Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 830 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 830/XV - Interpellanza: "Interventi per il ripristino del geosito archeologico denominato "Archeoparc" nel Comune di Bard".

Rini (Presidente) - Punto 25 all'ordine del giorno. La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - L'Archeoparc oggetto della presente interpellanza ha un'ubicazione particolarmente suggestiva, è situato ai piedi della rocca di Bard, dominato dalla fortezza, con il fiume Dora a sud e notevoli resti della strada romana a nord. Il luogo, porta della Valle d'Aosta, ha ricoperto da sempre un ruolo strategico di primaria importanza in uno dei siti di arte rupestre più importanti della nostra regione. Presso il geosito è possibile osservare diversi fenomeni geologici: gli esiti di una frana, massi erratici, marmitte dei giganti, dossi montonati, oltre ad esempi di arte rupestre che dicevo poc'anzi. Il significato delle incisioni rupestri di Bard resta dubbio, le coppelle (piccole cavità scavate nella roccia molto probabilmente nell'Età del bronzo) sarebbero punti di riferimento di mappe. Il serpente, che è appunto disegnato quale arte rupestre, del 2700 avanti Cristo pare richiamare il simbolo della fecondità maschile. La particolare lustratura allungata nota come "scivolo delle donne" si è formata probabilmente nel corso dei secoli mediante una pratica propiziatoria della fecondità femminile consistente nello scivolare sedute sulla roccia.

Questo tesoro dell'archeologia, però, versa oggi in condizioni vergognose e se solo ? anche qui me ne dolgo ? il regolamento ci permettesse di allegare anche le foto alle nostre iniziative, anche gli altri colleghi potrebbero condividere lo stato di abbandono. Io ovviamente lo pubblicherò come sempre sulla mia pagina, quindi chi vorrà potrà andare a vederlo. Si va dalle fioriere divelte e marcite ai cartelli rotti e abbandonati, dalle indicazioni sghembe, scolorite e dilavate alla presenza di rifiuti ed erbacce. Insomma, una situazione che grida vendetta per un luogo in cui si trovano alcune tra le più belle incisioni rupestri che abbiamo in Valle d'Aosta. Peraltro non ne abbiamo neanche molte. Un luogo magico già noto ai popoli preistorici che rischia oggi di cadere nell'oblio e nel degrado.

Oltre allo stato di abbandono vi è anche una mancata promozione dell'area, infatti sarebbe secondo me magari sufficiente collegarlo al Forte di Bard includendolo nella visita, nel biglietto, per far conoscere questa zona straordinaria. Invece, come dicevo, la promozione del sito è scarsa e nemmeno il sito del Forte ne fa cenno, ma viene per esempio citata soltanto la strada romana. Eppure per i bambini delle scuole primarie, che spesso si recano nelle altre regioni per vedere siti simili, sarebbe un'occasione non da poco e tra l'altro raggiungibile col treno, con costi decisamente inferiori rispetto, ad esempio, all'Archeoparc che si trova sul lago d'Iseo. Tutto il sito peraltro è interessante non soltanto per le incisioni ma anche per capire come si è evoluta nel tempo la nostra regione, sempre che ve ne sia l'interesse.

Quindi con questa interpellanza vado a domandare: quali siano le iniziative di promozione del sito archeologico che il comune di Bard e l'Assessorato abbiano posto in essere per la valorizzazione sfruttando anche la vicinanza col Forte di Bard; se è stata fatta un'adeguata campagna di promozione del sito all'interno delle scuole della nostra regione, e magari anche all'esterno; se sia intenzione dell'Amministrazione intervenire a ripristino del sito.

Presidente - La parola all'assessore Viérin.

Viérin (AV) - Vede, collega Manfrin, cercherò di mettere un po' di ordine nella disordinata interpellanza che lei ha avanzato, e lo dico anche ai colleghi che l'hanno firmata. Dico in premessa che lei ha fatto un bellissimo discorso dimenticandosi che questo è un sito privato. È un sito di proprietà privata, allora mi viene strano come un amministratore chieda a un altro amministratore se sia intenzione dell'amministratore intervenire nel ripristino del sito che è vergognoso, lei ha detto, erbacce... Io penso che lei dovrebbe scrivere una lettera e, anzi, io ho le foto, io sono stato qualche anno fa, peraltro quando c'era stata la chiusura di quel tratto di strada, per vedere come valorizzare. Quindi sulle azioni di valorizzazione tornerò perché sono sicuramente importanti, e parlerò anche di un importante evento che il Comune con la Proloco sta organizzando proprio per Ferragosto in quel sito. Mi preoccupa, come lei ha evidenziato, che questo sito sia nel degrado più totale.

Quindi la prima considerazione è che l'Amministrazione può far tutto, ma non può entrare in casa altrui e, mi scusi, anche sostituirsi al ruolo dei privati andando un po' contro tutto ciò che abbiamo detto. Addirittura noi oggi non possiamo intervenire secondo le norme su un bene non di proprietà regionale, cioè parlo di castelli comunali, perché le leggi di bilancio non ce lo permettono - lo sanno bene i colleghi che hanno amministrato in quella parentesi - quindi veramente mi fa strano, al di là di tutto, che si cerchi di sollecitare, o meglio che si polemizzi su questioni che effettivamente sono completamente di rilevanza privata. È come se si chiedesse d'intervenire su altri siti di eccellenza, penso al Parc animalier, realtà completamente privata che si fa la propria promozione e con cui facciamo sinergia e cerchiamo d'integrare nei biglietti, questo è giusto. Però in primis bisogna anche essere molto attenti al fatto che un sito privato deve avere innanzitutto una sinergia in ambo i lati. Non lo dico con critica ma lo dico proprio per evitare che passi che la Regione trascura un sito di questa importanza, come lei giustamente ha evidenziato. Ecco, io credo che la nostra attenzione negli anni sui reperti archeologici, sui siti storici, sui beni storico-artistici sia sempre stata di alto profilo.

Ci siamo spesso preoccupati anche noi del fatto che un sito in una località così importante fosse in qualche modo non valorizzato, però io credo che bisognerebbe ripartire con una riorganizzazione. Io ho avuto premura di contattare sia l'associazione Forte di Bard che il Comune, tant'è che esiste un programma di una festa patronale, che tra l'altro collima con il periodo di Ferragosto, dove da mercoledì 14 agosto a giovedì 15 agosto ci saranno tutta una serie d'iniziative nel borgo di Bard e nel Comune di Bard che andranno a coinvolgere una parte che è stata annunciata e che è stata così sollecitata.

Per rispondere, non mi voglio sostituire neanche al Comune, anche perché, prima di rispondere a quest'interpellanza, ho parlato con il sindaco che ha giustamente detto: "noi cerchiamo di fare tutto il possibile sul nostro territorio anche attraverso la Proloco."; invece, quello che mi premuro di dirle è che - anche qui per garbo come ha fatto il collega Bertschy su altre iniziative - sicuramente sarà mia cura, a seguito di quest'iniziativa, organizzare le dovute riunioni. Ripeto, però, che se la diagnosi è quella che lei ha oggi evidenziato sulle condizioni vergognose di quel sito, da erbacce a tutto il sito divelto, io credo che in primis bisognerà chiedere ai privati d'intervenire affinché il sito sia così degno di valorizzazione, dopodiché si può anche valutare altre azioni.

Per quanto riguarda le scuole, sì, negli anni avevamo pensato al Catalogue de l'offre culturelle, che era un po' la nostra idea di dire: "benissimo, ci sono tantissime iniziative culturali che sono veicolate alle scuole, le scuole sono sommerse da iniziative, cerchiamo di fare una cernita e filtrare ciò che può essere offerta culturale certificata, cioè di qualità nei contenuti, da ciò che invece non è di qualità". Quindi negli anni quello è stato fatto e nell'offerta alle scuole era stato contemplato pure un piccolo dépliant didattico che però oggi è in capo al gestore.

Concludo dicendo che siamo a disposizione, sicuramente l'impegno è cercare di valorizzare al massimo questo sito nell'ambito dell'offerta integrata del sito di Bard, del Forte di Bard e di tutto ciò che c'è attorno a Bard, ma la parte promozionale e divulgativa è in capo al gestore del sito, come anche il ripristino del sito deve essere in capo ai privati.

Io avevo anche ricevuto una lettera proprio in questo senso, che assomigliava molto alla sua interpellanza, e mi ero premurato appunto di convocare il Forte di Bard e l'Amministrazione al fine di cercare, almeno sulla parte di sinergie, di sviluppare maggiormente i nostri sforzi. Partiamo dall'inizio e tutti assieme cerchiamo di sollecitare affinché questo sito sia ripristinato, proprio grazie alla sua denuncia sulle condizioni vergognose che lei giustamente ha evidenziato.

Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per averci fornito questi dati. In realtà, però, io le devo segnalare proprio la scarsità di informazioni che riguardano questo sito. Probabilmente può trarre in inganno, però io le faccio anche notare una cosa: se lei va su Wikipedia sulla pagina del geosito, sotto il nome "amministrazione" viene riportata la dicitura "Forte di Bard", che ovviamente, evidentemente... Perfetto. Quindi evidentemente se l'unica informazione disponibile sul sito... perché non ci sono altre informazioni, per esempio anche il sito lovevda non specifica se questo sito sia pubblico o privato, dice soltanto che "non essendo possibile recintare la zona, l'accesso è a rischio e pericolo dell'utenza", non si comprende che cosa significhi questa frase ma lo si presenta come una pagina limitata. È evidente che, se gli unici riferimenti sono questi, non si può comprendere di chi sia la proprietà. A questo punto sono curioso di scoprire chi sia proprietario di questo sito, perché se viene riportato che l'amministrazione è in capo al Forte di Bard e in realtà non è così, allora a questo punto si crea un piccolo mistero che spero di poter risolvere.

Al di là di questo, al di là della questione della proprietà, questo non toglie ovviamente che rimanga la necessità sia di promozione sia chiaramente di miglioria del sito. Ora, che evidentemente questa, se non è proprietà della Regione, sia in capo al privato ben venga e se sarà questa la necessità lo si segnalerà, però evidentemente anche la questione dei collegamenti, come ha anche sottolineato, sarà necessaria perché effettivamente, a prescindere dalla sua proprietà, un sito così importante con dei reperti storici, e non soltanto storici ma anche geomorfologici così evidenti, è di assoluto interesse che venga valorizzato, appunto con il coinvolgimento sia del Comune che dell'Amministrazione regionale oltre che appunto dei proprietari. Quindi avere delle joint-venture assieme al Forte di Bard, cui appunto ero convinto appartenesse, sarà sicuramente utile per promuovere un pezzo di storia della Valle d'Aosta che a oggi invece, come dire, sta lì in uno stato comatoso, sicuramente di abbandono e sicuramente di mancata promozione.