Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 774 del 4 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 774/XV - Interpellanza: "Interventi per la riorganizzazione ed il rilancio dei Centri per l'impiego".

Rini (Presidente) - Punto 47 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione dell'interpellanza, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - In questa interpellanza parliamo del reddito di cittadinanza e della riorganizzazione dei centri dell'impiego, necessaria al fine di garantire che il reddito di cittadinanza sia davvero uno strumento di sostegno a chi deve ricollocarsi sul mercato di lavoro, oltre che una misura di contrasto alla povertà. All'interno di questa misura è fondamentale il ruolo dei centri dell'impiego, i quali hanno tre compiti. Il primo è di raccogliere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro che deve essere fornita dai beneficiari del reddito. Il secondo è di convocare i beneficiari del reddito per sottoscrivere il patto di inclusione sociale con i servizi sociali dei Comuni, per coloro che hanno bisogno di aiuti più complessi e multidimensionali, e il patto per il lavoro. Chi sottoscrive il patto per il lavoro deve collaborare con i centri per l'impiego alla redazione del bilancio delle competenze, frequentare percorsi di formazione e riqualificazione professionale, ricercare attivamente un'occupazione e soprattutto accettare almeno una delle tre offerte di lavoro congrue che gli verranno proposte. Il terzo compito dei centri dell'impiego è svolgere soprattutto la parte sostanziale della ricerca delle offerte di lavoro per chi è disoccupato.

La Regione ha un importantissimo ruolo e una importantissima funzione sulla riorganizzazione dei centri dell'impiego. A oggi gli uffici territoriali servono soprattutto per certificare lo status della disoccupazione, piuttosto che sovvertirlo, gli utenti si rivolgono ai centri dell'impiego forse con la speranza di trovare lavoro, ma gli operatori si spendono poi attivamente per cercarlo il lavoro sul territorio? Vista così l'impostazione del centro per l'impiego è l'esatto opposto di quello che serve al sistema del reddito di cittadinanza. È evidente che i centri per l'impiego della nostra regione devono essere rivisti sia a livello di logistica che a livello di organizzazione interna.

Rispetto alle risorse umane aggiuntive che saranno a disposizione della riorganizzazione dei centri dell'impiego, vi saranno sei Navigator per la provincia di Aosta che hanno vinto la selezione pubblica svoltasi presso la Fiera di Roma nei giorni del 18, 19 e 20 giugno 2019. Il ruolo dei Navigator è accompagnare personalmente il beneficiario del reddito di cittadinanza verso l'inserimento professionale e orientarlo verso opportunità formative. La Regione ha appena bandito due concorsi, a partire dal 16 luglio fino al 19 agosto, per sei funzionari con possesso della laurea e un'assistente contabile con possesso di diploma di scuola superiore, che saranno destinati a lavorare nel potenziamento dei centri dell'impiego. In totale nel 2019 saranno assunte 10 unità di personale aggiuntive.

Fatte queste premesse interpelliamo l'Assessore per sapere: "qual è lo stato di aggiornamento digitale delle schede di tutti coloro che hanno avuto accesso ai CPI nel 2017 e nel 2018; quale percentuale sul numero totale di persone che hanno cercato lavoro tramite i CPI lo hanno trovato, nel 2017 e nel 2018; quali sono le 3 principali azioni che l'Assessorato alle politiche del lavoro intende mettere in campo per la riorganizzazione ed il rilancio dei Centri per l'Impiego e con quali tempi di realizzazione".

Presidente - La parola all'assessore Bertschy per la risposta.

Bertschy (AV) - Quando ha citato la parola Navigator il collega Manfrin ha controllato il numero dei componenti della Giunta e ha detto: "no, ma non sono gli stessi, l'altra selezione non è ancora finita". È una battuta, per prenderla un po' più alla leggera; comunque vedremo, appena completata vedremo come finirà.

Grazie per l'interpellanza e soprattutto per l'atteggiamento. Io credo che bisogna ridare valore al servizio dei centri dell'impiego, sapendo che i centri dell'impiego il loro lavoro lo stanno facendo. Forse non sempre ce lo ricordiamo e non sempre sono stati messi al centro di un'azione politica e organizzativa che li abbia messi in passato e li metta per il futuro nella loro giusta possibilità di azione. Il reddito di cittadinanza, se serve anche a stimolare questo, ben venga. Poi sul reddito di cittadinanza sappiamo bene che vedremo alla fine di questo anno quali saranno gli effetti positivi e le analisi che dovremo fare.

Detto questo, rispetto alla prima domanda, "qual è lo stato di aggiornamento digitale delle schede di tutti coloro che hanno avuto accesso ai CPI nel 2017 e nel 2018", spero di aver correttamente inteso. Da un decennio la Regione si è dotata di un sistema informativo di gestione dei servizi erogati dai centri per l'impiego, Sistema informativo lavoro (SIL), in uso con le Regioni Emilia Romagna, Umbria, Calabria e con la Provincia autonoma di Trento, per cui abbiamo una banca dati di utenti al CPI totalmente in formato digitale e in cooperazione applicativa con il sistema nazionale. Alcuni dati del sistema di lavoro si aggiornano automaticamente acquisendo dati da altre banche dati, come ad esempio dalla comunicazione obbligatoria proveniente dal sistema SARE, sempre gestito dai nostri centri per l'impiego. Il sistema di gestione delle comunicazioni obbligatorie SARE, mi fa piacere ricordalo, dal 16 maggio è online in una veste completamente rinnovata e direi anche più adeguata ai moderni standard informatici. In questi primi mesi di applicazione abbiamo avuto segnalazioni positive da parte dei consulenti del lavoro e di tutti i datori che lo trovano sicuramente più agevole e ha ridotto, ha semplificato un pochettino i procedimenti, quindi direi una cosa positiva da segnalare. Gli altri dati rimangono comunque aggiornati manualmente dagli operatori, ogni volta che l'utente si presenta fisicamente al CPI.

Il secondo quesito, "quale percentuale sul numero totale di persone che hanno cercato lavoro tramite i CPI lo hanno trovato, nel 2017 e nel 2018". Ricordando che l'attuale mercato del lavoro è libero e le imprese non sono obbligate a rivolgersi ai servizi pubblici, ma che questo ci deve stimolare ad andare a cercarci il lavoro, piuttosto che avere un'azione passiva, quindi a partire da noi politici, i dati che le riassumo sono i seguenti. Sono state 3128 le persone che hanno usufruito di uno o più colloqui di incontro domanda/offerta di lavoro presso i centri per l'impiego negli anni 2017 e 2018; 1.557 persone nel 2017, 2234 nel 2018, tra cui 663 persone hanno usufruito del colloquio in entrambi gli anni, anche perché i numeri non rappresentano sempre le persone, ma evidentemente per alcune situazioni sono cumulativi. Tra queste persone 2047 hanno avuto almeno un contratto a tempo determinato o indeterminato nei due anni, in particolare 466 persone hanno usufruito di almeno un contratto a tempo indeterminato e per 187 l'assunzione è tutt'ora in essere. Sono invece 1891 le persone con almeno un contratto a tempo determinato: 1339 per un contratto da 1 a 6 mesi, 357 persone hanno avuto un contratto di durata superiore ai 6 mesi fino ai 12 mesi e 43 persone hanno avuto assunzioni superiori all'anno. Il part-time riguarda il 43 percento delle assunzioni a tempo determinato e il 39 percento di quelle a tempo indeterminato.

Il terzo quesito: "quali sono le tre principali azioni che l'Assessorato alle politiche del lavoro intende mettere in campo per la riorganizzazione ed il rilancio dei Centri per l'Impiego e con quali tempi di realizzazione", credo sia un po' il cuore dell'interpellanza. Le tre principali azioni sono le seguenti. La prima evidentemente è l'azione sul personale, partendo dalle persone che lavorano. L'assunzione dei Navigator da parte dell'ANPAL, per questa azione amministrativa e di potenziamento che è il reddito di cittadinanza - è corretto sottolineare, in questo caso la positività dell'azione - ha messo in campo la disponibilità di risorse per l'assunzione di personale e per la stabilizzazione dal 2021. Si tratta di assunzioni di potenziamento a oggi su tutto il panorama nazionale e noi ci siamo inseriti, come Regione Valle D'Aosta, in questa possibilità di finanziamento delle assunzioni. Per quello che riguarda la Valle d'Aosta si tratterà di 22 nuove risorse a tempo indeterminato, che verranno assunte nel triennio 2019-2021.

Con il dipartimento del personale, che colgo l'occasione per ringraziare per aver celermente affrontato la questione, anche perché i tempi erano il 30 giugno per attivare le procedure, si è lavorato per questo concorso dedicato completamente e finalmente, direi, ad assumere persone con le corrette competenze per inserirsi in un lavoro delicato. Quindi sarà una assunzione che avrà dei risvolti positivi non solo in termini numerici, ma anche per la qualità delle competenze delle persone che verranno assunte nei centri dell'impiego. La graduatoria che ne scaturirà ci permetterà anche di lavorare sulla compensazione dei pensionamenti e delle cessazioni che interverranno dal 2019 in avanti. In questa fase stiamo anche lavorando per migliorare, attraverso delle azioni formative, la conoscenza in particolare del reddito di cittadinanza, ma non solo. Abbiamo messo in campo altre iniziative di formazione anche su altri temi, perché ci sembra giusto ridare stimoli a tutta la struttura.

La seconda è un'azione strutturale di organizzazione per la revisione della legge n. 7 del 2003 ed è il lavoro che stiamo facendo per il nuovo piano di politiche del lavoro. È inutile lavorare solo per potenziare i centri di impiego, se non ci ridotiamo di una organizzazione amministrativa con una legge più adatta ai tempi che stiamo gestendo e soprattutto con un'azione politica di visione di strategia. In questo senso, se i lavori continueranno con questi ritmi, io credo che alla fine dell'anno potremo discutere di tutti e due i provvedimenti e credo che questo, con finalmente la possibilità di anche far lavorare il Consiglio delle politiche del lavoro, va nuovamente segnalato come un aspetto positivo di questa fase.

L'azione di accompagnamento è in attesa della revisione della normativa. È interessante, a nostro avviso e in questo senso avete centrato il problema, anche cercare di ridare o dare una sede più centrale, più adeguata e soprattutto anche più vicina alla cittadinanza rispetto all'attuale sede. Uno, perché una volta potenziati i centri avremo bisogno di nuovi spazi e due, forse per mettere il lavoro, la sede dei centri dell'impiego e le politiche al centro di un'azione anche di visibilità e di immagine della comunità, che poi si dovrà tradurre in sostanza e in concretezza. Però nell'insieme, forse per ritrovare un po' tutti l'entusiasmo nel lavorare in questa direzione, credo che questa sia la cosa giusta. Infine, già dalla variazione di bilancio che stiamo predisponendo e per il prossimo anno, ridaremo risorse dirette alle politiche del lavoro e non le vedremo più assegnate esclusivamente attraverso il fondo sociale europeo.

Dalle ore 12:46 assume la presidenza il vicepresidente Distort.

Distort (Presidente) - Per la replica la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - Grazie Assessore per le risposte. La prima domanda, che ho fatto sulla raccolta digitale delle informazioni che ci sono all'interno del centro dell'impiego e di tutte le richieste che vengono fatte dai cittadini che si recano al centro dell'impiego, l'ho fatta proprio molto molto organizzativamente per capire a che punto è la raccolta digitale e se queste aggiunte di informazioni che vengono fatte ogni tanto a livello manuale troveranno o trovano già la loro organizzazione all'interno della raccolta invece digitale, perché immagino che con l'arrivo di tutte le nuove richieste, se questo non c'è, sarà veramente difficile avere la continuità di quello che riguarda le singole persone che richiedono il reddito.

Nella risposta alla seconda domanda sinceramente ho fatto un po' fatica a capire qual era la percentuale che ho richiesto, magari poi riascolto il suo intervento. La cosa importante è che dobbiamo avere chiaro che il centro dell'impiego deve essere il fulcro dell'incontro tra la domanda e l'offerta. Quindi è chiaro che sapere quante persone hanno fatto richiesta di lavoro tramite il centro dell'impiego e poi quante lo hanno trovato, è un indicatore che ci dice se il centro dell'impiego fa il suo lavoro, oppure non lo fa. Rispetto alle tre azioni, avevo abbastanza intuito che potevano essere queste tre, un po' dagli incontri ai quali ho partecipato, un po' da tutta la rassegna stampa che c'è in merito, e sono assolutamente d'accordo sul fatto che una nuova sede per i centri dell'impiego, anche all'interno e al centro magari del comune di Aosta, possa dare veramente un rilancio al centro dell'impiego, perché dà un'altra visibilità alla struttura.

Presidente - Grazie collega Russo. Vista l'ora, vi comunico che la seduta mattutina del Consiglio è conclusa. Riprenderemo i lavori oggi pomeriggio alle 15:30. Buon pranzo.

La seduta termina alle ore 12:57.