Oggetto del Consiglio n. 868 del 25 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 868/XV - Interrogazione: "Temporanea sostituzione di una pediatra attraverso l'utilizzo di risorse interne all'AUSL Valle d'Aosta".
Farcoz (Président) - Point 17 à l'ordre du jour. Pour la réponse, la parole à l'assesseur Baccega.
Baccega (UV) - Questa vicenda è stata molto dibattuta sulle testate giornalistiche il mese scorso. Sulla questione della dottoressa Bertone è stata all'epoca, quando abbiamo conosciuto la problematica, verificata all'interno dell'azienda una soluzione per arrivare a individuare delle alternative percorribili, che permettessero appunto di andare nella direzione di quanto chiede l'interrogazione, ovvero verificare se all'interno della struttura c'erano pediatri che potessero sostituirla. In realtà, all'epoca, la dottoressa Bertone aveva già la disponibilità di fare degli orari che le permettessero comunque degli allenamenti, non confacenti con l'impegno che avrebbe dovuto assumere, ma aveva la possibilità di allenarsi facendo dei turni prettamente notturni. Nel merito è da rimarcare che le specialità equipollenti alla pediatria sono poche e gli eventuali candidati in possesso dei requisiti necessiterebbero di formazione specifica, con tempi non compatibili con le esigenze operative. Pertanto l'assessorato e l'azienda si sono rivolti al mercato esterno con avvisi e richieste di collaborazione ad altre aziende, i quali hanno riscontrato esiti ampiamente negativi dovuti, come noto, alla carenza di pediatri a livello nazionale.
La comunicazione informale con la presidente della società Calvesi è arrivata all'assessorato il 21 giugno. Il 23 giugno abbiamo organizzato una riunione per definire, con la FIDAL, l'azienda, l'assessorato e la società Calvesi, un percorso che potesse eventualmente dare delle risposte nell'arco dei giorni necessari, quindi fino all'8 di luglio. Ho scritto personalmente a tutti gli assessori nazionali alla sanità di tutte le regioni. Ho scritto al professor Ramenghi e ho sentito anche telefonicamente la scuola di specializzazione in pediatria dell'Università di Torino. Quindi c'è stato tutto uno sforzo piuttosto importante per individuare anche solo una persona che potesse ricoprire quei turni. Purtroppo l'8 luglio ho dovuto comunicare, con grande rammarico, come giustamente riprende nelle premesse l'interrogazione, l'impossibilità di sostituire la dottoressa Bertone per il periodo necessario alla sua preparazione e alla sua partecipazione ai Mondiali di atletica di Doha.
In realtà avevamo predisposto in quella riunione un piano B: la partecipazione della dottoressa Bertone alla Maratona di Siviglia a fine novembre, consentendole il periodo di allenamento nei mesi di ottobre e di novembre, per poter andare a fare quel tempo necessario, perché l'obiettivo fondamentale era la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo del 2020. È proprio di ieri la comunicazione dell'azienda USL, a firma del direttore della struttura complessa di pediatria, la dottoressa Gallina, di concessione alla dottoressa Bertone dell'astensione dei turni del lavoro nei mesi di ottobre e novembre. Quindi, il piano B è quello che ci porterà ad avere un'atleta che potrà partecipare alla Maratona di Siviglia, per potersi poi qualificare per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Diciamo che abbiamo fatto tutto il possibile e questo obiettivo comunque lo abbiamo raggiunto. Quindi non ci resta che augurare alla dottoressa Bertone grandi successi e di poterla vedere a rappresentare la Valle d'Aosta e l'Italia alle Olimpiadi di Tokyo.
Président - Pour la réplique la parole au collègue Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie all'Assessore. Come ha detto giustamente lei, questo tema è stato trattato abbondantemente su tutti i media, perché si tratta di una atleta di spicco a livello regionale, ma anche a livello nazionale e internazionale. È una di quelle persone, di quelle atlete che danno lustro alla nostra regione ed è un veicolo a livello mondiale per portare il nome della Valle d'Aosta ovunque.
Avevamo già letto quello che l'Assessore oggi ci ha riferito, del suo impegno che è stato profuso per cercare di risolvere la situazione e per dare la possibilità alla dottoressa Bertone di essere sostituita e di poter effettuare i propri allenamenti. La cosa che ci ha un pochino lasciato perplessi e per la quale poi ci siamo determinati, anche se in un momento successivo, a fare questa interrogazione, è che poi - come giustamente ha detto l'Assessore - l'8 luglio è stata comunicata l'impossibilità di accedere alle richieste della dottoressa Bertone, ma il 9 di luglio l'azienda USL approvava una convenzione per l'esercizio di attività libero professionale intramuraria per copertura di turni nella specialità di pediatria, da parte dei dirigenti medici della struttura complessa di pediatria e neonatologia della nostra azienda sanitaria locale, presso il presidio ospedaliero di Ivrea, per il periodo dalla data di sottoscrizione al 31 dicembre 2019. Allora ci è venuto un po' il sospetto che ci sia qualcosa che non va, perché da un lato non si può sostituire uno dei membri dello staff della pediatria valdostana, ma nel contempo si concede ai pediatri valdostani di andare a fare attività libera professionale intramuraria da un'altra parte. Successivamente abbiamo visto che questa convenzione è stata sospesa, dopo naturalmente che noi avevamo presentato questa nostra interrogazione.
Questo ci aveva lasciato un pochino perplessi e pertanto era nata da qui questa nostra interrogazione, per sapere un pochino cosa si fa a livello di direzione dell'USL o se veramente si fanno tutti gli sforzi possibili per porre rimedio a queste criticità, che sappiamo essere non soltanto evidentemente nella struttura di pediatria, ma anche in dermatologia o in immunoematologia; siamo insomma in una situazione di grande emergenza. Pur comprendendo queste necessità e queste emergenze, che a volte vengono fuori per motivi contingenti e quindi inevitabili, qualche altra volta invece forse con un minimo in più di programmazione, di attenzione e di lungimiranza si riuscirebbe anche a fare qualcosina di meglio, pur con tutti i limiti, per carità, che noi capiamo e comprendiamo per certi versi. Ma forse qualche volta anche il management potrebbe, con uno sforzo pochino più attento, evitare che certi ambulatori vengano chiusi, non vengano garantite le visite d'urgenza e soprattutto magari non si riesca nemmeno a far fronte a quelle esigenze in settori come l'immunoematologia, per esempio, che sono settori chiave per il funzionamento di tutto un ospedale e di tutto il sistema sanità.