Oggetto del Consiglio n. 772 del 4 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 772/XV - Interpellanza: "Mancato coinvolgimento del Dipartimento personale e organizzazione nella predisposizione del piano di rafforzamento amministrativo (PRA)".
Rini (Presidente) - Punto 45 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al collega Vesan.
Vesan (M5S) - Questa è una interpellanza relativa a una specifica deliberazione della Giunta regionale ormai piuttosto datata, perché come tutti gli altri atti ha seguito un lungo iter prima di poter essere affrontata. Nella fattispecie fa riferimento alla deliberazione n. 147 dell'8 febbraio 2019 con cui la Giunta regionale definiva il piano di rafforzamento amministrativo. Questo piano, per intenderci, era quello relativo alla organizzazione dell'ufficio che doveva occuparsi dell'utilizzo dei finanziamenti europei, per il quale la nostra regione era in particolare ritardo. Sulla scorta di questo è stata predisposta questa deliberazione che prevedeva, fra le altre cose, assunzioni di personale e trasferimenti di risorse umane all'interno dell'amministrazione. "Considerato che tale competenza rientra fra quelle specifiche per il Dipartimento personale e organizzazione che: supporta l'organo di direzione politico-amministrativo nella programmazione del fabbisogno del personale e nelle procedure in materia di riorganizzazione; provvede all'organizzazione del personale regionale curando la gestione della dotazione organica, lo stato giuridico, l'instaurazione e la trasformazione del rapporto di lavoro e la mobilità". Queste cose le ho lette, perché sono state prese direttamente dal sito regionale fra le competenze dello specifico dipartimento.
Nell'estensione di questa deliberazione noi abbiamo però riscontrato il fatto che questa deliberazione è stata predisposta - immaginiamo, anche lo stesso piano di rafforzamento amministrativo - non dal dipartimento del personale, ma direttamente dalla Segreteria generale della Regione e noi non siamo tanto riusciti a capire - quindi è questo che chiediamo alla Giunta regionale - quali siano le motivazioni che sono alla base della scelta di operare in questa direzione e, se non è stato coinvolto il Dipartimento personale e organizzazione, quali sono le motivazioni che hanno deciso di escludere questo specifico dipartimento non solo dalla predisposizione dell'atto, ma dalla stessa riorganizzazione.
Presidente - Per la risposta la parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Mi permetta consigliere Vesan, ma tutta questa interpellanza nasce da un presupposto che non è corretto. Nessuno voleva togliere il dipartimento del personale dal PRA: è che il PRA da sempre è gestito dal Segretario regionale.
Va precisato intanto che il piano di rafforzamento amministrativo è uno strumento di cui tutte le amministrazioni italiane centrali e regionali che sono titolari di programmi e cofinanziamento europeo e statale, nel periodo di programmazione, si sono dovute dotare, su richiesta della Commissione europea e dello Stato, al fine di favorire maggiore efficienza ed efficacia nell'azione dei programmi. Il processo di definizione del PRA è disciplinato puntualmente da linee guida validate dalla Commissione europea, che in particolare stabiliscono: che il PRA è uno strumento trasversale che interviene su diverse componenti dell'assetto amministrativo, di cui il personale rappresenta un elemento rilevante ma non esclusivo; che ogni amministrazione individua un responsabile politico e un responsabile tecnico del piano, precisando tra l'altro che quest'ultimo è una figura apicale dell'amministrazione, con esperienza nella gestione dei programmi e con poteri adeguati a realizzare e coordinare le azioni previste dal PRA, deve essere dotato di adeguati poteri per promuovere e sostenere i cambiamenti organizzativi, e svolgere i compiti assegnati avvalendosi di una specifica unità organizzativa con adeguato personale interno per orientare e supportare la realizzazione del piano.
Per quanto riguarda quindi la prima domanda, in linea con queste linee guida europee, la Valle d'Aosta si è dotata nel 2014 del primo piano di rafforzamento amministrativo per il biennio 2015/2016 e a luglio 2018, con deliberazione n. 908, del secondo PRA per il biennio 2018/2019, successivamente aggiornato con delibera n. 147 dell'8 febbraio 2019, oggetto dell'interpellanza.
Fin dal 2014 - fin dal 2014, collega Vesan! - il Segretario generale della Regione è stato individuato come referente tecnico del PRA, in quanto rispondente ai requisiti richiesti dalle linee guida. Dal momento che, ai sensi dell'articolo 9 comma 2 della legge regionale 22 del 2010, relativa alla disciplina dell'organizzazione dell'amministrazione regionale, si tratta del soggetto cui spettano tra l'altro i seguenti compiti: attivare il processo di definizione delle strategie regionali e introdurre formule ai processi gestionali diretti a conseguire più elevati livelli di efficienza, efficacia ed assicurare uniformità e omogeneità all'azione amministrativa. Cioè, il Segretario generale ha una visione globale ed è sempre stato incaricato lui a fare questo.
"Per quale motivo non sia stato coinvolto il Dipartimento personale e organizzazione". Relativamente a questa domanda, è sufficiente leggere la deliberazione n. 147 del 2019 per rendersi conto appunto di quello che dicevo. Alla lettera O delle premesse di questa delibera infatti si legge testualmente: "precisato che tale attività è stata condotta assicurando sin da subito il coinvolgimento, oltre che del responsabile del PRA e delle autorità di gestione dei programmi FSR, FSE e FASR, del capo ufficio di rappresentanza a Bruxelles e del referente regionale degli interventi del fondo, anche degli altri soggetti interessati", tra i quali è proprio espressamente indicato il coordinatore del Dipartimento personale e organizzazione. Quindi il dipartimento del personale è presente in modo significativo all'interno di questo processo.
In effetti, contrariamente a quanto sembra ritenere l'interpellanza, il coinvolgimento del dipartimento personale e organizzazione nell'aggiornamento del PRA è stato costante e intenso - questo glielo assicuro perché in Giunta quando ne abbiamo discusso il Segretario generale era sempre accompagnato anche dal coordinatore di questo dipartimento - ed è avvenuto contemporaneamente al processo generale di riorganizzazione dell'amministrazione. Il coordinatore di tale Dipartimento personale e organizzazione pertanto ha fatto parte, con il Segretario generale, il coordinatore del Dipartimento politiche strutturali e affari europei e le autorità di gestione dei programmi del cosiddetto gruppo guida, per la stesura del piano e ha diretto nel periodo ottobre 2018 - febbraio 2019 le seguenti attività: organizzazione dei singoli incontri per programma, con la partecipazione delle varie strutture delle amministrazioni interessate per l'identificazione delle criticità emergenti. Ha poi coordinato l'esame delle criticità rilevate e delle proposte di intervento formulate, ai fini dell'identificazione delle proposte accoglibili e ha coordinato l'introduzione delle proposte di modifica del piano. Infine, si precisa che le fasi di finalizzazione del lavoro hanno visto il coinvolgimento anche della struttura Gestione del personale e concorsi del Dipartimento personale e organizzazione, proprio in ragione delle competenze da questa esercitate in relazione alle previsioni del piano.
Spero di avere chiarito quello che lei chiedeva. È una procedura prevista dal 2014, in cui la sintesi e le fila vengono gestite dal Segretario generale, non dimenticando assolutamente, come le ho detto, il dipartimento del personale.
Presidente - Per la replica la parola al collega Vesan.
Vesan (M5S) - Ringrazio il Presidente per le precisazioni e per quanto è stato approfondito il suo esame. Dall'esame della deliberazione n. 147 la posizione dell'ufficio personale pareva assolutamente marginale, in una situazione in cui c'erano comunque assunzioni e spostamenti di personale. Siamo contenti che l'Amministrazione abbia valutato e operato in assoluta sinergia e confidiamo che anche le procedure per la selezione del personale destinato alla assunzione siano state fatte rispettando i criteri previsti per tutte le assunzioni regionali.