Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 831 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 831/XV - Interpellanza: "Interventi per garantire agli studenti una effettiva possibilità di scelta dell'indirizzo della scuola secondaria di secondo grado".

Rini (Presidente) - Punto 26 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - Se riuscite a fare lo sforzo di ascoltarmi quattro minuti, in quest'interpellanza parliamo del futuro dei nostri ragazzi e in particolare dell'iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado e dell'importanza del fatto che ogni allievo abbia la possibilità di scegliere la scuola che meglio risponde alle sue inclinazioni.

L'iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado rappresenta un momento molto delicato per ogni studente e per tutte le famiglie. La scelta tra licei, istituti tecnici, istituti professionali e percorsi d'istruzione e formazione professionale, come da offerta formativa 2019-2020 della nostra Regione, è infatti un primo passo fondamentale che già determina un orientamento di campo, di settore e anche di livello della futura carriera professionale. Le finalità dei vari tipi di scuola secondaria di secondo grado sono molto differenti tra loro: i licei si pongono l'obiettivo di fornire allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà; gli istituti tecnici puntano sul fornire allo studente una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea e spendibile in diversi settori economici e produttivi; gli istituti professionali vogliono fornire allo studente le necessarie capacità operative attinenti al campo di lavoro prescelto (industria, artigianato, servizi).

Siamo certi che una scelta sbagliata a questo punto del percorso di studio aumenta significativamente il rischio di abbandono scolastico, che raggiunge livelli più alti proprio nel primo anno di scuola secondaria di secondo grado. Oggi la scelta non è più se studiare dopo la scuola secondaria di primo grado, ma cosa studiare. Siamo davanti a una riduzione del numero totale di abitanti in Valle d'Aosta, l'abbiamo già detto in altre interpellanze, e a un tasso di natalità sempre più basso, che stanno determinando un trend di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado a flussi alterni che mette a rischio la sopravvivenza di molti indirizzi di studio con conseguente depauperamento della possibilità di scelta per le famiglie valdostane. Per l'anno scolastico 2019-2020 la non attivazione delle prime classi di ben tre indirizzi in bassa valle della scuola ISILTP ha creato e creerà...

Presidente - Colleghi, vi chiedo un po' di attenzione per favore.

Russo (M5S) - ...Ha creato e creerà notevoli disagi, non solo per le famiglie degli studenti coinvolti e iscritti alle stesse classi non attivate, ma anche per molti docenti che hanno perso la titolarità. Vi è inoltre un alto tasso di abbandono scolastico nella nostra regione che in questo frangente, con questi presupposti, rischierebbe di aggravarsi.

Ricordiamo che l'iscrizione online degli alunni frequentanti l'ultimo anno della scuola secondaria di primo grado negli istituti regionali e paritari prevede la selezione di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado come prima scelta; in considerazione della possibilità che si verifichi la mancanza del numero minimo di alunni iscritti, le famiglie devono indicare una seconda scelta per un altro indirizzo all'interno della stessa istituzione scolastica o, in alternativa, per un diverso istituto dipendente dalla Regione.

Fatte queste premesse, interpelliamo l'Assessore per sapere: se s'intende prevedere nella decisione dell'attivazione delle classi prime altri criteri oltre a quello del numero minimo di minori iscritti, quale ad esempio la valutazione della percentuale d'iscrizione alle classi prime nelle differenti scuole secondarie di secondo grado rispetto al numero totale di allievi iscritti a tutte le scuole secondarie di secondo grado presenti in Valle d'Aosta; in caso di risposta negativa, quale azione si intende mettere in campo nei prossimi due mesi, chiaramente, per garantire a tutti gli studenti una reale possibilità di scelta di indirizzo tra vari tipi di scuola secondaria di secondo grado.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Certan.

Certan (AV) - Grazie, collega Russo, perché credo che questa interpellanza sia un'occasione di confronto interessante in questo momento dell'anno. Ne abbiamo già parlato, fuori dai microfoni, nello scorso Consiglio, e credo che la pensiamo anche nello stesso modo su quanto sia importante l'orientamento delle famiglie riguardo alla scelta della scuola secondaria.

Condivido con lei che questa scelta avvenga in un momento molto delicato, come l'ha giustamente definito lei, dell'età anche scolastica ed evolutiva del ragazzo, perché è in piena adolescenza, e nello stesso tempo anche in un momento storico direi particolare. Si rischia veramente di avere un depauperamento, a fronte di grandi risorse investite c'è però un depauperamento dell'offerta, proprio perché i criteri che in qualche modo bisogna rispettare poiché non possiamo sottrarci alla normativa, fanno ottenere risultati diciamo diversi da quelli che si vorrebbero.

Un altro passaggio che lei fa nelle premesse - le ho lette attentamente perché secondo me è interessante e lei comunque le fa sempre in modo molto puntuale - è: "oggi la scelta non è più se studiare ma cosa studiare che mi soddisfi". Il problema è che l'iscrizione viene anche fatta, però poi se dopo i primi mesi non vi è soddisfazione in tanti termini, con una declinazione della parola "soddisfazione" in diverse accezioni, si abbandona o si cerca... una volta c'erano i ponti, i passaggi, diciamo il cambio scuola, oggi questo non è più possibile e quindi si apre il baratro o della dispersione o dell'abbandono, che è il secondo passaggio della dispersione.

Ora, l'orientamento è fondamentale. È fondamentale però che le scuole facciano un'azione di orientamento molto puntuale, ma anche che le famiglie capiscano e che in qualche modo comprendano il perché le scuole hanno orientato la scelta in un certo modo. L'orientamento delle scuole fatto bene di per sé non garantisce, perché, legittimamente, le famiglie possono scegliere quello che vogliono, giustamente. Però il passaggio che c'è oggi è: "io intanto provo a iscriverlo al liceo e poi vediamo". Il punto chiave è proprio lì. Ha fatto bene a ricordare anche l'importanza di tutti i vari indirizzi di scuole perché è proprio così, ogni scuola orienta e dà anche una possibilità di lavoro diversa. Non che una sia migliore, peggiore, o di serie A o di serie Z, ma in effetti fa intraprendere al ragazzo, allo studente, un percorso diverso.

Ora, come già sottolineato nell'interpellanza della collega Minelli nello scorso Consiglio, ribadisco che la Regione Valle d'Aosta adotta da tempo criteri e parametri di definizione degli organici del personale docente nettamente migliorativi rispetto a quelli nazionali. Per fare un esempio, la nostra delibera regionale 519 del 2010, stabilisce un numero minimo di 20 alunni per formare una classe prima di un indirizzo del secondo ciclo, mentre il D.p.r. 81 del 2009, quindi a livello nazionale, prevede la costituzione delle classi prime con non meno di 27 alunni. Inoltre noi abbiamo la possibilità di formare classi miste appartenenti allo stesso settore con almeno 10 studenti per il gruppo di classe meno numeroso; quindi, con 10 alunni e qualche altro allievo di un altro indirizzo che abbiano però chiaramente anche all'interno del piano di studi materie che si possano chiaramente svolgere insieme e possano essere create. La Dgr 8 del 2016 prevede 15 alunni per formare la classe prima dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IFP). Quindi anche questo è importante.

In seguito all'emanazione del decreto legislativo 61 del 2017, si rende ora necessaria la sua armonizzazione alla realtà della nostra regione per ciò che concerne l'istruzione professionale e l'istruzione e formazione professionale (IFP). Ricordo che noi abbiamo competenza primaria solo nell'istruzione professionale e non nel resto, quindi in questo devo dire che avrei voluto portare tutto il lavoro già svolto in questo periodo e che è pronto in Commissione, credo non ve ne fosse la condizione ma quanto prima ne parleremo; ne abbiamo parlato e stiamo lavorando in sinergia con l'Assessorato alle politiche del lavoro.

Contestualmente occorre anche rivedere l'offerta formativa territoriale in occasione del ridimensionamento delle scuole superiori a partire dall'anno scolastico '21-'22 perché sarà quello l'anno di programmazione triennale, scade proprio quell'anno. È quindi allo studio della sovraintendenza - ed è stato richiesto proprio questo alla Sovraintendente - la determinazione di nuovi criteri per l'attivazione di classi prime nei percorsi scolastici, in particolare in bassa valle, al fine di garantire un'ampia offerta formativa, limitando il tasso di dispersione scolastica, i disagi per le famiglie che risiedono in località distanti dal capoluogo regionale, anche attraverso il potenziamento di convitti/studentati, a partire dal nuovo polo di Verrès, passando per il collegio Gervasone, fino alla progettazione del Saint-Bénin ad Aosta. Tali criteri saranno condivisi nei prossimi mesi con le scuole appartenenti alle reti per l'orientamento, in quanto si ritiene, come le ho detto anche in apertura, fondamentale una collaborazione tra l'Amministrazione e le istituzioni scolastiche.

In data 8 luglio vi è stato un primo incontro con le due scuole capofila delle reti per l'orientamento, che sono la Walser Mont Rose B e l'Innocent Manzetti di Aosta, insieme all'Università della Valle d'Aosta. In questa logica si segnala che la deliberazione di Giunta numero 906 del 28 giugno era proprio a integrazione relativamente all'offerta formativa dell'istruzione professionale per quest'anno. In analogia con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, si prevede che le iscrizioni tardive anche di alunni provenienti da altri percorsi o da altre istituzioni scolastiche vengano prese in considerazione, cosa che normativamente adesso non era possibile; in sede di adeguamento dell'organico di diritto alla situazione dell'organico di fatto - che viene fatta a giugno - abbiamo deliberato al fine dell'attivazione già dal prossimo anno scolastico dello sdoppiamento delle classi prime dei percorsi dell'istruzione professionale, sanità e servizi sociali, in deroga alla regola generale.

Con la stessa deliberazione è stata accolta la richiesta della dirigente dell'istituzione scolastica d'istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès di costituire, in sede di adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto, una classe prima del percorso dell'istituto tecnico del settore economico a indirizzo turismo in forma mista, con l'indirizzo appartenente al medesimo settore (amministrazione, finanze, marketing) presso la sede principale di Verrès ? quindi ci saranno degli alunni che si trasferiscono da Saint-Vincent a Verrès, però rimane sempre in zona ? in luogo della sede associata di Saint-Vincent e prevederne la prosecuzione fino alla classe terminale presso la sede di Verrès. Se il prossimo anno ci saranno iscrizioni a Saint-Vincent sarà possibile istituire di nuovo la classe prima a Saint-Vincent. Quindi, su questo abbiamo cercato di portare le prime modifiche che potevamo.

In sintesi, stiamo operando come Assessorato e Sovraintendenza su due fronti: da un lato la valorizzazione e il potenziamento delle reti per l'orientamento già esistenti; dall'altro, in un'ottica di armonizzazione delle nuove disposizioni di legge, stiamo rivedendo i criteri attualmente in vigore, quindi alla seconda domanda non rispondo. Nei prossimi due mesi purtroppo poco si potrà fare perché il grosso si fa o nel momento dell'organico di diritto o nel momento dell'organico di fatto, che avviene adesso.

Presidente - Grazie. Per la replica, la parola alla collega Russo.

Russo (M5S) - Grazie Assessore, sicuramente la situazione è complessa; è importante che venga compresa a fondo e poi attuata una valutazione sull'importanza del fatto che i ragazzi debbano e possano scegliere la scuola a cui iscriversi, scelta che determinerà il futuro dei ragazzi. L'aspetto più importante è che Lei, assieme alla Sovrintendente, dovrà definire nuovi criteri per evitare che l'anno prossimo si riproponga l'attuale situazione, cioè che tre indirizzi all'interno della bassa valle siano cancellati.