispetto alle altre strutture ricettive della Valle d'Aosta.

Quello che chiediamo all'assessorato competente è a che punto siamo nella definizione di queste normative, che cosa comporta e che cosa è previsto negli obiettivi dell'assessorato per l'applicazione della tassa di soggiorno sugli affitti brevi. Soprattutto chiediamo se esiste una stima delle tempistiche e del quantitativo di introiti preventivabile per questo tipo di applicazione di imposta.

Président - La parole à l'assesseur Viérin.

Viérin (AV) - Ringrazio il collega Vesan, che ci dà la possibilità di illustrare effettivamente le azioni che metteremo in campo da qua a settembre. Parto dal fondo parlando di tempistiche, per arrivare nelle Commissioni, alla ripresa dei lavori del Consiglio, con quello che noi abbiamo definito il pacchetto turismo.

Il pacchetto turismo prevede tre disegni di legge. Il primo è quello che è stato evocato da lei ed è la riforma che vede la creazione dell'ente unico di promozione turistica. Il disegno di legge era già stato approvato dal Governo ed era già arrivato in Commissione. È stato ritirato, visto che c'era l'incertezza amministrativa che poi si è sbloccata e quindi riprenderà l'iter in Commissione assieme ad altri due provvedimenti.

Il primo è quello di cui lei chiede contezza, è quello degli affitti brevi. Effettivamente questa situazione di disparità che lei citava è una situazione che esiste da parecchio tempo, se n'è tanto parlato e questo disegno di legge è rimasto nei cassetti per lungo tempo. Quello che noi abbiamo fatto è stato di aprire un tavolo di confronto con l'ADAVA e con la Confcommercio. Vorrei sottolineare che la Confcommercio è sempre, per quanto ci riguarda, stata coinvolta nei tavoli, anche quelli turistici. Abbiamo avuto un incontro per lavorare a un'ipotesi di Telepass turistico, cioè che unisca tutti i servizi che vengono erogati dal punto di vista dei trasporti, anche all'interno dei servizi turistici che vengono ricompresi. Anche in quel tavolo, come tutti i tavoli che sono stati aperti, quelli del turismo che abbiamo messo in campo negli questi scorsi mesi, tutte le associazioni sono state rappresentate. Dicevo, l'ADAVA, Confcommercio, l'UPPI, gli agenti immobiliari, host di Airbnb e il Celva: a tutti gli attori coinvolti in questa questione, che da parecchio tempo vedeva contrapposte delle posizioni, è stato distribuito un testo, è stato fatto un lavoro puntuale di disamina dei suoi contenuti ed è stato fatto l'ultimo passaggio tecnico con la parte di sindaci e quindi il disegno di legge è pronto e sarà scaricato, anche questo alla ripresa, insieme all'altro disegno di legge.

È un disegno di legge che ha l'obiettivo principale di far acquisire contezza del fenomeno della locazione turistica, sia quella breve, ovvero con contratti di durata inferiore a trenta giorni, ma anche quella lunga. Sarà importante sapere che ci saranno delle norme certe e che ci sarà contezza per chi è un ospite da un punto di vista turistico: questo è nato appunto da tale lavoro. Disponendo della possibilità normativa di conoscere chi alloggia a uso turistico, si potrà applicare solo in quel momento l'imposta di soggiorno, che giustamente lei ricordava e che è una forma di accoglienza codifica. Quindi, solo per tale fine gli alloggi a uso turistico saranno parificati a tutte le altre forme di ricettività che già applicano l'imposta.

Il terzo disegno di legge, invece, tra l'altro con appositi obiettivi assegnati per quest'anno ai dirigenti competenti, aveva proprio questo obiettivo dirigenziale ed è una riforma della disciplina regionale dell'imposta di soggiorno per il perseguimento delle finalità che le dirò. Nel primo disegno di legge, quello della riforma dell'Office, si parla di imposta di soggiorno, prevedendo la possibilità di utilizzarla in promozione. Il secondo equipara tutte le forme di affitti all'assoggettabilità dell'imposta di soggiorno. Il terzo invece, che è da condividere anche questo con gli enti locali, prevede un obbligo di applicazione dell'imposta di soggiorno in modo uniforme su tutti i comuni della regione, l'estensione dell'applicazione dell'imposta anche nei confronti degli ospiti degli alloggi a uso turistico e la destinazione di una quota del gettito complessivo dell'imposta di finanziamento dell'attività dell'ente unico di promozione turistica. Ecco perché questi tre disegni di legge, che non vanno visti scollegati ma nel loro insieme, fanno parte della riforma del cosiddetto pacchetto turistico.

Sui tempi, si utilizzerà questo periodo per far riprendere l'iter del primo e scaricare gli altri due testi in modo da farli avanzare, affinché arrivino in modo parallelo all'interno delle Commissioni per la ripresa. Sulla quantificazione, dipenderà molto da che quantum noi andremo a decidere. Questo noi lo vorremmo fare d'intesa con gli enti locali e con le categorie, in modo da dire: benissimo, se mettiamo un'imposta di soggiorno che è equiparata ed equivalente in modo uniforme, quale può essere? Faccio un esempio: se è di 2 euro, è chiaro che avrà un certo quantum moltiplicato per le strutture. Lì saremo più precisi nelle simulazioni, cosa che magari sarà oggetto di discussione quando arriveremo in Commissione, affinché ci siano delle simulazioni e ci si renda conto di quanto potrebbe essere effettivamente il potenziale di introito su un'imposta di soggiorno su tutto il territorio, che sarà una bella cifra. Soprattutto, anche con gli enti già nei primi incontri, quelli sugli affitti brevi, abbiamo veicolato il fatto che anche le imposte di soggiorno nei comuni andrebbero utilizzate per scopi di promozione del territorio, perché a oggi a macchia di leopardo avviene un po' di tutto e questo non va bene. Se i nostri turisti vengono e versano giustamente l'obolo di un soggiorno in Valle D'Aosta, quei fondi devono essere destinati alla promozione dei territori di appartenenza, altrimenti si finanziano altre iniziative che nulla hanno a che vedere con quella che invece è una mission di promozione dei nostri territori.

In questo senso io sono a disposizione anche durante il periodo estivo - di pausa si parla solo in termini di convocazione del Consiglio, ma noi tutti, consiglieri e giunta, si continua a lavorare - per fornire già le bozze. Avevo già lasciato della documentazione in Commissione quando sono stato audito per la questione del pezzo sugli ostelli e anche in quella sede avevo proposto di lavorare su quello che già noi avevamo fatto e su quello che era giacente in Commissione, mettendo assieme tutto. Si potrebbe anche lavorare a un unico pacchetto a regia di Commissione: noi proponiamo queste tre leggi, che si aggiungono alla riforma che già è in corso, si fa un pacchetto unico da proporre in modo congiunto, assieme alle riflessioni che sono nate in Commissione. Ripeto, siamo a disposizione. Crediamo che questa non sia una riforma che abbia un colore o un'appartenenza né politica né partitica. Crediamo che sia da discutere nei suoi contenuti e con la massima condivisione, quindi cercheremo appunto di lavorare a una riforma il più possibile condivisa e che sia da approvare in autunno, per farla entrare in vigore almeno dal 1° gennaio.

Président - Pour la réplique, la parole au collègue secrétaire Vesan.

Vesan (M5S) - Grazie, Assessore, per la sua risposta. Sono molto contento per il dettaglio relativo alle diverse norme e soprattutto per il dettaglio relativo alla tempistica. Non solo, sono particolarmente soddisfatto del fatto che questa proposta la Giunta la presenterà in Commissione, con la disponibilità a lavorarci anche con tutte le altre forze presenti.

Sul primo punto 1, cioè la creazione dell'Office, effettivamente delle perplessità ci sono. Sull'istituzione dell'imposta di soggiorno per gli affitti brevi purtroppo non sono molto soddisfatto della sua risposta sulla quantificazione, perché "una bella cifra" ci fa capire che l'importo sarà elevato, ma poteva essere interessante avere un'idea di quali potevano essere le somme. Nel momento in cui facciamo una legge per imporre una tassa di soggiorno dobbiamo naturalmente avere un'idea di previsione di quali potranno essere gli importi che verranno ricavati.

È importantissimo il rispetto della mission e siamo contenti che si vada in questa direzione. Spiace un po' che questo tipo di riforma, rispetto ad altre regioni italiane, sia rimasta lungamente nel cassetto e che questa "bella cifra", per tutta l'attuale stagione estiva particolarmente calda e ricca di turisti, ci impedisca di reperire risorse fondamentali per la promozione del nostro territorio.