Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 865 del 25 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 865/XV - Interrogazione: "Esito delle procedure per la creazione di un polo per la ricerca scientifica e tecnologica nell'area Zincocelere in Comune di Pont-Saint-Martin".

Rini (Presidente) - Punto 13 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Certan.

Certan (AV) - Come anticipato già nella risposta a un'interpellanza discussa in Consiglio regionale il 4 aprile scorso, sono stati presi contatti con il direttore generale del Politecnico di Torino, che hanno condotto a un incontro con i dirigenti regionali competenti tenutosi il 20 maggio ad Aosta, nel corso del quale è stata esaminata la bozza di convenzione per la prosecuzione dei rapporti tra Regione e Politecnico e la tipologia di contratto da stipulare per l'insediamento dell'attività di ricerca del polo presso l'edificio ex Zincocelere di Pont-Saint-Martin. Successivamente, in data 22 luglio, abbiamo avuto il secondo incontro con il rettore del Politecnico.

Riassumo le questioni discusse con i relativi interlocutori, per dare un quadro più generale. In primo luogo è stato verificato se i fondi a suo tempo impegnati, a valere sugli esercizi 2019 e 2020 per la convenzione vigente, in particolare riferiti alle spese a carico dell'Assessorato istruzione e politiche giovanili, possano essere disimpegnati, destinandoli poi ai finanziamenti degli oneri derivanti dalla nuova convenzione. Li avete trovati nella variazione di bilancio e li abbiamo ridestinati. Nella riunione del 20 maggio, i costi sono stati provvisoriamente stimati in circa 90 mila euro, che saranno poi impegnati con la deliberazione di Giunta che approverà la convenzione. L'entità esatta dei risparmi non è ancora quantificabile e dipenderà anche dalle determinazioni che assumerà il comitato tecnico paritetico istituito con la convenzione Regione-Politecnico di Torino-Università della Valle d'Aosta. Il dirigente della Struttura ricerca innovazioni internalizzazione e qualità ha inviato il 24 maggio integrazioni e commenti rispetto ai contenuti della bozza di convenzione.

Le questioni dibattute concernono la presenza di un animatore di sede, la fissazione di obiettivi indicatori di efficacia delle attività di ricerca e trasferimento tecnologico, le relazioni con i corsi di alta formazione professionalizzante, di cui le avevo parlato nella scorsa interpellanza, i legami con l'Università della Valle d'Aosta e l'eventuale costituzione di un dipartimento intra ateneo con l'Università della Valle d'Aosta. Nell'incontro del 22 luglio con il rettore del Politecnico - eravamo presenti la sottoscritta e il Presidente della Regione - sono stati rivisti alcuni aspetti che formeranno ancora oggetto di negoziato con l'ateneo, sui quali non c'è ancora una totale sintonia, ma sono aspetti sui quali stiamo lavorando: ad esempio, la misurazione degli esiti dell'attività, gli indicatori, eccetera. Si sono anche avuti approfondimenti, aspetti, potenzialità, direi che possono essere elementi di novità e di innovazione per il futuro rispetto all'altro incontro.

Per l'insediamento nell'edificio ex Zincocelere era stato ipotizzato un contratto di locazione tra Politecnico e Vallée d'Aoste Structure, proprietaria dell'immobile. Il Politecnico preferirebbe, invece, stipulare un contratto di servizi che comprenda anche tutti i costi di gestione. VdA Structure ritiene non attuabile l'ipotesi del contratto di servizi, in relazione ai vincoli posti dalla normativa fiscale e dal testo unico delle società partecipate. La problematica potrebbe essere superata associando anche VdA Structure, oltre a Regione, Università della Valle d'Aosta VDA e Politecnico di Torino, alla stipula della convenzione. Si ritiene che i costi ipotizzati il 20 maggio possano considerarsi tutti ammissibili, a eccezione dei consumi elettrici in quanto non rivendibili e quelli per la sostituzione dei filtri UTA in quanto afferenti alla responsabilità del datore di lavoro, che se ne deve fare carico direttamente. Siamo ancora in attesa di ricevere dall'Università i commenti alla bozza inviata il 22 maggio al rettore, al direttore generale e al componente del comitato tecnico paritetico, ma su questo avremo anche degli incontri la prossima settimana, per cui probabilmente qualche passaggio in più con l'Università della Valle d'Aosta ce l'avremo.

Sono state discusse con il dipartimento regionale delle politiche del lavoro, con il collega Bertschy, le interazioni con i corsi di istruzione tecnica superiore, l'ITS, con le attività di istruzione e formazione professionale in corso in Valle. A tal proposito è stato richiesto al rettore del Politecnico la disponibilità a incontrarci nuovamente, anche con il dipartimento delle politiche del lavoro. A seguito del colloquio, l'assessore Bertschy ha evidenziato gli impatti rilevanti che la bozza di convenzione avrebbe sulle attività in corso. Tra l'altro è stato evidenziato un importante passo avanti già fatto dal dipartimento, di concerto con la sovrintendenza agli studi, con l'approvazione di un protocollo d'intesa, mi pare di due o tre mesi fa, con il Piemonte, per i percorsi di istruzione tecnica superiore, gli ITS che noi in Valle non abbiamo, mentre in Piemonte mi pare siano sette. È comunque necessaria una maggiore e più precisa esplicitazione dei percorsi di ITS e quale ruolo svolgeranno in Valle, un più esplicito coinvolgimento nella convenzione delle fondazioni che attivano i percorsi e l'esplicito riferimento al protocollo e agli atti di sua approvazione, tra la Regione Piemonte e la Valle d'Aosta, per gli ITS che intendiamo mettere in convenzione.

Nell'incontro del 22 luglio questi aspetti sono stati sottoposti al rettore e ne abbiamo parlato con lui, il quale ha espresso comunque a riguardo il suo consenso. Sebbene non sussistano difficoltà sotto il profilo della gestione del patrimonio a lasciare in uso al Politecnico di Torino, come richiesto dal direttore generale, un locale presso l'edificio ex Brambilla di Verrès, non ci sembra opportuno il mantenimento dell'ufficio e quindi questa previsione dovrà essere stralciata della convenzione. Piuttosto sarà magari opportuno, se ci saranno dei rapporti più stretti con l'Università della Valle d'Aosta, eventualmente verificare e valutare con loro. Eventualmente si provvederà anche a reindirizzare le figure professionali che lavorano sul nostro territorio in accordo con il Politecnico e un primo passaggio lo abbiamo già fatto nella riunione del 22 luglio.

Le deliberazioni che approveranno il nuovo testo dovranno contestualmente revocare anche gli atti adottati per l'approvazione dell'addendum alla convenzione vigente, sul quale a suo tempo avevamo concordato, ma che il Politecnico in realtà non aveva mai sottoscritto, quindi diciamo che avremo un incontro più o meno a metà agosto per poi forse definire il tutto i primi di settembre e arrivare all'inizio dell'anno accademico, che è il 1° di novembre, con un qualcosa di più definito. Quello che naturalmente rimane ancora abbastanza certo è che ci sarà un anno di transizione, perché come già avevamo ragionato con il rettore del Politecnico di Torino, i ragazzi che frequentano il primo anno della laurea professionalizzante, rimarrebbero a Torino dal secondo anno. Quindi partendo in questo anno accademico 2019-2020 ci sarebbe probabilmente un primo anno di passaggio, dico di vuoto, in cui probabilmente si dovranno ancora valutare quali potrebbero essere le attività che vengono svolte. Questa attività laboratoriale è già abbastanza definita e vi è concerto, mentre su altre questioni dobbiamo ancora fare delle valutazioni. Poi eventualmente l'aggiorneremo e le faremo sapere dopo la riunione di metà agosto quali saranno le determinazioni.

Dalle ore 10:47 assume la presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole au collègue Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per aver descritto lo stato di avanzamento rispetto all'iniziativa di aprile 2019. Effettivamente l'interrogazione era anche conseguente, o meglio, coordinata con l'esame del prospetto di dettaglio della variazione di bilancio, dove effettivamente abbiamo visto lo stanziamento sul 2020 e sul 2021. Comprendiamo tra l'altro che ci siano delle difficoltà, perché il soggetto Politecnico è comunque ostico dal punto di vista del riuscire a trovare un accordo, soprattutto nel momento in cui si definisce una transizione e un passaggio da una sede all'altra e soprattutto una trasformazione dell'offerta formativa - chiamiamola così - più verso un polo di ricerca.

Sono anche contento che si prosegua con il discorso degli ITS, in collaborazione con le politiche del lavoro, perché - sicuramente il Presidente potrà confermarglielo e anche gli altri colleghi che erano presenti all'assemblea di Confindustria - quello che le aziende dell'area chiedono sempre più è di avere la possibilità di trovare soggetti professionalizzati e soprattutto che vogliano rimanere in quella zona. Penso che possiamo condividere il fatto che, al di là di una istruzione standard o standardizzata che si può trovare a cento chilometri, trovare e definire una realtà professionalizzante in loco o comunque vicina, con gli accordi che ci possono essere con il Piemonte, è sicuramente molto meglio, perché chi magari è più al termine di un percorso di ricerca o di studio si voglia fermare e insediare nelle aziende della Basse Valle.

La ringrazio anche per la disponibilità a tenerci informati. Noi comunque seguiremo il dossier e spero effettivamente che questo anno accademico venturo possa essere di transizione. Il che vuol dire che comunque già si è definito qualcosa e si può aprire a una nuova fase per l'insediamento del Politecnico nell'area.