Oggetto del Consiglio n. 781 del 4 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 781/XV - Interpellanza: "Indicazioni all'Azienda USL per l'affidamento a personale specializzato della Dirigenza del Reparto di Ginecologia e ostetricia".
Rini (Présidente) - Point n° 54 de l'ordre du jour. Per l'illustrazione, la parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Torniamo su un argomento, trattato con un'interrogazione qualche tempo fa, relativo all'individuazione dei responsabili del Reparto di Ginecologia e ostetricia rispetto alla PMA e allo screening del carcinoma del collo dell'utero. In quella interrogazione, quando chiesi all'Assessore quali erano i titoli da parte del responsabile della PMA (Procreazione Medicalmente Assistita), l'Assessore mi rispose: "la scelta del dottor Mosca è derivata dal fatto che solo due ginecologi dipendenti dell'Ostetricia e ginecologia sono in possesso del requisito contrattuale denominato alta specializzazione, ossia il dottor Mosca e il dottor Pica. Quest'ultimo, però, era già stato individuato come responsabile dello screening dei tumori femminili dell'utero, per cui la scelta in quel caso è caduta sul dottor Mosca, che si è reso disponibile". Segnalai che mancava, almeno dalla documentazione che avevo, per quanto riguarda il dottor Mosca, la specializzazione in Ostetricia e ginecologia, non mi era arrivata. Ho poi verificato per il dottor Pica, visto che è il responsabile per quanto riguarda lo screening del carcinoma dell'utero. Ho fatto la stessa cosa, quindi mi sono fatto mandare il curriculum e, guarda caso, anche questo dottore non ha - o perlomeno non mi è pervenuta, guarda caso, per lo stesso - la specializzazione in ostetricia e ginecologia, probabilmente si è persa. A quel punto però ho chiesto anche di altri dottori e invece ho notato che altri dottori che lavorano in quel reparto - ho qui i curriculum - ce l'hanno, uno ce l'ha dal 1984, un altro dal 2009, un altro ancora dal 2011, sono tutti e tre dottori dell'USL che lavorano in quel reparto. Con questa interpellanza vorrei sapere se effettivamente hanno ottenuto o non hanno ottenuto, i dottori Pica e Mosca, la specializzazione in Ostetricia, ce l'hanno o non ce l'hanno? A questo punto non so se è un problema di comunicazione o se effettivamente non hanno la specializzazione; se all'interno dell'ospedale esistono anche altri dottori che invece ce l'hanno e che lavorano in quel reparto e che vantano magari titoli superiori, io qui ne ho trovati tre, forse ce ne sono degli altri o forse non solo questi... e comunque a questo punto se è intenzione dell'Assessore di dare indicazione all'USL affinché si scelgano, tra chi deve dirigere i reparti, quelli con il curriculum più pesante, perché, ripeto, è abbastanza inusuale che, a parità di scelta, si scelgano sempre quelli col curriculum più leggero, io ce li ho qui: sono curriculum di una o due pagine, contro curriculum di sette-otto pagine ciascuno. Allora mi chiedo se è una prassi dell'USL a questo punto quella di scegliere quelli con meno specializzazioni rispetto a chi ne ha di più. Solo per capire se questa è la prassi e poi mi spiegate perché è questa la prassi, perché sono abbastanza sorpreso.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Baccega.
Baccega (UV) - Collega Cognetta, ritorniamo a dibattere di questo argomento, già affrontato in questo Consiglio circa un mese e mezzo fa. I due incarichi sono stati conferiti dal Direttore di ginecologia per il dottor Mosca il 13 settembre 2018 e per il dottor Pica il 1° febbraio 2018, epoca in cui io, ovviamente, facevo altro. Va detto che per il dottor Mosca e il dottor Pica, quali referenti della struttura, non comporta nessun genere di riconoscimento economico o giuridico, queste nomine fanno parte di una scelta di carattere organizzativo, interna alla struttura complessa, compiuta in via autonoma dal Direttore. I dottori Pica e Mosca non hanno conseguito la specializzazione ma, come le avevo precisato l'altra volta, sono titolari di un incarico equiparato all'alta specializzazione, ai sensi della lettera c) dell'articolo 27 del contratto collettivo nazionale di lavoro, ovvero, avendo oltre dieci anni di attività, possono addirittura partecipare al concorso per direzione strategica di struttura complessa, anche senza la specializzazione. Nel ribadire che la figura del referente in quanto tale non prevede una particolare procedura formale di selezione, ma è una scelta discrezionale del responsabile, che deve tener conto di più caratteristiche: del possesso di anni di incarico di approfondimento del servizio, dell'anzianità di servizio, della qualifica di dirigente a tempo indeterminato, delle capacità maturate nel settore, nonché dell'attitudine a utilizzare tecnologie avanzate. In aggiunta mi precisano dall'USL che il contratto collettivo nazionale di lavoro prevede, inoltre che, nel conferimento degli incarichi e per il passaggio agli incarichi di funzioni dirigenziali, le aziende tengono conto delle valutazioni del collegio tecnico, della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dell'area e disciplina di appartenenza, delle attitudini personali e delle capacità professionali del singolo dirigente sia in relazione alle conoscenze specialistiche nella disciplina di competenza, sia dell'esperienza già acquisita in precedenti incarichi svolti, anche in altre aziende, o esperienze documentate di studio e ricerca presso istituti di rilievo nazionale, dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi assegnati, nonché alle valutazioni e del criterio di rotazione, laddove è applicabile.
"Se è intenzione dell'Assessore competente dare indicazioni all'azienda affinché, nel rispetto dei titoli e della professionalità dei dottori presenti all'interno dell'ospedale, dia il mandato di sostituire o assegni il coordinamento dei reparti ai dottori che hanno conseguito più titoli": mi preme sottolineare, collega, che tutte le informazioni richieste attraverso la richiesta di documentazione ex 116 sono state soddisfatte nei tempi previsti dal Regolamento. Rispetto alla richiesta, invece mi preme sottolineare che i ruoli vengono assegnati - lo ribadisco - all'interno dell'Azienda USL e non sono di competenza di un Assessore, che arriva qui e taglia le teste, ma rispondono a regole organizzative e contrattuali, oltre che di trasparenza e di pari opportunità e rientrano nei compiti di gestione dell'azienda medesima. Mi sembra che si tratti, appunto, di valutazioni del collegio tecnico, di attitudini e di capacità professionali maturate nel tempo, in tanti anni passati nella struttura, e quindi anche di risultati conseguiti. Infine, posso dire che il servizio sanitario finora offerto è generalmente di buon livello, questo è quanto, non è certo l'Assessore che può dare indicazioni di dire: "rimuovi uno, metti l'altro", eccetera.
Presidente - La parola, per la replica, al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Assessore, apprezzo la sua risposta, sinceramente, perché appaiono chiare una serie di cose: innanzitutto abbiamo stabilito, una volta per tutte, che questi due dottori non hanno la specializzazione. Possono fare questo lavoro, ma questo lo sapevo per gli anni di anzianità, ma non hanno la specializzazione, quindi non è un errore di trasmissione, è acclarato che la specializzazione in ostetricia e ginecologia questi due dottori, ovvero il dottor Pica e il dottor Mosca, non ce l'hanno. Prima cosa importante che mettiamo da parte.
La seconda cosa importante che lei ha dichiarato e che mi sembra corretta è che è il Direttore della struttura che decide, quindi non è lei, è il Direttore della struttura, giustamente. Allora, forse lei non può tagliare teste, ma qualcuno una testa dovrebbe tagliarla, cioè il Direttore della struttura, che decide di dare la responsabilità dei reparti a chi ha meno titoli... poi ci domandiamo tra di noi perché i dottori bravi vanno via. Facciamoci una domanda: chi di noi studia, si informa, fa i dottorati di ricerca, fa questo e quell'altro e si vede scavalcato tranquillamente da qualcun altro che non fa nulla, a parte le amicizie politiche, è ovvio... cosa fa? Tutti noi mettiamoci nei panni di chi fa un percorso di studi, di specializzazione e approfondimento e poi si vede passare avanti da un altro, cosa farebbe lei? Cosa faremmo noi? Esattamente quello che succede: se ne vanno. Poi ci lamentiamo che non funziona, però qualcosa ce lo dovremmo chiedere. Se noi non possiamo tagliare le teste, forse dobbiamo fare una legge per tagliare le teste. La possiamo fare una legge per tagliare le teste? Cosa ne dice? La vogliamo fare? Non per seguire l'idea politica di qualcuno, ma in questo caso è per fare giustizia. Mi scusi, perché se le sembra logico questo... Se le sembra normale, se le sembra corretto... poi il servizio va bene, sì, va benissimo, per carità, potrebbe andare meglio? Hai voglia se potrebbe andare meglio! Certo, se magari mettiamo quelli più competenti, sicuramente andrebbe meglio, almeno sulla carta sono più competenti, perché poi mi chiedo: ma perché questi qui non si prendono la specializzazione? Sono così bravi... perché non vanno a insegnare nelle università, non vanno a fare i corsi? Perché sono talmente bravi e talmente impegnati che devono stare solo in ospedale. Gli altri invece, poverini, sono costretti ad andare a studiare, si vede che non hanno abbastanza da fare, ma le sembra normale? Non è una critica, è un ragionamento quello che dobbiamo fare.
Ritorniamo al discorso di ieri. Politicamente allora non serviamo a niente. Se mettiamo un primario lì e questo decide, arbitrariamente, chi mettere e chi promuovere, abbiamo risolto il problema, anche se non ha i titoli, diventa capo e gli altri sotto... e "mi raccomando, zitti, altrimenti ti faccio fare l'infermiera" a momenti... non può funzionare così il sistema, non potrà mai funzionare così! Per cortesia, fate un piccolo sforzo. Se c'è da fare una norma, facciamola e sistemiamo queste cose, facciamo un regolamento dove diciamo magari: "valutiamo i curricula, prima di dare le indicazioni". Potrebbe essere un'opportunità, per qualcuno, altrimenti diventa veramente assurdo.
Non è neanche una questione personale, ho fatto degli esempi, ma se questo è il livello, perché ci lamentiamo dell'ospedale... Veramente mi viene da ridere a parlare di certi discorsi, perché ogni cosa che si tocca la situazione è sempre più tragica ed è sempre più palese ed evidente il "noi non possiamo fare nulla", "questa cosa non si può toccare"... ma allora veramente cosa ci stiamo a fare? Dobbiamo parlare solamente delle menate? Ma non vi fate un esame di coscienza sul vostro lavoro, ogni tanto?