Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 853 del 24 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 853/XV - Ordine dei lavori.

Rini (Presidente) - Colleghi, è mio dovere portare a conoscenza dell'Aula una lettera che mi ha fatto pervenire poco fa il CPEL e l'Agenzia dei segretari, ne do lettura e poi vi chiedo se è possibile sospendere i lavori per una Conferenza dei Capigruppo: "Gentilissima Presidente, leggiamo dagli organi di stampa che il disegno di legge regionale n. 34, recante: "Disposizioni urgenti per il reclutamento dei segretari degli Enti locali della Valle d'Aosta", rischia di non poter essere dibattuto e approvato nell'attuale seduta consiliare e di essere portato all'approvazione nella seduta del 18 settembre 2019.

Ci permettiamo di ribadire con forza quanto già evidenziato in precedenti comunicazioni della assoluta urgenza di reperire nuove figure di segretari comunali avvalendosi del concorso già previsto dalla legge regionale 10/2015 alla luce dei recenti e prossimi pensionamenti che investono la categoria. Ricordiamo che per tale ragione l'assemblea del CPEL si è riunita il 19 luglio 2019 per esaminare la proposta del disegno di legge e ha espresso parere favorevole anche in virtù del fatto che alcuni ulteriori emendamenti, volti al miglioramento dell'impianto normativo, sarebbero stati discussi in Aula. Se già ora i tempi per il completamento dell'iter concorsuale sono sicuramente stretti, non garantiamo il suo completamento a fronte di una dilazione temporale ulteriore di due mesi. Le chiediamo dunque, con il rispetto che portiamo nei confronti dell'istituzione, di voler trasmettere e dare notizia ai Signori Consiglieri di rappresentare la preoccupazione dell'Agenzia regionale dei segretari, di tutti i sindaci e di formulare la richiesta di operare secondo una responsabile valutazione della situazione nell'interesse esclusivo degli Enti locali valdostani. A disposizione per eventuali chiarimenti".

Questo affinché tutti i Consiglieri ne avessero notizia e vi chiedo la possibilità di fare una Conferenza dei Capigruppo subito per discutere di questa lettera ovviamente ma anche del prosieguo dei lavori dell'Aula.

La seduta è sospesa dalle ore 19:30 alle ore 19:54.

Rini (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori dopo la Conferenza dei Capigruppo. Abbiamo deciso che interrompiamo la seduta ora e la riprendiamo alle ore 21:00 per proseguire fino alle ore 23:00. La parola al collega Bianchi sulle risultanze della Conferenza dei Capigruppo.

Bianchi (UV) - Era appunto per portare a conoscenza della riunione dei Capigruppo, nel senso che il Presidente del Consiglio ha letto una lettera del CPEL e dell'Agenzia dei segretari che chiedeva di rivalutare l'accordo preso tra le forze politiche questa mattina. Chiaramente da parte nostra, del gruppo dell'Union Valdôtaine ma da parte di tutta la maggioranza c'era la disponibilità a rivalutare la cosa, anche perché già stamattina in Conferenza dei Capigruppo avevamo evidenziato che, approvando la legge al mese di settembre, le tempistiche si sarebbero ristrette di 60 giorni e quindi non garantiamo la sicurezza di espletare il bando concorso entro il mese di aprile del 2020, quindi creando scompiglio all'interno degli Enti locali. Questo non è stato accettato, nonostante qui in Aula per più volte si solleciti di ascoltare di più il territorio, oggi al territorio che ci chiede di approvare una legge noi rispondiamo che la approviamo a settembre. C'è stata anche la volontà di fare un Consiglio straordinario, che è nella facoltà della maggioranza prima della pausa estiva, ma c'è sicuramente il mantra di ricevere di nuovo tremila emendamenti su una legge e c'è il rischio di fare un Consiglio regionale senza poi approvare la legge, quindi questo è quello che si è discusso all'interno della Conferenza dei Capigruppo.

Come gruppo dell'Union Valdôtaine, ci dispiace che non riusciamo ad approvare questa legge perché era indispensabile per gli Enti locali della Valle d'Aosta e per tutti i valdostani.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano.

Restano (GM) - Probabilmente mi è sfuggito qualcosa. Io vorrei un chiarimento. Il collega Bianchi ha affermato che tutta la maggioranza era d'accordo? Io chiederei di confermare questo perché mi sembra che qualcuno della maggioranza fosse consapevole di quanto deciso questa mattina, propenso a mantenere e rispettare l'accordo fatto in mattinata. Al di là di questo, noi prendiamo atto della lettera che è pervenuta dal Celva, è nei vostri diritti fare i passi dovuti, chiedere un Consiglio straordinario, promuovere tutte le audizioni. Noi diamo la nostra disponibilità nei limiti di tempo e poi ci confronteremo su quello, però ragguagliatemi se mi sono confuso, se ho sentito male, se ho visto male sul fatto della maggioranza compatta o meno - almeno di quelli presenti alla riunione - in merito al quesito posto in essere.

Presidente - Io in maniera - se me lo consentite, vista la giornata lunga - un po' inusuale le rispondo dalla posizione della Presidenza, e anche in Conferenza dei Capigruppo ricoprivo quel ruolo. Effettivamente io, collega Restano, le confermo che sono per mantenere i patti assunti questa mattina in sede di Conferenza dei Capigruppo. Ha chiesto la parola il collega Bianchi.

Bianchi (UV) - Solamente per spiegare: io ho chiesto di rivalutare la situazione, null'altro, a fronte di una lettera che prevedeva per quella legge due audizioni: il CPEL e l'Agenzia per i segretari, e il CPEL e l'Agenzia dei segretari ci stanno chiedendo di andare avanti. Stamani abbiamo fatto un accordo e non sono a ritrattarlo, sto dicendo che c'è una novità: ci chiedono di andare avanti. Ho chiesto nella Conferenza dei Capigruppo, e lo rifaccio in Aula, di rivalutare la cosa, punto, poi ognuno è libero di fare quello che crede.

Presidente - La parola al collega Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Io in genere sono sempre abbastanza pacato e moderato nei miei interventi, però, quando ho l'impressione di essere preso in giro, mi dà un po' fastidio. Io vi cito soltanto una cosa, a parte ricordarvi che abbiamo studiato un emendamento di comune accordo che, secondo me, risolveva il problema delle emergenze che poi è una in tutta la Valle d'Aosta, quindi non si stiamo a "ciullare tanto nel manico". Allora vorrei ricordarvi il titolo e un articolo della legge n. 10/2015 che probabilmente a molti è sfuggito e forse anche a quelli dell'Agenzia, guarda caso, perché quella legge si intitola: "Disposizioni urgenti per garantire il servizio di segreteria nell'ambito delle nuove forme associative tra gli Enti locali di cui alla legge 6/2014". Benissimo, allora al comma 3 dell'articolo 5 si dice: "l'Agenzia regionale dei segretari degli Enti locali della Valle d'Aosta - gli stessi che oggi adesso mandano la lettera per dirci: "oh, che urgenza, non si può fare altro che approvare questa legge" - entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, avvia le procedure concorsuali per esami per l'accesso all'Albo regionale dei segretari...". Non ci sono segretari? Colpa loro, non è adesso noi che dobbiamo fare una legge in quattro e quattr'otto senza coordinarla con la legge n. 6, che deve essere rivista... ma di cosa stiamo parlando? Ma abbiate pazienza!

Presidente - Non ci sono altre richieste? La parola al collega Restano.

Restano (GM) - Scusate, mi sono dimenticato un pezzo di ciò che volevo dire. Volevo solo ribadire quanto detto di là, evidentemente so che c'erano stati - perché non dimentico il mio passato in maggioranza - degli incontri con il Celva, in merito era stato fatto un gruppo di lavoro. Gli accordi con il Celva, per far passare oggi la legge, qualcuno li avrà presi, poi dopo, purtroppo, non ci sono state le audizioni. Se avessimo potuto audire il Presidente del Celva, il Presidente dell'Agenzia, l'Ordine degli avvocati, dei dottori commercialisti, i rappresentanti della parte prima dell'Albo dei segretari, i rappresentanti della parte seconda, tutti i sindacati, non solo uno o due sindacati com'è stato fatto in sede riservata con qualche segretario qua e là, oggi non saremmo in questa situazione. C'è alla base un rispetto delle regole da parte di tutte le istituzioni, anche di quella che ci ha scritto questa legge, anche da parte di queste persone che sono state le prime a disattendere la norma, sono state le prime a non sentirsi in dovere di contattare tutti i Consiglieri, di parlare con la commissione e oggi alle ore 20:00 riceviamo questa lettera? Non sono d'accordo, ci stanno umiliando. Noi abbiamo un ruolo e rappresentiamo tutti i valdostani: quelli che ci hanno votato e quelli che non ci hanno votato. Rappresentiamo in questo contesto anche chi fa parte degli Enti locali, desideriamo essere rispettati per l'investitura che abbiamo avuto all'interno, non essere presi a schiaffi, così non si fa. Ci siamo impegnati a presentare la legge entro il mese di settembre, una legge che deve essere discussa. Personalmente non la condivido ma non la condivido in toto, la ribalterei. Mi deve essere data la possibilità di confrontarmi su questo, devo poter audire le parti interessate, i cosiddetti "portatori di interesse", non solo un singolo. È vero che rappresenta tutti i sindaci... forse no, perché sicuramente quelli che non erano presenti venerdì convocati d'urgenza in via telefonica all'ultimo momento perché mi risulta che non ci fosse neppure il numero legale, è questo l'interesse... quelli forse non li rappresenta. Allora, scusate il tono ma oggi ci sentiamo trattati veramente male e credo che nessun Consigliere, per quello che rappresenta qua all'interno, debba essere trattato così. Noi portiamo rispetto per il Celva, portiamo rispetto per i sindaci, siamo a loro disposizione, possono chiedere di essere auditi, come l'hanno fatto oggi dovevano chiederlo in precedenza, non ci interessa se erano al mare, se avevano la festa patronale, le sagre o quant'altro. Noi qua ci siamo tutti i giorni e rispondiamo al telefono.

Presidente - La parola alla collega Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Sarò velocissima. Il collega Restano ha detto: "ci hanno umiliati" ma la domanda vera è: vi rendete conto della umiliazione che state subendo voi della maggioranza? Davvero cioè voi fate degli accordi e basta che arrivi una lettera che vi rimangiate un accordo... ma perché forse le varie problematiche sul tavolo non le conoscevate e adesso basta una lettera per poi rimangiarvi la parola? Ma state governando o state scherzando?

Presidente - Collega Spelgatti, le posizioni credo che siano diverse e credo che ognuno abbia la sua, lo abbiamo detto anche prima. La parola al collega Vesan.

Vesan (M5S) - Sarò brevissimo visto che tutti hanno voluto puntualizzare su questa situazione. Per fortuna, il nostro Statuto dà il potere legislativo in Valle d'Aosta a quest'Aula ed è una cosa importante, anche perché normalmente il potere legislativo si dà a delle Aule in cui è rappresentata maggioranza e minoranza. Il CPEL è sicuramente un organo importantissimo, fondamentale per il funzionamento della Valle d'Aosta ma è un organo che rappresenta esclusivamente le maggioranze e forse questo è l'errore di base nella loro confusione, perché, sentendosi rappresentati dalla maggioranza, si confrontano esclusivamente con la maggioranza e ritengono di poter in quest'ottica, dopo un confronto limitato a quello che è... non so, io immagino abbiano sentito qualcuno dei rappresentanti la maggioranza, di presentarci proposte di legge, com'è successo sulla legge elettorale dei Comuni, e interrompere il corso dei lavori dell'Aula chiedendoci di modificare l'iter del nostro funzionamento. Ecco, con tutto il rispetto che possiamo avere per questo organo, io assolutamente condivido la posizione del collega Restano per cui, fintanto che il potere legislativo è in capo a quest'Aula, è dovere di tutti noi 35 comportarci in questa maniera.

Presidente - Posizione che io stessa ho condiviso in seno alla Conferenza dei Capigruppo. La parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Non avevo intenzione di intervenire però, visto che poi le dinamiche sono sempre molto politicizzate, io penso che, al di là delle osservazioni che ognuno di noi esterna in quest'Aula, ci sia il bisogno di riportare un po' la pendule à l'heure, nel senso di dire che qua noi siamo a disposizione del territorio, non a disposizione dei sindaci: siamo a disposizione di un territorio che ha delle necessità e che vengono manifestate e, secondo me, vengono giustamente manifestate. A noi poi sta di cogliere la necessità di fare un percorso o di non farlo, come voi avete esposto delle situazioni, credo anche che ci sia la necessità da parte di rappresentanti eletti anche loro all'interno dei loro Comuni di preoccuparsi di quello che potrà essere non magari la loro necessità, perché molti di questi potrebbero anche non essere più sindaci nel mese di maggio del prossimo anno... ma mettere in crisi delle situazioni amministrative che sono molto delicate... e sicuramente non è solo dando spazio o dando corso a un emendamento che non è per una sola realtà ma probabilmente saranno più di una da qua al mese di maggio.

Io quindi penso che il fatto di dibatterne sia tanto valido tanto quanto altre richieste di dibattimento all'interno di quest'Aula, quindi non vedo perché non ci possa essere la possibilità di confrontarsi su una missiva che è arrivata e che, a mio modesto modo di vedere, è legittima. A noi poi sta di prenderci carico di determinate responsabilità, se vogliamo prendercene carico o di rimandarle al mittente se pensiamo di non farlo. A mio avviso, ci sono delle necessità sul territorio che possono essere risolte e che possono essere non rimandate. Se poi la scelta è diversa, quest'Aula se ne prenderà carico ma in tutta tranquillità e in un dibattito sereno, che deve essere comunque affrontato perché questa è una delle esigenze del territorio, non è l'esigenza di una parte politica o di un'altra: questo ci tengo a sottolinearlo perché le parti politiche di oggi possono essere totalmente diverse da quelle che ci saranno fra qualche mese.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Io volevo riprendere un po' il ragionamento da quello che ha espresso il collega Sammaritani. Io volevo semplicemente dire che l'Agenzia dei segretari, per chi non lo conoscesse, è una diretta emanazione del Celva, per cui che adesso a noi ci arrivi una missiva del Celva e dell'Agenzia segretari in cui ci dice: "scusate, siamo in emergenza e dovete procedere", è in antitesi totale con quello che ha previsto la legge n. 10/2015. Loro avevano 12 mesi, entro maggio 2016 dovevano... lo leggo: "l'Agenzia regionale dei segretari, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della presente legge, avvia le procedure concorsuali per esami per l'accesso all'Albo regionale dei segretari, secondo le modalità di cui all'articolo 14 del regolamento regionale n. 4/1999". Allora gli strumenti c'erano tutti, l'Agenzia, e di conseguenza il Celva, è inadempiente a partire da maggio 2016. Ora, io voglio solo fare un breve riepilogo tanto per ricordarci: siccome in quest'Aula tutti hanno detto che la famosa legge n. 6 che abbiamo approvato in quest'Aula, con il parere del Celva e del Consiglio permanente, è un'assoluta - scusate il termine - schifezza perché dicono che ha portato solo guai, è inapplicabile; non solo, la Regione non l'ha mai fatta applicare su tutto il territorio valdostano e chi l'ha applicata in questo momento sta tornando indietro.

Allora io dico solo esclusivamente, scusate se mi sbaglio, che a volte la fretta è cattiva consigliera e, se non abbiamo fantasia noi, copiamo. Il 3 maggio del 2018 è stato approvato il Codice degli Enti locali della Regione autonoma Trentino Alto Adige, vi leggo solo i macrotitoli tanto per capire come si ragiona fuori Valle e perché le cose fuori Valle funzionano, è tutto per capitoli: c'è l'autonomia funzionale dei Comuni, l'autonomia statutaria e potestà regolamentare, emblema e titolo dei Comuni, istituti di partecipazione e procedimento amministrativo, circoscrizioni comunali, forme e collaborazioni intercomunali, servizi pubblici locali, organi di governo del Comune, status amministratori locali, elezioni del Sindaco in Consiglio comunale, elettorato passivo candidabilità, ineleggibilità, incompatibilità, organizzazione del personale, dirigenti funzionali dell'area direttiva. C'è un capitolo intero, e parlo di ben 33 articoli, sui segretari comunali, dove vengono detti il rapporto di lavoro, qual è la classificazione delle sedi, qual è la riqualificazione delle sedi, corsi abilitanti, ammissione partecipanti, articolazione del corso abilitante, esame di abilitazione, commissione aggiudicatrice, assunzione di segretari comunali, estensione dell'accesso ai concorsi per sedi segretarili, partecipazione ai concorsi, indizione del bando del concorso, commissione aggiudicatrice, periodo di prova, mobilità dei segretari comunali, modifica delle sedi di segreteria, segreteria delle unioni, collocamento in disponibilità, supplenza, reggenza, graduatoria degli incarichi, composizione della commissione, convenzione temporanea per la supplenza di sedi segretarili, rogito dei contratti, fondo per la gestione, formazione continua dei segretari, certificati anagrafici e soppressioni dei diritti di segreteria, poi c'è la contrattazione collettiva, ci sono responsabilità e controlli, disposizioni in materia contabile, procedimento elettorale, presentazione delle candidature, votazione, scrutinio, assegnazione dei seggi, programmazione, referendum consultivi. Sono 339 articoli di una legge che noi qua in Valle d'Aosta ci sogneremo per i prossimi 100 anni perché se ragioniamo a pezzetti, facciamo dei collage, facciamo delle cose mostruose che poi sono inapplicabili. Io chiedo solo questo. In questo momento sarebbe già portare a casa un grande risultato se riusciamo almeno a fare una sintesi tra la modifica della legge n. 6 e la legge sui segretari perché se modifichiamo il discorso della legge n. 6 e rivediamo il discorso delle convenzioni di segreteria, non sappiamo neanche di quanto parliamo, di cosa parliamo. Allora è solo questo il motivo, la preoccupazione: mettere in piedi un mostro giuridico che poi è inapplicabile, forse vale la pena di fare un ripensamento.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente Fosson.

Fosson (PNV-AC-FV) - Qui però dobbiamo intenderci, noi non siamo venuti in commissione due volte per dire che c'è un mondo perfetto, dove tutto ha funzionato bene e in cui tutti qua non hanno delle responsabilità. Noi siamo venuti a dire che c'era una difficoltà che ci è stata espressa tardi, con cui abbiamo avuto difficoltà a lavorare per molti motivi. Abbiamo cercato di fare una legge di emergenza, come ho detto, che richiedesse una grande responsabilità del Consiglio per ovviare al momento a una grande difficoltà, perché ci sono le elezioni comunali, ci sono i pensionamenti, ed il rischio è di trovarsi senza segretari. Non abbiamo mai detto che non esiste una frammentazione, non abbiamo mai detto che non sia necessario rivedere tutto e questo sarà un problema della maggioranza. Chiaramente, di fronte a un'instabilità politica come c'è stata negli anni, è stato difficile riprogettare tutto un servizio di questo tipo. Siamo venuti ora in commissione senza voler cambiare i patti che abbiamo detto come prima cosa in latino: pacta servanda sunt, abbiamo esposto un'emergenza che sappiamo essere un'emergenza, che sappiamo che non risolve e non affronta tutte le difficoltà e la frammentazione del discorso. Ci rendiamo conto che andiamo a intervenire su un organo che non solo non ha legiferato, ma forse non si è preoccupato al momento giusto di fare quello che doveva. Il nostro desiderio era di dare un servizio e di farlo tutti insieme.

Presidente - La parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Vorrei soltanto prendere due secondi e fare una proposta: ringrazio il Presidente Fosson di aver confermato il pacta sunt servanda, però vorrei anche confermare che la necessità, l'emergenza su questa tematica non è nata oggi, è nata precedentemente. L'abbiamo detto: non è stata una scelta a caso quella di andare a chiedere un rinvio perché lei parla di due passaggi ma c'è stato un passaggio nella I Commissione e nella II Commissione. Forse c'era la necessità di fare dei passaggi prima, forse, visto che informalmente è nata che c'erano delle proposte molto prima di luglio, c'era tutto il tempo per fare delle audizioni e per valutare e forse non è neanche a caso che sia arrivata questa lettera perché ogni tanto ci sono delle situazioni un po' a caso, nel senso che c'è variazione e variazione, c'è provvedimento e provvedimento per i quali spesso, e mi spiace, l'istituzione Celva si prende tutto un certo tipo di tempo, altre situazioni, come ha detto giustamente il collega Vesan, improvvisamente sono molto più rapide.

Io voglio fare una proposta, è stata definita questa mattina una concertazione con un emendamento che comunque risolve in parte il problema. Il collega Sammaritani ha rappresentato bene la situazione, perché venerdì mattina, e lo dico al Presidente della I Commissione, non si procede immediatamente con delle audizioni da parte di Celva e degli stakeholder interessati, se questa volta sono disponibili a essere presenti perché sappiamo che è anche stato detto che c'era un problema di impossibilità di essere presenti. Io penso che si possa immediatamente far partire questo processo per cercare di arrivare a un testo condiviso in maniera tale da rispondere a una necessità...

(interruzione di alcuni Consiglieri, fuori microfono)

... io ho detto: l'audizione da venerdì, questo è quanto... è giusto dire quello che è giusto, nel senso che, con tutto il rispetto, ultimamente sembrava che ci fossero delle audizioni che sono importanti... quelle che forse andavano fatte non venissero fatte. Io faccio una proposta pratica e pragmatica, poi sui "telecomandi" forse speriamo che prima o poi le pile si scarichino.

Presidente - Sospendiamo quindi i lavori, colleghi, e li riprendiamo, vista l'ora, alle ore 21:30.

La seduta è sospesa dalle ore 20:18 alle ore 21:36.