Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 828 del 10 luglio 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 828/XV - Interpellanza: "Individuazione di forme di collaborazione e associazione tra società di impianti a fune e soggetti terzi".

Rini (Presidente) - Punto 23 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - È un'ennesima interpellanza, un ennesimo intervento relativo a una tematica che con l'Assessore già più volte abbiamo avuto occasione di discutere in maniera più puntuale. Questa ha un obiettivo più generale e più ampio.

Noi riportiamo nella premessa il post di Finaosta e soprattutto il DEFR dove giustamente si richiama anche il piano delle razionalizzazioni che era stato approvato a fine anno, dove si davano degli spunti relativamente a studi, o comunque a una valutazione, per andare verso una razionalizzazione delle società di impianto a fune. È stato anche appreso, e giustamente in parte era già stato preannunciato anche da lei, che sarebbero state svolte delle attività propedeutiche alla valutazione di queste forme di razionalizzazione, ovvero collaborazione, delle diverse società. Abbiamo anche richiamato in più occasioni il fatto che occorresse, al di là di tutto, un'attenzione particolare sulle peculiarità che hanno le varie società, soprattutto per le comunità su cui operano, un'attenzione anche su possibili sinergie che alcune razionalizzazioni potrebbero portare, in particolare relativamente all'ampliamento, ovvero al collegamento di domaines skiables. C'è stato anche un intervento che avevo presentato, forse uno dei primi di questo nuovo Governo, relativamente al coinvolgimento di soggetti privati o comunque di altre forme, per identificare o trovare delle risorse finanziarie funzionali a finanziare questi possibili collegamenti. Vi era un progetto vecchio, il "progetto neve" di Finaosta, molto vecchio, riguardo la valutazione di possibili sinergie.

Noi oggi andiamo a porre sostanzialmente due quesiti. Il primo: quali siano e se vi siano delle società di impianto a fune attenzionate particolarmente da queste valutazioni, da queste attività propedeutiche e da queste riunioni, e, soprattutto, in generale quali siano gli intendimenti del Governo circa il futuro modello target delle società di impianti a fune in termini di aggregazioni, coinvolgimenti appunto di terzi, tenuto conto, in particolare, che alcune di queste società hanno già in pancia un azionariato privato che arriva spesso anche da vicende industriali loro particolari, penso al caso del Piccolo San Bernardo. Una presenza territoriale soprattutto legata al discorso dei collegamenti dei domaines skiables. Quest'aspetto è particolarmente importante perché magari, riguardo alla manovra che c'è stata nell'ultimo Consiglio a livello politico, abbiamo novità rispetto al passato.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Bertschy.

Bertschy (AV) - Non starei a ricordare i documenti che lei ha già citato in premessa. Rispetto alla domanda "quali siano le società partecipate del settore attenzionate e coinvolte da questa attività di valutazione", si tratta delle cinque società partecipate che gestiscono gli impianti a fune in servizio pubblico, quindi la Pila, la Monte Rosa, la Cervinia, la Thuile e Courmayeur. Oltre ai documenti citati nel post di Finaosta, la cosa importante credo sia quella del DEFR '19-'21 che ha previsto la deliberazione numero 234, che ha impegnato il Consiglio regionale, dove si dice: "la razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche (ex articolo decreto legislativo 175 del 2016) individuazione delle partecipazioni da mantenere e da razionalizzare".

Rispetto a questo la Regione ha disposto d'incaricare Finaosta attraverso una lettera per predisporre entro la data del 31 dicembre 2019 uno studio di fattibilità su un'eventuale operazione di fusione tra le società esercenti impianti a fune in considerazione dei comprensori territoriali. Questo studio è in corso e per realizzarlo si stanno coinvolgendo tutte le parti. Diciamo che - è già stato segnalato e l'ha fatto anche lei - nella formalizzazione dell'incarico Finaosta segnala appunto che nell'area di Courmayeur operano queste due imprese, che sono imprese funiviarie a controllo regionale che sono fisicamente continue, la Courmayeur Mont-Blanc e la funivia del Monte Bianco, e l'eventuale opzione di estensione a quella di La Thuile; è in corso da parte di Finaosta e lo studio di fattibilità e sarà senz'altro messo a vostra disposizione una volta terminato.

In questo senso evidentemente la competenza riguarda l'assemblea, gli azionisti, il Consiglio d'amministrazione delle entità coinvolte che a questo proposito sono stati sollecitati a fornire un contributo formulando eventuali considerazioni e cercando di motivarle le osservazioni, proprio in merito alla prospettata ipotesi di fusione. Stiamo in questo momento aspettando riscontro. La stessa cosa è stata fatta con i soci terzi privati minoritari, che comunque detengono quote partecipative di rilievo e sono coinvolti in questo momento di studio.

Per quanto riguarda l'ipotetica fusione Ayas-Valtournanche, nel lavoro che è stato fatto e che si sta completando, l'ipotesi di fusione viene contemplata nella misura in cui si procederà al proseguimento del collegamento intervallivo. In quel momento evidentemente le due società dovranno lavorare congiuntamente in questa direzione e sarà quello il momento in cui si lavorerà anche per una valutazione a riguardo della governance.

Quello che stiamo facendo con le società in questo momento è stabilire in maniera chiara una serie di azioni. La prima è data da continuare a implementare la loro collaborazione per quanto riguarda le azioni di commercializzazione e per l'inverno 2020-'21 dovrebbe nascere un progetto di comunicazione in ogni stazione a promozione di tutti i comprensori. Questo è un progetto che stanno studiando su indicazione politica e potrebbe essere utile appunto per lavorare anche in funzione di tutto il settore e non semplicemente della propria località. Si sta lavorando per implementare la conoscenza amministrativa di tutta una serie di azioni, compresa anche la valutazione futura di forme di gestione dei servizi degli appalti e di altri servizi che sono già in comune.

In relazione poi al lavoro che si sta facendo con le stazioni, c'è anche in corso di valutazione una prima proposta per una maggiore visibilità e identità commerciale delle piccole stazioni. Anche su questo sono coinvolte con noi a produrre un primo progetto. La cosa importante - è quello che stiamo sostenendo anche noi e che stiamo discutendo con Finaosta - oltre all'ipotesi di uno studio complessivo per una riorganizzazione delle società e alle valutazioni che emergeranno da qui a fine anno, è dare un ruolo più forte e più marcato a Finaosta di modo che gli indirizzi politici possano trovare un punto di loro organizzazione e soprattutto di capacità di essere operativi nei confronti delle società all'interno appunto di Finaosta; l'abbiamo chiesto recentemente in un incontro insieme alle società d'impianti a fune di provare a capire in quale maniera poter organizzare all'interno di Finaosta, o con altre proposte, questa governance più marcata, perché il settore ha bisogno comunque di essere aiutato a crescere. Stiamo parlando di un settore che rappresenta 85 milioni di euro di fatturato, sappiamo i numeri che si porta alle spalle: circa 1.000 persone che lavorano nel periodo invernale, tanto indotto derivato, quindi dobbiamo cercare di continuare a farlo crescere, costruendo intorno a questo settore un giusto aiuto amministrativo, strategico, funzionale ai tanti adempimenti a cui comunque le società si trovano a dover rispondere. Se lo si fa in forma organizzata credo sia meglio per tutti.

Sta andando avanti un lavoro e credo che da qui all'autunno saremo in grado di dare dei documenti alle Commissioni per valutare questi aspetti.

Presidente - Per la replica, la parola al consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per la risposta. Riguardo ai collegamenti sui domaines skiables apprendo, come al solito, che anche lei apprezza lo slalom e quindi giustamente ne riparleremo, ma ci sarà l'occasione.

La ringrazio della dettagliata risposta, quello che mi preme sottolineare sono alcune considerazioni. Concordo pienamente sulla questione legata al ruolo di Finaosta e di una governance più marcata e più forte, perché sicuramente un indirizzo occorrerà darlo, soprattutto se a fronte dello studio ci saranno delle forti forme di razionalizzazione, ovvero un nuovo modello per far sì che gli indirizzi politici e amministrativi vengano declinati in maniera più autonoma ma comunque sempre nel loro perimetro da parte di un management che speriamo essere sempre di più terzo.

Riguardo alle possibili fusioni, mi volevo solo concentrare sulle società dell'alta valle, non tanto perché da lì provengo ma perché è bene tener conto sicuramente della presenza di privati in maniera più significativa rispetto alle altre società. Per quanto riguarda la funivia Monte Bianco rispetto alla Courmayeur-Mont-Blanc, come anche era stato specificato nel DEFR, la parte Skyway, per intenderci, ha una sua particolarità: secondo me soprattutto in ottica di valutazione di razionalizzazione è bene tenere in considerazione il fatto che è una società particolare in quanto sta gestendo un impianto, a differenza della natura tipica delle altre società d'impianti a fune. Sicuramente Finaosta valuterà anche questa specificità, in ottica non tanto di razionalizzazione quanto dei valori oggetto del contendere; abbiamo discusso più volte dell'aumento del canone e di quant'altro: essendo una società gestoria, quindi che fa gestione dell'impianto, ha una sua particolarità che è bene tenere in considerazione.

Rinnovo anche - questo l'ha specificato - che c'è un indirizzo legato a La Thuile perché non possiamo tenerla distaccata dalle tre. Per quanto riguarda i progetti di comunicazione ben vengano, e io penso che se si riesce a fare sinergia, come così sembra, è una cosa molto positiva. Se i vari impianti comunque collaborano bene tra di loro è un utile che va a tutto il sistema neve della regione.

Aspettiamo quindi fiduciosi questo studio, queste considerazioni e ancora più fiduciosi di poter poi valutarli e lavorare nelle competenti Commissioni.