Oggetto del Consiglio n. 765 del 4 luglio 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 765/XV - Interpellanza: "Bonifica di un'area verde situata in Via Lavoratori Vittime du Col du Mont nel Comune di Aosta".
Farcoz (Président) - Point 38 à l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Come sapete, purtroppo questa è un'iniziativa che arriva un po' datata, ma i fatti sono comunque di assoluto interesse, anche se le vicende scatenanti si sono concluse, peraltro anche in maniera purtroppo negativa per il maneggio e per i cavalli al seguito. Come sapete, si parla da tempo di questa vicenda che riguarda appunto il maneggio sito in zona Tzamberlet. Su quella struttura si è detto moltissimo, spesso anche in maniera inesatta. Per esempio, ricordo quando ero in consiglio comunale e l'allora assessore alle opere pubbliche ci disse che quella zona dove c'era il maneggio era una discarica a cielo aperto, oppure una zona disastrata. Ai tempi chiesi conferma all'assessore che si occupava di rifiuti e di urbanistica se effettivamente quella fosse una zona utilizzata come discarica abusiva, o appunto fosse una zona disastrata. Mi disse invece di no e quindi grazie a quella interrogazione cadde un po' la giustificazione che ai tempi diceva che bisognava costruire la scuola polmone proprio in quell'area. Peraltro, sulla scuola polmone magari avremo modo di approfondire anche credo più in là.
Su quel maneggio però si è recentemente acceso un ulteriore caso, come molti organi di informazione hanno riportato, perché con una determina dirigenziale del Comune di Aosta si è chiuso il maneggio sito in zona Tzamberlet e sono stati concessi trenta giorni per rilasciare l'impianto dato in concessione, libero da persone, animali e cose di proprietà della gestione, riconsegnandolo alla civica amministrazione. Questa chiusura però ha fatto sorgere alcuni altri interrogativi, riportati anche questi dagli organi di informazione. Pare infatti che nell'accordo di programma fra Comune e Regione fosse prevista la costruzione di una nuova struttura e che la terra del mai aperto cantiere sarebbe dovuta servire per bonificare una nuova area prevista per i cavalli, che era stata individuata nell'area di VdA Structure e più precisamente sulle macerie dell'ex Cascina Favre di Via Lavoratori vittime Col du Mont.
Questa scoperta però porta con sé ulteriori interrogativi, perché non sapevo che vi fossero delle aree da bonificare in quella zona e, da quanto ci è stato possibile ricostruire, ovvero le localizzazioni delle aree, pare che questa area da bonificare sia una zona adiacente al fiume Dora. La presenza di un'area da bonificare proprio vicino alla Dora, quindi chiaramente con il pericolo che in caso di esondazione la Dora vada a erodere queste aree da bonificare e porti con sé questi materiali di cui non abbiamo informazioni, si aprono altri quesiti, perché se quella è un'area da bonificare, che ne è di altre aree da bonificare sempre situate in quella zona della Dora?
Anche qui purtroppo devo attingere a quella che è stata la mia esperienza di consigliere comunale ad Aosta, perché allora chiesi in una interrogazione quale fosse il consumo di acqua della fabbrica Cogne, perché nelle bollette non risultava che la Cogne pagasse nulla per l'acqua che utilizzava. Ci risposero ai tempi che la Cogne non pagava le bollette dell'acqua, perché pescava dai pozzi che aveva al di sotto tutta l'acqua che gli necessitava, sia per l'uso interno sia per la produzione. Quello che però ci sollevarono fu un'altra questione, ovvero ci dissero: meno male che la Cogne pesca da quei pozzi, perché acqua ce n'è in abbondanza. Ma ci dissero: se non pescasse così tanto, il livello dell'acqua si alzerebbe e andrebbe a erodere quella collina che, non so se sapete, è situata tra la fabbrica Cogne e il cavalcavia che porta a Charvensod, quella collinetta verde su cui peraltro ci sono anche degli inquietanti giochini per bambini. Ci disse l'assessore: noi non sappiamo che cosa c'è là sotto, sappiamo che ci sono dei rifiuti, ma non sappiamo di che natura siano.
Io ero convinto che quella collina verdeggiante con dei giochini per bambini fosse una collinetta come ce ne sono tante, invece sono venuto a scoprire, quando facevo parte del consiglio comunale, che invece quella è una collina fatta di rifiuti. E sapere che neanche l'amministrazione comunale sapeva di quali rifiuti era composta questa collinetta mi ha assolutamente inquietato, soprattutto perché noi possiamo a oggi riferirci al fatto che c'è un consumo di acqua, ma potenzialmente comunque non è che possiamo stare tranquilli, perché lì c'è una discarica interrata di rifiuti, con i giochini per bambini anche in mezzo. E dire: va beh, va bene tutto così! Quindi visto che già trattiamo la questione dei rifiuti e di aree da bonificare, credo che a questo punto sia utile fare alcune domande per comprendere meglio questo fenomeno.
Con questa interpellanza chiediamo se effettivamente per l'area in oggetto, quindi l'area che avrebbe dovuto essere destinata per lo spostamento del maneggio, fosse stata prevista una bonifica mai realizzata. In caso affermativo, chiediamo per quali motivazioni non sia stata effettuata, per quali motivi debba essere bonificata e quali sono i rischi di un'area da bonificare sita in adiacenza della Dora e se vi siano, come ho poc'anzi affermato, nella stessa zona di Via Lavoratori Vittime Col du Mont, a cominciare dall'area verde che vi ho descritto, situata fra la torre piezometrica e il viadotto autostradale, altre zone da bonificare, e a questo punto, se vi sono, di quali rifiuti sono composte.
Président - Pour la réponse, la parole à l'assesseur Chatrian.
Chatrian (AV) - Il collega, avendo avuto modo di affrontare la questione anche quando era in consiglio comunale, penso abbia potuto comunque approfondirne, forse più a livello comunale, la fotografia. Per quanto invece riguarda l'Amministrazione regionale, il collega ci ha posto tre domande molto puntuali alle quali tecnicamente cercherò di rispondere nel merito.
Faccio solo una piccola premessa per inquadrare l'iniziativa, anche perché il primo accordo di programma ha la data del 2011. In base all'accordo di programma proprio tra Regione e Comune di Aosta, sottoscritto il 30 settembre 2011, fra le attività di riqualificazione urbanistica dell'ex area Cogne era prevista la realizzazione, in aree di proprietà di Valle d'Aoste Structure, di una struttura capace di ospitare il maneggio di regione Tzamberlet, da delocalizzare in quanto in parte interferente con la realizzazione del polo scolastico di istruzione superiore a suo tempo programmato. Mi sembra che l'inizio dell'iter fosse programmato nel 2009-2010, ma avremo modo penso nel prosieguo di poter approfondire la questione della scuola polmone, non con questa iniziativa, ma sicuramente più avanti.
Ai fini di consentire l'utilizzo delle aree individuate per la nuova destinazione del maneggio, era necessario effettuare valutazioni puntuali sulla qualità ambientale del suolo ed eseguire eventuali interventi di bonifica o messa in sicurezza, al fine di assicurare il rispetto dei limiti qualitativi per le zone verdi pubbliche, private o residenziali previsti dal decreto legislativo n. 151 del 2006, in cui rientra il maneggio da un punto di vista giuridico. La struttura competente in materia di bonifica dei siti contaminati ha quindi individuato la società Valle d'Aoste Structure, nella sola qualità di proprietaria dei terreni, per la predisposizione del piano della caratterizzazione del documento di analisi del rischio per l'individuazione degli eventuali interventi di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica da porre in atto. Valle d'Aoste Structure ha provveduto a eseguire quanto richiesto e ha presentato il documento tecnico operativo ed economico riportante il dettaglio delle attività da svolgere e la spesa presunta da sostenere.
Dal piano di caratterizzazione per le aree interessate dal progetto di ricollocazione e dall'analisi del rischio, documentazione prodotta in esecuzione di quanto previsto dalla DGR 3184/2011, che Valle d'Aoste Structure ha approvato, previo esame della apposita conferenza dei servizi, con provvedimento dirigenziale nell'aprile 2013, emergeva la necessità di procedere a operazioni di parziale bonifica e in particolare di reperire una quantità importante di terra per realizzare lo strato necessario di terreno calpestabile del maneggio. A seguito di tale decisione la struttura opere edili ha quindi fatto predisporre il documento relativo al piano di utilizzo delle terre da scavo derivanti dall'area della scuola polmone in località Tzamberlet, al fine di verificarne la compatibilità ambientale per la messa in sicurezza delle aree individuate nell'ex area Cogne da destinare a maneggio.
Successivamente, con provvedimento dirigenziale n. 730 del 5 marzo 2014, è stato quindi approvato il progetto definitivo degli interventi di bonifica e messa in sicurezza permanente delle aree interessate dal progetto di ricollocazione del nuovo maneggio all'interno dell'ex area Cogne nel comune di Aosta, progetto che prevede espressamente che le attività di messa in sicurezza per la ricollocazione del maneggio vengano eseguite contestualmente all'avvio degli scavi per la realizzazione della scuola polmone di Tzamberlet; penso che lo abbia messo in evidenza anche lei prima, nelle premesse o nelle considerazioni che ha fatto.
A seguito della sospensione delle procedure di appalto per la realizzazione della scuola polmone, sono state sospese anche le attività per la messa in sicurezza permanente dei terreni interni all'ex area in cui era prevista la ricollocazione del maneggio del comune di Aosta. In ogni caso la struttura opere edili ha proseguito nell'attività di competenza, conferendo l'incarico a un professionista per la predisposizione della progettazione esecutiva, di prossima consegna, della parziale bonifica e messa in sicurezza di tutta l'area in questione.
Vengo alle risposte puntuali, dopo aver cercato di delineare e fare una fotografia comunque aggiornata di quello che è stato praticamente negli ultimi otto anni. In merito al primo quesito, confermo che nell'area su cui è programmato lo spostamento del maneggio di regione Tzamberlet è previsto un intervento di bonifica la cui progettazione esecutiva è in fase di consegna. In merito al secondo punto, non posso che rispondere che l'intervento non è ancora stato attuato, in quanto da un lato deve essere ancora ultimata la progettazione esecutiva, dall'altro in quanto le attività sono state, se posso dire, in parte congelate dalla necessità di prevedere il reperimento di importanti quantità di terra per il ricoprimento del sito, inizialmente individuate nel recupero delle terre da scavo ambientalmente compatibili derivanti dalla realizzazione della scuola polmone prevista in località Tzamberlet, opera come noto attualmente sospesa. Secondo gli approfondimenti fatti non vi sono profili di rischio apprezzabili in quanto, dalla caratterizzazione eseguita risulta che l'ex area Cascina Favre non ha evidenziato contaminazioni in relazione all'attuale destinazione urbanistica d'uso, quindi a livello di piano regolatore. L'intervento di bonifica è teso a rendere il sito compatibile con la nuova destinazione più stringente, riconducibile alla categoria verde pubblico privato e residenziale, rispetto alla precedente destinazione di insediamento di attività industriali. In merito al terzo quesito c'è da tener presente che l'area dello stabilimento Cogne è stata oggetto nel passato di numerosi interventi di bonifica, alcuni dei quali dovranno essere riesaminati in funzione dell'evoluzione della normativa vigente.
Nell'area circostante Via Lavoratori Vittime del Col du Mont vi sono altre aree che dovranno essere oggetto di bonifica, specificate nel provvedimento dirigenziale n. 3692 del 3 luglio 2018, che individua puntualmente le diverse aree in cui risulta necessario intervenire e le relative priorità. Su questo apro solo una parentesi e la chiudo subito: sarà importante, anche nel documento programmatico regionale, cioè nel DEFR, a livello di indicazione e di indirizzo per poi avere comunque riscontro oggettivo sul 2020-2022, la programmazione relativa alle priorità e alle eventuali bonifiche da mettere in campo principalmente nella conurbazione attorno ad Aosta.
Termino dicendo che i recenti stanziamenti previsti nella variazione di bilancio approvato nel corso dell'ultimo Consiglio, consentiranno di avviare una prima fase esecutiva. Una parte di risorse sono già state messe nell'ultima variazione che abbiamo approvato ad aprile e, come dicevo, l'indicazione che sarà inserita nel documento programmatico più politico che è il DEFR, dovrà comunque trovare riscontro nella programmazione più di natura contabile e finanziaria del triennio 2020-2022. Spero di essere stato abbastanza chiaro e utile alla questione che lei mi ha posto.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Riguardo alla prima domanda, che era abbastanza semplice, effettivamente lei mi ha confermato che per l'area in oggetto era in previsione una bonifica da realizzarsi, ma che non è mai stata realizzata - e qui arriviamo al secondo punto - perché manca la terra di riporto che si sarebbe dovuta tirar fuori, diciamo per intenderci, dai lavori per la scuola polmone. Io credo innanzitutto che, se effettivamente un'area deve essere bonificata, al netto del fatto che lei dica che la bonifica è prevista perché si passa da un inquadramento di area industriale a un inquadramento di verde pubblico, quella bonifica vada in ogni caso eseguita e non vada lasciata un'area abbandonata a sé stessa in questa maniera. Lei giustamente ha ricordato che il progetto era quello del 2011, però siamo nel 2019. Non sto dando la responsabilità a lei, sto dicendo che chi ha gestito il tutto fino a oggi probabilmente non è lei, ma è qualcuno che le siede a fianco, magari non soltanto il collega Testolin ma anche altri che non è che sono da ieri al governo.
Quello che trovo invece un pochino più scarno è l'approfondimento sulla zona, su cui con il mio intervento cercavo di mettere l'accento, che intercorre fra la torre piezometrica e il cavalcavia. Perché effettivamente sentire che un amministratore mi risponda "noi non sappiamo quale tipo di rifiuti si nascondano sotto quella collina", io credo che sia una dichiarazione decisamente inquietante e penso che chi ha la responsabilità in primis della sicurezza dei propri cittadini, dovrebbe avere almeno contezza della situazione. Il problema è che se effettivamente sotto quella collina vi sono dei rifiuti interrati - lei non ha confermato né smentito, ci ha detto che bisognerà aggiornare il documento, bisognerà verificare; io andrò a vedere giustamente il provvedimento dirigenziale che mi ha citato, il n. 3692, dove appunto si individuano le aree - la cosa inquietante è che c'è questa bellissima collina verdeggiante e lussureggiante, ai piedi della quale è stato messo un piccolo parco giochi per bambini, e se effettivamente si confermasse che questa zona nasconde invece dei rifiuti interrati e non si conosce la natura di questi rifiuti, io credo che sarebbe veramente un qualcosa su cui aprire altro che interpellanze in Consiglio regionale, ma pagine e pagine in altri luoghi e in altri uffici.
Quindi, Assessore, visto che lei ha fatto dell'ambiente la sua bandiera politica da tempo e visto che a oggi le sue attuali deleghe prevedono anche la tutela dell'ambiente, mi auguro che procederà, dopo aver avuto queste informazioni - se non le conosceva, ovviamente chiederà un approfondimento - a rendere edotto il Consiglio e tutta la popolazione valdostana sulla composizione di quella struttura e sugli eventuali rischi che questa può portare. Se non vi sarà nulla da rilevare ne sarò felice, se invece vi saranno dei rilievi, sarà importante intervenire in maniera urgente e impellente.