Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 786 del 4 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 786/XV - Interpellanza: "Interventi a sostegno dell'attività gestionale della società Autoporto Valle d'Aosta S.p.A.".

Rini (Presidente) - Punto n. 59 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Dire che la società Autoporto navighi in acque tempestose penso sia un dato di fatto, nel senso che mi pare che sia la terza iniziativa dopo le due della collega Spelgatti che mettono in rilievo alcune preoccupazioni legate a questa società. È legato anche al fatto che, se leggiamo qualche titolo di qualche giornale locale, già il 25 maggio titola a seguito delle dimissioni del Presidente Guglielminotti: "un alone di mistero circonda la situazione della società per azioni", mistero che, a mio parere, non dovrebbe esistere trattandosi di una società pubblica pressoché interamente partecipata dalla finanziaria regionale Finaosta, al 98% se non mi sbaglio. Già ad aprile 2019 io chiesi al Governo, e mi rispose l'Assessore, se erano a conoscenza di una serie di segnalazioni riguardanti dei dipendenti della società Autoporto in merito alla difficile situazione ambientale di lavoro, in particolare tra dipendenti amministrativi e direttore commerciale sfociata in conflitti, frustrazioni, disagi, stress e quant'altro. All'epoca l'Assessore mi rispose di non essere a conoscenza, che l'Amministratore delegato non era presente, che nessuna segnalazione in merito c'era, formale dei dipendenti, che erano solo richieste di carattere economico e che la situazione ambientale addirittura era migliorata.

Già a seguito della sua risposta io le dissi che comunque mi sarei informato meglio e avrei chiesto documentazione in merito, anche perché non mi piace mai parlare senza avere qualche documento ufficiale. Mi sono mosso in quella direzione e ho inviato una richiesta di accesso agli atti dove chiedevo la copia della lettera raccomandata a firma dei dipendenti, inviata alla società e per conoscenza a Finaosta, in cui si segnalava l'episodio, la copia in cui si incaricava un avvocato di esaminare ed esprimersi in merito alla vicenda segnalata, la copia del parere o la relazione prodotta in merito dall'avvocato interessato, i verbali dei vari consigli di amministrazione in cui si era discusso e trattato della vicenda, e la copia della mail inviata al Presidente Amministratore delegato della società in cui si confermava da parte dell'interessato di aver subito aggressione fisica. La risposta che mi fu inviata era di questo tenore. Mi dicevano che il 116 non poteva essere accolto, a riguardo gli uffici competenti hanno infatti evidenziato come la richiesta risulti eccedente in relazione all'espletamento del mandato trattandosi di atti inerenti i rapporti di lavoro tra singoli dipendenti e la società Autoporto Valle d'Aosta. Allora, io ricordo che la società Valle d'Aosta è una partecipata pubblica al 98%, ricordo... potrei stare a ripetere esattamente quello che ha detto il collega Ferrero. Non so quali sono gli uffici competenti che non hanno dato questa autorizzazione di accesso agli atti, mi faccia sapere quali sono questi uffici e poi mi muoverò di conseguenza, perché io penso che le sentenze del Consiglio di Stato non si discutono, non si interpretano, si applicano. Penso di avere tutti i diritti perché non ho trattato quest'episodio facendo nomi di nessuno, nella massima riservatezza penso di avere assolutamente diritto agli atti trattandosi di segnalazioni pubbliche fatte da dipendenti tramite raccomandata, però, come succede nella vita, probabilmente chi ha sentito la sua risposta o quant'altro... per vie traverse poi comunque certa documentazione arriva lo stesso.

Riprendendo esattamente quello che già le chiesi all'epoca, le chiedo: "considerato che trattasi di una società pubblica pressoché interamente partecipata dalla finanziaria regionale Finaosta (98%) se è intenzione del Governo continuare a sostenere che nulla è successo malgrado le lettere raccomandate protocollate, incarichi a legali per approfondimenti, relazioni prodotte a risposta, verbali del Consiglio di amministrazione della società in cui si parla di queste vicende; che tipi di controlli/provvedimenti vengono esercitati dalla proprietà una volta a conoscenza di queste difficoltà riferite a situazioni ambientali di lavoro". Le chiedo anche di avere conferma se c'è stata una lettera, una comunicazione, io l'ho chiamato un "grido d'allarme", una preoccupazione e disperazione di alcuni locatari inseriti nell'area in oggetto con una lettera aperta indirizzata alla proprietà chiedendo a tutela della loro attività un immediato intervento da parte della proprietà stessa. Sono davvero interessato e soprattutto vorrei anche avere copia ufficiale, perché glielo dico pubblicamente sennò dovrò fare altre scelte e altri passi per avere questa copia ufficiale di questi atti, perché ritengo che l'accesso agli atti non possa essere negato con una lettera come quella che mi ha inviato a sua firma, Assessore.

Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Testolin.

Testolin (UV) - Solo due precisazioni prima di entrare nel merito delle risposte puntuali ai tre quesiti che ha posto il Consigliere Gerandin.

Credo che ci siano delle regole che vanno rispettate e io non ho nessun interesse a dirle delle cose che non sono corrette ma, come fa lei, cerco di appoggiarmi a chi può darmi delle indicazioni in senso formale e in senso compiuto rispetto alle sue domande. Se sono lecite, le vengono date le risposte corrette; se non sono non dico lecite ma non possono essere riscontrate, non vengono riscontrate. Per quanto mi concerne, non ho nessun dubbio che lei abbia la documentazione, per cui, se si potesse consegnarla, sicuramente l'avrei fatto e non avrebbe cambiato la sua situazione di conoscenza, probabilmente lei questa documentazione - l'aveva già detto nella scorsa seduta in cui si è trattato di quest'argomento - l'aveva già tra le mani. Non vedo quindi nessun tipo di perplessità nel fornirgliela, peraltro non ce l'ho neanch'io, quindi se non può accederci lei, ci sono delle situazioni che evidentemente esulano, a differenza di quello che pensa lei, dal controllo dell'Amministratore. Se lei va a sindacare su delle questioni estremamente personali, probabilmente fino a qualche punto è corretto farlo, oltre un certo punto non è più tanto corretto. Questa è una disquisizione che avremo magari modo di sviluppare anche in altri contesti.

Per quanto riguarda la risposta puntuale, direi che in premessa si segnala come le informazioni, così come l'altra volta necessarie a fornire una risposta all'interpellanza in esame, sono state fornite dal collegio dei sindaci della società al momento della richiesta referente per la medesima. Come l'altra volta, per le informazioni che lei mi chiede io vado ad attingere a chi sono i referenti che possono illustrarmele, perché non è che ci sono degli altri modi per entrare in possesso di comunicazioni.

Per quanto riguarda il primo quesito: "considerato che trattasi di una società pubblica pressoché interamente partecipata dalla finanziaria regionale al (98%), se è intenzione del Governo regionale continuare a sostenere che nulla è successo malgrado lettere raccomandate protocollate, incarichi a legali per approfondimenti, relazioni prodotte a risposta, verbali dei consigli di amministrazione della società in cui si parla di queste vicende" e al secondo quesito: "la tipologia dei controlli e i provvedimenti esercitati dalla proprietà una volta a conoscenza di queste difficoltà riferite a situazioni ambientali di lavoro", si evidenzia quanto segue: il Consiglio di amministrazione della società Autoporto Valle d'Aosta S.p.A., con la presenza del Collegio sindacale, ha a suo tempo affrontato le problematiche segnalate ai punti 1 e 2 relative alle criticità emerse nei rapporti tra i dipendenti della società mediante audizione individuale di tutti i dipendenti della società e successivamente incaricando un professionista allo scopo di esaminare e valutare la questione dal punto di vista legale, sulla scorta anche di un'analisi dello stress lavoro correlato, cosa che le avevo già riferito nella scorsa risposta all'interpellanza. Si evidenzia che nelle ultime settimane successive alla decadenza del Cda il Collegio sindacale ha riscontrato nei propri confronti un clima di collaborazione con tutti i dipendenti, anche se continuano a persistere difficoltà di comunicazione tra i vari uffici. Riteniamo che il Consiglio di amministrazione appena nominato, prendendo atto di quanto già fatto, dovrà farsi carico della situazione individuando gli opportuni provvedimenti volti al miglioramento del clima interno ai luoghi di lavoro.

Per quanto concerne il terzo quesito: "quali controlli, provvedimenti e interventi immediati la proprietà ha intenzione di mettere in campo a seguito della lettera aperta inviata dai locatari in cui vengono segnalati cinque anni di gestione poco accorta e senza obiettivi aziendali", si precisa che il socio Finaosta, con nota del 10 aprile 2019, aveva richiesto alla società in relazione alle problematiche segnalate dai locatari esprimendo anche eventuali controdeduzioni. Tale nota non è stata riscontrata in quanto in data 3 maggio sono seguite le dimissioni del Presidente e del Consigliere. Pertanto si ritiene che sarà compito del nuovo Consiglio di amministrazione rinnovare i rapporti con i locatari nell'ottica della reciproca collaborazione contemperandoli con le finalità di efficienza aziendale nell'ambito degli obiettivi e scopi previsti dallo statuto della società Autoporto, così come dovrà essere loro compito riscontrare in tempi congrui... Finaosta in merito alle criticità che si verificheranno. Questo è quanto.

Per tornare un attimino al discorso iniziale, credo che... lei si stupisce, ogni tanto fa delle strane facce, degli strani sorridi quando io dico qualcosa che non le va troppo a genio, ma è come dire che un Assessore dovrebbe sapere all'interno dell'Amministrazione regionale tutte le problematiche relative al personale e alle situazioni diciamo non troppo felici all'interno di alcuni comparti o di alcune incompatibilità all'interno dei vari uffici, perché a questo sono deputate altre figure che non sono quelle dell'Amministratore. Questo solo per significare che l'attenzione c'è assolutamente per le competenze e senza andare a intralciare attività che esulano da scelte politiche o di indirizzo, o che possono incidere sul buon funzionamento, ma che devono essere di competenza di chi ricopre un certo tipo di ruolo.

Dalle ore 18:49 assume la presidenza il Vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Per la replica, la parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Non stavo assolutamente sorridendo alle sue risposte, ci mancherebbe altro. Devo dirle che una parte delle sue risposte mi preoccupa nel senso che, quando mi dice che questo tipo di informazione non ce l'ha neanche lei, considerato che comunque la proprietà è al 90% della nostra finanziaria regionale, sono preoccupato. Questo non vuol dire che io le chieda di incidere in qualità di amministratore in quella che è la gestione di questa società, mi pare di non averglielo mai chiesto. Se però ci sono una serie di segnalazioni che vanno fino allo scontro fisico, comunque devo ringraziarla perché adesso lei me l'ha confermato che c'è stato, anche se l'altra volta devo correggerla: lei ha negato tutto, ha negato che ci fosse qualunque tipo di conflitto. Ha negato tutto, ho qui esattamente quello che mi ha risposto, mi ha detto che nulla era successo, che non era a conoscenza e quant'altro, stavolta qualcosa è già cambiato in merito, comunque ben venga.

Non penso che debba essere lei colui che deve intervenire in diatribe di questo genere, ci mancherebbe, ma penso che il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei sindaci della società non l'ho nominato io, per cui penso che comunque questo Collegio dei sindaci e il Consiglio di amministrazione abbiano quanto meno l'obbligo di riferire a lei, Assessore, perché se non riferisce a me è già grave ma non riferire nemmeno a lei penso sia molto più grave, a precisa richiesta. Probabilmente non tocca a lei chiedere direttamente alla società Autoporto, ma lei può benissimo chiedere alla finanziaria regionale che detiene il 98% della proprietà.

Non ci ha detto tanto di più su quella lettera mandata il 10 aprile da Finaosta, perché è interessante, penso che interessi a tutta quest'aula e gliela leggerò: "gli inquilini insediati nell'area, come da oggetto, con la presente vogliono segnalare numerose difficoltà nel proseguire la propria attività con particolare riferimento agli ultimi cinque anni decorsi. La società è in caduta libera verso il basso e questo a causa della gestione commerciale poco accorta e priva di obiettivi e, a nostro avviso, poco qualificata... - leggo solo a sprazzi, non tutta - checché se ne dica, quest'area è a tutti gli effetti un'area commerciale e di servizi, non si può pensare di gestirla come fosse un'agenzia immobiliare, tappezzando le pareti degli immobili di annunci "affittasi". Occorre un piano di marketing commerciale possibilmente condiviso con investimenti puntuali e mirati. Chiediamo alla proprietà della società di gestione interventi tempestivi ma, per evitare il pericolo di un declino economico delle attività che vi operano e quindi del fatturato dell'Autoporto verso il quale si sta pericolosamente andando, occorre innanzitutto rivedere il management della società ". Questo lo inviavano il 10 gli inquilini, un buon gruppo di quegli affittuari dell'area della Casino.

Che politicamente si voglia dire che tutto va bene, che si voglia cercare di mascherare può andar bene, ma probabilmente le iniziative fatte dalla collega Spelgatti e queste segnano un qualcosa di veramente diciamo poco comprensibile, poco manageriale, poco funzionale di un'area così importante e di una società così importante, che, ricordo ai valdostani, è partecipata al 98% dalla finanziaria regionale.