Oggetto del Consiglio n. 770 del 4 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 770/XV - Interpellanza: "Intendimenti del Governo regionale in merito all'evoluzione del percorso concordatario riguardante la Casino de la Vallée".
Rini (Presidente) - Punto 43 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la parola al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Come dicevo ieri, non è un accanimento terapeutico. Avrei voluto parlare a inizio maggio di questa interpellanza, che in parte è stata ispirata da uno dei Navigator che in realtà avete all'interno della maggioranza, già prima dell'accordo con Rete Civica. C'era stato un'interrogazione a risposta immediata in cui si chiedeva quanto la Casino de la Vallée avesse dato alla comunità valdostana in termini di imposte e di tributi. Ebbene, per completare in ottica contabile i numeri, è bene anche comprendere a quanto ammontino le risorse pubbliche concesse alla Casino de la Vallée, sia in forma diretta, parliamo di aumenti di capitale, sia in forma indiretta per mezzo di Finaosta. È anche importante valutare un altro dato, ovvero l'impatto sul bilancio regionale in termini di accantonamenti determinati dalle perdite, che purtroppo si sono generate nel tempo dalla stessa Casino de la Vallée.
E poi due aspetti più di natura politica e gestionale. Il primo, la questione di che cosa ha fatto e qual è l'attività della cabina di regia, in modo tale da fare chiarezza su questo organo, inorganico direi, e soprattutto comprendere, se è stato costituito, che cosa ha fatto il famoso gruppo di esperti interni all'amministrazione e alla finanziaria regionale, citato da un comunicato stampa da parte del Presidente, per verificare la situazione della Casino de la Vallée e, se ricordo bene, anche quello che aveva fatto l'amministratore unico allorquando è emersa la questione legata al mancato pagamento delle ritenute tributarie.
In realtà, in riferimento alla quarta domanda, già in parte anche ieri più volte il Presidente ha detto cosa si intende fare riguardo all'evoluzione del percorso concordatario. Lui ha giustamente confermato l'intenzione di proseguire su questa strada; io chiedo - perché all'epoca ci furono delle notizie di stampa non del tutto chiare - se era intenzione o se c'è l'intenzione di sostituire l'attuale governance. Io ne approfitterei per chiedergli se, a seguito dell'eventuale omologa, è intenzione di questo Governo sostituire o modificare l'attuale governance, così guardiamo avanti.
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Se lei mi dà ragione, parlando del casinò, non è un accanimento terapeutico, ma è un sollievo terapeutico; e poi è un problema talmente complesso e difficile...! Lei che sicuramente molto più di me è pratico e a conoscenza di questi dati, accetti che legga la relazione che gli uffici, che già sono stati i suoi uffici, mi hanno preparato per rispondere in modo più corretto alle sue richieste.
Primo quesito. Di seguito si riepilogano gli atti di concessioni adottati dalla Regione nel periodo 2010-2018 a favore della Casino de la Vallée. Nell'anno 2010 è stato effettuato un aumento di capitale con conferimento di beni per 96 milioni 428 mila euro. Il valore dei beni conferiti è stato oggetto di perizia asseverata da esperto designato dal Tribunale ex articolo 2343 del Codice Civile. A valle del suddetto aumento il capitale sociale a fine 2010 ammontava a 104 milioni 955 mila euro. L'aumento di capitale autorizzato con la legge regionale n. 49 del 2009 era volto ad accorpare in capo al Casino de la Vallée tutte le proprietà inerenti alla gestione della casa da gioco e del complesso aziendale del Grand Hotel Billia, facente capo allora alla società Servizi Turistici Valdostana S.p.A. (STV S.p.A.).
Ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 49 citata, la Giunta regionale è stata autorizzata a intervenire per il finanziamento degli interventi previsti dal piano di sviluppo attraverso trasferimenti a Casino de la Vallée S.p.A. Nel 2012 con deliberazione n. 1465 del 20 luglio 2012 la Giunta regionale ha concesso un finanziamento a mezzo mutuo di 50 milioni di euro, a parziale copertura degli investimenti del patrimonio edilizio conferito nel corso del 2010. Le erogazioni sono state effettuate da Finaosta a fronte di regolari fatture quietanzate e siglate dal collegio sindacale. Nel settembre 2013, con deliberazione numero n. 1527, la Giunta regionale ha concesso un ulteriore finanziamento a mezzo mutuo di 10 milioni di euro, portando l'indebitamento complessivo a 60 milioni. Nel 2014 il Consiglio regionale, con deliberazione n. 823 del 23 ottobre, ha concesso alla Casino de la Vallée un aumento di capitale di 60 milioni di euro, di cui 30 furono espressamente destinati al rimborso parziale dei finanziamenti a mezzo mutui esistenti, che conseguentemente da 60 milioni passarono a 30 milioni di residuo. Nel 2015, con deliberazione della Giunta n. 1856 del 10 dicembre 2015, è stato concesso un finanziamento a mezzo mutuo di 20 milioni di euro. Nel 2017, dopo l'entrata in vigore delle leggi riguardanti la Casino de la Vallée, la legge n. 2 e la legge n. 7 che in particolare hanno creato i presupposti per l'approvazione da parte del Consiglio regionale del piano di ristrutturazione aziendale con decreto del 24 maggio 2017, con deliberazione della Giunta n. 681 del 29 maggio 2017 è stato concesso un trasferimento in conto capitale per 8 milioni di euro ed è stata concessa la sospensione dei pagamenti delle rate relative all'anno 2017 e alla rimodulazione a decorrere dal primo gennaio 2018 del piano di ammortamento dei mutui in essere, come precisato nel medesimo piano. Con deliberazione della Giunta regionale n. 1339 del 2 ottobre 2017 è stata concessa una ulteriore tranche del trasferimento in conto capitale per euro 6 milioni, per il finanziamento del piano di ristrutturazione aziendale ai sensi della legge n. 7. Nel 2018 non si è dato corso al trasferimento residuo di 6 milioni di euro, previsto dall'articolo 1 comma 2 della legge n. 7, né si è dato corso, come lei sa benissimo, alla concessione di una garanzia per euro 7 milioni e 200 mila, di cui all'articolo 1 comma 3 della legge n. 7.
Nel periodo in considerazione sono stati concessi complessivamente finanziamenti a mezzo mutuo per 50 milioni di euro, di cui a oggi risultano rimborsati circa 2 milioni. Ai suddetti mutui si aggiungono aumenti di capitale e trasferimenti in conto capitale per 74 milioni di euro, oltre all'originario aumento di capitale del 2010. È avvenuto con conferimento di beni e partecipazioni per un valore risultante da perizia asseverata corrispondente a 96 milioni 428 mila euro.
La legge regionale n. 49 del 2009 ha autorizzato un aumento di capitale sociale alla Casino de la Vallée fino a un massimo di euro 98 milioni riservato al socio regionale, ai sensi dell'articolo 2441 del codice civile, da eseguirsi con conferimenti sia in partecipazioni sia in beni immobili e mobili, materiali e immateriali. La perizia asseverata da un esperto designato dal Tribunale, ai sensi dell'articolo 2343, ha definito i seguenti valori in euro: partecipazioni 68 milioni, immobili 16 milioni, mobili 1 milione e 196 mila, immobili 5 milioni 670 mila, mobili 1 milione 163 mila, diritti di credito 3 milioni 681 mila.
A fronte del conferimento, è stato incrementato il capitale sociale detenuto dalla Regione per quanto riguarda la parte di conferimento relativa alla partecipazione della Regione nella STV. L'aumento di capitale ha comportato, nella sostanza, una mera sostituzione di una partecipazione, STV, con un'altra, Casino de la Vallée, così che il conferimento reale di beni mobili, immobili e crediti è stato in realtà di euro 28 milioni 286 mila euro.
In sintesi dal 2010 al 2018, al netto dell'incorporazione e conferimento della società STV S.p.A., la Regione ha versato 74 milioni di euro per aumenti di capitale o in conto capitale, conferito beni immobili, mobili e crediti per 28 milioni e 286 mila euro e ha un credito residuo per i mutui concessi per 48 milioni di euro che sono attualmente oggetto di postergazione. Volendo sommare questi valori, che tuttavia non hanno la stessa natura in quanto i conferimenti dei beni immobili sono un patrimonio durevole nel tempo e i crediti per i mutui postergati sono ancora in essere, il valore totale è di 150 milioni 286 mila euro. Chiaramente, questo con la legge di ieri è cambiato. Nello stesso periodo 2010-2018 le entrate effettive sono state di 160 milioni e 797 mila euro, a cui dovranno essere sommate le imposte di competenza fino al 2018, che a oggi non risultano versate per altri 7,2 milioni. Infine si segnala che le imposte comunali introitate dal Comune di Saint-Vincent nello stesso periodo ammontano a oltre 4 milioni 400 mila euro, a cui si aggiungeranno altri 960 mila euro di imposte di competenza ancora da pagare.
In sintesi la Casino S.p.A. in questo periodo ha prodotto complessivamente entrate pubbliche per oltre 173 milioni di euro. Chiaramente, oltre alle entrate dirette, dovremmo calcolare tutto l'indotto generato e l'occupazione diretta e indiretta. Ricordo infine che se non si volesse analizzare solo il periodo oggetto di interpellanza, cioè 2009-2018, le entrate che sono state prodotte dal casinò risulterebbero molto, molto più grandi, impressionanti. Grazie a quelle entrate la Valle d'Aosta ha potuto finanziare interventi in tutti i settori economici.
Secondo quesito. Il fondo perdite di esercizio delle società partecipate: è previsto dall'articolo 21 del decreto legislativo n. 175, testo unico della legge Madia, che nell'anno successivo alla registrazione della perdita societaria le pubbliche amministrazioni partecipanti accantonino in apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo, se non immediatamente ripianato, in misura proporzionale alla quota di partecipazione, al solo scopo di salvaguardare gli equilibri dei bilanci pubblici. L'accantonamento al fondo perdite sulle partecipate al 31 dicembre 2018, per le perdite rilevate dal bilancio societario al 31 dicembre 2017 della Casino de la Vallée S.p.A., è pari a 21 milioni 525 mila euro.
Alla fine le domande un pochino più politiche. Lei chiede che cos'è la cabina di regia: è inorganica, organica, eccetera. È una modalità, come anche il gruppo tecnico annunciato. È una modalità diversa da quella dell'uomo solo al comando che decide e fa tutto. Abbiamo deciso di riunirci spesso, chi con delle competenze più precise, chi meno e ultimamente abbiamo deciso anche di inserire in questo gruppo dei tecnici che si sono occupati di questo. Sicuramente la cabina di regia non gestisce alcuna cosa che gestisce invece l'amministratore unico, come assunzioni, licenziamenti, eccetera; questo non è mai successo. L'attuale governance è quella dell'amministratore unico Filippo Rolando.
Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Presidente, la ringrazio per la precisa risposta. Lei ha giocato sulle cifre dicendo sostanzialmente - banalizzo per capirci - "tanto abbiamo dato, di più in realtà abbiamo ottenuto". È vero, ma contabilmente si guarda anche all'efficacia, all'economicità e se l'investimento ha prodotto qualcosa, perché se dovessimo sempre ragionare "ho dato 10 e ho ottenuto 15" io non lo so dove andremmo. E poi si sa che c'è una contabilità certa e una contabilità incerta, perché si può giustamente parlare di indotto, ma sa, a volte 150 milioni di euro possono essere investiti in maniera differente e c'è indotto e indotto. Questa non è una critica nei confronti dell'azienda, ma comunque è perché un ragionamento semplicistico di confronto di cifre non può e non deve sicuramente essere fatto.
Riguardo alla cabina di regia, lo so, ormai piace, c'è questo leitmotiv di andare contro l'uomo solo al comando: pensi quando ci sono tanti uomini non soli al comando; non lo so a volte cosa è peggio. Io preferisco delle soluzioni a mezza strada, perché tra tanti uomini, tanti pareri, tante questioni, spesso non se ne capisce. E poi voglio ricordare che anche l'uomo solo al comando spesso e volentieri di professionisti intorno più o meno dichiarati e di pareristica ne aveva forse tanto quanto quella dei tanti uomini al comando.
Riguardo al gruppo degli esperti, sarebbe stato interessante capire quali erano le considerazioni fatte, visto che lì era stato fatto un ragionamento legato alla questione più circoscritta del mancato pagamento delle ritenute, ma chissà, magari in un'altra iniziativa potrò chiederglielo in maniera più precisa. Riguardo alla cabina di regia sicuramente è un modo innovativo che lei ha sdoganato e che sa tanto di quei tavoli che tanto piacciono a questa aula in questa legislatura; chissà dove andremo a finire.
Sulla questione della governance cito il collega Marquis: il tempo sarà galantuomo e ci dirà quello che succederà. Forse né il sottoscritto né lei in questo momento possiamo giustamente dire che cosa succederà nel futuro e ci auguriamo che sia un futuro completamente vero.
Un'ultima battuta, perché comunque fa parte delle entrate. Sa, spesso quando si parla di pareri e soprattutto di relazioni, è bene raccontarla tutta. Ieri quando si parlava di decade lei citava una lettera del novembre 2018. Ebbene, se successivamente sono state prodotte altre documentazioni è bene citarle completamente, proprio per capire la natura tipica di ogni posta contabile, che sia privilegiata o no; ma approfondiremo anche questo punto.