Oggetto del Consiglio n. 775 del 4 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 775/XV - Interpellanza: "Controllo dell'attività di proroga del servizio di gestione della Cittadella dei giovani concessa dal Comune di Aosta".
Farcoz (Président) - À la présence de 30 Conseillers je déclare ouverte la séance. Nous procédons avec le point n° 48 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Trattiamo per la terza volta il tema del rinnovo della gara di appalto della Cittadella dei giovani in quest'aula. L'abbiamo fatto già tre volte, non so se sarà la volta definitiva, mi auguro che sia quella risolutiva. Siamo infatti arrivati - credo e spero - all'epilogo di questa saga, iniziata quest'estate e proseguita in questi mesi, ma andiamo un pochino con ordine. A settembre dell'anno scorso vi era la scadenza naturale dell'appalto, che durava appunto tre anni. Sarebbe dovuto scadere a settembre 2018 ma ci disse il Comune di Aosta che non era ancora in grado di riuscire a formulare tutte le operazioni di gara, aveva dei ritardi e per questo motivo chiese una proroga di sei mesi per adempiere alle operazioni di gara. Su questo avevamo già posto la nostra attenzione, perché sappiamo che l'ANAC, così come il Codice degli appalti, impone di fare delle proroghe che non superino ovviamente i sei mesi ed esclusivamente per le operazioni strettamente necessarie per arrivare alla definizione di questa proroga. Cito peraltro l'articolo 23 della legge n. 62 del 2005, che dice: "i contratti per acquisti e fornitura di beni o servizi già scaduti, o che vengano a scadere nei sei mesi successivi alla data di entrata in vigore della presente legge, possono essere prorogati per il tempo necessario alla stipula di nuovi contratti a seguito di espletamento di gare a evidenza pubblica, a condizione che la proroga non superi comunque i sei mesi", quindi la proroga viene concessa per sei mesi, con l'obiettivo di rinnovare questo appalto. Questa gara di appalto avrebbe dovuto risolversi e appunto entrare in vigore con la nuova gestione a marzo 2019.
È successo però che per qualche motivo - incapacità, cattiva amministrazione o convinzione di poter piegare le leggi a proprio piacimento, non ne ho idea, deciderà in quest'aula chi ascolta - si arriva a marzo 2019 e viene formulata una nuova richiesta di proroga. Vi ricordate di quanto fu la richiesta di proroga che venne formulata? Di ben nove mesi. Il Codice degli appalti ci dice che si può prorogare per massimo sei mesi, il Comune di Aosta proroga per sei mesi, dopodiché, finita la proroga che doveva servire esclusivamente a formulare, scrivere e mettere a bando il nuovo contratto di appalto, ci chiede nove mesi di proroga, una proroga che quindi evidentemente è illegittima, vista la legge che ho appena citato: la n. 62 del 2005 e infatti la Regione, molto correttamente, si esprime chiedendo, per avallare la proroga, un parere dell'ANAC. Il Comune di Aosta, però, evidentemente non si perde d'animo e, resosi conto che la parte di finanziamento regionale non sarebbe mai giunta poiché legata al parere ANAC, sapete cosa tira fuori dal cilindro? La determina n. 170 del 29 marzo 2019, a uno o due giorni dalla scadenza della proroga originaria, determina che viene inviata alle 17:00 - era un sabato - quindi l'ultim'ora utile prima del weekend, con la quale si decide, sponte loro, richiamando deliberazioni sulla vendita del gas a supporto della propria iniziativa - una cosa veramente straordinaria - e affermando che nessuna legge fissa una data massima per la proroga - chiaramente in spregio a quel Codice degli appalti che ho appena citato - di prorogare per altri tre mesi la gestione, dal 1° aprile al 30 giugno 2019, tre mesi in più rispetto al massimo prorogabile sancito dalla legge n. 62 del 2005.
Pareva quindi che la questione fosse chiusa, dal momento in cui si era raggiunta la proroga dei sei mesi prima e dei tre mesi poi - nove mesi complessivi - e pareva che la Cittadella fosse mestamente destinata a chiudersi il 30 giugno visti i lunghissimi tempi che richiedono le operazioni di gara. Arriviamo invece al punto in cui l'ineffabile Sindaco Centoz ci stupisce di nuovo e, immantinente, pubblica sulla sua pagina Facebook, che evidentemente ha valore legale, un post dove indica che il bando è stato pubblicato e il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il 10 giugno 2019 alle ore 12:00 e la seduta pubblica per l'apertura delle offerte per il giorno 11 giugno 2019 alle ore 14:30. Ricapitoliamo: prima ci chiede - e ottiene - una proroga di sei mesi, da settembre fino a marzo, per poter bandire la nuova gara. Non riesce, ci dice che non riesce a completare le operazioni di gara e ci chiede una proroga, ulteriore, di nove mesi, perché dice: "in sei mesi non sono riuscito a fare le operazioni di gara, concedetemi un'altra proroga di ben nove mesi, così io riesco a finire tutte le operazioni di gara". Poi improvvisamente, quando si rende conto di non poter avere quel tipo di proroga, tira fuori tutti i soldi che può tirare fuori il Comune di Aosta e in soli tre mesi riesce a risolvere tutto quanto, un qualcosa di straordinario, una capacità amministrativa incredibile. Direi che è evidente che l'operazione è alquanto curiosa, si passa quindi dal non riuscire a chiudere un bando, perché il tempo non è sufficiente, a farlo in poco tempo, senza alcun problema. È evidente che bisogna anche sgombrare un attimo il campo da eventuali speculazioni. Se la Cittadella dei giovani di Aosta rimane aperta, ovviamente per noi è assolutamente una cosa positiva, siamo assolutamente felici che un servizio di questo tipo venga lasciato a disposizione della cittadinanza. Il dubbio che però mi viene - e che ritengo sia legittimo - è questo: non è che si applica il Codice dell'appalto intuitu personae?
Sempre partendo dal presupposto che la proroga di tre mesi che ha fatto il Comune di Aosta sia evidentemente illegittima, poiché travalica i limiti posti dalla legge cui ho fatto riferimento prima, non è che per caso si è arrivati a bandire - in tutta fretta, a questo punto - questa gara - mi permetto di fare delle illazioni - perché se un concorrente voleva partecipare, si trovava meno tempo per poter partecipare a questa gara, dal momento in cui la pubblica amministrazione dice che il concorso verrà bandito di lì a nove mesi, perché non si è riuscito a completare le operazioni di gara... se così fosse - questo, evidentemente, non è rispondente al vero - chiaramente andremmo a integrare una fattispecie che ricade sotto la turbativa d'asta e di certo sarebbe un grave problema. Io sono sicuro che non è così, però ritengo che sia necessario assolutamente fare chiarezza su questo tipo di operazioni che vengono fatte, soprattutto perché la Regione, pur non essendo proprietaria della struttura, è cofinanziatrice di quella struttura, mette una buona percentuale di quel mezzo milione di euro annuo che viene dato per gestire quella struttura, quindi è evidente che, se vengono compiute delle operazioni, che di certo di legittimo paiono avere molto poco - ma non lo diciamo noi, lo dice il Codice degli appalti - chiediamo, per tramite di questa interpellanza, "se l'Amministrazione regionale sia stata messa al corrente del celere espletamento delle procedure di gara, rendendo quindi superflue le richieste di proroga precedentemente formulate e se sia intenzione dell'Amministrazione regionale operare un controllo nel merito di un'attività di proroga e rinnovo a dir poco convulsa e contraddittoria".
Dalle ore 15:41 riassume la Presidenza la Presidente Rini.
Rini (Presidente) - Per la risposta, la parola all'Assessore Certan.
Certan (AV) - Buon pomeriggio a tutti. Consigliere Manfrin, prima di rispondere puntualmente alle sue domande, vorrei solo fare due precisazioni, la prima: lei dice: "insinuo, sto facendo delle illazioni", di questa parte naturalmente è responsabile lei, ma io le consiglierei di proporre puntualmente delle mozioni al Consiglio comunale di Aosta, perché su alcune parti è il Consiglio comunale di Aosta... io naturalmente mi atterrò a rispondere alle domande che lei ha fatto a noi e non a commentare quanto ha detto.
L'altra precisazione è che non so se questa sua interpellanza rimane agli atti, ma forse deve solo fare una correzione, perché nell'interpellanza, in particolare nelle premesse, viene richiamata la determina dirigenziale del Comune di Aosta n. 200 del 4 aprile 2019, che fa riferimento alla revoca della concessione del maneggio comunale. Io ho ipotizzato trattarsi di un refuso o di un errore, credo che l'argomento e il suo obiettivo fossero un altro, non quello del maneggio, ma se rimane agli atti, credo sia giusto che magari si parli di questa cosa, perché non comprenderei sennò quale senso possa avere.
Ciò detto, credo che questi passaggi non inficino la nostra risposta. Mi sembra che, per l'appunto, lei chieda puntualmente se siamo stati oppure no informati dei diversi passaggi che il Comune di Aosta ha inteso mettere in atto per l'affidamento in concessione della Cittadella dei giovani. Il Comune di Aosta, con nota acquisita al protocollo regionale in data 5 aprile, ha trasmesso ufficialmente le due determine: la n. 169 e la n. 170, nonché la nota con la quale lo stesso Comune ha trasmesso alla CUC la richiesta di avvio della procedura di gara. Consultando il sito della CUC, abbiamo quindi preso atto, anche senza una comunicazione ufficiale in tal senso, di quale fosse il termine di presentazione delle offerte, ovvero il 10 giugno, e quello di apertura delle offerte, fissato per l'11 giugno: questo perché era un procedimento che doveva fare il Comune di Aosta e che quindi ha seguito chiaramente tutto l'iter. In questi termini abbiamo quindi appreso con favore delle tempistiche della procedura.
Per quanto riguarda invece la seconda domanda: "se sia intenzione dell'Amministrazione operare un controllo nel merito di un'attività di proroga e rinnovo...", anche qui devo fare solo una precisazione, ovvero: laddove si dice che il Comune ha richiesto e ottenuto dagli enti partner una prima proroga di sei mesi, si dice in realtà qualcosa di inesatto, perché era già di più di sei mesi la prima proroga, lo scorso anno, quella di settembre. Era più vicina ai sette che ai sei, in quanto la prima proroga era superiore: era dall'8 settembre al 30 marzo. Sui tempi poi della seconda proroga, con decorrenza dal 1° aprile, questi in effetti erano stati cautelativamente stimati dal Comune nella delibera del 14 marzo, la n. 28, in nove mesi, ovvero sino al 31 dicembre. Con il procedimento dirigenziale n. 170 lo stesso Comune ha poi disposto in realtà una proroga tecnica del contratto per il solo periodo del 1° aprile-30 giugno.
Ciò premesso, la Regione, per quanto di competenza ha con propria delibera di Giunta, la n. 374 del 2019, approvato la copertura - lo ha ricordato anche lei nel suo intervento - finanziaria della proroga tecnica per il tempo strettamente necessario all'espletamento della gara e del nuovo affidamento biennale del servizio di gestione della Cittadella dei giovani a partire dal 1° aprile 2019 fino al 31 dicembre 2021. Contestualmente ha condizionato il trasferimento al Comune di Aosta della quota finanziaria di competenza regionale all'inoltro, da parte del Comune, dell'istanza di parere all'ANAC sulla corretta interpretazione delle norme in materia di concessioni per lo specifico caso dell'affidamento in parola, anche con riferimento alle condizioni per la proroga tecnica delle more dell'affidamento, un controllo sulla proroga quindi verrà fatto non dalla Regione, ma dall'ANAC, direttamente, con le modalità che ho descritto. Questo è l'aggiornamento di questa settimana, perché abbiamo ricevuto - credo nei giorni scorsi, due o tre giorni fa - una lettera dal Comune di Aosta, cerco di sintetizzare quanto viene detto, dove si considera che le risposte dall'ANAC non sono ancora pervenute e il Comune di Aosta ha informato l'Amministrazione regionale del fatto di non procedere a un'ulteriore proroga tecnica della concessione, che pertanto si è conclusa in data 30 giugno 2019.
Con la conclusione del contratto di concessione perde inoltre di efficacia il protocollo d'intesa approvato con DGR n. 461 del 2015 e sottoscritto in data 6 maggio 2015, finalizzato alla compartecipazione economica della Cittadella dei giovani da parte dell'Amministrazione regionale".
Per completezza di informazione, in questa informativa del Comune che ci è giunta si informa, o si conferma, che il Comune di Aosta, con determinazione n. 484 in data 28 giugno 2019 ha determinato di sottoscrivere con il concessionario, in scadenza il 30 giugno, un accordo di custodia temporanea, a titolo non oneroso, della Cittadella dei giovani, per un periodo non superiore a due mesi e con decorrenza 1° luglio 2019, salvo il riconoscimento di un importo di 800 euro, oltre IVA, per la gestione di due iniziative che già erano state programmate - ci è stato detto -: il giro ciclistico della Valle d'Aosta e GiocAosta, previste in Cittadella rispettivamente nelle giornate del 15 e del 16 luglio e 10-11 agosto, erano due iniziative già programmate. Da come ho capito leggendo questa informativa, quindi, il Comune di Aosta ha in pratica fatto un accordo per poter fare queste due iniziative. Questo è l'ultimo atto, che è del 28 giugno, ci è arrivato quindi qualche giorno fa.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore innanzitutto per aver corretto un refuso, che correttamente ha segnalato, dove avevo indicato, in realtà, una delibera dell'ANAC, che introduceva questa surrettizia operazione, per la quale si va a fare una gara con tempi molto serrati e che rischia di escludere alcuni dei partecipanti a quella gara. Ha fatto benissimo a sollevarlo, effettivamente è un refuso che ho notato anch'io, quando l'ha fatto rilevare, sono felice anche della comunicazione. Io sono in attesa, visto che era stata una richiesta, anche da parte dell'Amministrazione regionale, oltre che di quella comunale, del parere dell'ANAC sulla proroga già richiesta e ulteriormente accordata.
Direi che è evidente, è chiaro: se il Comune di Aosta utilizza i propri fondi, quindi si assume la responsabilità di utilizzare i propri fondi, è evidente che non compete alla Regione, ma è altrettanto evidente che, se la Regione metterà una parte in più, così com'è previsto dall'accordo, ovvero metterà la sua parte di finanziamento - che mi sembra assommi circa al 40%, non ricordo esattamente la percentuale - andrà a inserire quel finanziamento in un quadro di legalità e di appalto fatto con tutti i crismi e di certo non un finanziamento in una gara che è stata chiaramente viziata anche da proroghe illegittime, eccetera: ecco dunque il senso di chiedere questo a lei.
Per quanto di competenza del Comune di Aosta, chiaramente verrà chiesto, ma siccome ci sono tre enti finanziatori - uno è il Comune di Aosta, uno è la Regione autonoma Valle d'Aosta e un altro è il CELVA -, è evidente che ognuno per parte sua, se va a mettere dei finanziamenti, deve fare in modo che la propria parte, la parte di ciascuno venga messa in assoluta legittimità. Ci pare di poter avanzare, per l'appunto, la richiesta di avere degli approfondimenti, che ad oggi giustamente mi dice non esserci.
La parte che non ho capito, Assessore, è quella relativa alla decadenza degli accordi del 2015, cioè so che è stato approvato un altro verbale d'intesa sulle linee guida, che è quello che ci aveva già annunciato in quest'aula, ma non capisco la decadenza, cioè cosa significhi la decadenza di cui ci ha parlato in questo momento, degli accordi del 2015, che erano le linee guida che erano state fatte originariamente nel primo rinnovo dell'appalto. Insomma, quello che è importante è che si vigili e si verifichino quali siano le risultanze che emergeranno da quella che sarà l'analisi dell'ANAC, che sicuramente è ente deputato nel merito delle proroghe già annunciate.