Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 859 del 25 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 859/XV - Interrogazione: "Barriere architettoniche presenti in alcune stazioni ferroviarie".

Rini (Presidente) - Punto 7 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Una piccola premessa rispetto all'interpellanza che ci chiede di fare il punto sulla situazione delle nostre stazioni ferroviarie, a riguardo dell'abbattimento delle barriere o comunque dell'accessibilità per le persone con disabilità. La premessa è per dire che a oggi l'infrastruttura è gestita da RFI, quindi, soprattutto di questo periodo, la nostra è un'attività di stimolo, di proposta e di inserimento negli accordi e nelle progettazioni di questo obiettivo, ma evidentemente non abbiamo potere diretto e in questa fase neanche potere di spesa, seppure nelle nostre intenzioni c'è di valutare come avere in futuro un'azione diretta su tutto il patrimonio che sta fuori dall'infrastruttura ferroviaria. Sempre più ci rendiamo conto che comunque quella di RFI è un'attività di gestione che non è così presente come noi vorremmo, soprattutto per situazioni come questa.

La prima domanda: "quali stazioni ferroviarie ancora presentano questo tipo di problematica". La situazione a oggi è che tutte le stazioni hanno, con gradi diversi, problemi di barriere architettoniche. Se vogliamo, la più importante è quella legata al fatto che l'altezza fra il marciapiede e il primo gradino dei treni è un'altezza troppo elevata: al di là delle persone che si muovono con ausili, anche per le persone che hanno difficoltà di mobilità è sicuramente un problema quello di accedere al treno.

Il secondo quesito: "se vi è in atto una azione volta a rendere accessibili tali servizi". Per favorire la mobilità e la fruizione dei servizi di stazione da parte di tutti i viaggiatori, RFI si è impegnata nella progressiva eliminazione delle barriere architettoniche sensopercettive e comunicative nelle stazioni. Dal 2011, con l'acquisizione del ruolo di station manager, cioè gestore di stazione, in applicazione del regolamento CE n. 1371 del 2007 su diritti e gli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, RFI offre alcuni servizi di assistenza in stazione rivolti alle persone con disabilità o persone a ridotta mobilità. Dal punto di vista delle barriere di tipo infrastrutturale, RFI ha elaborato un progetto di abbattimento delle barriere architettoniche della stazione di Aosta, che prevede l'innalzamento di alcuni marciapiedi e l'installazione di ascensori per l'accesso a tutti i binari, nonché il prolungamento del sottopasso sino al parcheggio di via Carrel. Per tale progetto è attualmente in corso una procedura d'intesa, ai sensi della legge n. 11 del 1998, e in questo periodo, nell'ambito delle consultazioni per l'affidamento del nuovo servizio di trasporto pubblico ferroviario, RFI ha informato che all'interno del proprio piano nazionale sono previsti interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche presso le stazioni di Verrès nel 2023, purtroppo, e Châtillon nell'anno 2024.

Rispetto alla stazione di Aosta, in questi ultimi tre o quattro mesi si sono svolti due incontri, per raccordare maggiormente il Comune di Aosta e RFI, per quanto riguarda l'evoluzione del progetto che è finanziato al di fuori degli ambiti di finanziamento del contratto di programma tra Ministero, RFI e Valle d'Aosta. Quindi il progetto ha un suo finanziamento che fa parte di quello relativo al miglioramento di 600 stazioni in Italia e si tratta di avere attenzione - su questo stiamo lavorando - per portare avanti tutte le iniziative amministrative tra Comune e RFI. Nell'ambito delle interlocuzioni per la definizione del contratto di programma con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, RFI ha evidenziato più volte la necessità di programmare e attuare l'abbattimento delle barriere architettoniche tuttora presenti nelle stazioni valdostane. In ultimo lo abbiamo fatto nella nota che abbiamo inviato il 22 maggio 2019 in riscontro al tavolo tecnico di ascolto, che è permanente e che ci mette in condizioni di interloquire mensilmente con RFI.

In attesa di questi adeguamenti infrastrutturali RFI fornisce in alcune stazioni un servizio di assistenza ai disabili denominato Sala Blu, che consiste in una serie di attività a sostegno di persone a ridotta mobilità, previa richiesta che deve pervenire con 12 o 24 ore di anticipo, a seconda del canale con cui è effettuata. È un servizio a livello nazionale che purtroppo sul territorio valdostano si riferisce solo alla stazione di Aosta, per ora. Prevede l'accompagnamento in stazione per la salita e la discesa dal treno con carrelli elevatori dei viaggiatori su sedie a rotelle. Viene reso a oggi solamente, appunto, nella stazione di Aosta e poi vi diremo cosa stiamo facendo per svilupparlo anche nelle altre stazioni.

Alcuni altri servizi di base che RFI fornisce sono le informazioni sonore e visive, i parcheggi riservati agli utenti con disabilità o a ridotta mobilità. Proprio per migliorare questo tipo di servizio, la Regione ha chiesto un incremento dei servizi di assistenza a favore degli utenti affetti da disabilità e lo ha chiesto all'interno dell'appalto per l'affido del servizio ferroviario espletato nel 2017-2018. Ci sono una serie di obblighi per l'impresa che si è aggiudicato il servizio, anche se, nota di questi giorni, è stato presentato un ulteriore ricorso da parte di Arriva al Consiglio di Stato, tra l'altro con la richiesta di istanza cautelare, per cui l'appalto continua ad avere una sua prosecuzione di discussione in un altro ambito. C'è stato un primo ricorso che ha visto l'espressione positiva del Tar per quelli che sono stati i lavori di aggiudicazione e oggi siamo di fronte a un secondo ricorso.

Comunque, in questo appalto è stato chiesto di garantire l'accesso alla stazione, alla banchina, al materiale rotabile in tutte le stazioni o fermate a richiesta dell'utenza con preavviso di 48 ore. È stato richiesto di fornire assistenza a bordo treno, con un accompagnamento al posto a sedere, sistemazione bagagli, informazioni personalizzate, assistenza negli spostamenti e di garantire un'informazione sonora su tutti i mezzi e in tutte le stazioni. È stato richiesto anche di predisporre, entro un anno dall'attivazione del servizio, un piano operativo di miglioramento dell'accessibilità ai servizi ferroviari per le persone con disabilità o mobilità ridotta, da concordare con il gestore dell'infrastruttura per quanto di competenza e da condividere con i portatori di interesse e le associazioni di categoria. Come dicevamo, a seguito dell'aggiudicazione dell'appalto, avvenuta lo scorso dicembre, il nuovo contratto di servizio che deve diventare operativo dal dicembre 2019 obbligherà a fornire i suddetti servizi.

Fra le iniziative attivate dalla Regione va anche ricordato che sicuramente, sebbene qui poi ci saranno altre due iniziative di cui darò informazioni, l'arrivo dei treni bimodali permetterà un miglioramento, soprattutto per quello che riguarda la rottura di carico che permetterà alle persone che hanno ridotta mobilità o difficoltà di deambulazione quantomeno di evitare la salita e la discesa in altri punti del tragitto ferroviario.

Questa è la situazione, con l'impegno da parte nostra, oltre alle iniziative in atto con i gestori delle infrastrutture RFI e la gestione del servizio attuale Trenitalia, di capire se c'è la possibilità di sviluppare una programmazione di investimenti con un accordo di programma con RFI, per fare le cose in maniera più diretta e anche più efficace.

Presidente - Per la replica, la parola alla collega Nasso.

Nasso (M5S) - Grazie, Assessore, per la risposta. Riguardo al primo quesito avevo posto una domanda volutamente provocatoria perché è sotto gli occhi di tutti che purtroppo non ci sono in Valle d'Aosta - ma la nostra situazione è simile a tutto il resto d'Italia, ahimè - stazioni facilmente accessibili a persone con disabilità, però io vorrei anche focalizzarmi sul passeggero che deve trasportare dei bagagli o un genitore con il passeggino; è un discorso con tanti punti. Vero è che merita attenzione la persona con disabilità, ma vero è anche che lo spostamento difficoltoso di genitori, passeggeri con bagagli, le scale e tutto, merita anch'esso attenzione. È vero quello che mi ha detto lei, che è tutto sotto RFI, ma è altrettanto vero che noi possiamo dare un input e uno stimolo, proporre una collaborazione, mettere sul tavolo le nostre riflessioni e le nostre proposte, perché si arrivi sempre più, forse esagero dicendo a pari opportunità, però si può declinare anche su questa tematica tale riflessione.

L'abbattimento e l'innalzamento con ascensore, come ha detto prima, è sempre compito di RFI. Ci sono dei progetti e si parla di 2023 e 2024. Credo sia importante avere una data, speriamo che non siano sempre date sulla carta che poi purtroppo vanno scemando, diciamo così.

Il tavolo tecnico di ascolto è sicuramente un mezzo importante, però poi si deve arrivare anche alla sostanza, non solo alle belle parole. C'era stato un bel progetto anni fa che potrebbe darci degli spunti, anche proprio a livello personale, che era il progetto Vorreiprendereiltreno, che ormai è diventata un'associazione, dove un gruppo di ragazzi disabili provava a viaggiare con il treno, ma non ce la faceva praticamente quasi mai. Vi invito a visionare il sito internet, perché ci sono spunti interessanti. È tutto raccontato con simpatia e autoironia, però dietro a questa simpatia e a tutta questa ironia c'è un'amara verità che proibisce a queste persone di riuscire a viaggiare in totale indipendenza.

Mi ha parlato della Sala blu. È vero, esiste però solo ad Aosta. È vero che è un servizio che c'è e quando qualcosa c'è ben venga, per carità, però è altrettanto vero che è abbastanza complicato e ci vuole un preavviso. Ripeto, ben venga che ci sia, però confrontandomi anche con delle persone con delle disabilità non è proprio la via ottimale.

Finalmente dopo si parlerà di bimodali e siamo tutti un po' in trepida attesa per riuscire a capire la data, quindi anche lì ben venga. È vero che sarà più facile spostarsi, perché si eviterà un cambio. Aspetterò anche quel contributo per capire meglio come si svilupperà la situazione. Intanto la ringrazio.